Prestiti Unicredit Opinioni e Recensioni

I prestiti personali Unicredit sono una soluzione che si può richiedere per far fronte ad ogni necessità economica che si possa avere.

Opinioni Prestiti Unicredit

Riepilogo dei voti
2,27
Unicredit è alla posizione numero 10 nella media dei voti.
Suddivisione dei voti *
Trustpilot
2.10, 1 voti
Opinioni.it
2.44, 88 voti
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* Trasparenza: i voti sono stati ripresi dai principali siti web di confronto in data 5 dicembre 2023 e ne è stata fatta una media matematica. In questo modo non devi confrontare tutti i siti ma hai qui già il riepilogo.

Si va da piccoli prestiti come il classico “Prestito Unicredit” che parte da 1.000€, fino a soluzioni più importanti come “CreditExpress Dynamic” che permette di chiedere fino a 100.000€.

In questa recensione vediamo tutti i prestiti Unicredit aggiornati al 2024 e alla fine vedremo le opinioni di Mondo Prestiti sui prestiti Unicredit.

Prestiti Unicredit 2024

Ecco l’elenco dei prestiti concessi da Unicredit Banca nel 2024:

  • Cessione del quinto per dipendenti e pensionati
  • prestiti Unicredit, fino a 75.000€
  • CreditExpress Dynamic, fino a 100.000€
  • CreditExpress Compact, fino a 75.000€
  • CreditExpress Dynamic per non clienti, fino a 12.000€
  • Anticipo TFR / TSF
  • Prestiti per lo studio

Cessione del quinto Unicredit Recensioni e Opinioni

La cessione del quinto dello stipendio o della pensione è un finanziamento riservato ai dipendenti pubblici, statali, privati e ai pensionati.

L’importo viene calcolato sulla base dello stipendio o della pensione netta, e la durata di rimborso va da 24 a 120 mesi.

Non c’è bisogno di fornire garanzie, né di dare giustificativi di spesa.

Tutte le assicurazioni a norma di legge sono pagate dalla banca.

Prestiti Unicredit, fino a 75.000€

Il classico prestito personale Unicredit è quello che ti permette di avere:

  • importo minimo 1.000€
  • importo massimo 75.000€
  • durate di rimborso da 18 a 36 mesi per importi fino a 2.999€, da 36 a 84 mesi per importi da 3.000€ a 75.000€.

Si tratta di un prestito flessibile e di un prestito ricaricabile, che ti permette di:

  • cambiare rata una volta all’anno e dopo le prime 9 pagate regolarmente;
  • saltare la rata, sempre una volta all’anno e dopo le prime 9 pagate regolarmente;
  • ricaricare il prestito con altra liquidità, per un importo pari a massimo a quanto rimborsato e solo dopo 24 rate pagate dall’erogazione o dall’ultimo utilizzo del servizio, per un massimo di 3 volte durante tutta la vita del finanziamento.

CreditExpress Dynamic, fino a 100.000€

CreditExpress Dynamic è il grande prestito personale di Unicredit Banca che ti permette di avere:

  • importo minimo 75.000€
  • importo massimo 100.000€
  • durata massima di rimborso 120 mesi

E’ il finanziamento ideale se hai bisogno di grandi somme di denaro per finalità specifiche, come l’acquisto di casa.

E’ un finanziamento che puoi richiedere in filiale.

CreditExpress Compact, fino a 75.000€

CreditExpress Compact è il prestito per consolidamento debiti e saldo debiti che ti consente di avere da 3.000 a 75.000€ per chiudere i tuoi vecchi debiti.

Il vantaggio è che potrai racchiudere i tuoi vecchi finanziamenti in uno solo, con una sola rata mensile da pagare.

I costi di istruttoria sono sempre finanziati.

CreditExpress Dynamic per non clienti, fino a 12.000€

Per chi non è ancora cliente Unicredit Banca ma ha bisogno di un finanziamento personale, CreditExpress Dynamic per non clienti consente di avere:

  • importo minimo 3.000€
  • importo massimo 12.000€
  • durata di rimborso da 36 a 84 mesi
  • accredito sul conto corrente entro un massimo di 48 ore dall’approvazione della banca

Anticipo TFR / TSF

Si tratta di un finanziamento per i dipendenti pubblici e statali che sono già in pensione o che hanno terminato il loro rapporto di lavoro, e che desiderano ricevere l’importo della liquidazione aziendale in un solo momento.

E’ possibile scegliere tra:

  • anticipo TFS / TFR agevolato: importo massimo 45.000€, copertura massimo 80% dal Fondo di Garanzia;
  • anticipo TFS / TFR ordinario: importo massimo 45.000€.

La richiesta può essere fatta direttamente in filiale.

Prestiti per lo studio

Il prestito per lo studio Unicredit Ad Honorem è un finanziamento che ti aiuta a pagare il costo della tua formazione, che sia università o master.

L’importo massimo è di 27.700€ a seconda del periodo di studi che vuoi coprire con questo prestito studio.

Il finanziamento prevede anche un periodo di grazie di 2 anni (potrai iniziare a rimborsare il finanziamento dopo 2 anni dall’averlo ottenuto. Durante questo periodo non matureranno interessi).

La durata di rimborso va poi da 12 a 180 mesi.

Prestiti Personali Unicredit, le opinioni 2024

In conclusione di questa recensione, diciamo che le opinioni sui prestiti personali Unicredit sono positive.

La banca offre tutta una serie di finanziamenti che permettono di avere somme che variano da piccoli prestiti di 1.000 euro, fino a grandi prestiti di 75.000€ ed oltre (fino a 100.000€ con il Credit Express Dynamic).

La richiesta per la maggior parte di questi prestiti può essere fatta direttamente online (il che consente di velocizzare la domanda e l’ottenimento del denaro), mentre per quelli più particolari c’è bisogno di andare in filiale.

La flessibilità in termini di cambiare l’importo rata e di spostarne una o più alla fine del finanziamento, rendono i prestiti personali Unicredit potenzialmente davvero adatti ad ogni esigenza.

Ricorda però di chiedere più preventivi di prestiti, così che potrai trovare quello che più si adatta ai tuoi bisogni di liquidità.

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Su Gino Topini

Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Prestiti con Contratto a 6 Mesi

Gino Topini

Una delle condizioni contrattuali che si possono avere in Italia è quella dei contratti di lavoro temporanei a 6 mesi. In questo caso si possono richiedere dei prestiti con contratto di lavoro a 6 mesi?

Si possono avere dei prestiti con contratto a 6 mesi?

Diciamo che è difficile riuscire a trovare delle banche o delle società finanziarie che fanno dei contratti di lavoro con un contratto a 6 mesi per vari motivi.

Non hai spesso la giusta anzianità lavorativa. Prima di poter richiedere un prestito personale, dovresti avere almeno 3 o 6 mesi di anzianità lavorativa. Avere un contratto di lavoro a 6 mesi ti porta a non averla.

La durata del contratto di lavoro è molto breve, e come con tutti i prestiti con contratto a tempo determinato, la durata del finanziamento non può eccedere quella residua del contratto di lavoro, quindi banalmente non c’è tempo di restituire il finanziamento.

Problema Descrizione Implicazioni
Anzianità lavorativa insufficiente Per richiedere un prestito personale è richiesta un’anzianità lavorativa di almeno 3 o 6 mesi. Avere un contratto di lavoro di soli 6 mesi può non soddisfare questo requisito, rendendo difficile l’approvazione del prestito.
Durata breve del contratto di lavoro La durata del prestito non può superare quella residua del contratto di lavoro. Con un contratto a tempo determinato molto breve, il periodo per il rimborso del prestito è limitato, il che può influenzare negativamente l’approvazione del finanziamento.

Banche che concedono prestiti con contratto a 6 mesi

Siamo andati a cercare in internet banche che offrono prestiti che hanno una durata minima che parte da 6 mesi o meno, e questo è quello che abbiamo trovato durante la nostra ricerca.

L’elenco è in continuo aggiornamento mano a mano che troveremo altri istituti di credito potenzialmente validi.

TAEG
10.69%
Rata: 166.00€
Durata Esempio: 84 mesi (da 3 mesi a 36 mesi)
Importi: Da 500 € a 3.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 1 gennaio 2024

Ricorda che ogni istituto di credito ha i suoi requisiti per poter concedere un finanziamento, per cui anche se si trova nell’elenco qui sopra potresti non riuscire a ottenere un finanziamento, dipende anche dalla tua situazione personale.

Prestiti con contratto di lavoro a 6 mesi, dove sta la verità?

Ovviamente non abbiamo la verità assoluta, ma sicuramente trovare dei prestiti con un contratto di lavoro a 6 mesi è molto difficile.

Tieni presente che le banche e le finanziarie tendono a concedere i prestiti prevalentemente se il debitore è un soggetto sicuro (quindi se ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato).

Già è difficile riuscire a trovare un finanziamento con un contratto a tempo determinato, un prestito per apprendisti o un prestiti con un contratto part time, figurarsi poi se la situazione lavorativa a lungo termine è ancora più instabile come con un contratto a 6 mesi.

Su internet si legge su alcune pagine web che si possono ottenere dei prestiti con contratto a tempo determinato e in alcuni casi si capisce che si possono ottenere senza problemi, peccato che poi quando si va a vedere la realtà e si presentano domande alle banche o alle società finanziarie, si viene respinti.

Prestiti con contratto a 6 mesi

Chiudiamo dicendo che trovare un prestito se hai un contratto di lavoro a 6 mesi è difficile, anche molto difficile.

Noi abbiamo segnalato alcune banche che concedono prestiti con durate minime inferiori o uguali a 6 mesi, che teoricamente potrebbero concederti il finanziamento, ma devi sempre far presente all’istituto di credito la tua situazione lavorativa e chiedere se nel tuo caso ti concedono il finanziamento.

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Prestito 5.000 Euro, Quanto Costa?

Gino Topini

Quanto costa un prestito da 5.000 euro richiesto a Marzo 2024?

Guarda la tabella qui sotto per trovare il migliore prestito da 5.000 euro aggiornato a Marzo 2024 e scoprire quanto costa, così da trovare il più conveniente.

Miglior prestito 5.000 euro

Con un prestito da 5.000 euro puoi tranquillamente far fronte ad un imprevisto, e potrai richiederlo direttamente online dalle migliori società finanziarie come Younited Credit (vedi sito ufficiale).

Sul mercato troverai diverse soluzioni che possono fare al caso tuo:

In alcuni casi potrai riuscire a trovare anche dei prestiti 5.000 euro senza garanzie aggiuntive, perché si tratta di una somma non eccessivamente alta (per questo motivo spesso viene considerato un piccolo prestito), pertanto nella maggior parte dei casi potrebbe essere sufficiente avere un lavoro da dipendente o da autonomo (o libero professionista) per trovare un prestito da 5.000 euro online.

Cosa bisogna fare per ottenere un prestito da 5.000 euro? Requisiti richiesti

I requisiti necessari per ottenere un prestito da 5.000 euro sono:

  • avere la maggiore età e fino a 75 anni non compiuti (ma l’età massima dipende dalla società finanziaria);
  • avere un documento di identità valido e il codice fiscale;
  • essere residente in Italia;
  • avere un lavoro o comunque una garanzia.

Calcolo rata prestiti 5.000 euro

Usa il nostro strumento di calcolo rata prestito per trovare una ipotetica rata per il tuo finanziamento.

Ricorda che lo strumento di calcolo ti dà un’indicazione di massima, per un conteggio ed un piano di ammortamento precisi devi richiedere un preventivo presso una società finanziaria come Younited Credit (vedi sito ufficiale).

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Finanziamenti a fondo perduto

Cosa sono i finanziamenti a fondo perduto e come funzionano? Scopriamo in che maniera questi prestiti possono aiutare chi cerca di aprire una nuova azienda.
Gino Topini

Spesso si sente parlare di finanziamenti a fondo perduto senza riuscire bene a capire di cosa si tratta e a cosa servono. Incominciano col dire che questo tipo di prestito è un particolare prodotto finanziario finalizzato, nella stragrande maggioranza dei casi, ad offrire supporto a quanti abbiano intenzione di avviare una propria attività di qualsiasi natura oppure per opere di ristrutturazione, riammodernamento ed innovazione di una determinata azienda giù attiva.

Dunque il prestito a fondo perduto è uno strumento finanziario attraverso il quale si cerca di dare un aiuto concreto in termini economici nel tentativo di dare vita ad una nuova realtà produttiva, oppure rilanciarne una che si trova in un momento di particolare difficoltà ed ha necessità di rinnovarsi per rendersi competitiva sul mercato di riferimento italiano ed internazionale.

Finanziamenti per l’Imprenditoria Femminile, la Guida Completa

Il finanziamento a fondo perduto è un aiuto finanziario che, nello specifico, può interessare e coprire una parte dei costi che un imprenditore si trova a dover sopportare nella fase di start-up come ad esempio quelli per l’acquisto di beni materiali ed immateriali (particolari strumentazioni, corsi di formazione per un determinato settore, arredo per ufficio e tantissimo altro), costi dovuti alla sistemazione e ristrutturazione dell’ambiente in cui l’azienda è chiamata ad operare, alcuni costi di gestione, consulenze esterne e tantissimo altro ancora.

Quindi, in un momento di particolare difficoltà economica e finanziaria è facile intuire l’importanza che possono rivestire i finanziamenti a fondo perduto soprattutto per quanti, seppur in possesso di un’idea imprenditoriale valida e probabilmente remunerativa e trovandosi di fronte alle ingenti spese da effettuare per dare avvio alla propria azienda concretizzando perciò la propria idea, spesso si trovano costretti a dover rinunciare per mancanza di liquidità.

In questo breve testo si vuole presentare una tipologia di finanziamento a fondo perduto attraverso la quale si accede a del credito per la fase di start-up della propria azienda che è in parte a fondo perduto e quindi da non restituire all’ente erogato, ed in parte da rimborsare con un tasso agevolato e con un piano di ammortamento piuttosto favorevole.

Stiamo parlando del finanziamento a fondo perduto stanziato dallo Stato e che viene gestito da una società statale denominata Invitalia, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di Impresa.

Come funzionano e chi può fare richiesta di finanziamenti a fondo perduto

In pratica un qualsiasi cittadino residente in Italia può fare richieste per un prestito a fondo perduto presentando alla suddetta agenzia una dettagliata relazione tecnica ed economica (business plan) attraverso la quale sarà evidenziata la natura dell’iniziativa, il mercato di riferimento entro cui si troverà a muoversi con eventuali competitors, i possibili ricavi futuri ed ancora tanto altro.

Entrando nello specifico dello strumento, a seconda della natura dell’impresa cambieranno i vincoli e gli importi a cui è possibile accedere ed in particolare ne esistono tre:

  • Lavoro autonomo ed ossia sotto forma di ditta individuale per un massimo di investimenti presunti pari a 25 mila e 800 euro.
  • Microimpresa (srl, sas, snc) per un piano di investimenti massimo pari a poco più di 129 mila euro
  • Franchising (sia ditta individuale che società) ed ossia una sorta di affiliazione commerciale rispetto ad un brand inserito nella lista di quelli che aderiscono al progetto Invitalia.

Per quanto riguarda il lavoro autonomo, l’offerta è destinata e quindi accessibile a quanti risultino essere residenti italiani, maggiorenni e disoccupati nella data di presentazione della domanda. Le attività per le quali è possibile richiedere il finanziamento a fondo perduto sono di qualsiasi natura eccetto pesca, acquacoltura e produzione di prodotti agricoli. Uno dei vincoli da tenere ben presente è che l’azienda dovrà per forza rimanere attiva quanto meno per cinque anni dopo l’accettazione della domanda.

Potrebbe interessarti anche come aprire un agriturismo e quanto costa, i finanziamenti per agriturismo o finanziamenti per aprire una tabaccheria.

Le agevolazioni riguardano gli investimenti e la gestione economica del primo anno di attività.

Per gli investimenti l’importo massimo finanziabile è pari a 15 mila e 494 euro, dei quali una metà sarà a fondo perduto, mentre l’altra metà da restituire con un piano di ammortamento della durata di cinque anni a tasso agevolato (30% del tasso di riferimento) e con una cadenza di rimborso di tipo trimestrale.

Da notare che questi sono importi esclusivi di IVA e che quest’ultima dovrà essere rimborsata al 100%. Per quanto riguarda le spese di gestione esse si riferiscono a possibili consulenze, importi dovuti per utenze energetiche, ristrutturazione del locale adibito per l’attività, eventuale pagamento di un fitto del locale stesso e tanto altro.

L’importo massimo per le spese di gestione non può superare i 5 mila 164 euro. Tutto questo discorso è valido sia per Microimpresa che per il Franchising e differiscono soltanto per gli importi finanziabili.

Vedi anche Aprire un’attività senza soldi (o quasi)

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Prestiti in Convenzione per Polizia di Stato

Gino Topini

Qui ci sono i prestiti in convenzione per dipendenti della Polizia di Stato concessi dalle migliori banche e finanziarie in Italia tramite la cessione del quinto.

Prestiti in Convenzione polizia di Stato, la migliore Cessione V 2024

Se sei alla ricerca di prestiti per dipendenti della Polizia di Stato le possibilità sono molte.

Il dipendente poliziotto, infatti, essendo un lavoratore statale, può accedere alla cessione del quinto dello stipendio con società finanziarie come Younited Credit (vedi sito ufficiale), che può offrire prestiti a condizioni agevolate e convenienti.

In alternativa, si può chiedere un prestito delega, che permette di ricevere un importo fino al doppio di quello che si potrebbe ricevere con la cessione classica.

In entrambi i casi, il rimborso della rata mensile è commisurato a quello dello stipendio netto.

Requisiti e caratteristiche

Chi può fare domanda? Quali categorie di poliziotti?

Rientrano tra i possibili richiedenti di questo finanziamento per forze armate, i dipendenti che lavorano presso qualunque “ramo” delle forze di Polizia:

  • Polizia di Stato
  • Polizia penitenziaria
  • Polizia Provinciale
  • Polizia Municipale

Come lo stipendio influisce sull’importo dei prestiti per dipendenti della Polizia

Sappiamo che lo stipendio è una delle garanzie principali che banche e finanziarie considerano quando devono concedere dei prestiti a dipendenti, e anche nel caso dei finanziamenti per poliziotti è la stessa cosa.

Un giovane poliziotto appena uscito dall’Accademia guadagna circa 800 euro al mese, mentre con l’avanzamento di carriera e gli anni di servizio, lo stipendio aumenta significativamente arrivando a 1.200 euro circa per un agente semplice o scelto fino agli oltre 3.000 euro al mese per sovrintendenti e vice-sovrintendenti (dopo alcuni anni di carriera). Per la Polizia Municipale, gli stipendi variano da circa 1.700 euro a 2.500 euro, a seconda della categoria.

Come anticipato, lo stipendio è i principale elemento che viene preso in considerazione dalle banche e dalle finanziarie per concedere un finanziamento.

Essendo dipendenti statali, i poliziotti hanno accesso a condizioni agevolate per la cessione del quinto, grazie alle convenzioni con l’INPS ex INPDAP. Questa opzione consente di richiedere prestiti con durata fino a 10 anni il cui importo massimo dipende dallo stipendio mensile.

Prestiti personali per dipendenti della Polizia di Stato

L’alternativa alla cessione del quinto per i dipendenti di Polizia di Stato sono i prestiti personali che di solito si possono ottenere fino a 80.000 €.

In questo caso, tuttavia, il tasso di interesse è solitamente maggiore rispetto alla cessione V, e in più non dovrai essere segnalato al CRIF come cattivo pagatore, né come protestato.

La documentazione da presentare è quella vista qui sopra, ma per cifre più importanti potrebbe essere necessario presentare anche il TFR (Trattamento di Fine Rapporto), che rappresenta una garanzia per la società che concede il finanziamento.

Ecco perché i dipendenti chiedono i prestiti con cessione, sono oggettivamente più convenienti.

Prestiti Convenzionati per Dipendenti della Polizia di Stato, le conclusioni

Considerando che i dipendenti della Polizia di Stato, dall’Agente Semplice fino al Commissario, sono comunque dei dipendenti statali, è molto semplice riuscire ad ottenere un prestito personale con la cessione del quinto, anche con poste italiane.

Nella maggior parte dei casi tutte le società finanziarie elencate sopra offrono prestiti agevolati, a condizioni migliori rispetto alla media del mercato, questo perché la sicurezza offerta dallo stipendio mensile e dal posto di lavoro statale sono molto elevati.

Per lo stesso motivo, anche i poliziotti che hanno avuto disguidi finanziari in passato, e sono oggi segnati come cattivi pagatori e protestati, possono avere accesso al credito senza particolari problemi.

Uno dei modi comunemente usato per riferirsi ai finanziamenti per poliziotti è “prestiti INPS” o “prestiti ex-INPDAP”, ad indicare il fatto che questi lavoratori appartengono al settore pubblico.

Per tutti questi motivi, oggi conviene chiedere dei prestiti per poliziotti, i tassi sono convenienti e si possono avere fino a 60.000 euro da rimborsare entro 120 mesi.

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Il Garante di un Prestito, tutto su questa figura

Gino Topini

Parliamo in maniera approfondita e completa della figura del garante del prestito, colui che così spesso risulta essere fondamentale nella richiesta di finanziamento e fa la differenza tra il successo e il rifiuto della stessa.

Gli obblighi del garante

Prima di tutto affrontiamo l’argomento garante dal punto di vista dei suoi obblighi verso la banca.

In sostanza, qualora il debitore non paghi il suo debito, l’istituto di credito può rivolgersi al garante per riavere quanto dovuto.

Egli, essendosi impegnato in maniera formale con una firma sul contratto di finanziamento, non può esimersi dal pagare quanto richiesto pena tutta una serie di spiacevoli conseguenze.

Garante, o co-obbligato: quando è necessario?

Quali sono i casi in cui è obbligatorio avere un garante, o coobbligato, per poter avere accesso ad un prestito?

  1. Se il contratto di lavoro è inferiore, come durata, rispetto a quella del contratto di prestito (leggi anche i prestiti a tempo determinato)
  2. Se il reddito mensile è basso
  3. Se si ha già un altro prestito personale in corso (leggi anche i prestiti per consolidamento debiti);
  4. Se si hanno delle segnalazioni al CRIF come cattivo pagatore (leggi anche i prestiti per cattivi pagatori).

Garante, o co-obbligato: quando NON è necessario?

Se si ricade in una delle condizioni descritte in precedenza, l’unico caso in cui non è necessario avere un coobbligato è quando si è un lavoratore dipendente a tempo indeterminato, o un pensionato, e si riesce ad ottenere un prestito con la cessione del quinto, che permette di portare in detrazione la rata mensile da rimborsare direttamente dallo stipendio o dalla pensione netta.

La cessione del quinto è un tipo di prestito la cui rata viene pagata tramite una detrazione dell’importo dovuto dalla retribuzione mensile, pertanto è il datore di lavoro o l’ente pensionistico che si occupano di effettuare il versamento. Questo, in aggiunta al fatto che la cessione richiede come garanzia il TFR, permette a tutti (anche cattivi pagatori e protestati) di ottenere credito.

Quando si parla di cessione del quinto, il datore di lavoro non si può rifiutare di pagare le rate in favore del suo dipendente. Solo nel caso in cui subentri un prestito delega, cioè un prestito in cui l’importo della rata periodica è pari a 2/5 dello stipendio mensile, è possibile per il datore di lavoro apporre un rifiuto.

La cessione del quinto può essere richiesta dietro presentazione della busta paga e del contratto di lavoro, oppure del cedolino della pensione per tutti i pensionati. In aggiunta occorre presentare un documento d’identità (passaporto o carta di identità) in corso di validità.

Se il garante non paga cosa succede?

E’ questa la domanda che in tante persone si fanno in rete. C’è chi ha firmato da garante per l’ex fidanzato e oggi avrebbe desiderato non farlo, chi ha invece firmato per un parente in difficoltà, ecc. Le strade che portano una persona a firmare da garante sono tante.

Dal momento in cui il debitore non paga, la banca chiede i soldi al garante. Ma cosa succede se anche lui non paga?

In automatico scatta la segnalazione come cattivo pagatore, anche per il garante.

La strada per uscirne, poi, sarebbe alquanto lunga e tortuosa e passerebbe per le tempistiche minime di cancellazione dal registro dei cattivi pagatori.

E’ per questo motivo che, prima di firmare come garante bisognerebbe pensarci per bene ed essere certi che la persona che si andrà a garantire non possa giocare qualche “brutto scherzo”.

La caratteristiche dell’intervento del garante: straordinarietà e accessorietà

Dato che ci sono arrivate diverse domande di chiarificazione sul ruolo di un garante di un prestito, approfondiamo le due caratteristiche principali legate a questa figura.

Prima di tutto si parla di straordinarietà per indicare che l’intervento del garante deve (o dovrebbe) essere “una tantum” per tutta la durata del finanziamento.

Facciamo un esempio reale. Sottoscrivo un prestito per acquistare un’auto, lo scelgo della durata di 24 mesi e inizio a pagare regolarmente le rate.

Se non posso pagare la decima rata chiedo al garante di farlo per me, egli deve obbligatoriamente provvedere (altrimenti ci sono tutta una serie di rischi del garante) e poi potrà rifarsi su di me per riavere la somma che mi ha “anticipato”.

Il risultato è che io, grazie all’intervento del garante, sono riuscito a non rimandare il pagamento di una rata alla fine del prestito (opzione che tante banche e finanziarie ora danno a disposizione) né sono finito iscritto nel registro dei cattivi pagatori.

Parliamo ora di accessorietà della figura del garante. In sostanza, la garanzia che egli fornisce deve essere vista come accessoria e complementare rispetto a quella principale che deve essere data dalla presenza di uno stipendio (nel caso di prestiti per dipendenti) o da una buona dichiarazione dei redditi (nel caso di prestiti per autonomi).

Facciamo anche in questo caso un esempio reale. Decido di chiedere un prestito per acquistare un’auto ma non ho un lavoro fisso, bensì solo a tempo determinato (o addirittura non ho un lavoro).

Nel momento della richiesta la banca considererà per prima cosa le mie garanzie (cioè quelle del mio lavoro) e solo se esse saranno sufficienti prenderà in considerazione il garante per offrirmi, magari, più denaro oppure delle condizioni più agevolate.

Se non ho un lavoro ma ho un buon garante, comunque il prestito mi verrebbe, con ogni probabilità, rifiutato.

Le caratteristiche e i requisiti del garante di un prestito

Di seguito indichiamo alcune delle caratteristiche e dei requisiti principali che un buon garante deve possedere per poter essere considerato utile ai fini del finanziamento.

Per prima cosa deve avere un lavoro a tempo indeterminato. Esattamente come i lavoratori dipendenti sono avvantaggiati nella richiesta di un prestito rispetto agli autonomi e ai liberi professionisti, lo sono anche nella classifica di “qualità del garante”.

Sono solitamente rigettati come garanti coloro che hanno un lavoro a tempo determinato e, ovviamente, i disoccupati.

Autonomi e liberi professionisti sono accettati ma solo se dimostrano di avere una solida azienda alle spalle.

Il secondo punto è che non deve essere segnalato come cattivo pagatore o protestato. Avere una storia creditizia pulita è una delle prime cose per un buon garante.

Al terzo posto ci sono i requisiti patrimoniali, ovvero il possedere un immobile di proprietà. Benché non molto importanti, possono dare qualche punteggio in più a chi si appresta a fornire una garanzia.

L’età è altrettanto importante. Di solito il garante non può avere oltre 75 anni, un po’ lo stesso discorso che viene fatto per decidere l’età massima entro cui si può avere un prestito per pensionati.

Infine viene considerato se il garante ha già altre garanzie prestate o meno. Ipotizziamo il caso di un padre di famiglia che ha due figli, se il primo chiede al padre di fargli da garante ed egli accetta, la banca non accetterà che lo stesso padre faccia da garante del prestito anche per il secondo figlio in quanto c’è già la prima garanzia in essere.

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Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Cessione del quinto Pensionati INPS: Tempi, Prestiti con Pensione Minima e Preventivo

Gino Topini

Quando si parla di prestiti per pensionati ci troviamo di fronte a delle soluzioni molto vantaggiose e convenienti dal punto di vista dei tassi di interesse applicati. In questa guida completa vediamo che cosa sono i prestiti con cessione del quinto per pensionati INPS, chi li può richiedere, quali sono le principali società finanziarie che li concedono e che vantaggi hanno.

I prestiti per pensionati INPS sono concessi con la modalità della cessione del quinto e sono riservati a tutti coloro che “godono” di una pensione concessa da questo ente previdenziale.

Cessione del quinto Pensionati INPS: come averli

I prestiti con la cessione del quinto vengono richiesti, presentando tutta una serie di documenti, direttamente presso una società finanziaria o una banca, la quale ha pieno diritto di decidere se concedere o meno tale finanziamento. L’INPS si occuperà del versamente della rata mensile di rimborso del prestito, la quale viene trattenuta direttamente dalla pensione netta secondo le indicazioni della quota cedibile fornite sempre dall’ente previdenziale.

Per avere maggiori informazioni sul calcolo della quota cedibile ti invitiamo a leggere qui.

La pensione minima

Per poter ottenere un prestito con la pensione è fondamentale che l’emolumento mensile che si prende sia più elevato rispetto alla pensione minima.

> Prestiti con pensione minima

La rata mensile da pagare

Il calcolo della rata mensile da pagare è fondamentale per capire quanto un pensionato può ottenere in termini di importo del prestito.

Per saperlo viene fatto il calcolo della quota cedibile, di cui abbiamo parlato già in precedenza, un conteggio molto semplice e veloce che ti invitiamo a fare direttamente da questa pagina.

I tempi di erogazione

Solitamente le tempistiche di erogazione sono sempre molto veloci, dato che la garanzia della pensione è importante e assicura, praticamente nella totalità dei casi, di ottenere credito.

Pensioni escluse

Fermo restando che tutte le pensioni di anzianità sono utili per poter chiedere dei prestiti per pensionati, la legge specifica che non tutte le pensioni lo siano

Ti invitiamo a leggere la nostra pagina sulle pensioni escluse dalla cessione del quinto per trovare se la tua tipologia di pensione è valida o meno.

Cosa bisogna fare per richiedere il prestito?

Per prima cosa chiariamo (se ce ne fosse bisogno) che non è l’INPS in sé a prestare i soldi, bensì una banca.

Detto questo, il pensionato deve farsi dare una dichiarazione di quota cedibile da parte dell’INPS nella quale si attesta l’importo massimo che il pensionato può pagare in termini di rata mensile.

Tale importo, per legge, non può mai superare 1/5 della pensione netta e non può mai andare ad intaccare la pensione minima.

Questa dichiarazione deve essere consegnata, dal pensionato, alla banca o alla società finanziaria che ne terrà conto in fase di elaborazione della proposta di finanziamento.

Se il pensionato, nella fase di richiesta del prestito, si rivolgerà ad una delle banche che sono convenzionate con l’INPS, l’ente previdenziale non consegnerà la dichiarazione di quota cedibile al pensionato, ma la invierà direttamente all’istituto di credito.

Età massima

L’età massima del richiedente cambia a seconda della finanziaria o della banca a cui ci si rivolge per la richiesta di prestito.

In linea di massima possiamo dire che l’età limite è 75 anni non compiuti al momento del pagamento dell’ultima rata.

Detto questo, aggiungiamo che ci sono alcune finanziarie che permettono di richiedere prestiti per pensionati fino a 80 anni e alcune anche prestiti per pensionati fino a 90 anni, ma onestamente sono rare ed i tassi di interesse si alzano anche in maniera notevole.

Cattivi pagatori e protestati

Chi è stato segnalato come cattivo pagatore o come protestato e ha bisogno di un finanziamento per pensionati può fare domanda della cessione del quinto.

Come abbiamo visto nella guida alla cessione del quinto, infatti, questa tipologia di finanziamento viene concessa anche a chi ha avuto disguidi finanziari in passato grazie al fatto che è presente la garanzia dello stipendio e del TFR nel caso di dipendenti, oppure della pensione nel caso di coloro che non lavorano più.

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Prestito Auto con Cessione del Quinto: la Guida Completa

La cessione del quinto per acquistare un'auto: il finanziamento ideale per pagare a rate una vettura, nuova o usata, per dipendenti e pensionati.
Gino Topini

Acquistare un’auto a rate è forse una delle tipologie di spese che si fa quando si parla di finanziamenti. Con un prestito si possono comprare mobili, moto, andare in vacanza oppure sostenere delle spese per pagare gli studi a figli e nipoti (oppure per sé stessi), ma sicuramente  l’acquisto di una vettura, nuova o usata, è una delle finalità più scelte dagli italiani.

Per tutti i lavoratori dipendenti e i pensionati che vogliono comprare un’auto, avete mai pensato di farlo usando la cessione del quinto?

Prestito auto: che cos’è?

Quando si parla di prestito auto ci si riferisce ad un finanziamento che viene chiesto, come si può facilmente intuire dal nome, per comprare una vettura, nuova, usata o anche a km zero.

Viene richiesto quando non si ha la liquidità necessaria per comprare la vettura pagandola in contanti, e quando non si può fare domanda di leasing auto, per qualunque ragione.

Sono principalmente due i modi con i quali si può fare domanda di prestito auto:

  • direttamente presso una concessionaria, caso che rientra tra i prestiti finalizzati;
  • presso una società finanziaria, caso che rientra tra i prestiti non finalizzati.

Prestito auto presso una concessionaria, i vantaggi

Il finanziamento per un’auto presso una concessionaria (prestito finalizzato) è quando è il venditore di auto che si occupa, in prima persona, di tutte le pratiche del finanziamento: presenta domanda alla società finanziaria e attendere la risposta di fattibilità.

Se la finanziaria accetta, il venditore della vettura darà informazione, all’acquirente, che la pratica è stata accettata e che si può continuare con la transazione. Alla fine della stessa, la concessionaria paga al concessionario, sul conto corrente di quest’ultimo, l’importo della vendita e nel frattempo attiva il finanziamento.

Il principale vantaggio di questa modalità di finanziamento è legato alla comodità, perché le pratiche sono fatte direttamente dal concessionario, e al tasso di interesse, che in alcune occasioni può essere particolarmente vantaggioso.

Prestito auto presso una banca o finanziaria, i vantaggi

L’alternativa al prestito finalizzato, cioè richiesto presso la concessionaria, è il prestito non finalizzato, cioè richiesto direttamente presso la sede della banca o della finanziaria.

In questo caso è colui che vuole comprare l’auto che si dovrà occupare di tutte le pratiche, ovviamente con la collaborazione della finanziaria stessa (o di un consulente del prestito).

I vantaggi di questa soluzione sono legati al fatto che si può scegliere la banca o la finanziaria presso cui rivolgersi, soluzione vantaggiosa se si ha già una storia di credito positiva con un istituto e si vuole continuare ad essere buoni clienti.

Se non si è mai fatto domanda di prestito prima d’ora, con un prestito finalizzato si ha il vantaggio di poter fare tutti i confronti e i paragoni che si desidera, per trovare la soluzione di finanziamento più adatta a sé.

Prestito auto con cessione del quinto

Tutti i dipendenti e i pensionati possono trovare ancora più vantaggioso fare domanda di prestito con cessione del quinto, una modalità di finanziamento che si caratterizza per i tassi di interesse sempre molto convenienti e per il rimborso periodico che viene fatto con il pagamento di una rata mensile trattenuta direttamente dallo stipendio netto o dalla pensione netta.

Ne abbiamo già parlato in passato: la cessione è anche un prestito per cattivi pagatori.

Prestito auto con cessione del quinto: con contratto a tempo determinato

Solitamente non ci sono problemi se si ha un contratto di lavoro a tempo determinato per quanto riguarda la cessione del quinto per acquistare un’auto.

Sono diverse, infatti, le soluzioni di prestito con contratto a tempo determinato, l’unica condizione necessaria da tenere presente è che la durata del finanziamento non può superare quella residua del contratto di lavoro.

Ad esempio, se si ha un contratto di lavoro per 3 anni, e la durata residua dello stesso è di 2 anni, 24 mesi, la durata del finanziamento non può essere superiore a questi 24 mesi.

Il vantaggio di questa tipologia di finanziamento è quello di permettere, anche a questa tipologia di lavoratori, di poter comprare un’auto a rate, nuova o usata non fa differenza.

Prestito auto con cessione del quinto: per protestati e cattivi pagatori

Come di consueto accade con la cessione, i cattivi pagatori e i protestati non hanno problemi a fare domanda di finanziamento.

Ne abbiamo già parlato in passato: la cessione è il prestito ideale anche per chi ha avuto dei disguidi finanziari in passato.

Se vuoi approfondire, ti consigliamo di leggere il testo sulle cose da sapere per ottenere la cancellazione dal registro dei cattivi pagatori e quello su come consultare il registro dei cattivi pagatori.

Il vantaggio, in questo caso, è che anche se si sono avuti disguidi finanziari, non si esclusi al 100% dall’ottenimento di credito.

Prestito auto con cessione del quinto: per pensionati

Esattamente come per i lavoratori dipendenti, anche i pensionati possono fare domanda di cessione del V per acquistare una vettura.

In questo caso l’unico limite potrebbe essere l’età del richiedente: la maggior parte delle società finanziarie e delle banche chiede che non si superino i 75 anni di età al momento del pagamento dell’ultima rata periodica. Ad onor del vero, diciamo che ci sono istituti di credito che permettono di far domanda fino a 80 anni, ma è da tenere presente che più alta sarà l’età al momento dell’estinzione del prestito e maggiore sarà il tasso di interesse che si può dover pagare.

Il vantaggio è che anche chi ha una pensione di anzianità può far domanda di prestito, per sé stesso o per figli e nipoti.

Prestito auto con cessione del quinto: la somma richiesta

L’importo massimo che si può richiedere è un po’ un limite di tutti i prestiti, nel senso che il richiedente deve dimostrare di poter pagare delle rate mensili adeguate al suo reddito, e che tutto il debito deve essere ovviamente rimborsato entro la data di scadenza.

Con la cessione del quinto la somma massima richiedibile viene calcolata sulla base dello stipendio o della pensione netta e della durata del finanziamento.

Per la cessione del quinto, con stipendio da 1.000 € al mese e durata del finanziamento 120 mesi, l’importo massimo richiedibile è:

(1.000 € x 1/5) x 120 mesi = 24.000 €

Con la pensione, il calcolo potrebbe non sempre corrispondere a 1/5 della stessa perché è da tenere presente il fatto che la differenza tra pensione netta e rata mensile non deve essere minore della pensione minima. Ne parliamo qui.

Prestito auto con cessione del quinto: estinzione anticipata

Come per ogni altra tipologia di prestito, anche la cessione del quinto per comprare un’auto può essere eventualmente estinto in via anticipata.

A seconda di quello che viene stabilito nel contratto di prestito, può essere necessario pagare una penale calcolata in percentuale sull’importo rimborsato in via anticipata: di solito l’1% al massimo.

Con un debito residuo di 2.000 €, ad esempio, l’importo della penale si aggira attorno a 20 €.

Prestito auto con cessione del quinto: le conclusioni

Tirando le somme di quanto abbiamo detto, vogliamo sottolineare che la cessione del quinto è un finanziamento sempre utile e conveniente, anche per comprare una vettura nuova, usata o a km zero.

Qualunque sia la tua storia creditizia, ovvero se non hai mai fatto domanda di prestito, oppure se hai avuto disguidi finanziari in passato, la cessione del quinto rimane un finanziamento ideale (inoltre, ci sono anche pochi documenti da presentare, dunque è ancora più semplice).

Come al solito, ti consigliamo di valutare e confrontare più di un preventivo, per avere la certezza di trovare la soluzione più conveniente per i tuoi bisogni.

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Come e Dove si Pagano le Cambiali

Se non sai come pagare una cambiale, qui sotto ti spieghiamo passo dopo passo come e dove pagare una cambiale, e se si possono pagare online, così che tu possa essere sicuro di non saltare mai un pagamento, né di pagare in ritardo una cambiale.
Gino Topini

Perché devi pagare una cambiale in tempo?

La prima cosa che devi sapere è che una cambiale va pagata sempre in tempo perché è un titolo esecutivo.

Questo significa che il tuo creditore può, se tu non paghi una cambiale, ottenere il tuo protesto ed avere il pignoramento dei tuoi beni, che quindi verranno venduti per pagare il tuo debito cambiario.

A parte questo discorso di vendere i beni, la cosa su cui devi prestare più attenzione è proprio l’iscrizione nel registro dei protestati: una volta che si finisce lì dentro inizia un vero e proprio calvario finanziario in Italia:

  • non puoi più ottenere un prestito personale, tranne i prestiti per protestati, ma sono difficili da ottenere e non sono tante le banche e finanziarie che li concedono;
  • non puoi più avere un conto corrente, tranne un conto corrente per protestati, ma potrebbe comunque essere difficile da aprire e costoso.

Già da soli questi due svantaggi devono metterti in guardia dal non pagare le cambiali.

Come pagare una cambiale

Per sapere esattamente come pagare una cambiale, devi conoscere necessariamente:

  • qual’è il giorno di pagamento della cambiale;
  • dove pagare la cambiale

Il giorno di pagamento della cambiale

Il giorno di scadenza della cambiale è diverso a seconda di quello che c’è scritto sopra.

La cambiale può essere:

  • a vista: cioè il pagamento deve venire nel momento in cui il creditore presenta la cambiale per il pagamento. In questo tipo di cambiale, il pagamento deve avvenire al massimo entro un anno dall’emissione;
  • a giorno fisso: la cambiale dovrà essere pagata un giorno prefissato, che è anche il giorno della scadenza;
  • a certo tempo data: la cambiale dev’essere paga entro un periodo massimo a partire dalla data indicata sulla cambiale stessa. Ad esempio, se la cambiale è pagabile “a 90 giorni”, allora bisognerà pagare il 90° giorno dalla data di emissione del titolo;
  • a certo tempo vista: esattamente come sopra, solo che i giorni entro cui devi pagare la cambiale si iniziano a calcolare dal momento in cui il creditore presenta il titolo per l’incasso.

Se sulla cambiale non c’è scritta nessuna data di scadenza, allora si considera pagabile a vista.

Se, invece, la data è indeterminata (ad esempio sul titolo c’è scritto “quando avrò disponibilità di soldi”, o qualcosa di simile), allora il titolo non è considerato valido.

Se, infine, il giorno di scadenza cade in un giorno festivo, oppure di sabato o domenica, allora la scadenza si considera prorogata fino al 1° giorno lavorativo successivo.

Dove pagare una cambiale

La cambiale si paga di solito presso il domicilio del debitore.

In alternativa, la cambiale può essere domiciliata presso una banca (ad esempio nel caso dei prestiti cambializzati).

Altra alternativa ancora, è quella di indicare il domicilio del creditore, o di un terzo.

Le cambiali si possono pagare online?

No, non è possibile pagare le cambiali online. Pe forza di cose, il titolo cambiario dev’essere pagato fisicamente, e la soluzione più comoda è farlo tramite una banca.

Cosa succede se non si paga la cambiale?

Se la cambiale non viene pagata o viene pagata in ritardo, il creditore può rivalersi sui beni del debitore, senza che debba andare di fronte ad un Giudice.

Per poter chiedere il protesto basta infatti andare da un notaio, da un segretario comunale, da un ufficiale giudiziario o da un altro pubblico ufficiale.

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Migliori Offerte di Mutuo a Tasso Fisso

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Di seguito trovi le offerte di mutuo a tasso fisso delle migliori banche per mutuo in Italia.

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Se cerchi un nuovo mutuo casa e vuoi la sicurezza della rata costante per tutta la sua durata, il mutuo a tasso fisso è la soluzione per te. Su Mondo Prestiti abbiamo raccolto i dati oggettivi (tassi, durate, importi) dei mutui a tasso fisso presenti sui siti ufficiali di +50 banche.

Abbiamo effettuato una simulazione sul sito ufficiale delle banche per caratteristiche di prestito simili (mutuo a tasso fisso di 100.000€ per 20 anni) per trovare quelli più convenienti.

Capiamo anche che ogni necessità è diversa, quindi ti invitiamo anche a fare richiesta direttamente sui siti ufficiali delle banche.

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Migliori Offerte di Mutuo a Tasso Variabile

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Di seguito trovi le offerte di mutuo a tasso variabile delle migliori banche per mutuo in Italia.

ING Mutuo Arancio Tasso Variabile

TAEG
4.96%
Rata: 636.13€
Durata Esempio: 240 mesi (da 120 mesi a 360 mesi)
Importi: Su misura
100% Digitale

100% online

Dati sito ufficiale aggiornati il 9 dicembre 2023

Che Banca! Mutuo Tasso Variabile Che Banca!

TAEG
5.22%
Rata: 651.46€
Durata Esempio: 240 mesi (da 120 mesi a 360 mesi)
Importi: Da 50.000 € a 500.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 11 novembre 2023

Unicredit Mutuo UniCredit - Tasso Variabile

TAEG
5.45%
Rata: 662.72€
Durata Esempio: 240 mesi (da 60 mesi a 360 mesi)
Importi: Su misura
Opzione Cambio Rata

Cambio Rata

Opzione Salto Rata

Salto Rata

Dati sito ufficiale aggiornati il 9 dicembre 2023

Widiba Mutuo Widiba Tasso Variabile

TAEG
5.95%
Rata: 695.82€
Durata Esempio: 240 mesi (da 120 mesi a 360 mesi)
Importi: Da 50.000 € a 160.000 €
100% Digitale

100% online

Dati sito ufficiale aggiornati il 17 marzo 2024

BNL Mutuo Variabile

TAEG
5.99%
Rata: 706.61€
Durata Esempio: 240 mesi (da 60 mesi a 360 mesi)
Importi: Su misura
Dati sito ufficiale aggiornati il 13 novembre 2023

Deutsche Bank Mutuo Pratico Tasso Variabile

TAEG
7.48%
Rata: 624.75€
Durata Esempio: 480 mesi (da 60 mesi a 480 mesi)
Importi: Su misura
Dati sito ufficiale aggiornati il 9 dicembre 2023

Se cerchi un nuovo mutuo casa e ritieni che i tassi si abbasseranno in futuro, dunque non vuoi perdere l’opportunità di pagare una rata mensile più bassa, allora il mutuo a tasso variabile può essere la soluzione per te. Su Mondo Prestiti abbiamo raccolto i dati oggettivi (tassi, durate, importi) dei mutui a tasso variable presenti sui siti ufficiali di +50 banche.

Abbiamo effettuato una simulazione sul sito ufficiale delle banche per caratteristiche di prestito simili (mutuo a variabile fisso di 100.000€ per 20 anni) per trovare quelli più convenienti.

Ovviamente capiamo anche che ogni necessità è diversa, quindi ti ricordiamo che è importante chieder dei preventivi personalizzati sui siti ufficiali delle banche in Italia.

Il Mutuo a Tasso Variabile Conviene?

In genere i tassi di partenza dei mutui a tasso variabile son meno costosi rispetto ai mutui a tasso fisso. Questo perché le banche mantengono la possibilità di alzare i tassi se quelli di riferimento dovessero crescere.

Certo, c’è sempre il rischio di dover pagare di più la rata mensile nel caso in cui i tassi dovessero salire, ed è una cosa di cui bisogna tenere conto.

Per chi non vuole rinunciare al tasso variabile ma al tempo stesso non vuole correre tanti rischi, alcune banche offrono i mutui a tasso variabile con CAP, cioè dei mutui a tasso variabile nei quali la rata non può salire oltre un certo livello (se il tasso di interesse di riferimento dovesse crescere, allora sarà la durata del mutuo ad aumentare).

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Prestiti per auto elettriche

Gino Topini

Di seguito trovi i prestiti per auto elettriche delle migliori banche e finanziarie in Italia di oggi 29 marzo 2024.

BNL Green Auto

TAEG
7.30%
Rata: 302.51€
Durata Esempio: 84 mesi (da 12 mesi a 120 mesi)
Importi: Da 5.000 € a 100.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 2 dicembre 2023

Findomestic Prestito Auto Elettrica

TAEG
7.85%
Rata: 307.60€
Durata Esempio: 84 mesi (da 18 mesi a 96 mesi)
Importi: Da 1.000 € a 60.000 €
Opzione Cambio Rata

Cambio Rata

Opzione Salto Rata

Salto Rata

100% Digitale

100% online

Dati sito ufficiale aggiornati il 2 dicembre 2023

Prestiti per auto elettriche, che cosa sono

Come si può capire dal nome, i finanziamenti per auto elettriche coprono l’acquisto fino al 100% di auto che hanno zero emissioni inquinanti.

Richiedendo questo finanziamento è possibile acquistare un’auto elettrica direttamente in concessionario, o presso un privato. Inoltre, si può acquistare sia un’auto nuova che usata.

Che cosa sono le auto elettriche?

Le auto elettriche sono dei veicoli che hanno uno o più motori elettrici ed utilizzano l’energia immagazzinata in batterie ricaricabili.

Si tratta di una scelta che sempre più persone fanno perché rappresenta di fatto una risposta innovativa all’esigenza di mobilità sostenibile, con lo scopo di ridurre le emissioni di gas serra e l’inquinamento atmosferico.

Il costo di un’auto elettrica può essere superiore a quello di un veicolo a benzina o diesel, in parte a causa della tecnologia delle batterie, che è uno dei componenti più costosi. Tuttavia, la spesa che oggi bisogna affrontare per comprare una vettura elettrica sono in calo grazie all’avanzamento tecnologico e alla produzione su larga scala.

Per rendere queste auto più accessibili, molti governi offrono incentivi e sovvenzioni che possono includere sconti all’acquisto, riduzioni fiscali, e altri benefici economici.

Inoltre, diverse banche e società finanziarie propongono dei prestiti green che vengono concessi a condizioni più favorevoli rispetto ai classici prestiti personali.

Come richiedere dei finanziamenti per auto elettriche

Se non puoi o non vuoi acquistare l’auto con i tuoi risparmi in un’unica soluzione, hai di solito tre opzioni per finanziare l’acquisto di un’auto elettrica o ibrida: banche, società finanziarie e concessionarie.

In termini di prezzo, le auto ibride sono leggermente più economiche di quelle elettriche. Infatti, non ci sono molte auto 100% elettriche con prezzi inferiori a 25.000 euro, mentre è possibile ottenere auto ibride ed ecologiche a un costo inferiore.

A seconda della scelta, il prestito auto avrà caratteristiche e condizioni diverse.

Ve le illustriamo e le confrontiamo per voi:

Prestiti per auto elettriche dalle banche

Da anni le banche commercializzano prestiti personali per l’acquisto di auto elettriche e/o ecologiche. Solitamente ci sono due scelte:

  • prestiti verdi per l’acquisto di auto elettriche o ibride
  • prestiti personali con o senza finalità auto.

Le condizioni del prestito sono stabilite da ogni banca, ma è comune trovare alcuni incentivi per finanziamenti specifici per l’acquisto di un veicolo elettrico.

Facciamo un confronto di due potenziali prestiti per auto, uno specifico per la vettura elettrica, l’altro un normale prestito personale:

Prestito auto generico Prestito per auto elettrica
Importo 20.000€ 20.000€
Durata 84 mesi 84 mesi
Costo 9,06% TAEG 7,85% TAEG
Rata mensile 318,80€ 307,60€
Interessi del prestito 6.779,20€ 5.838,40€
Totale da pagare 26.779,20€ 25.838,40€
Risparmio Scegliendo il prestito per auto elettrica si risparmierebbero più di 900 euro.

Prestiti per auto elettriche da società finanziarie

Ci sono anche società finanziarie che offrono prestiti per auto elettriche, anche se non è così comune. Ad esempio, i prestiti auto di Younited Credit non sono destinati solo all’acquisto di auto elettriche, ma consentono di finanziarle alle stesse condizioni di qualsiasi altro veicolo, come nei classici prestiti auto.

Le principali differenze tra i prestiti per veicoli elettrici in banca e quelli con le società finanziarie di solito questi:

  • Importo: le banche a volte possono offrire dei prestiti più alti;
  • Tassi di interesse: sono molto simili in entrambe le soluzioni e più bassi di quelli dei concessionari.

Finanziamento per comprare un auto elettrica a rate presso i concessionari

I concessionari hanno i loro prodotti finanziari e le loro offerte di prestito con caratteristiche molto diverse.

I tipi di finanziamento che offrono per l’acquisto di auto elettriche e ibride di solito sono:

  • finanziamento classico: esattamente come per le banche e Ele società finanziarie, si tratta di un prestito che viene rimborsato pagando delle rate fisse;
  • leasing: è una opzione in cui si ottiene in leasing un veicolo e solo alla fine si decide se tenere l’auto elettrica o ibrida o meno, con possibilità di rinnovare il leasing con un’altra vettura o terminarlo;
  • noleggio a lungo termine: dà la possibilità di cambiare veicolo ogni pochi anni. Le rate includono tutti i costi (assicurazione, manutenzione, ecc.) ma non avrà mai il possesso dell’auto.

Documenti da presentare

I documenti da presentare per richiedere un finanziamento per auto elettriche sono i classici documenti per prestiti personali, cioè:

  • copia di un documento di identità
  • copia di un documento di reddito, che sia una busta paga, il cedolino della pensione, o il CUD per i liberi professionisti
  • copia del codice fiscale
  • copia di residenza o permesso di soggiorno per gli stranieri extracomunitari

Posso finanziare un’auto elettrica o ibrida di seconda mano?

Sì, ma le possibilità di ottenere un finanziamento per l’acquisto di un’auto elettrica o ibrida sono ridotte perché generalmente bisogna rivolgersi solo a banche o finanziarie.

Come funziona il finanziamento auto elettriche nelle concessionarie?

La produzione e la vendita di veicoli elettrici e ibridi è cresciuta enormemente in Italia negli ultimi anni e oggi tanti dei più famosi brand italiani hanno dei modelli di auto elettriche o ibride.

Acquistare un’auto elettrica con Tesla

Tesla è il principale marchio di riferimento: tutti i suoi modelli sono elettrici. I motori elettrici d Tesla hanno un’autonomia sufficiente per guidare fuori città, ma il prezzo è elevato. Un altro svantaggio è che la disponibilità delle auto non è immediata, e si potrebbe dover aspettare anche mesi prima di poter avere a casa uno qualsiasi dei loro modelli.

Attualmente sono disponibili quattro modelli (Model S, Model 3, Model X e Model Y) e in nessun caso costeranno meno di 50.000 euro. Tuttavia, ognuno di essi offre un’autonomia prossima o superiore a 500 chilometri.

L’azienda ha solo un’offerta di finanziamento lineare e solo per la Model 3. Concede fino al 100% del valore dell’auto da rimborsare in un periodo compreso tra quattro e dieci anni.

Acquistare auto elettriche con Kia

Kia ha un’ampia gamma di modelli elettrici e ibridi, il cui prezzo è compreso tra 21.000 e 50.000 euro. La maggior parte dei modelli tradizionali (Sorento, Ceed, Stonic, Sportage, Rio, ecc.) sono disponibili con motori ibridi.

Acquistare un’auto elettrica con Volkswagen

Volkswagen sta lanciando la sua gamma ID di veicoli completamente elettrici. I modelli sono ID.3, ID.4, ID 4 GTX, ID.5 e ID.5 GTX e i prezzi sono elevati, da 43.000 a 56.000 euro. Tuttavia, offrono un’autonomia sufficiente per percorrere tra i 450 e i 514 chilometri.

Allo stesso tempo, come per i prestiti per l’acquisto di auto convenzionali e a combustione, Volkswagen offre tre diversi tipi di finanziamento per l’acquisto dell’auto elettrica: prestito, leasing e noleggio.

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Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Prestiti Personali per Pensionati oltre 80 anni

I pensionati possono richiedere prestiti personali fino all'età massima di 75 anni, anche se in alcuni casi si può andare anche oltre ed arrivare fino a 80 anni. Fino a quando si può fare domanda di finanziamenti da pensionati?
Gino Topini

Trovare dei prestiti personali e per pensionati con oltre 80 anni non è semplice, anche se ci sono delle possibilità (banche limitate a poche finanziarie e mediatori creditizi).

Abbiamo cercato per te e abbiamo raccolto in questa pagina gli istituti di credito ed i mediatori creditizi che ti permettono di avere dei prestiti per pensionati over 80.

Prestiti pensionati con oltre 80 anni, migliori banche e finanziarie

TAEG
7.05%
Rata: 250.00€
Durata Esempio: 120 mesi (da 12 mesi a 120 mesi)
Importi: Fino a 75.000 €
100% Digitale

100% online

Dati sito ufficiale aggiornati il 17 marzo 2024

BPER Pensionati

TAEG
8.14%
Rata: 250.00€
Durata Esempio: 120 mesi (massimo 120 mesi)
Importi: Fino a 75.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 8 novembre 2023

Banco di Sardegna Cessione del Quinto per Pensionati

TAEG
8.21%
Rata: 250.00€
Durata Esempio: 120 mesi (massimo 120 mesi)
Importi: Fino a 75.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 5 febbraio 2024

Fiditalia Quinto Cè per Pensionati

TAEG
9.60%
Rata: 230.00€
Durata Esempio: 120 mesi
Importi: Su misura
100% Digitale

100% online

Dati sito ufficiale aggiornati il 11 marzo 2024

Prestiti oltre 80 anni, le cose da sapere

L’età conta molto. Ci riferiamo in maniera specifica all’età al momento del pagamento dell’ultima rata. Quando si parla di “prestiti oltre 80 anni” o anche di “prestiti fino a 80 anni”, l’80° anno di età deve essere non compiuto al momento del pagamento dell’ultima rata del prestito.

Il tasso di interesse è sempre fisso. L’età più avanzata rispetto al classico prestito per pensionati non fa ovviamente cambiare la tipologia di tasso applicato al prestito, che rimane fisso per tutta la durata dello stesso.

Il rimborso avviene sempre con la cessione del quinto. Anche da questo punto di vista le cose non cambiano: le rate sono pagate con la cessione del quinto della pensione.

Richiedibile sia pensionati INPS che ex-INPDAP. Quando si è in pensione non ci sono praticamente differenze tra l’essere un pensionato INPS, un ex-INPDAP o un autonomo, ai fini del finanziamento. Per questo motivo, indipendentemente dal tipo di lavoro che hai fatto, puoi tranquillamente ottenere un prestito.

Leggi altri consigli sul nostro articolo di approfondimento sull’età massima per i prestiti a pensionati.

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Finanziamento con Contratto di Apprendistato, si può Richiedere?

Il contratto di apprendistato permette di fare domanda di prestiti e finanziamenti? Approfondiamo questo concetto e cerchiamo di capire le possibilità che si hanno.
Gino Topini

Con un contratto di apprendistato posso richiedere un finanziamento? La risposta breve è che anche se si ha un contratto di apprendistato, si può richiedere un finanziamento nel 2024. Una delle società finanziarie dove poter richiedere questi finanziamenti è Younited Credit (vedi sito ufficiale).

Per una risposta più completa, continua invece a leggere questo articolo per capire le tipologie di finanziamenti che si possono ottenere con un contratto di lavoro di apprendistato, una tipologia di contratto di lavoro che viene firmata spesso dai giovani che si stanno avvicinando al mondo del lavoro.

Se dunque hai un contratto di apprendistato e sei alla ricerca di un finanziamento che possa aiutarti a risolvere una particolare situazione economica, sei giovane e vuoi ricorrere al tuo primo prestito personale, ecco che devi sapere se un prestito con il contratto di apprendistato si può ottenere.

In questo articolo cercheremo di capire tutte le possibilità e le opportunità che i lavoratori dipendenti con contratto da apprendista hanno per poter ottenere un prestito e se esso sia facilmente ottenibile, o meno.

Migliori prestiti per chi non ha un contratto a tempo indeterminato

Intesa Sanpaolo XME Prestito Facile

TAEG
9.65%
Rata: 157.00€
Durata Esempio: 84 mesi (da 36 mesi a 120 mesi)
Importi: Da 2.000 € a 75.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 20 novembre 2023
TAEG
10.69%
Rata: 166.00€
Durata Esempio: 84 mesi (da 3 mesi a 36 mesi)
Importi: Da 500 € a 3.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 1 gennaio 2024

Prestiti con un contratto di apprendistato, ecco come si possono richiedere

La prima domanda cui dare una risposta è se i dipendenti con contratto di apprendistato possono ottenere un prestito.

La prima cosa da dire è che l’apprendista non è, in realtà, un lavoratore dipendente. Per questo motivo, non essendo configurabile, verrebbero a mancare tutte le basi fondamentali per riuscire ad ottenere un prestito (ovvero, un contratto di lavoro in senso stretto, diciamo).

Oltre a questo, il contratto da è praticamente a tempo determinato, perché non si sa se, alla fine del periodo di apprendimento (o di prova, se preferiamo), la persona verrà assunta o meno.

Come possiamo vedere, dunque, viene meno una delle prime qualità necessarie per un contratto di lavoro per poter fare domanda di prestiti sicuri: la durata a tempo indeterminato.

A questo possiamo aggiungere che spesso i contratti di apprendistato sono sottoscritti dai giovani che sono alla ricerca di un lavoro e che, per questo motivo, hanno una giovane età e possono non essere conosciuti dalle finanziarie e dalle banche. Questo limita le possibilità di ottenere un finanziamento, soprattutto se non si ha un contratto di lavoro “solido”.

Tenendo a mente questi due punti, possiamo concludere che sia realmente difficile avere un prestito personale per apprendisti, anche se ci sono delle possibili alternative.

Consigli per ottenere un prestito personale per apprendisti

Abbiamo capito che non è semplice riuscire ad ottenere un finanziamento personale se si è in apprendistato. Nonostante questo, si può comunque provare, tenendo presente quanto segue:

  • è consigliato limitare al massimo la somma che si chiede in prestito, in quanto per i piccoli prestiti le finanziarie e le banche sono meglio disposte a concedere prestiti;
  • è suggerito avere una garanzia extra, come ad esempio un fidejussore, che possa impegnarsi a rimborsare le rate se il debitore principale non dovesse farlo (questa rimane tuttavia una garanzia accessoria, quella principale è sempre il posto di lavoro);
  • è fondamentale non essere né un cattivo pagatore, né un protestato.

Prestito per apprendisti senza garante né garanzie, le alternative

Un apprendista che cerca un prestito personale ma non ha un garante, tantomeno alcun’altra garanzia, potrebbe trovare difficoltà nel riuscire ad ottenere un finanziamento.

Per queste persone, un’alternativa potrebbe essere quella di fare domanda per un prestito PostePay SpecialCash, che è ovviamente soggetto a tutti i controlli del caso, ma che potrebbe essere chiesto più facilmente, in maniera particolare se si è da tanto tempo clienti di Poste Italiane.

Altra soluzione potrebbe essere quella di rivolgersi ai prestiti tra privati, che tuttavia sono comunque soggetti a controlli e limitazioni (non dobbiamo dimenticare che le società finanziarie come Smartika, Prestiamoci e Soisy sono dei veri e propri intermediari finanziaria autorizzati dalla Banca d’Italia) e dunque potrebbero essere difficili da avere.

Ad onor del vero, questi prestiti danno la possibilità, al prestatore (cioè colui che presta denaro attraverso il circuito) di scegliere il grado di rischio del ricevente. Avere un contratto di apprendistato equivale, nella maggior parte dei casi, ad avere un profilo di rischio più alto, ma comunque se si riuscirà a trovare un prestatore che ha optato per dare i suoi soldi a persone con un profilo di rischio maggiore (questo garantisce una remunerazione maggiore) ecco che la domanda e l’offerta si possono incontrare.

Oltre a queste due, non ci sono tante altre alternative, perché da sempre il mondo dei prestiti e dei finanziamenti tende a dare sempre maggiore spazio a tutti coloro che hanno un posto di lavoro fisso o sono in pensione, in quanto per le banche e le finanziarie ciò equivale a prestare denaro con maggior sicurezza.

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Prestito 2.000 euro, quanto costa?

Prestiti da 2.000 euro: guida completa, calcolo rata e preventivo gratuito.
Gino Topini

Se cerchi un prestito personale da 2000 euro , qui riepiloghiamo alcune delle proposte delle migliori banche e finanziarie in Italia per finanziamento e prestito online da 2000 euro.

Ma quanto costa un prestito da 2000 euro?

Prestito 2000 euro, migliori offerte online

La lista qui sopra è stata stilata in seguito ad una nostra ricerca diretta di prestito personale 2000 euro, con simulatore e calcolo rata.

Calcolatore prestito 2000 euro

Usa il calcolatore gratuito qui sotto per avere un’idea veloce di calcolo rata per un prestito da 2.000 euro.

Da questo calcolo rata puoi partire, poi, per richiedere un preventivo online gratuito e senza impegno con società finanziarie come Younited Credit (vedi sito ufficiale).

Prestito 2000 euro: la guida

Ottenere un prestito da 2000 euro immediato non è una cosa così difficile e sono tante le società finanziare che li concedono in poco tempo, con tempi di risposta in giornata anche di sole 24 ore o meno dal momento della richiesta.

Dato che si tratta di una somma modesta, la richiesta può essere fatta praticamente da tutti:

  • lavoratori autonomi senza garanzie e senza busta paga;
  • lavoratori dipendenti anche a tempo determinato;
  • pensionati.

La richiesta non può essere fatta dai disoccupati come le casalinghe a meno che non si forniscano ulteriori garanzie.

I documenti che bisogna presentare per un prestito da 2000 euro immediato:

  • ricevuta della busta paga;
  • dichiarazione dei redditi per i prestiti senza busta paga;
  • cedolino della pensione;
  • documenti di identità del richiedente

Puoi procedere subito senza garanzie ulteriori: la somma è così piccola che la maggior parte degli istituti di credito non chiedono altre garanzie.

Come ottenere 2000 euro senza busta paga?

Le banche e finanziarie concedono, in genere, prestiti a dipendenti e pensionati, perché sono le categorie di persone che forniscono le garanzie più affidabili.

Considerando che la somma richiesta non è elevata, spesso si possono richiedere finanziamenti fino a 2.000 senza busta paga.

I prestiti ad autonomi (che sono dei “senza busta paga”) vengono concessi basandosi sulla dichiarazione dei redditi.

Banche e finanziarie potrebbero chiedere ad autonomi e liberi professionisti delle garanzie aggiuntive, come:

Prestito 2000 euro per cattivo pagatore e protestato: come si fa?

Dei piccoli prestiti da 2000 euro per cattivo pagatore e per protestato possono essere richiesto senza particolari problemi (ogni situazione viene valutata dall’agenzia finanziaria) perché la somma richiesta non è alta.

Chi ha avuto dei disguidi finanziari in passato potrebbe avere ancora delle opportunità di richiedere un finanziamento, anche se potrebbe essere necessario dare delle garanzie ulteriori.

I cattivi pagatori potrebbero dover chiedere i prestiti cambializzati, dove le cambiali forniscono una garanzia sufficiente per poter fare richiesta di finanziamento.

Prestito 2000 euro tasso zero: dove si ottengono?

I prestiti 2000 euro a tasso zero sono in genere concessi come prestiti finalizzati quando ci sono delle promozioni particolari.

Si tratta di finanziamenti che si possono richiedere presso negozi o catene di distribuzione per finanziare il credito al consumo: prestiti per auto, prestiti per arredamento o prestiti per il matrimonio.

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Prestiti INPS per COLF, Badanti e Personali per Lavoratori Domestici

I prestiti per COLF e badanti, o collaboratrici domestiche, rientrano nella tipologia di finanziamenti con contratto a tempo determinato. Guida completa e questi prestiti.
Gino Topini

COLF e Badanti, o collaboratrici domestiche, rientrano, per ovvi motivi, all’interno dei contratti di lavoro a tempo determinato. Questo presuppone che l’ottenimento di prestiti INPS per COLF, badanti e per collaboratrici domestiche assunte a tempo indeterminato in Italia non sia così semplice, anche se ci sono alcune opportunità.

Per tutte le donne italiane e straniere che svolgono questo lavoro, vediamo una guida completa su come potersi muovere.

Prestiti per COLF e Badanti, il contratto di lavoro

Il primo passo importante è quello di avere un contratto di lavoro.

Senza contratto, nessuna banca o finanziaria concederà il prestito (oltre a questo, lavorare senza contratto di lavoro è illegale).

Per questo motivo, solo una volta che si ha un contratto di lavoro si potrà iniziare a cercare un prestito. La sua durata massima sarà uguale a quella residua del contratto di lavoro.

Ad esempio, se si ha un contratto di lavoro della durata di 12 mesi, la durata massima del prestito potrà essere di 12 mesi. Questo vale per tutti i prestiti con contratto a tempo determinato.

Prestito Colf e Badanti, cosa dice Webcolf

Secondo il portale web “Webcolf”, si consiglia al datore di lavoro di realizzare un documento da far firmare alla colf o alla badante, sul quale è riportato l’importo del prestito.

Un fac-simile si trova all’indirizzo web https://www.webcolf.com/risorse/notizie-su-lavoro-domestico-e-badanti/articoli-per-argomenti/639-prestito.html .

Tramite Webcolf, la gestione del prestito si compone di due fasi:

  • la prima è la concessione del prestito;
  • la seconda è il recupero della somma prestata tramite una trattenuta in busta paga da parte del datore di lavoro.

Prestito con o senza garanzie?

A seconda del contratto di lavoro di collaborazione domestica che si ha, potrebbe essere necessario presentare una garanzia o meno, e in tutti i casi conviene chiedere alla banca o alla finanziaria se ne ha bisogno.

Se si può ottenere un prestito senza garanzie, la fase di richiesta sarà più veloce ed economica (soprattutto se si fa tutto online), se invece c’è bisogno di un garante, le tempistiche potrebbero allungarsi di qualche giorno perché la banca dovrà verificare che il garante non sia un cattivo pagatore e che la sua garanzia sia “solida”.

Il prestito con cambiali

Se la collaboratrice dovesse avere problemi ad ottenere un finanziamento usufruendo del solo contratto di lavoro, è possibile ricorrere ai finanziamenti con cambiali.

In questo caso la cambiale rappresenterebbe la garanzia dell’istituto di credito per il finanziamento da concedere, e potrebbe agevolare l’ottenimento di quanto richiesto, anche senza garanzie.

Credito su pegno

Il credito su pegno è un finanziamento che si può ottenere presentando, presso delle apposite agenzie, un oggetto di valore da dare “in pegno” appunto.

Si cede l’oggetto e si ottiene il controvalore in denaro contante. Questo prestito dovrà essere restituito entro un certo periodo di tempo e, solo dopo averlo ripagato, si riavrà indietro il bene dato in pegno.

Che importi si possono ottenere?

La somma massima ottenibile con i prestiti COLF e badanti dipende molto dal proprio stipendio e da eventuali garanzie che si possono fornire.

In generale non ci sono problemi ad avere prestiti fino a 5001.000 o anche 2.000 euro, con somme massime che di solito si potrebbero aggirare attorno a 5.000 euro.

Come al solito, tuttavia, consigliamo di fare richiesta di preventivo senza impegno perché ogni banca potrebbe avere delle richieste diverse e prestare più o meno soldi.

Colf e badanti comunitarie o extracomunitarie?

In generale non c’è differenza, la Colf può essere originaria di qualunque nazione, Romania, Venezuela o altro, la cosa importante è che la residenza deve essere in Italia.

Documenti da presentare

  • documenti attestanti il reddito, come le ultime buste paga;
  • nel caso specifico di COLF e badanti, potrebbe essere necessaria anche l’attestazione di pagamento dell’ultimo bollettino Inps e la denuncia del rapporto lavoro all’Inps;
  • documenti personali, come certificato di residenza e documento di identità;
  • se persona extracomunitaria, serve anche il permesso di soggiorno.

A questa pagina di approfondimento viene specificato in maniera più dettagliata tutto ciò che riguarda i documenti prestiti personali.

Migliori banche e finanziarie che concedono prestiti COLF e badanti

In generale tutti gli istituti di credito e le finanziarie potrebbero concedere questo prestito, anche se in questo articolo vogliamo segnalare ExtraBanca, specializzata nella concessione di prestiti per stranieri, e i prestiti Credem .

Banco BPM sul sito ufficiale parla dei prestiti per colf, badanti e collaboratrici domestiche, spiegando che l’ammontare massimo disponibile dipende dallo stipendio personale di ogni lavoratore. Generalmente, è possibile ottenere prestiti che variano dai 500 ai 2.000 euro, arrivando in casi particolari fino a 5.000 euro.

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Prestito Personale per Pensionati Oltre 75 Anni

Gino Topini

Se cerchi un prestito personale oltre i 75 anni, in questo articolo abbiamo ricercato e raccolto per te le migliori banche e finanziarie che permettono di fare domanda di prestiti per pensionati oltre 75 anni.

Prestito personale oltre i 75 anni, migliori banche e finanziarie

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Durata Esempio: 120 mesi (da 12 mesi a 120 mesi)
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BPER Pensionati

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Rata: 250.00€
Durata Esempio: 120 mesi (massimo 120 mesi)
Importi: Fino a 75.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 8 novembre 2023

Banco di Sardegna Cessione del Quinto per Pensionati

TAEG
8.21%
Rata: 250.00€
Durata Esempio: 120 mesi (massimo 120 mesi)
Importi: Fino a 75.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 5 febbraio 2024

Fiditalia Quinto Cè per Pensionati

TAEG
9.60%
Rata: 230.00€
Durata Esempio: 120 mesi
Importi: Su misura
100% Digitale

100% online

Dati sito ufficiale aggiornati il 11 marzo 2024

Prestito per pensionati oltre 75 anni, è facile da avere?

In generale i prestiti per pensionati sono facili da avere perché la pensione funziona da garanzia.

Tuttavia, uno dei limiti che le banche e le finanziarie mettono è l’età massima per i prestiti per pensionati da parte del richiedente.

Significa che, in generale, non si possono chiedere prestiti se si hanno più di 75 anni di età (che devono essere non compiuti al momento del pagamento dell’ultima rata).

Abbiamo visto sopra che ci sono alcune banche e finanziarie che concedono prestiti a chi ha più di 75 anni, ma in questo caso ci sono alcune cose da tenere in considerazione:

  • le banche e le finanziarie che concedono prestiti per over 75 sono molto poche rispetto al totale;
  • i tassi di interesse che si dovrebbero pagare sarebbero solitamente più alti della media.
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Su Gino Topini

Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Miglior Mutuo Prima Casa, Compara Ora

Gino Topini

Scegliere un mutuo per la prima casa non è mai facile: così tante scelte e, soprattutto, è la prima volta. Per questo motivo ti indichiamo il miglior mutuo prima casa 2024.

Miglior Mutuo Prima Casa 2024: Compara Ora

BPER Mutuo Prima Casa Under 36

TAEG
3.84%
Rata: 608.42€
Durata Esempio: 360 mesi (da 60 mesi a 360 mesi)
Importi: Fino a 250.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 11 novembre 2023

Widiba Mutuo Widiba Tasso Fisso

TAEG
3.93%
Rata: 591.33€
Durata Esempio: 240 mesi (da 120 mesi a 360 mesi)
Importi: Da 50.000 € a 160.000 €
100% Digitale

100% online

Dati sito ufficiale aggiornati il 17 marzo 2024

Intesa Sanpaolo Mutuo Domus

TAEG
4.20%
Rata: 596.54€
Durata Esempio: 240 mesi (da 72 mesi a 360 mesi)
Importi: Da 30.000 € a 300.000 €
Opzione Salto Rata

Salto Rata

Dati sito ufficiale aggiornati il 16 novembre 2023

Unicredit Mutuo UniCredit - Tasso Fisso

TAEG
4.68%
Rata: 622.97€
Durata Esempio: 240 mesi (da 60 mesi a 360 mesi)
Importi: Su misura
Opzione Cambio Rata

Cambio Rata

Opzione Salto Rata

Salto Rata

Dati sito ufficiale aggiornati il 9 dicembre 2023

Che Banca! Mutuo Tasso Fisso Che Banca!

TAEG
4.84%
Rata: 631.92€
Durata Esempio: 240 mesi (da 120 mesi a 360 mesi)
Importi: Da 50.000 € a 300.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 11 novembre 2023

BNL Mutuo Variabile

TAEG
5.99%
Rata: 706.61€
Durata Esempio: 240 mesi (da 60 mesi a 360 mesi)
Importi: Su misura
Dati sito ufficiale aggiornati il 13 novembre 2023

Deutsche Bank Mutuo Pratico Tasso Fisso

TAEG
6.87%
Rata: 630.25€
Durata Esempio: 360 mesi (da 60 mesi a 480 mesi)
Importi: Su misura
Dati sito ufficiale aggiornati il 9 dicembre 2023

Migliori mutui prima casa

Vediamo adesso qual’è il migliore mutuo prima casa da poter richiedere. Per fare un confronto in maniera autonoma, usa MutuiSuperMarket (vedi sito ufficiale), il miglior comparatore 2024.

BPER Mutuo Prima Casa

Il mutuo di BPER Banca con finalità acquisto prima casa è riservato ai giovani sotto i 36 anni e ti consente di coprire fino al 100% del costo della casa.

  • Importo massimo: 250.000 €;
  • Durata da 5 a 30 anni;
  • Spese di istruttoria: 390 €;
  • Spese di incasso rata: 2 €;
  • TAN: 1,45%
  • Garanzia Consap, per cui non sono necessarie garanzie aggiuntive da parte dei genitori;
  • Agevolazioni fiscali con azzeramento dell’imposta sostitutiva se si ha un ISEE inferiore a 40.000 €

Possono richiederlo tutti coloro che non hanno ancora compiuto 36 anni, siano essi:

  • genitori single con figli minorenni;
  • giovani coppie con nucleo familiare formato da almeno 2 anni (in questo caso è sufficiente che una sola delle due persone non abbia ancora compiuto 36 anni);
  • costruttori di casa popolari.

Banca Intesa Sanpaolo Mutuo DOMUS

Il mutuo DOMUS di Banca Intesa Sanpaolo è una soluzione che ti permette di scegliere tra tasso fisso e tasso variabile, con due soluzioni in diversi piani di rimborso a seconda dei casi.

Inoltre, con l’opzione della flessibilità, potrai anche decidere di sospendere temporaneamente il pagamento delle rate fino a 3 volte nel corso della durata del finanziamento.

Possibilità di variare la durata nel tempo e scelta della rata più adeguata per le tue esigenze sono altre due caratteristiche di questo mutuo prima casa.

  • importo fino al 100% del valore della prima casa, o fino al 95% per l’acquisto della seconda casa;
  • condizioni vantaggiose fino a 35 anni;
  • durata flessibile nel tempo;
  • possibilità di sospendere la rata fino a 3 volte;
  • importo della rata aggiustabile in base alle tue esigenze.

Volksbank

Il mutuo prima casa “First” di Volksbank è un finanziamento ipotecario per comprare la prima casa o ristrutturare un immobile che già si possiede.

Con la possibilità di avere una rata costante o una rata variabile, puoi avere scelta su quale tipologia di finanziamento scegliere.

  • importo da finanziare fino al 70% del valore dell’immobile;
  • possibilità di rimborsare il finanziamento fino a 25 anni;
  • possibilità di rimborsare le rate ogni mese, ogni 3 mesi o ogni 6 mesi.

Mutuo prima casa di Credit Agricole

Il mutuo prima casa di Credit Agricole è un finanziamento coperto dal Fondo di Garanzia mutui per acquisto e ristrutturazione prima casa, concesso dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Il fondo prevede una garanzia pubblica che copre fino al 50% della quota capitale per mutui fino a 250.000 euro.

Se hai un ISEE fino a 40.000 euro all’anno, la garanzia arriva fino al 80% del valore dell’immobile.

  • mutuo garantito fino al 80% del valore dell’immobile;
  • mutuo concesso con il Fondo Garanzia Mutui

Mutui Banco BPM Prima Casa

Il Banco BPM propone varie tipologie di mutui per la prima casa, tra cui il mutuo You Giovani a tasso fisso e il mutuo You Giovani a tasso variabile.

Concessi a giovani fino a 36 anni, questi finanziamenti coprono fino al 100% del valore dell’immobile e hanno delle condizioni esclusive.

  • tasso fisso o tasso variabile;
  • condizioni vantaggiose per i giovani fino a 36 anni;
  • possibilità di avere un finanziamento che copre fino al 100% del valore dell’immobile

Come risparmiare sul mutuo prima casa

Una delle prime cose da sapere quando si tratta di fare domanda per un mutuo casa e scegliere la migliore banca per il mutuo, è che se si sceglie il finanziamento giusto si può arrivare a risparmiare anche alcune migliaia di euro in interessi e spese.

Per questo motivo, è sempre utile fare un confronto tra le varie soluzioni proposte dagli istituti di credito, e siti web di confronto come il noto Mutui Super Market (vedi sito ufficiale) sono sempre utili per pagare una rata mensile più bassa.

Mutuo prima casa: la guida

Con i mutui prima casa le banche possono proporti dei finanziamenti che coprono anche fino al 80% del valore dell’immobile.

Alcune banche offrono anche dei mutui casa 100%, ma sono casi rari ed in ogni caso si avrebbero sempre dei costi, delle spese accessorie mutuo prima casa e degli interessi maggiori.

Tipi di mutuo

In generale, le tipologie di mutuo prima casa che gli istituti di credito propongono sono:

  • a tasso fisso, che non cambia mai nel corso della durata del finanziamento. Di conseguenza, il tasso base è mediamente più alto rispetto al mutuo a tasso variabile;
  • a tasso variabile, con il tasso che può cambiare durante la vita del mutuo. Il tasso di partenza è sempre più basso rispetto al mutuo a tasso fisso, ma c’è il rischio che potrebbe alzarsi nel corso degli anni. Leggi anche le previsioni tassi mutui 2024;
  • a tasso misto, cioè dei mutui il cui tasso di interesse può essere cambiato da fisso a variabile e viceversa. La scelta spetta sempre al richiedente;
  • a tasso con CAP, cioè dei mutui a tasso variabile che hanno un tetto massimo oltre il quale il tasso non può salire.

Miglior tipo di mutuo prima casa

Gli esperti ritengono che il mutuo prima casa più sicuro sia quello a tasso fisso: benché il tasso di interesse costa di più rispetto a quello variabile, si ha la certezza di sapere quanto si pagherà ogni mese per il mutuo prima casa che si sta facendo.

Migliore mutuo prima casa, le conclusioni

Riuscire a trovare il migliore mutuo per la prima casa è importante per avere la certezza del miglior finanziamento per le proprie esigenze.

MutuiSuperMarket (vedi sito ufficiale) è il comparatore di mutui più completo sul mercato, da usare in ogni momento in cui hai necessità di trovare il prestito per comprare la prima casa.

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Microprestito Immediato, cos’è e come funzionano i Microprestiti

Microprestito Immediato: migliori offerte, cos'è e come funziona.
Gino Topini

Sei alla ricerca di un microprestito immediato per far fronte a urgenti necessità di denaro? In questa pagina ti indichiamo le migliori società finanziarie e banche in Italia che offrono microprestiti nel 2024, e inoltre ti forniamo una guida completa ai micro prestiti, per sapere cosa sono, come funzionano e chi li può richiedere.

Migliori micro prestiti a Marzo 2024

Microprestito immediato, cos’è

Per microprestito si intendono in genere quei finanziamenti che vanno da 200 € a 1.500 € . Possono essere concessi sia ai privati che alle aziende, e a seconda dei casi cambiano le garanzie richieste.

Microcredito all’impresa e Microprestito alla famiglia: cosa sono e le differenze

Il microcredito all’impresa è una forma di finanziamento che permette di concretizzare una determinata idea imprenditoriale mettendo a disposizione una somma che consente di raggiungere degli obiettivi di varia portata e che gode della presenza di un’attività di tutoraggio in cui nulla viene lasciato al caso. Tra le varie soluzioni di microprestito alle imprese c’è il Microcredito 5 stelle.

Il micro prestito alla famiglia è, invece, è un somma che viene data al nucleo familiare che lo richiede per sostenere determinate spese ritenute urgenti come pagare cure mediche, ristrutturare casa, traslocare, cambiare auto, frequentare un corso di formazione, oppure mandare a scuola i tuoi figli.

Micro prestiti garanzie

Le garanzie indispensabili per ottenere i microprestiti riguardano, in primis, l’età, per cui la tua età non deve essere inferiore ai 18 anni e superiore ai 75 anni.

Un’altra caratteristica imprescindibile è l’avere una busta paga da dimostrare, Inoltre, dovrai essere residente in Italia e avere un conto corrente a tuo nome, sul quale verrà erogato l’importo mediante bonifico, a fronte dell’esito positivo della domanda. A questo, poi, si deve aggiungere il fatto di non avere precedenti legati a gravi insolvenze. E se la posizione creditizia e il reddito sono affidabili, in pochissimo tempo ottieni il microprestito.

Come ottenere un microprestito immediato

Per richiedere un microprestito, basta compilare una domanda specifica online scegliendo un sito dedicato a questa tipologia di intervento economico.

La procedura si svolge interamente sul portale prescelto e ti vengono assicurati e i tempi di risposta rapidi ed efficaci. Oppure si può presentare la domanda sul sito di un ente che pratica microprestiti, solitamente questi istituti hanno sedi operative in ogni regione italiana e ricontattano il richiedente per un incontro presso gli sportelli d’ascolto più vicini alla residenza dell’utente.

Leggi la nostra guida di approfondimento sui piccoli prestiti online.

Migliori banche e finanziarie per il microprestito

La platea di compagnie che ti garantiscono un microprestito è abbastanza vasta. Al fine di darti delle indicazioni utili e precise, elencheremo alcune realtà che sono tra le migliori del settore.

Younited Credit

Younited Credit (Sito Ufficiale) è una sorta di marketplace del credito che basa le proprie funzionalità sul modello della Digital Credit Platform. Per cui, è possibile prendere una somma in prestito avvalendosi della sua comunità d’investitori professionali (individui, aziende, assicuratori, fondazioni, fondi pensione, ecc).

Un rimedio, quindi, al passo coi tempi in grado di soddisfare le tue esigenze in men che non si dica.

Vai alla Piattaforma Ufficiale di Younited Credit >>

Compass

Compass è una delle società leader del credito a consumo e fa parte del Gruppo Mediobanca. I suoi innumerevoli servizi interessano tutto ciò che riguarda sia la cessione del quinto che il prestito.

Inoltre, con la formula del micro prestito potrai avvalerti di piccole somme di denaro da utilizzare per finanziare i progetti per la tua casa, l’auto o il motorino, la tua famiglia, il tempo libero e la tecnologia.

BancoPosta

Il microprestito delle Poste Italiane è una sorta di prestito Bancoposta fino a 3.000 euro rimborsabile in 22 rate mensili a tasso fisso che viene accreditato direttamente sulla carta Postepay, anche per questo si chiama prestito Postepay.

Per richiedere il micro prestito BancoPosta devi semplicemente recarti presso uno degli uffici postali della tua città con la documentazione necessaria e i requisiti in tuo possesso. Oppure, puoi prenotarti chiamando al numero dedicato e saltare, così, un’eventuale coda.

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Prestito 30.000 euro

Gino Topini

Qui sotto trovi i prestiti di 30.000 euro delle migliori banche in Italia e delle migliori banche e finanziarie straniere di oggi 29 marzo 2024.

King Prestiti Prestiti cambializzati

TAEG
Fisso
(da 12 mesi a 120 mesi)
Importi: Da 2.500 € a 31.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 23 ottobre 2023

Finatel Prestito cambializzato

TAEG
Fisso
(da 12 mesi a 120 mesi)
(da 12 mesi a 120 mesi)
Importi: Fino a 31.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 23 ottobre 2023

Finitalia Monetary

TAEG
Fisso
(da 12 mesi a 120 mesi)
(da 12 mesi a 120 mesi)

Importi: Fino a 60.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 11 marzo 2024

Che Banca! Mutuo Tasso Fisso Che Banca!

TAEG
4.84%
Rata: 631.92€
Durata Esempio: 240 mesi (da 120 mesi a 360 mesi)
Importi: Da 50.000 € a 300.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 11 novembre 2023
TAEG
4.90%
Rata: 199.00€
Durata Esempio: 120 mesi (da 12 mesi a 120 mesi)
Importi: Da 1.500 € a 75.000 €
100% Digitale

100% online

Dati sito ufficiale aggiornati il 12 febbraio 2024
TAEG
4.99%
Rata: 140.77€
Durata Esempio: 84 mesi (da 6 mesi a 84 mesi)
Importi: Da 1.000 € a 50.000 €
100% Digitale

100% online

Dati sito ufficiale aggiornati il 30 dicembre 2023
Preventivo Gratis »

Hype Prestito Personale

TAEG
4.99%
Rata: 140.77€
Durata Esempio: 84 mesi (da 12 mesi a 84 mesi)
Importi: Da 1.000 € a 50.000 €
100% Digitale

100% online

Dati sito ufficiale aggiornati il 2 gennaio 2024

Credittime Prestiti alle Forze Armate e Forze Ordine

TAEG
5.29%
Durata Esempio: 120 mesi (da 24 mesi a 120 mesi)
Importi: Da 3.000 € a 80.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 8 novembre 2023

Gruppo Santamaria S.p.A. Cessione del Quinto per Forze Armate

TAEG
5.65%
Rata: 293.00€
Durata Esempio: 120 mesi
Importi: Fino a 80.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 8 novembre 2023

Credipass Presto Affitto

TAEG
5.73%
Durata Esempio: 84 mesi (da 12 mesi a 84 mesi)
Importi: Da 3.000 € a 40.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 17 agosto 2023

Ottenere un prestito da 30.000 euro non è una cosa semplice, affatto.

Si tratta spesso dell’importo massimo che si può ottenere facendo domanda di prestiti personali presso una banca o una finanziaria e, per questo motivo, vengono di solito richieste delle garanzie aggiuntive (fidejussione o garanzia reale sono le più richieste).

Migliore prestito 30.000 euro e migliore finanziaria 2024

Come ottenere un prestito di 30.000 euro?

Per prima cosa bisogna avere delle garanzie solide. Sarebbe preferibile essere assunti come lavoratore dipendente a tempo indeterminato e non essere segnalati come cattivi pagatori per garantirsi la maggior probabilità di successo nella richiesta di questo finanziamento.

I lavoratori a tempo determinato potrebbero trovare molto complesso riuscire ad ottenere importi di tale genere in virtù del fatto che non possono offrire delle garanzie sufficientemente valide. Il problema principale è la durata limitata del contratto di lavoro, che non permette solitamente di ottenere finanziamenti di importi elevati.

Gli autonomi dovrebbero solitamente fornire delle garanzie aggiuntive rispetto a quelle della sola attività imprenditoriale. La firma di cambiali, un garante esterno oppure un’ipoteca sono tre possibili garanzie.

Per maggiori informazioni ti invitiamo a leggere il nostro approfondimento sui prestiti per autonomi.

Prestiti da 30.000 euro per i cattivi pagatori

Chi è stato segnalato come cattivo pagatore o come protestato potrebbe trovare molto complesso riuscire ad ottenere un prestito a causa del fatto che già in passato si sono avuti problemi di credito.

In tal caso i prestiti con cambiali possono essere una eccellente soluzione.

Per approfondimenti ti invitiamo a leggere il nostro testo sui prestiti cattivi pagatori autonomi e quello sui prestiti per cattivi pagatori e protestati in generale.

Prestiti 30.000 euro senza garanzie

Poter ottenere dei prestiti senza alcuna garanzia è alquanto difficile perché l’importo è notevole e le banche / finanziarie vogliono, giustamente, avere delle garanzie sull’importo richiesto.

Se proprio non si riuscisse ad avere alcuna garanzia, neanche un garante, allora potrebbe essere possibile avere solo dei piccoli prestiti (anche senza busta paga) come primo passaggio, in maniera da soddisfare parte delle proprie necessità economiche del momento (cosa che, a seconda dei casi, potrebbe essere sufficiente).

Consigli per ottenere il miglior prestito da 30.000 euro

Come di consueto per finanziamenti di qualunque importo, è semplice confrontare prestiti fino a 30.000 euro e trovare quello migliore per le proprie esigenze. Tutto quello che bisogna fare è confrontare il TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che è il tasso di interesse di riferimento di ogni prestito, quello al quale la somma di denaro viene indicizzata e quello usato per calcolare l’importo della rata mensile da rimborsare.

Rivolgetevi ad internet per avere la certezza di trovare il giusto finanziamento, quello più conveniente e ideale per sé.

Con la giusta accortezza nella scelta del finanziamento e con un po’ di pazienza nel confronto tra i vari preventivi, non dovete paura perché riuscirete a trovare la soluzione migliore e più conveniente.

Calcolo Rata prestito da 30.000 euro

Usa il nostro strumento gratuito di calcolo rata prestito per avere un’idea della rata periodica che potresti pagare chiedendo un finanziamento da 30.000 euro.

Ricorda che il calcolatore è uno strumento che ti dà un’idea approssimativa della rata da pagare, per un conteggio e per un piano di ammortamento più precisi chiedi sempre un preventivo a società finanziarie come Younited Credit (vedi sito ufficiale).

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Ebitemp Prestiti: Recensioni e Opinioni

Prestiti Ebitemp per i dipendenti con contratti di somministrazione a tassi favorevoli.

  1. I prestiti sono rivolti a lavoratori temporanei con contratti di somministrazione.
  2. Importi tra 500€ e 5.000€, tasso zero, nessuna commissione, durata massima 9-42 mesi.
  3. Importi divisi in tre fasce, con diverse condizioni basate su motivazione e durata del contratto di lavoro.
  4. Tramite RID, con prima rata a 30 giorni dall'erogazione.
  5. Mancata restituzione comporta l'esclusione da futuri prestiti.
Gino Topini

01I prestiti Ebitemp sono concessi ai dipendenti con contratto di somministrazione, cioè quei lavoratori dipendenti che dipendono formalmente dalle Agenzie per il Lavoro.

Grazie al Fondo di Garanzia Ebitemp in convenzione con la Banca Monte dei Paschi di Siena, è più facile ottenere l’erogazione di piccoli prestiti personali a condizioni favorevoli.

Prestiti Ebitemp, la Recensione

Andiamo dunque a vedere nel dettaglio come funzionano i prestiti Ebitemp, che importi si possono avere e come si possono richiedere.

Chi è Ebitemp?

Ebitemp, creato nel 1998 da organizzazioni sindacali e imprenditoriali, fornisce tutela ai lavoratori temporanei. Nel corso degli anni, Ebitemp ha offerto sempre più servizi, a partire dagli indennizzi per infortunio e al fondo di garanzia per i prestiti nel 2002, fino ad ulteriori prestazioni di welfare nel 2017 e nel 2019.

Oggi Ebitemp è il punto di riferimento per lavoratori a tempo determinato e imprese.

Condizioni del prestito

  • Importo mínimo 500€
  • Importo massimo 5.000€
  • Tasso zero
  • Zero Commissioni pratica e istruttoria
  • durata massima 9 mesi per importi fino a 2.500 €
  • durata massima 42 mesi per importi più alti

Importi del prestito

Gli importi dei finanziamenti personali Ebitemp sono divisi in 3 fasce:

  • per prestiti fino a 1.000 euro la motivazione non viene considerata (anche se viene comunque richiesta). Occorre in tutti i casi avere almeno 30 giorni di durata del contratto di lavoro e la giusta retribuzione;
  • per prestiti da 1.000 a 2.500 euro, la motivazione viene valutata. Rimangono valide le altre due condizioni (durata residua del contratto di lavoro a stipendio adeguato);
  • i prestiti tra 2.500 e 5.000 euro sono concessi solo ai lavoratori che hanno già estinto un prestito Ebitemp di almeno 1.000 euro. Anche in questo caso motivazione viene valutata, e rimangono valide le altre condizioni (durata del contratto di lavoro di almeno 30 giorni e lo stipendio adeguato).

Il prestito viene restituito tramite Rid (non sono accettati gli IBAN delle carte ricaricabili), con la prima rata pagata dopo 30 giorni dall’ottenimento del finanziamento.

In caso di mancata restituzione del finanziamento (anche parziale) non sarà più possibile richiedere in futuro altri prestiti con Ebitemp, fino alla completa restituzione dell’importo moroso.

In caso di problemi nella restituzione della somma, Ebitemp potrà valutare la sospensione delle rate fino a 5 mesi.

Chi lo può chiedere

Il prestito Ebitemp può essere chiesto da chi ha un contratto di somministrazione dipendente dalle Agenzie di Lavoro che ha una durata residua di almeno 30 giorni.

Tempistiche per la richiesta

La richiesta di un prestito personale Ebitemp varia a seconda del tipo di rinnovo del contratto di lavoro:

  • per contratti con proroghe di 30 giorni: la richiesta deve essere inviata entro 7 giorni dall’inizio del contratto o della proroga;
  • per contratti con proroghe maggiori di 30 giorni: per poter fare richiesta di finanziamento, il lavoratore deve vere almeno 30 giorni di contratto residuo al momento della presentazione della domanda.

Come richiedere un prestito personale

  • accedendo all’area riservata My Ebitemp, attraverso cui si può anche controllare lo stato della pratica;
  • inviando i moduli e la documentazione completa con raccomandata a/r alla sede Ebitemp di Roma

I documenti per il prestito da allegare in copia sono:

  • un documento d’identità;
  • il codice fiscale;
  • tessera sanitaria;
  • contratto di lavoro ed eventuali proroghe;
  • ultima busta paga;
  • un eventuale per verificare l’indirizzo di residenza dichiarato, se non è possibile leggerlo sul documento di identità.

A seconda dei casi, Ebitemp potrebbe richiedere anche più documenti rispetto a quelli citati qui sopra.

Prestiti Ebitemp, le nostre conclusioni

In conclusione di questa recensione dei prestiti Ebitemp, diciamo che possono essere una soluzione da considerare per ottenere dei prestiti personali anche con un contratto di somministrazione, cosa che altrimenti sarebbe oggettivamente difficile da ottenere, anche tra i prestiti con contratto a tempo determinato.

Grazie al fondo di Garanzia istituto da Ebitemp e dal Monte dei Paschi di Siena, l’accesso al credito diventa oggettivamente molto più semplice per chi ha un contratto di durata molto breve.

Ovviamente, come in tutti i prestiti personali occorre essere consapevoli che in caso di mancata restituzione ci saranno delle conseguenze negative, tra cui l’impossibilità di richiedere altri prestiti Ebitemp in futuro (fino alla totale restituzione del debito).

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Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Computer a rate

Guida completa ai prestiti per computer, PC o Mac: comprare un computer a rate conviene? Quali sono le migliori opportunità?
Gino Topini

In questa pagina trovi i migliori prestiti per comprare un computer a rate aggiornati a Marzo 2024.

Come vedrai, per comprare un computer a rate, sia esso un Macbook Pro o un PC con Windows, puoi scegliere tra diverse opportunità.

Questo finanziamento rientra tra i migliori prestiti per elettronica.

Ecco i migliori finanziamenti per dilazionare l’acquisto di un computer e pagarlo mese dopo mese.

Migliori prestiti per computer Windows e Mac 2024

Qui sotto le migliori banche e finanziarie per acquistare un computer a rate anche senza busta paga.

Santander Consumer Bank Prestito Computer

TAEG
12.11%
Rata: 62.20€
Durata Esempio: 48 mesi (da 18 mesi a 84 mesi)
Importi: Da 1.500 € a 30.000 €
100% Digitale

100% online

Dati sito ufficiale aggiornati il 27 dicembre 2023

Prestiamoci Prestito Computer

TAEG
17.30%
Rata: 68.75€
Durata Esempio: 48 mesi (da 18 mesi a 84 mesi)
Importi: Da 1.500 € a 30.000 €
100% Digitale

100% online

Dati sito ufficiale aggiornati il 27 dicembre 2023

Dove comprare un computer a rate

Quando si tratta di computer, hai anche diverse opportunità per decidere dove acquistare il tuo nuovo PC.

In finanziaria

Rivolgersi ad una società finanziaria è il primo passo per chiedere un prestito per computer.

Sono tante le società finanziarie che permettono di chiedere un prestito per rateizzare un computer, tra cui Younited Credit (vedi sito ufficiale) e Compass, che tuttavia concede solo prestiti richiedibili in negozio.

BPS Computer

BPS Computer è un punto vendita che propone un finanziamento per computer che si può iniziare a pagare dopo 30 giorni.

L’importo minimo dell’acquisto per finanziare un computer è di 200 euro, e il prestito funziona così:

  • la somma che si vuole finanziarie viene divisa in 10 rate mensili;
  • si pagano in via anticipata gli interessi pari al 5%;
  • la somma viene quindi divisa mese dopo mese, senza nessun altro costo aggiuntivo.

Ad esempio, comprando un computer da 2.000 euro, si pagano in anticipo gli interessi di 100 euro, e poi si divide il costo del computer in 10 rate da 200 euro al mese, che si possono pagare con addebito in conto corrente o con bollettini postali.

ePRICE

ePRICE propone un finanziamento computer in cooperazione con Findomestic (leggi la recensione e le opinioni Findomestic).

Il finanziamento di ePRICE è a tasso zero e il costo totale è da dividere su 20 rate mensili.

La cosa interessante è che ePRICE permette di fare richiesta di prestito anche online, infatti potrai caricare i documenti richiesti sia tramite computer che con lo smartphone.

MediaWorld

MediaWorld è un’altra opportunità per comprare un computer e pagarlo a rate.

Anche in questo caso, il finanziamento viene concesso tramite Findomestic, e anche per MediaWorld è a tasso zero (TAN e TAEG 0%).

La prima rata si può pagare dopo 30 giorni.

L’importo minimo da spendere in negozio è di 199€ .

Unieuro

Unieuro permette di pagare un computer a rate tramite un finanziamento che ha un TAN fisso del 13,88% e un TAEG del 14,80%.

Si paga in 11 rate mensili, ognuna delle quali pari al 10% dell’importo finanziato.

La somma minima che si può richiedere è 200€, quella massima 5.000€.

Conviene comprare un computer a rate?

La risposta è che dipende da che tipo di computer si vuole acquistare e dal finanziamento che si accende.

Come anche per gli smartphone, se è un PC classico del costo di poche centinaia di euro, forse potrebbe non convenire, a meno che si tratti di un prestito a tasso zero (in questo caso si sta solamente dividendo la somma da pagare in un certo numero di rate mensili).

Se invece si parla di un MacBook Pro, o di un qualunque altro computer che costa diverse migliaia di euro, allora il finanziamento potrebbe essere un’opzione da non sottovalutare.

Bisogna ricordarsi, come sempre, di chiedere più preventivi e di scegliere con attenzione in base alle effettive necessità.

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Prestito 1.000 euro: Anche in 24 Ore con un Semplice Click

Gino Topini

Qui sotto trovi i prestiti da 1.000 che puoi richiedere anche con un semplice click. Trovi prestiti da 1.000 euro in 24 ore che di solito anche i cattivi pagatori possono richiedere senza particolari problemi.

Prestito da 1.000 euro, chi lo può richiedere

Considerando che si tratta di piccoli prestiti, la richiesta può essere fatta praticamente da tutti:

  • cattivi pagatori e protestati: l’importo molto piccolo da richiedere in prestito dà una buona possibilità di riuscita anche a coloro che hanno avuto disguidi finanziari in passato, per cui spesso si possono ottenere anche come prestiti per cattivi pagatori o come prestiti per protestati;
  • autonomi senza busta paga: in questo caso per avere un prestito senza busta paga devi presentare è il modello unico che attesta i tuoi guadagni;
  • dipendenti a tempo determinato: dato che si tratta di una piccola somma si possono avere anche prestiti a tempo determinato. La cosa fondamentale, solo nel primo caso, è che la durata del prestito sia inferiore o uguale a quella residua del contratto di assunzione;
  • prestiti da 1.000 euro con cessione del quinto: la richiesta di un finanziamento veloce da 1.000 euro può essere fatta da chiunque abbia una busta paga e chiede una cessione del quinto, in quanto la garanzia di un lavoro è molto importante, considerando l’esiguità della somma da richiedere;
  • alcune possibilità le hanno anche i giovani che studiano, nel caso in cui la richiesta venga fatta per riuscire ad ottenere un finanziamento per pagarsi gli studi universitari, o un master ad esempio (in questo caso invitiamo a controllare anche i più specifici prestiti per giovani).

Diverso è il discorso per i prestiti a disoccupati, che invece, non avendo garanzie, non possono accedere né a questo, né ad altri prestiti. L’unica alternativa potrebbe essere farsi garantire da un parente o un coniuge, ma l’ottenimento della somma di denaro potrebbe non essere così scontato.

Come avere un prestito da 1.000 euro in 24 ore con un semplice click

Quando si ha bisogno di soldi urgenti e subito, riuscire ad ottenere un prestito di 1.000 euro in 24 ore è fattibile nella maggior parte dei casi a condizione che:

  • non si sia segnalati come cattivi pagatori o protestati; si abbiano le giuste garanzie;
  • non ci si trovi alla prima richiesta di prestito (altrimenti solitamente la banca o la finanziaria fanno controlli più approfonditi);
  • si usi lo strumento del prestito on line, più rapido rispetto alle alternative classiche.

A seconda dei casi, il prestito può essere più immediato, addirittura nel giro di 1 ora se si hanno le garanzie giuste.

Migliori Banche e finanziarie prestiti 1.000 euro

Praticamente tutti gli istituti di credito offrono prestiti da 1.000 euro.

Alcuni propongono anche il piccolo prestito ricaricabile, una linea di credito che puoi usare come meglio preferisci e ricaricare rimborsando delle rate mensili.

Alcuni di essi sono:

  • Sigla Credit, che permette di richiedere piccoli prestiti rapidi;
  • Younited Credit (click per sito ufficiale), prestito 100% online, trasparente e veloce ottenibile al massimo entro 48 ore;
  • SuperMoney, comparatore di prestiti che permette di trovare subito la soluzione più conveniente per le proprie necessità economiche;
  • Unicredit Banca, con il suo CreditExpress Easy, che permette di avere da 1.000 a 5.000 euro facendo richiesta tramite l’app Mobile Banking;
  • Findomestic e BNL, altri due istituti di credito che offrono soluzioni di vario genere ed in grado di adattarsi alla maggior parte dei bisogni;
  • Poste Italiane, con il prestito PostePay, accessibile a tutti i clienti PostePay Evolution.
  • Ebitemp prestiti concede anche piccoli prestiti di 1000 euro anche a lavoratori a tempo determinato.

Social Lending per avere 1.000 euro in prestito

I prestiti tra privati sono una delle conferme del 2024, alla quale sempre più persone si stanno rivolgendo.

Fare richiesta presso una “banca sociale” come Younited Credit, Prestiamoci, Smartika, Soisy o la nuovissima Motusquo, può essere una soluzione vincente perché a volte si riescono a trovare condizioni economiche più vantaggiose rispetto alle classiche banche e finanziarie (ma fare una ricerca attraverso un comparatore come SuperMoney può essere ancora meglio).

Non bisogna pensare, però, che tutti possono affidarsi al prestito sociale, in quanto valgono le stesse regole applicate dagli istituti di credito classici: no cattivi pagatori e protestati tranne a determinate condizioni, no senza lavoro, si a autonomi, dipendenti e pensionati.

Tabella di simulazione del calcolo rata

  • importo del finanziamento: 1.000 €
  • tasso di interesse annuo: 9%
  • durata: 12 mesi
  • rata mensile: 87,45 €
1° anno Importo Rata Quota Interessi Quota Capitale Interessi Residui Capitale Residuo
rata n. 1 € 87,45 € 7,50 € 79,95 € 41,92 € 920,05
rata n. 2 € 87,45 € 6,90 € 80,55 € 35,02 € 839,50
rata n. 3 € 87,45 € 6,30 € 81,16 € 28,72 € 758,34
rata n. 4 € 87,45 € 5,69 € 81,76 € 23,03 € 676,58
rata n. 5 € 87,45 € 5,07 € 82,38 € 17,96 € 594,20
rata n. 6 € 87,45 € 4,46 € 82,99 € 13,50 € 511,21
rata n. 7 € 87,45 € 3,83 € 83,62 € 9,67 € 427,59
rata n. 8 € 87,45 € 3,21 € 84,24 € 6,46 € 343,34
rata n. 9 € 87,45 € 2,58 € 84,88 € 3,89 € 258,47
rata n. 10 € 87,45 € 1,94 € 85,51 € 1,95 € 172,95
rata n. 11 € 87,45 € 1,30 € 86,15 € 0,65 € 86,80
rata n. 12 € 87,45 € 0,65 € 86,80
Tot. 1° anno: € 1.049,42 € 49,42 € 1.000,00

 

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Prestito 500 euro: come averlo subito

I prestiti da 500 euro sono soluzioni di piccolo importo che possono essere chieste ed ottenute praticamente da chiunque. Scopriamo le banche che lo chiedono e come fare domanda.
Gino Topini

Stai pensando “Ho bisogno di 500 euro subito” e vuoi la possibilità di ricevere questa piccola somma in pochissimo tempo, magari direttamente in giornata? Qui puoi richiedere un preventivo senza impegno, mentre continua a leggere per saperne di più.

Come avere un prestito da 500 euro

Ottenere la somma di 500 euro in prestito non è difficile: si tratta di un importo davvero esiguo che molte società finanziarie concedono anche senza particolari garanzie, in maniera particolare se si ha un reddito dimostrabile.

Lavoratori dipendenti, pensionati ed autonomi possono riuscire ad avere, rispettivamente tramite la cessione del quinto dello stipendio, della pensione o un classico 04prestito personale, la somma di cui hanno bisogno in pochissimo tempo.

Diverso è se la richiesta viene effettuata da un soggetto disoccupato o senza reddito dimostrabile: chi è senza lavoro o le casalinghe potrebbero riuscire ad avere successo nella domanda di finanziamento solo se presentano determinate garanzie.

Tabella di simulazione del calcolo rata prestito 500 euro

  • importo del finanziamento: 500 €
  • tasso di interesse annuo: 9%
  • durata: 12 mesi
  • rata mensile: 43,73 €
1° anno Importo Rata Quota Interessi Quota Capitale Interessi Residui Capitale Residuo
rata n. 1 € 43,73 € 3,75 € 39,98 € 20,96 € 460,02
rata n. 2 € 43,73 € 3,45 € 40,28 € 17,51 € 419,75
rata n. 3 € 43,73 € 3,15 € 40,58 € 14,36 € 379,17
rata n. 4 € 43,73 € 2,84 € 40,88 € 11,52 € 338,29
rata n. 5 € 43,73 € 2,54 € 41,19 € 8,98 € 297,10
rata n. 6 € 43,73 € 2,23 € 41,50 € 6,75 € 255,60
rata n. 7 € 43,73 € 1,92 € 41,81 € 4,83 € 213,79
rata n. 8 € 43,73 € 1,60 € 42,12 € 3,23 € 171,67
rata n. 9 € 43,73 € 1,29 € 42,44 € 1,94 € 129,23
rata n. 10 € 43,73 € 0,97 € 42,76 € 0,97 € 86,48
rata n. 11 € 43,73 € 0,65 € 43,08 € 0,33 € 43,40
rata n. 12 € 43,73 € 0,33 € 43,40
Tot. 1° anno: € 524,71 € 24,71 € 500,00

Quale banca lo offre?

Considerando l’esiguità della somma, praticamente ogni banca e società finanziaria offre prestiti fino a 500 euro (anche meno, si parte di solito da 200 o 300 euro).

Partiamo prima di tutto da Poste Italiane, che con il suo Prestito Postepay offre una soluzione conveniente e a tasso di interesse vantaggioso. La somma di denaro che si ottiene in prestito viene accreditata direttamente sulla carta Postepay Evolution, e può essere rimborsata con dei prelievi sulla carta stessa fatti direttamente dalle Poste.

Tra le banche on line più convenienti troviamo Younited Credit e il comparatore di prestiti SuperMoney, che permette di confrontare velocemente i prestiti.

Trattandosi di un piccolo prestito, è facilmente ottenibile anche da lavoratori a tempo determinato di cui si occupa prestiti Ebitemp.

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Finanziamenti per Aprire una Pizzeria

Opzioni a livello nazionale e regionale per Finanziamenti per Aprire una Pizzeria nel

  1. Finanziamenti a Fondo Perduto: Prestiti non restituibili, ideali per avviare attività come pizzerie, disponibili tramite il Fondo Europeo per gli Investimenti.
  2. Resto al Sud: Bando specifico per imprenditori tra i 18 e 55 anni che avviano attività in regioni meridionali e aree specifiche dell'Italia.
  3. Credito di Imposta nel Mezzogiorno: Agevolazioni per investimenti nel Sud Italia, utilizzabili fino al 31 dicembre 2023.
  4. Nuova Sabatini: Sostegno del Governo Italiano per l'acquisto di attrezzature per piccole e medie imprese.
  5. Analisi del Mercato e Posizione: Importante valutare le esigenze locali e scegliere una posizione strategica per la pizzeria.
Gino Topini

Aprire una pizzeria con dei finanziamenti è spesso una soluzione possibile grazie alle varie opportunità che ci sono sia a livello regionale che nazionale.

Vediamo quali sono i migliori finanziamenti per aprire una pizzeria aggiornati al 2024.

Finanziamenti per aprire una pizzeria nel 2024

Finanziamenti a fondo perduto

I finanziamenti a fondo perduto sono quei prestiti che non devono essere restituiti. Per questo motivo, sono tra i più ambiti da chi ha bisogno di ottenere un prestito per avviare un’attività economica, inclusa una pizzeria.

Citiamo il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI, o EIF in inglese), un finanziamento pensato per le piccole e medie imprese, tra cui rientrano di diritto anche le pizzerie.

Per poter partecipare al bando, bisogna rispettare le caratteristiche ed i requisiti richiesti, oltre che seguire tutti i passaggi per la presentazione della domanda, inclusa la presentazione di un business plan.

Resto al sud

Anche il bando Resto al Sud 2024 è richiedibile da chi vuole aprire una pizzeria.

In questo caso è fondamentale che l’attività economica venga aperta in una delle regioni previste dal bando: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, oppure in una nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria), o anche nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.

Tra i requisiti richiesti per la presentazione della domanda, c’è anche l’età dell’imprenditore, che deve ricadere tra 18 e 55 anni.

Per maggiori informazioni e per la presentazione della domanda, occorre visitare direttamente il sito di Invitalia.

Credito di imposta per gli investimenti fatti nel mezzogiorno

In Italia è previsto anche un credito d’imposta per gli investimenti effettuati in specifiche aree geografiche.

In maniera particolare, possono usufruire del credito d’imposta tutti gli investimenti fatti nel Mezzogiorno d’Italia fino al 31 dicembre 2023.

I soggetti interessati devono inviare comunicazione all’Agenzia delle entrate, indicando i dettagli degli investimenti e il credito d’imposta richiesto. Fermo restando l’approvazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, il credito d’imposta così maturato potrà poi essere utilizzato in compensazione sul modello F24.

Per maggiori informazioni, visita il sito dell’Agenzia delle Entrate.

Nuova Sabatini

La Nuova Sabatini è una misura messa in essere dal Governo Italiano che ha lo scopo di aiutare le piccole e medie imprese ad aumentare la propria produttività e diventare più competitive.

L’agevolazione permette di acquistare o di acquisire in leasing tutti i macchinari e le attrezzature che vengo usate nel processo produttivo, dunque nel caso della pizzeria anche il forno.

La richiesta può essere fatta dalle micro, piccole e medie imprese che sono già costituite e che non si trovano in situazione di difficoltà.

Per maggiori informazioni, visita il sito del MIMIT.

Conviene aprire una pizzeria nel 2024?

L’idea di aprire una pizzeria emerge come una delle scelte più promettenti. Ma, la domanda da farsi è se è ancora conveniente aprire una pizzeria nel 2024?

Le Opzioni per una Nuova Pizzeria

Pizzeria d’Asporto o al Taglio: Se stai valutando se conviene aprire una pizzeria d’asporto o al taglio, devi considerare che l’investimento iniziale è relativamente accessibile, variando tra i 30 e i 35 mila euro. Questo tipo di pizzeria può rivelarsi particolarmente vantaggiosa in zone ad alto traffico pedonale.

Pizzeria con Tavoli: Per chi vuole una pizzeria più tradizionale con tavoli, l’investimento iniziale sale fino ad arrivare tra 100 e i 150 mila euro. La spesa aumenta in relazione alla posizione e alle dimensioni del locale.

Franchising: Un’altra opzione è il franchising. Questa scelta offre un ampio range di costi (da 30 a 100 mila euro) e il vantaggio di partire con un marchio già noto e una consulenza continua.

Analisi del mercato

È essenziale valutare le esigenze del mercato locale e considerare trend come l’interesse per il biologico, il vegan e le diete senza glutine.

La Scelta della Posizione

La posizione gioca un ruolo fondamentale. Le aree centrali sono più costose ma offrono maggiore visibilità. Al contrario, zone residenziali o periferiche, con meno concorrenza, potrebbero essere un’ottima scelta specialmente per le pizzerie d’asporto, perché meno costose.

Altri Fattori da Considerare

  • Burocrazia e Documentazione: L’apertura di una pizzeria richiede vari passaggi burocratici, tra cui l’ottenimento delle autorizzazioni necessarie e la conformità alle normative igienico-sanitarie.
  • Attrezzature e Corsi: Investire in attrezzature di qualità e frequentare un corso di pizzaiolo sono passi importanti per garantire la qualità del servizio.

Aprire una pizzeria nel 2024 appare come una scelta promettente e potenzialmente molto redditizia.

Conclusioni sui finanziamenti per aprire una pizzeria nel

Le opzioni di finanziamento per aprire una pizzeria, oltre ai classici finanziamenti aziendali offerti da banche ed agenzi, sono numerose, così come quelle di risparmio sui costi, e con le opportune strategie di marketing e un’attenta pianificazione, può rapidamente diventare un business di successo.

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Finanziamenti per Aprire o Rilevare una Tabaccheria

Gino Topini

Aprire una tabaccheria ha dei costi non indifferenti che tanti decidono di sostenere richiedendo dei finanziamenti tabaccheria presso banche o concessi tramite agevolazioni o tassi agevolati.

Finanziamenti tabaccheria, agevolati, contributi dello stato o con le banche

Aprire o rilevare una tabaccheria presenta delle importanti sfide finanziarie e le opzioni di finanziamento disponibili sono quelle generali offerte dalle banche tra i prestiti aziendali. Tra queste, si distinguono principalmente due tipi di prestiti: il mutuo ipotecario di liquidità, che richiede un immobile come garanzia, o i prestiti per l’avvio o lo sviluppo dell’attività.

Per quanto riguarda i finanziamenti per l’acquisto o l’avvio di una tabaccheria, non esistono prestiti specifici per questo tipo di attività, ma bisogna affidarsi ai finanziamenti aziendali “classici” per l’avvio di nuove attività imprenditoriali, che oltre ai prestiti bancari possono anche essere:

Da tenere presente che la maggior parte dei finanziamenti a fondo perduto o di quelli a tasso agevolato, sono riservati all’avvio di nuove attività imprenditoriali e non all’acquisto di quelle esistenti.

Aprire una tabaccheria in Italia

Uno dei lavori che sembra non conoscere crisi è quello del tabacchino: prendere una licenza tabacchied aprire una tabaccheria, un lavoro che permette, ancora oggi, a tanti giovani e meno giovani di arrivare più o meno tranquillamente a fine mese.

Conviene aprire una tabaccheria oggi, nel 2024?

La risposta a questa domanda dipende molto dalla posizione della tabaccheria che si apre e dal fatto se si acquista un tabacchi già aperto, quindi con un certo giro di clienti, o meno.

Ne consegue che anche i costi che bisogna finanziare con un finanziamento per tabaccheria saranno più o meno alti.

Indubbio dire che la posizione migliore per un’attività del genere sono i luoghi molto affollati: per definizione in tabaccheria ci si va per comprare sigarette, valori bollati, quotidiani, riviste, a volte magari dei libri, ma in ogni caso sono tutti acquisti che si fanno “al volo”, dove prima ci si trova.

Ecco perché è fondamentale riuscire a scegliere una posizione davvero ottimale.

In termini di posizione, è fondamentale anche conoscere la zona dove aprire il proprio negozio, cercando di capire se è in espansione oppure se si sta spopolando.

Allo stesso modo, se acquistare un tabacchi con un certo giro di clientela, potreste avere parte del lavoro già fatto grazie a quanto compiuto dal precedente proprietario, in caso contrario dovete armarvi di pazienza ed iniziare da zero.

Licenza tabacchi: le 4 tipologie previste dall’AAMS

Ad oggi la legge italiana permette di scegliere tra 4 licenze di tabacchi, tutte gestite dall’AAMS (Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato).

Rivenditorie ordinarie, sono le normali tabaccherie, che devono rispettare determinate caratteristiche:

  • nelle città con meno di 30.000 abitanti devono trovarsi ad oltre 300 metri l’una dall’altra;
  • nelle città con un numero di abitanti compreso tra 30.001 e 100.000 devono trovarsi a più di 250 metri di distanza;
  • in quelle con oltre 100.000 abitanti, la distanza minima tra due tabacchi è di 200 metri.
  • Nelle cittadine con meno di 10.000 persone, inoltre, bisogna tenere conto che può esserci una tabaccheria ogni 1.500 persone.

Rivenditorie speciali, quelle che si trovano nei pressi di aeroporti, stazioni marittime o ferrovie, strutture alberghiere di grandi dimensioni, metropolitane e centri commerciali.

Patentini, si tratta di autorizzazioni speciali che vengono concesse a chi ha già altre attività, come un bar, e vuole iniziare a vendere prodotti da tabaccheria. In questo caso, il patentino viene concesso solo se manca, nelle vicinanze, una tabaccheria vera e propria.

Distributori automatici, sono installati nei pressi di una tabaccheria, ovvero il locale predisposto alla vendita di tabacchi.

Il requisito della produttività

Per poter aprire una tabaccheria bisogna considerare la produttività, così come stabilita dall’AAMS. Per capire se è possibile avviare una nuova attività, viene considerato il ricavo netto riservato al rivenditore, noto come “aggio”, delle tre tabaccherie più vicine da un punto di vista geografico e situate a meno di 600 metri dal luogo dove si vuole aprire il nuovo tabacchi.

Affinché sia possibile aprire la nuova tabaccheria ricevitoria, occorre rispettare questi importi minimi, calcolati sulla quarta parte dei ricavi in questione:

  • 19.965 € nei comuni fino a 30.000 abitanti;
  • 31.990 € nei comuni tra 30.001 e 100.000 abitanti;
  • 39.825 € nei comuni con oltre 100.000 abitanti

Il requisito della produttività non viene applicato se non ci sono tabaccherie a meno di 600 metri da dove si vuole aprire la nuova attività.

Come richiedere una licenza tabacchino

Per poter fare domanda di una nuova licenza tabacchi, bisogna presentare domanda all’AAMS, in ogni momento dell’anno. La domanda va presentata in carta semplice.

Ogni 6 mesi l’Agenzia competente per territorio raccoglie tutte le richieste di competenza e crea un piano provvisorio di nuove aperture, che viene pubblicato sul sito AAMS. Entro i 20 giorni successivi alla pubblicazione, tutti possono fare le loro osservazioni.

Dopo questo periodo di tempo, lo stesso Ufficio Territoriale formula un piano definitivo e lo pubblica sempre sul sito internet, procedendo poi ad assegnare ad ogni area idonea la licenza tabaccheria.

Per poter rimanere aggiornati in merito, vi consigliamo di visitare direttamente il sito ufficiale.

Acquistare una licenza per tabaccheria ricevitoria

Piuttosto che fare domanda per una nuova licenza, una procedura che potrebbe portare via diverso tempo, un’alternativa è quella di comprare una licenza già concessa. In questo caso, nella valutazione dell’affare, bisogna ovviamente considerare il costo richiesto, tenendo presente che questo tipo di licenze non sono mai economiche, anzi si tende sempre a chiedere un prezzo particolarmente alto per lucrare al massimo.

Spesso i costi di comprare una licenza tabacchi sono molto alti, e nella maggior parte dei casi un finanziamento per tabaccheria copre anche questo tipo di spesa.

Quanto costa una licenza tabacchi?

Il costo di una licenza tabacchi varia molto a seconda della zona dove la si richiede e delle richieste del caso.

C’è da dire che potrebbe comunque valerne la pena perché si tratta di un mercato chiuso, dunque i guadagni sono, nella maggior parte dei casi, assicurati, soprattutto se la zona dove si trova il tabacchi è ben fornito.

Attenzione alle liberalizzazioni

Se volete acquistare oggi una licenza per tabaccheria nel 2024, tenete presente che c’è sempre il rischio di liberalizzazioni, ovvero del rendere possibili a tutti poter aprire un tabacchi.

In altri paesi è già stato fatto, se la cosa dovesse arrivare anche da noi in Italia, state pur tranquilli che il valore di una licenza tabacchi crollerebbe.

Al momento, la Federazione Italiana Tabaccai riesce a tenere forte la sua posizione e quella di tutta la categoria, con le licenze che non sono ancora liberalizzate. Al momento non ci sono ulteriori novità in merito, ma non appena ci saranno maggiori news aggiorneremo questa pagina web.

Quanto si guadagna con una tabaccheria?

Qui si potrebbe aprire una discussione infinita, perché in Italia c’è il problema tasse da considerare. In generale, se un tabacchi guadagna 100.000 € all’anno, per ipotesi, deve pagare almeno il 60% in tasse, dunque rimarrebbero circa 40.000 € puliti, ovvero 3.300 € al mese circa.

Bisogna poi considerare anche il costo delle bollette, dell’affitto del locale (o del mutuo se lo si è acquistato) e delle spese “di contorno”. Se si riesce a tenere il business in famiglia, si può ancora fare, altrimenti inizia a diventare difficile poter arrivare a fine mese in maniera conveniente.+

Quanto costa aprire una tabaccheria

Parliamo ora di cifre, che sono quelle che dovete tenere a mente quando andrete a richiedere un finanziamento.

Tenete presente che l’investimento minimo per poter aprire una tabaccheria ricevitoria è di 50.000 € , a cui aggiungere anche il costo per interessi nel caso in cui decidiate di chiedere un finanziamento per aprire una nuova attività.

La spesa può arrivare anche a 100.000 € se si vuole acquistare una licenza, mentre si parla anche di 200.000 € per il subentro in un tabacchi già avviato.

Finanziamenti per aprire una tabaccheria, le conclusioni

Abbiamo visto che aprire una tabaccheria ha dei costi non indifferenti, che spesso vengono finanziati con dei prestiti aziendali o con dei finanziamenti agevolati (riservati nella maggior parte dei casi a nuove attività imprenditoriali, non a rilevare quelle esistenti).

Le spese legate all’apertura del tabacchi non sono da poco e prima di farle, oggi, bisogna pensarci certamente due volte. Quello che possiamo dire è che si tratta di un lavoro che va e che, se il posto è giusto, può garantire buoni guadagni economici, soprattutto se poi di fianco al lavoro di tabacchi ci si mette magari un bar, la vendita di alcuni libri, di giocattoli e così via.

Per questo motivo, anche i finanziamenti per aprire una tabaccheria possono essere visti più come un investimento che come un costo.

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Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Prestiti Carabinieri: Migliori Banche e Finanziarie

Gino Topini

Sei alla ricerca di informazioni sui migliori prestiti per Carabinieri per il 2024? Hai bisogno di denaro, piccole o grandi somme, per acquistare un’auto, per finanziare la scuola di un figlio, o per acquistare un computer?

Fingenia Prestito Carabinieri

TAEG
4.70%
Rata: 314.00€
Durata Esempio: 120 mesi (da 24 mesi a 120 mesi)
Importi: Su misura
Dati sito ufficiale aggiornati il 10 novembre 2023

Oggi i Carabinieri di qualunque grado possono accedere a dei finanziamenti in convenzione, cioè prestiti che hanno dei tassi di interesse più bassi della media.

👮‍♀️ Chi li può richiedere? Carabinieri di ogni ordine e grado
💵 Che tipo di prestiti si possono richiedere? Cessione del quinto
📄 Che documenti servono? Carta di identità, codice fiscale, busta paga
% Che tassi di interesse e costi ci sono? Tassi di interesse in convenzione agevolati, i costi accessori spesso sono zero (dipende dalla finanziaria)
⏱ Che tempi di erogazione? In genere poche ore per la fattibilità, alcuni giorni per l’erogazione della somma

Si tratta di convenzioni che sono stipulate dall’Arma dei Carabinieri con banche e società finanziarie e che hanno lo scopo di dare a tutti i dipendenti Carabinieri (anche neoassunti) dei prestiti sempre vantaggiosi.

Tra le società finanziarie presso cui si può fare domanda di prestito troviamo Younited Credit (vedi sito ufficiale), attiva in tutta Italia, oppure Punto Quinto (click per sito ufficiale) che dà prestito fino a 85.000 euro.

Vediamo dunque quali sono i migliori prestiti per chi è Carabiniere, che rientrano tra i prestiti per le forze armate.

Banche e Finanziarie Convenzionate Arma dei Carabinieri 2024

Ecco alcune delle banche e finanziarie convenzionate con l’Arma dei Carabinieri per concedere prestiti a condizioni solitamente più vantaggiose della media del mercato.

Compass

  • Tipo di prestito: cessione del quinto
  • TAN fisso: 9,90%
  • TAEG: 11,11%

Non poteva ovviamente mancare Compass (click per sito ufficiale) tra le società finanziarie che propongono prestiti per Carabinieri. Rimborsi fino a 96 mesi e finanziamenti per importi fino a 30.000 euro per ogni esigenza.

Approfondimenti: recensione ed opinioni prestiti Compass

Punto Quinto

Si tratta di un finanziamento pensato per dipendenti pubblici, statali, privati e pensionati (anche ex-Carabinieri in pensione).

Sono concessi fino a 85.000 €.

Basta solo andare sul sito ufficiale e compilare il modulo di richiesta (ci vuole 1 minuto) e si verrà contattati degli operatori di Punto Quinto con le migliori proposte ed offerte per le proprie necessità.

Il Comparatore Cessione del Quinto

Si tratta di un comparatore online che permette di confrontare diversi fornitori di prestiti e finanziamenti per Carabinieri.

Basta semplicemente inserire i dati richiesti e in 2 minuti si potrà avere una lista di potenziali istituti di credito.

Le proposte de “Il Comparatore” (sito ufficiale) sono molto semplici da leggere e confrontare, una soluzione eccellente per chi non ha una banca o una finanziaria preferita ed è aperto ad ogni strada.

Credipass

Credipass è un promotore finanziario che permette di ottenere prestiti per Carabinieri a condizioni agevolate. Con il suo “CQS Convenzione Carabinieri” si possono ottenere finanziamenti a tasso fisso e di durate da 2 a 10 anni. Leggi di più sulla nostra recensione dei prestiti Credipass.

SuperMoney

Altro comparatore di prestiti e finanziamenti, SuperMoney permette di cercare tra oltre una decina di banche quella più conveniente per le proprie necessità.

Prestiti fino a 60.000 euro, tra i prestiti confrontati troviamo anche Compass, Younited Credit e IBL Banca.

Younited Credit

  • Tipo di prestito: cessione del quinto
  • TAN fisso: 4,25%
  • TAEG: 7,60%

TAN fisso tra i più bassi del mercato, Younited Credit (sito ufficiale) è una piattaforma online di prestiti tra privati, senza intermediazione delle banche, per questo motivo riesce a garantire delle condizioni ancora migliori.

Cofidis

  • Tipo di prestito: cessione del quinto
  • TAN fisso: 6,50%
  • TAEG: 6,78%

Il prestito personale di Cofidis pensato per i carabinieri viene concesso a tutti i dipendenti dell’Arma, tramite richiesta online molto veloce e semplice da compilare.

Findomestic

  • Tipo di prestito: cessione del quinto
  • TAN fisso: 6,03%
  • TAEG: 6,20%

La convenzione Findomestic per i Carabinieri propone il classico finanziamento con cessione del quinto per dipendenti pubblici e privati. Nonostante che non ci sia un prodotto “pensato per dipendenti delle forze armate”, le condizioni economiche rimangono comunque interessanti.

Approfondimenti: recensione ed opinioni prestiti Findomestic

Piccoli prestiti INPS

L’INPS mette a disposizione di tutti i Carabinieri l’opportunità di richiedere dei piccoli prestiti personali.

Grazie alla collaborazione tra l’Arma dei Carabinieri e l’ente pensionistico, tutti i dipendenti possono fare domanda di piccoli prestiti direttamente online, tramite il sito web dell’INPS.

Ovviamente, rimane sempre possibile presentare anche domande cartacee, presentandosi presso qualunque sede locale INPS nella propria città.

Approfondimenti: sito ufficiale INPS

Prestiti per dipendenti da Poste Italiane

Una ulteriore alternativa sono i Prestiti per dipendenti offerti da Poste Italiane. E’ possibile richiedere fino a 50.000 euro da rimborsare entro 120 mesi.

Documenti necessari

Per poter accedere ai prestiti per Carabinieri, non bisogna presentare particolari garanzie, è sufficiente avere con sé:

  • copia di un documento di identità
  • copia del codice fiscale
  • copia del CUD
  • ultime due buste paga

Partendo da questi documenti prestiti e dalle necessità del richiedente, la banca o la società finanziaria proporranno il prestito più adatto.

Quanto guadagna un Carabiniere di stipendio?

Lo stipendio di un Carabiniere è importante perché da esso dipende l’importo massimo che si potrà richiedere come cessione del quinto.

La carriera nei Carabinieri offre una struttura gerarchica con stipendi variabili a seconda del grado.

Ecco alcune idee di stipendio aggiornate al 2024.

Un Carabiniere semplice guadagna circa 1.200 euro al mese, equivalente a 14.000 euro all’anno. Con l’avanzamento di grado, lo stipendio aumenta: un Carabiniere Scelto riceve circa 1.345 euro mensili, mentre un Appuntato circa 1.390 euro.

Per i Sottufficiali Sovrintendenti, il Vice Brigadiere guadagna circa 1.445 euro al mese, e il Brigadiere capo circa 1.550 euro. Nei ruoli di Sottufficiale Ispettore, un Maresciallo arriva a circa 1.554 euro mensili, e un Maresciallo Aiutante può guadagnare fino a 1.744 euro (o 1.800 euro con qualifica di Luogotenente).

Gli Ufficiali iniziano con uno stipendio di circa 1.600 euro al mese come Sottotenenti, salendo a circa 2.000 euro per i Tenenti, e ulteriormente a 2.100 euro per i Capitani. I Maggiori guadagnano circa 2.200 euro al mese, e i Tenenti Colonnello circa 2.800 euro.

Per i Generali, lo stipendio sale significativamente: un Generale di Brigata percepisce circa 3.300 euro mensili, mentre un Generale di Corpo d’Armata guadagna circa 4.000 euro al mese.

I prestiti per i Carabinieri, inclusa la cessione del quinto, sono calcolati in funzione di questi stipendi. La cessione del quinto permette di ottenere un finanziamento con rate che non superano il 20% dello stipendio netto, fornendo una soluzione finanziaria adeguata al reddito e alla carriera di ogni Carabiniere.

Prestiti sicuri ed affidabili

Come sempre, la sicurezza è fondamentale, soprattutto quando si tratta di soldi.

Per questo motivo bisogna fare domanda di prestiti solo presso banche e finanziarie autorizzate ad operare in Italia (come quelle della nostra lista di migliori), tenendo sempre presente alcuni consigli utili:

  • diffidare di prestiti troppo vantaggiosi
  • leggere con attenzione il contratto di prestito
  • verificare che sul contratto sia riportato sia il TAN che il TAEG (che è il tasso effettivo di interesse applicato al finanziamento)

Per approfondimenti, potete visitare la pagina dedicata sul sito ufficiale dei Carabinieri.

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Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Finanziamenti per aprire un ristorante

Come avere un Finanziamenti per aprire un ristorante in Italia:

  1. Finanziamenti a fondo perduto: Disponibili per giovani e donne imprenditrici, offerti da enti regionali, nazionali o UE.
  2. Resto al Sud 2023 di Invitalia: Fino a 1,25 miliardi di euro per attività nel Sud Italia, inclusi ristoranti, per 18-55enni.
  3. SELFIEmployment di Invitalia: Finanziamenti fino a 50.000€ per NEET, donne, disoccupati di lungo periodo, senza garanzie.
  4. Nuove imprese a tasso zero (NITO-ON): 150 milioni di euro per imprese femminili o giovanili, anche nel settore ristorazione.
  5. Costi di apertura: Include affitto locale, arredamento, macchinari, personale, materie prime, con costi variabili.
Gino Topini

Se vuoi aprire un ristorante nel 2024, in questo articolo vediamo quali sono i migliori finanziamenti anche a fondo perduto o agevolati, e come puoi fare domanda.

Finanziamenti per aprire un ristorante

Le novità sui finanziamenti per i ristoranti cambiano di anno in anno, questi sono quelli al momento attivi per il 2024.

Finanziamenti a fondo perduto per ristoranti

Si tratta di finanziamenti che vengono concessi senza obbligo di restituzione e che sono di solito erogati da enti regionali, nazionali o dall’UE con la finalità di aiutare determinate realtà a crescere da un punto di vista economico.

Spesso sono rivolti a giovani o donne che vogliono aprire un’attività imprenditoriale, che hanno un’idea da mettere in pratica e che hanno bisogno di denaro per poterla realizzare.

Resto al Sud 2024 di Invitalia

Il bando Resto al Sud di Invitalia è concesso a tutti coloro che decidono di aprire un’attività imprenditoriale nel Sud Italia, in una delle seguenti regioni: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, oltre che nelle aree del cratere sismico del Centro Italia e nelle isole minori del Centro-Nord.

La richiesta può essere fatta da chi ha tra 18 e 55 anni e i fondi disponibili, anche per aprire un ristorante, sono i 1 miliardo e 250 milioni di euro.

SELFIEmployment

La nuova versione di SELFIEmployment di Invitalia è accessibile a chi vuole avviare anche un ristorante nel 2024 e rientra in una delle seguenti categorie:

  • piccole imprese promosse da NEET
  • donne
  • disoccupati di lungo periodo

I finanziamenti si suddividono in tre categorie:

  • Microcredito (da 5.000 a 25.000€)
  • Microcredito esteso (da 25.001 a 35.000€)
  • Piccoli finanziamenti (da 35.001 a 50.000€)

Le tipologie di finanziamenti sono: – senza garanzie; – a tasso zero; – con periodo di ammortamento da 6 a 12 mesi

Tra le altre attività economiche, anche i ristoranti di vario genere, inclusi ristoranti vegetariani e vegani, possono farne domanda.

I costi ammissibili includono attrezzature, software e hardware, le opere murarie (max 10% del totale dei costi) e le spese di gestione, oltre che l’acquisto di materie prime.

Possono farne domanda le imprese individuali, le società cooperative e le associazioni di professionisti (tutte devono essere state costituite entro 12 mesi al massimo). La domanda può essere presentata anche da società non ancora costituite, a condizione che vengano create entro 90 giorni dall’approvazione dei fondi da parte di Invitalia.

Nuove imprese a tasso zero (NITO-ON)

La legge di bilancio 2022 ha stanziato 150 milioni di euro per sostenere l’autoimprenditorialità e la misura “Nuove imprese a tasso zero” punta a supportare la creazione e lo sviluppo di imprese micro e piccole che siano a prevalente o totale partecipazione femminile o giovanile.

Anche in questo caso, ad occuparsi dei finanziamenti è l’agenzia Invitalia, che dà attuazione a quanto previsto dal decreto interministeriale del 24 novembre 2021, il quale specifica ulteriormente le disposizioni per il sostegno finanziario a imprese femminili stabilendo delle risorse economiche pari a 100 milioni di euro.

Il finanziamento è rivolto a imprese micro e piccole, anche legate ai ristoranti, che sono costituite da non più di 60 mesi e nelle quali la maggior parte dei soci è donna o ha meno di 35 anni.

Tra le agevolazioni ci sono dei finanziamenti agevolati a tasso zero oltre che dei finanziamenti a fondo perduto che coprono fino al 90% delle spese ammissibili.

Le imprese ancora più giovani (max 36 mesi) possono avere spese ammissibili fino a 1,5 milioni di euro, mentre quelle tra 36 e 60 mesi fino a 3 milioni di euro.

Banche e finanziarie

Sono diverse le banche e le finanziarie che concedono prestiti aziendali ai quali possono partecipare idee imprenditoriali di vario genere, inclusi finanziamenti a fondo perduto e prestiti liquidità per le aziende.

Quanto costa aprire un ristorante?

L’apertura di un ristorante richiede un investimento considerevole, suddiviso in costi fissi e variabili.

I costi fissi (in media 5.000€) includono:

  • commercialista
  • apertura della partita IVA
  • autorizzazioni varie, che dipendono dalla regione e dal comune

I costi variabili dipendono dalla tipologia del ristorante e includono:

  • affitto o acquisto del locale (in affitto anche oltre 2.000€ al mese)
  • stoviglia e vettovaglie (circa 15.000€)
  • arredamento per la cucina e la sala (mediamente oltre 10.000€)
  • macchinari e attrezzature per la cucina (generalmente oltre 30.000€)
  • personale (in media 6.000€)
  • materie prime e materiale di consumo (di solito oltre 10.000€)
  • promozione (anche oltre 10.000€ l’anno)

Sommando tutte queste cifre si arriva tranquillamente ad avere un costo di oltre 100.000 € che tanti decidono di finanziare con dei prestiti aziendali a fondo perduto, a tasso agevolato o con dei prestiti aziendali classici.

Conclusione sui finanziamenti per i ristoranti

L’accesso ai finanziamenti per i ristoranti, nuovi o già avviati, può rivelarsi un’ancora di salvezza, specialmente in tempi di incertezza economica.

Questi finanziamenti possono essere estremamente utili per coprire una vasta gamma di spese, dalla modernizzazione delle attrezzature fino all’espansione dello spazio fisico, oltre che da investire in nuove strategie di marketing o semplicemente come liquidità per il sostegno del flusso di cassa.

Abbiamo visto che i finanziamenti per ristoranti possono essere a fondo perduto o a tasso agevolato, due soluzioni ovviamente interessanti per tante realtà imprenditoriali.

Chiudiamo dicendo che è sempre importante per i ristoratori valutare attentamente le proprie necessità ed esaminare tutte le opzioni di finanziamento disponibili.

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Prestiti Personali per Liberi Professionisti

Guida completa ai prestiti per liberi professionisti: cosa sono e come funzionano, chi li può ottenere, preventivo e migliori finanziarie.
Gino Topini

Di seguito trovi i prestiti personali per liberi professionisti proposti dalle migliori banche e finanziarie in Italia.

Creditis Prestiti Personali per Liberi Professionisti e autonomi con partita IVA

TAEG
8.74%
Rata: 120.50€
Durata Esempio: 48 mesi (massimo 120 mesi)
Importi: Fino a 60.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 10 novembre 2023

Prestiti per libero professionista

I prestiti per un libero professionista sono dei finanziamenti senza busta paga che vengono richiesti da chi opera come professionista, iscritto o non ad un albo.

Rientrano nella categoria i medici, i geometri, gli ingegneri, e così via.

I finanziamenti per i liberi professionisti rientrano, a seconda dei casi, i tipologie di finanziamenti specifici per il professionista in sé, come ad esempio dei prestiti per l’attività lavorativa, o per la ristrutturazione di casa.

Chi sono i liberi professionisti

I liberi professionisti sono coloro che lavorano in modo autonomo ed offrono competenze e servizi ai propri clienti.

Rientrano nei liberi professionisti:

  1. Consulenti, cioè persone esperte in un determinato campo, come ad esempio la gestione aziendale o il marketing;
  2. Avvocati, che offrono servizi di consulenza e rappresentanza legale;
  3. Architetti ed ingegneri, che lavorano su edifici e spazi;
  4. Copywriter, cioè liberi professionisti che lavorano sui testi e sui contenuti;
  5. Psichiatri e psicologi, che offrono servizi di consulenza per il benessere mentale;
  6. Terapisti e Coach, che invece offrono servizi legati al benessere fisico della persona.

Prestiti per libero professionista, come ottenerli

Affinché un libero professionista possa ottenere un finanziamento, deve dimostrare che la sua attività economica è sana.

Le banche e le finanziarie legano il libero professionista alla sua attività economica, perché se quest’ultima va bene, allora il prestito potrà essere rimborsato senza problemi. In caso contrario, anche l’istituto di credito rischia qualcosa.

Per poter dimostrare che l’azienda va bene, il libero professionista deve mostrare le ultime dichiarazioni dei redditi, due o tre di solito, da cui si evince l’andamento degli affari e del business.

Può essere importate avere una garanzia, soprattutto se l’importo richiesto è elevato.

In questo caso, il garante può offrire quella sicurezza extra che è sufficiente affinché il libero professionista possa ottenere il suo finanziamento.

Si può dover dimostrare quali sono le finalità del prestito: arredare la casa, acquistare un computer, andare in vacanza? A seconda dei casi e dell’importanza, l’istituto di credito potrebbe prendere una decisione piuttosto che un’altra.

Quali sono i documenti da mostrare?

Affinché si possa ottenere un finanziamento da libero professionista, occorre mostrare tutta una serie di documenti prestiti all’istituto di credito:

  • carta di identità o passaporto in corso di validità;
  • certificato di residenza;
  • stato di famiglia;
  • un estratto conto recente;
  • un documento di reddito, come la dichiarazione dei redditi;
  • la firma di un garante (se ci si avvale di questa figura).

Finanziamenti per il professionista: gli importi

Gli importi massimi che si possono chiedere dipendono molto da come sta andando la attività.

In generale, meglio va (e più utile a fine anno di realizza) e più alto è l’importo del finanziamento (perché significa che si può ripagare una rata più elevata).

Diciamo che di solito gli importi vanno da 1.000 / 1.500 euro fino anche a 30.000 euro, a seconda dei casi.

Prestiti per libero professionista in 24 ore

La velocità è spesso uno dei punti dolenti di questi prestiti a professionisti, dato che la banche e le finanziarie fanno sempre una serie di controlli finalizzati a capire se il richiedente è affidabile o meno.

Questi controlli possono richiedere un po’ di tempo, anche se grazie ai prestiti online è tutto molto più veloce e, se si hanno già i documenti pronti e le carte in regola, ottener un finanziamento entro 24 ore non è più utopia.

Confronta preventivi, la migliore banca o finanziaria per prestiti per liberi professionisti

Tra i migliori istituti di credito che concedono prestiti per autonomi professionisti, troviamo:

  • Younited Credit (sito ufficiale), società di prestiti tra privati che permette anche ai liberi professionisti di presentare domanda di prestito. TAN fisso del 4,39%;
  • Cofidis, altra finanziaria che permette anche ad autonomi e liberi professionisti di richiedere un finanziamento. TAN fisso del 6,25%;
  • Findomestic, una delle finanziarie più famose in Italia, tra la varia tipologia di finanziamenti c’è anche quello per i liberi professionisti.
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Mutui Che Banca, Recensioni e Opinioni

Gino Topini

CheBanca! offre una varia gamma di mutui per rispondere a molteplici necessità: chi è interessato all’acquisto o alla ristrutturazione di un immobile troverà opzioni personalizzabili, mentre chi vuole migliorare le condizioni del proprio mutuo esistente può scegliere la Surroga CheBanca!, che permette di modificare tasso d’interesse e durata del mutuo preesistente. Infine, per esigenze finanziarie specifiche, come il consolidamento di debiti o il bisogno di liquidità aggiuntiva, sono disponibili prodotti su misura.

Mutuo Acquisto e Ristrutturazione Casa

Il Mutuo CheBanca! per l’acquisto o la ristrutturazione di una prima o seconda casa si adatta alle diverse esigenze di chi si appresta a entrare nel mercato immobiliare, sia che tu stia prendendo in considerazione un mutuo prima casa, l’acquisto di una seconda casa o la necessità di ristrutturare.

La prima casa rappresenta un traguardo significativo, e con i mutui prima casa di CheBanca! puoi ottenere finanziamenti fino all’80% del valore dell’immobile.

Che Banca! Mutuo Prima Casa Tasso Variabile

TAEG
5.75%
Rata: 527.00€
Durata Esempio: 120 mesi (da 120 mesi a 360 mesi)
Importi: Da 50.000 € a 1.000.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 9 novembre 2023

Che Banca! Mutuo Prima Casa Tasso Variabile Cap e Floor

TAEG
6.56%
Rata: 546.00€
Durata Esempio: 120 mesi (da 120 mesi a 360 mesi)
Importi: Da 50.000 € a 1.000.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 9 novembre 2023

Per tutta la fase di ottenimento del mutuo verrai affiancato da uno specialista della banca.

Nel caso della seconda casa, oltre all’opzione di acquisto, esiste la possibilità di abbinare il finanziamento con interventi di ristrutturazione, e se hai già un mutuo attivo, puoi optare per una soluzione che unisca l’acquisto della seconda casa con la sostituzione del mutuo esistente, creando un unico finanziamento più gestibile.

Se invece il tuo obiettivo è quello di rinnovare l’immobile di proprietà, CheBanca! mette a disposizione un mutuo ristrutturazione che ti permette di ottenere il capitale sia in un’unica soluzione sia dilazionato in base all’avanzamento dei lavori (SAL), e nel caso in cui tu abbia già un finanziamento attivo, puoi valutare la Ristrutturazione + Sostituzione per unificare i prestiti.

Soluzione Mutuo Descrizione
Acquisto Prima Casa Finanziamenti fino all’80% del valore dell’immobile, con supporto specializzato.
Acquisto + Ristrutturazione Prima Casa Opzione combinata di acquisto e ristrutturazione con un unico finanziamento.
Acquisto Seconda Casa Soluzione per l’acquisto di un ulteriore immobile.
Acquisto + Ristrutturazione Seconda Casa Finanziamento per acquisto e ristrutturazione della seconda casa.
Mutuo Ristrutturazione Capitale disponibile in unica soluzione o più tranche per ristrutturare la tua casa.
Ristrutturazione + Sostituzione Unifica il finanziamento dei lavori con la sostituzione del mutuo esistente.

Surroga Mutuo

Con la Surroga Mutuo CheBanca! hai l’opportunità di trasferire il tuo mutuo esistente, optando per una modifica della durata e del tasso di interesse secondo le tue preferenze e necessità, senza sostenere spese aggiuntive (incluse quelle notarili).

Nella surroga mutuo, la legge sulla portabilità del credito ti permette di trasferire il debito residuo verso CheBanca! a condizioni potenzialmente più favorevoli senza costi.

CheBanca! paga anche l’assicurazione sull’immobile contro i danni.

Rifinanziamento, Liquidità e Consolido

Il Mutuo Rifinanziamento offerto da CheBanca! rappresenta una modalità attraverso la quale è possibile trasferire il proprio mutuo in CheBanca! e allo stesso tempo accedere a un importo aggiuntivo fino a 100.000 euro senza necessità di giustificarne l’utilizzo.

Il Mutuo Consolido di CheBanca! ti consente di unire diverse rate, che possono derivare anche da più prestiti, in un unico pagamento mensile più gestibile, allungando il periodo di ammortamento e potenzialmente riducendo o mantenendo simile il tasso di interesse. Leggi anche il nostro articolo sul consolidamento debiti.

Che Banca! Mutuo Consolidamento Debiti

TAEG
7.36%
Rata: 565.00€
Durata Esempio: 120 mesi (da 120 mesi a 300 mesi)
Importi: Da 50.000 € a 1.000.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 9 novembre 2023

Il Mutuo Liquidità è pensato per chi necessita di una somma di denaro immediatamente disponibile senza dover specificare il fine del suo impiego. L’unico requisito è essere proprietari di una prima casa.

Tabella Riepilogativa:

Tipo di Mutuo Caratteristiche Opzioni di Rate
Mutuo Rifinanziamento Sostituzione + Liquidità Fisso, Rata Protetta, Variabile
Fino a 100.000 € di liquidità Variabile con Cap e Floor, Risparmio
Mutuo Consolido Unificazione debiti e rate Fisso, Rata Protetta, Variabile
Periodo di ammortamento esteso
Mutuo Liquidità Finanziamento senza vincoli Fisso, Rata Protetta, Variabile
Non richiede giustificativi uso

Mutui Che Banca, i 2 tipi di tassi proposti (Fisso e Variabile)

Il Mutuo a tasso Fisso rappresenta una scelta di stabilità poiché assicura che il tasso d’interesse rimanga invariato per tutta la durata del finanziamento. Ne consegue che l’importo della rata non subisce variazioni, garantendoti una certa prevedibilità nel bilancio familiare.

Con il Mutuo Variabile, invece, la rata può oscillare in funzione delle fluttuazioni dell’Euribor (l’indice di riferimento comune per questo tipo di mutui). Si tratta di una opzione adatta a chi è disposto ad accettare un certo grado di incertezza in cambio della possibilità di avere di tassi di interesse potenzialmente più bassi.

Mutuo Rata Protetta Che Banca

Il Mutuo Rata Protetta ti offre una modalità di ammortamento che unisce la flessibilità del tasso variabile con un meccanismo di protezione per il debitore, dato che prevede che le variazioni del tasso si riflettano sull’importo della rata solo entro determinati limiti.

  • se il tasso applicato dovesse diminuire, la rata mensile non varia (ciò consente di ammortizzare il debito più rapidamente)
  • se il tasso dovesse aumentare, l’incremento della rata mensile è contenuto entro il tasso di inflazione ISTAT

Nel caso di aumento dei tassi, anche la durata del piano di ammortamento potrebbe crescere (massimo di dieci anni oltre i trenta anni inizialmente previsti).

Oltre questo periodo massimo, se ancora ci sarà un capitale residuo, verrà restituito secondo un nuovo piano di ammortamento a tasso variabile ma senza altri meccanismi di protezione sulla rata.

Promozioni Mutui

Le promozioni per i mutui 2024 di CheBanca! sono al momento due.

  • Mutuo Green
  • Acquisto o ristrutturazione di immobili in classe A o B.
  • Richieste dal 01/11/2023 al 30/11/2023.
  • Riduzione dello spread di 0,10%.
  • Promozione Riduzione Spread
  • Mutui ≥ 250.000€, qualsiasi tipologia e finalità.
  • Richieste dal 01/11/2023 al 30/11/2023.
  • Riduzione dello spread di 0,10%.

Entrambe le promozioni sono valide per tutte le tipologie di mutuo.

Come Richiedere un Mutuo Che Banca!

Il processo di richiesta del mutuo CheBanca! inizia con una pianificazione accurata e termina con la presentazione della documentazione necessaria.

  • in fase di pianificazione bisogna valutare la propria capacità di rimborso nel medio-lungo termine e il valore dell’immobile desiderato;
  • una volta pianificato il rimborso, si procede alla scelta del tipo di mutuo migliore, considerando tasso fisso o variabile, durata del finanziamento e altri fattori che incidono sulle condizioni finali;
  • la richiesta può essere effettuata al telefono o recandosi in una delle filiali di Che Banca;
  • l’ultima fase richiede la preparazione di tutta la documentazione necessaria (documenti comprovanti il reddito, informazioni sull’immobile, garanzie).

A chi conviene richiedere un mutuo Che Banca!, Conclusioni sulla Recensione

Richiedere un mutuo con Che Banca si può rivelare vantaggioso per chi cerca un prodotto personalizzato, che si adatta a diverse esigenze e progetti di vita; per chi cerca flessibilità e condizioni competitive, in particolare con offerte come il mutuo a tasso variabile con Rata Protetta.

La banca è anche in grado di supportare chi necessita di un piano di rimborso che possa adeguarsi all’evoluzione del contesto economico e alla capacità di rimborso.

Infine, CheBanca! soddisfa anche le aspettative di chi preferisce gestire le pratiche finanziarie con una forte componente digitale ma senza rinunciare alla possibilità di interazione diretta in filiale, garantendo assistenza e consulenza su misura.

  • Membro dal 2015
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Su Gino Topini

Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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