Prestiti e finanziamenti per e-commerce

Migliori prestiti e finanziamenti per e-commerce per vendere online

  • Voucher digitalizzazione PMI: Contributi a fondo perduto per PMI per adottare tecnologie base e avanzate.
  • Finanziamenti di SIMEST - MAECI: Prestiti a tasso agevolato per società di capitali con due bilanci depositati.
  • Importo dei finanziamenti SIMEST: Fino al 100% delle spese, max 15% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci.
  • Condizioni finanziamenti SIMEST: Importo minimo 25.000€, massimo 450.000€ per piattaforme proprie e 300.000€ per marketplace.
  • Prestiti aziendali classici: Banche e finanziarie offrono prestiti per e-commerce, talvolta con condizioni favorevoli.

In questa pagina ti guidiamo ai migliori prestiti e finanziamenti per e-commerce, quali sono e come fare domanda.

Prestiti e finanziamenti per e-commerce

Aprire un e-commerce è la scelta di tanti: i business online sono in forte crescita e oggi sono tante le aziende che decidono di affiancare l’online per attirare nuovi clienti, così come sono tante quelle che invece avviano una attività al 100% su internet.

Considerando la forte crescita, sono varie le possibilità di ottenere dei prestiti e dei finanziamenti per e-commerce.

Voucher digitalizzazione PMI

Il Voucher digitalizzazione PMI è un bando regionale che viene concesso alle imprese che hanno la sede all’interno di ogni rispettiva regione (qui ad esempio il bando del Piemonte).

Questo banco permette la ricezione di contributi a fondo perduto ed è rivolto a micro, piccole e medie imprese.

Il bando prevede l’adozione di due gruppi di tecnologie:

  • gruppo di base, come robotica avanzata, big data ed intelligenza artificiale
  • gruppo avanzato, come sistemi fintech, programmi di digital marketing e soluzioni per l’e-commerce

Voucher digitalizzazione PMI

Invitalia e il Ministero dello sviluppo economico hanno promosso il voucher per la digitalizzazione, un incentivo per le PMI che vogliono digitalizzare i propri processi aziendali.

Fonte

Finanziamenti Agevoli per e-Commerce di SIMEST – MAECI

Prestiti attualmente sospesi.

I finanziamenti agevolati per e-commerce erogati da SIMEST per conto del MAECI sono dei prestiti a condizioni vantaggiose per tutte le società che decidono di operare su internet e che rispettano le caratteristiche richieste:

  • essere una società di capitali;
  • aver depositato presso il Registro Imprese i bilanci di almeno due esercizi completi.

SIMEST offre dei finanziamenti a tasso agevolato in grado di supportare le imprese che vogliono espandere i canali di vendita online.

Ecco le informazioni riassunte in una lista:

  • Il finanziamento copre fino al 100% delle spese preventivate entro massimo il 15% dei ricavi medi degli ultimi due bilanci approvati.
  • L’importo minimo finanziabile è di 25.000€.
  • L’importo massimo finanziabile è di:
  • 450.000€ per la creazione di una piattaforma di vendita online propria.
  • 300.000€ per l’utilizzo di un marketplace esistente.
  • La durata del finanziamento è di 4 anni, con un anno di pre-ammortamento incluso.

Finanziamenti aziendali classici

Oltre a tutti i bandi e i finanziamenti a fondo agevolato o perduto visti sopra, se hai bisogno di un prestito per e-commerce, una soluzione sempre valida è quella di chiedere dei prestiti aziendali presso banche e finanziarie, che a volte concedono anche soluzioni a condizioni più agevolate della media.

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Su Gino Topini

Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Prestiti per Infermieri e Dipendenti ASL

Gino Topini

Di seguito trovi i prestiti per infermieri e per dipendenti ASL delle migliori banche in Italia e delle migliori banche estere che operano in Italia.

INPS Piccolo Prestito

TAEG
5.84%
Rata: 243.60€
Durata Esempio: 24 mesi (da 12 mesi a 48 mesi)
Importi: Da 1.000 € a 11.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 9 novembre 2023

Prestiti per Infermieri e Dipendenti ASL

Se sei un infermiere o fai parte dell’ASL, cioè del personale sanitario pubblico, puoi avere accesso a prestiti personali a condizioni favorevoli grazie alle convenzioni stipulate da varie società finanziarie con gli enti pubblici nazionali e regionali.

In qualità di dipendente pubblico, la tua busta paga rappresenta una garanzia solida per accedere a tali fondi tramite la cessione del quinto, senza bisogno di specificare la finalità del finanziamento o presentare giustificativi di spesa.

Chi può richiedere il prestito

  • Medici Ospedalieri, professionisti operanti in ospedali e strutture del SSN possono accedere a prestiti agevolati, che tuttavia possono accedere anche ai prestiti per medici a tasso zero
  • dipendenti ASL in generale
  • Operatori Sanitari SSN, personale di enti e organizzazioni sotto il Ministero della Salute
  • Medici e Pediatri ENPAM
  • Psicologi ENPAP

Chi sono i Dipendenti ASL del Servizio Sanitario Nazionale

I dipendenti ASL, o dipendenti del SSN, includono medici e infermieri assieme al personale generico e specializzato, tutti essenziali per la salute pubblica.

Gli operatori sanitari nelle ASL e in altri enti pubblici di ricovero come aziende ospedaliere e universitarie, oltre a entità come AReS ed ESTAR, fanno parte di questa categoria.

Questi lavoratori hanno accesso a finanziamenti tramite convenzioni INPS e NoiPA, beneficiando di condizioni di prestito particolarmente favorevoli.

Documenti Richiesti

  1. Certificato di Stipendio: Firmato dall’amministrazione, attesta il salario percepito.
  2. Ultima Busta Paga
  3. Ultimo CUD, che riassume i redditi annuali.
  4. Documento d’Identità
  5. Tessera Sanitaria

Tempi di erogazione

Generalmente l’ottenimento dei prestiti per infermieri e dipendenti del SSN è abbastanza rapida.

Alcune tempistiche (da verificare con la società finanziaria) possono essere:

  1. Verifica Online con fattibilità in circa 1 ora dalla richiesta.
  2. Approvazione Amministrativa di alcuni giorni.
  3. Accredito del denaro di solito fatto entro 10 giorni lavorativi dall’approvazione.

Vantaggi dei prestiti per Infermieri e Personale Sanitario

I dipendenti del Servizio Sanitario Nazionale a tempo indeterminato hanno accesso a prestiti INPS con Cessione del Quinto, una soluzione finanziaria che ha diversi benefici.

  • rate costanti
  • trattenuta diretta sullo stipendio della rata mensile, che elimina rischi di dimenticanze o ritardi nei pagamenti
  • rate sostenibili perché sono calibrate sul reddito del richiedente
  • l’assicurazione che accompagna il prestito e che offre una protezione aggiuntiva al debitore
  • massima riservatezza con la possibilità di utilizzare la somma ottenuta senza dover giustificare la destinazione del finanziamento.

Lo stipendio dell’infermiere nella richiesta di prestito

Gli infermieri pubblici sono inquadrati nella categoria D, che si articola in 7 livelli (da D a D6), con incrementi salariali ogni 5 anni per anzianità di servizio.

Lo stipendio annuo lordo varia da 23.074,40 euro per il livello D a 27.990,10 euro per il livello D6, basato su 36 ore lavorative settimanali.

Viene riconosciuta una maggiorazione per gli straordinari: +15% diurni, +30% festivi o notturni, e +50% notturni festivi, con un limite di 180 ore annue, estensibile a 250 in casi eccezionali.

Sono previste indennità aggiuntive per la reperibilità, il lavoro su turni e per specifiche unità operative, con importi che variano in base alle ore di reperibilità e al tipo di servizio svolto, aumentando per ruoli in aree critiche come la sala operatoria, terapia intensiva e assistenza a malattie infettive.

Diverso è il discorso dell’infermiere privato o dell’infermiere libero professionista, che invece generalmente hanno uno stipendio che dipende dai rispettivi tariffari e parcelle.

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Prestiti Forze Armate

I migliori Prestiti per Forze Armate, forze dell'ordine e forze di polizia possono essere richiesti in convenzione INPS, il che significa poter contare su prestiti a tasso più vantaggioso della media tramite cessione del quinto dello stipendio.
Gino Topini

In questa sezione trovi l’elenco con offerte di migliori Prestiti Forze Armate di oggi 23 aprile 2024.

Migliori Prestiti Forze Armate 2024

Gruppo Santamaria S.p.A. Cessione del Quinto per Forze Armate

TAEG
5.65%
Rata: 293.00€
Durata Esempio: 120 mesi
Importi: Fino a 80.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 8 novembre 2023

Fingenia Prestiti forze armate

TAEG
10.57%
Rata: 314.00€
Durata Esempio: 120 mesi (da 24 mesi a 120 mesi)
Importi: Su misura
Dati sito ufficiale aggiornati il 8 novembre 2023

I prestiti per forze armate e forze dell’ordine sono soluzioni di credito pensate appositamente per tutti coloro che sono assunti nell’Esercito, nella Marina Militare, nell’Aeronautica Militare o nei Carabinieri.

I vantaggi principali di questi finanziamenti sono legati ai tassi di interesse particolarmente convenienti e ai costi accessori che sono solitamente inferiori rispetto a prestiti che sono invece concessi ad altre tipologie di dipendenti o agli autonomi.

👮‍♀️ Chi li può richiedere? Carabinieri, Aeronautica, Esercito, Marina, Forze di Polizia
💵 Che tipo di prestiti si possono richiedere? Cessione del quinto e prestiti delega
📄 Che documenti servono? Carta di identità, codice fiscale, busta paga
% Che tassi di interesse e costi ci sono? I tassi di interesse sono agevolati perché in convenzione, i costi accessori spesso sono zero (dipende dalla finanziaria)
⏱ Che tempi di erogazione? In genere poche ore per la fattibilità, alcuni giorni per l’erogazione della somma

Migliori banche per prestito a Militari e Forze Armate

Nella maggior parte dei casi i prestiti per militari e dipendenti di Forze Armate hanno dei tassi di interesse più bassi della media, perché si tratta di un lavoro sicuro, per cui la finanziaria considera la certezza del rimborso. Ecco le Migliori banche per prestito a Militari e Forze Armate:

  • Sella Personal Credit
  • BNL
  • Poste Italiane
  • Findomestic

Sella Personal Credit

Il prestito personale di Banca Sella viene concesso al 100% online con firma digitale. Tutti i dipendenti delle forze armate possono ricevere fino a 60.000 euro da rimborsare entro 120 mesi (10 anni).

Prestiti Super Market

In maniera simile, PrestitiSuperMarket.it è un comparatore con cui poter trovare, velocemente, il finanziamento ideale per le proprie necessità. Da Findomestic a Fiditalia, da IBL Banca e Compass, anche in questo caso ci sono tante società finanziarie e banche da poter confrontare.

Dopo avervi dato una panoramica dei due modi migliori per trovare preventivi di prestiti velocemente e online, andiamo a vedere un approfondimento corpo per corpo.

Prestitionline.it

Prestitionline.it è uno dei principali siti web dove cercare finanziamenti convenienti per dipendenti delle forze armate. Le banche e le società finanziarie convenzionate sono tra le più note ed operative in Italia, da MPS fino a Findomestic, da Fiditalia fino a Santander. Presenti anche soluzioni di Prestiamoci e Smartika, le tue società che fanno prestiti sociali in Italia.

BNL

BNL-BNP Paribas è uno degli istituti di credito che propone prestiti per dipendenti delle forze armate tra i più convenienti in assoluto.

Tasso e rata fissi, possibilità di rimborsi fino a 120 mesi ed importi che arrivano anche a 104.000 euro (ovviamente entro i limiti del quinto cedibile).

Prestiti per dipendenti da Poste Italiane

E’ possibile richiedere fino a 50.000 euro da rimborsare entro 120 mesi con i  Prestiti per dipendenti di Poste Italiane.

Findomestic

I prestiti Findomestic, una delle principali agenzie di credito in Italia, sono finanziamenti per le forze armate con tassi di interesse in convezione, quindi molto vantaggiosi.

Chi può richiedere i prestiti per forze armate

  • Esercito Italiano: sia neoassunti che con maggiore anzianità di servizio, l’importante è che abbiano un contratto a tempo indeterminato
  • Marina Militare: tutti i dipendenti della Marina Militare, purché assunti “di ruolo”, possono fare domanda di finanziamenti per forze armate
  • Aeronautica Militare: chi è assunto di ruolo nell’aeronautica militare ha facoltà di richiedere finanziamenti che solitamente hanno tassi particolarmente convenienti
  • Carabinieri: la richiesta può essere fatta anche dai neoassunti purché già “di ruolo”. I carabinieri possono avere delle convenzioni specifiche legati ai prestiti per Carabinieri
  • Forze di polizia: i dipendenti della Polizia possono fare domanda di prestiti per Polizia di Stato. La richiesta può essere fatta dagli appartenenti a qualunque corpo: Stradale, Polizia Penitenziaria, ecc.

Come vengono erogati i prestiti forze armate?

I prestiti per le forze armate sono erogati tramite cessione del quinto dello stipendio o tramite prestiti delega.

Cessione del quinto dello stipendio

La cessione del quinto dello stipendio è la modalità principale con la quale i dipendenti delle forze armate possono richiedere un finanziamento. Questo tipo di prestito può essere richiesto per durate fino a 120 mesi (10 anni) e per importi che sono calcolati prendendo in considerazione il proprio stipendio netto mensile e la durata desiderata del finanziamento.

Il rimborso del prestito viene effettuato tramite trattenuta della rata mensile dallo stipendio netto, in maniera che si possa fare tutto “senza pensieri” e senza rischi.

Prestiti delega

I prestiti delega, noti anche come “doppio quinto“, sono una tipologia di finanziamento più particolare, con la quale i lavoratori dipendenti possono richiedere delle somme di denaro maggiori rispetto a quelle che possono chiedere con la classica cessione. I prestiti delega permettono dunque di cedere mensilmente una somma di denaro pari ai 2/5 dello stipendio e, di conseguenza, di chiedere in prestito una somma doppia.

Come viene calcolato l’importo massimo dei prestiti per forze armate

L’importo massimo del prestito per le forze armate italiane, in particolare per i volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) e quelli in ferma prefissata quadriennale (VFP4) viene influenzato dall’ammontare dello stipendio che si riceve.

Ad esempio, solitamente lo stipendio dei VFP1 è di circa circa 800 euro mensili nei primi tre mesi, che aumentano a 850 euro per i successivi nove mesi, con possibilità di guadagnare fino a 1.000 euro considerando bonus e giorni lavorativi aggiuntivi. I VFP4 iniziano invece con uno stipendio che varia da 1.050 a 1.150 euro e possono arrivare a circa 1.500 euro come 1° Caporal Maggiore dopo due anni.

Ne consegue che il prestito concesso ai VFP1 e ai VFP4, che dev’essere un prestito con contratto a tempo determinato, viene influenzato sia dalla durata residua del contratto di lavoro, che dallo stipendio.

Con l’incremento di carriera e servizio (sottufficiale o ufficiale), lo stipendio aumenta progressivamente, dunque anche gli importi potenziali del finanziamento.

Documenti necessari

Come anche per altre tipologie di finanziamento, anche i prestiti per dipendenti delle forze armate è necessario presentare tutta una serie di documenti per poter fare domanda con successo, ovvero:

  • Copia di un documento di identità, passaporto o carta di identità
  • Copia del codice fiscale
  • Copia delle ultime due buste paga
  • Copia dello stato di servizio, un documento che attesta il proprio stato di dipendente di un corpo delle forze armate

Leggi anche: documenti per cessione del quinto o anche la pagina con l’elenco dei documenti per prestiti online e personali.

Tassi applicati e costi

In quanto prestiti in convenzione, i tassi di interesse applicati ai prestiti per le forze armate sono mediamente più convenienti dei classici prestiti personali.

Anche per quello che riguarda i costi, nella maggior parte dei casi questi finanziamenti sono senza spese.

Grazie alla formula del prestito 100% online è possibile fare domanda completamente su internet, senza inviare alcun documento cartaceo, il che velocizza di molto la pratica.

Tutte le migliori società finanziarie come Younited Credit (vedi sito ufficiale) propongono prestiti in convenzione per le forze armate.

Tempi di erogazione

I tempi di erogazione sono in genere molto rapidi, soprattutto grazie al fatto che la richiesta si può fare online.

Ci sono delle società finanziarie che ti daranno già l’esito di fattibilità entro 1 ora dalla richiesta (come “Prestiti Fai da Te”), e poi l’erogazione della somma arriva nel giro di qualche giorno.

Prestiti per cattivi pagatori e per protestati

Anche per i dipendenti di corpi delle forze armate che sono stati segnalati come cattivi pagatori o come protestati possono fare con successo domanda di finanziamento con la modalità della cessione del quinto o dei prestiti delega. Di solito non vengono richieste particolari garanzie aggiuntive poiché è sufficiente la presenza dello stipendio e del TFR (Trattamento di Fine Rapporto).

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Busta Paga Minima per Finanziamento con Cessione del Quinto

Quante buste paga servono per un finanziamento con cessione del quinto dello stipendio?

  • Reddito minimo: circa €530 netti (ma alcune finanziarie possono chiedere minimo €800).
  • Richieste le ultime due buste paga.
  • Rata fino a 20% dello stipendio netto.
Gino Topini

Conoscere qual’è la busta paga minima per chiedere un prestito con cessione del quinto e sapere quante buste paga servono per fare domanda è fondamentale per avere tute le informazioni giuste prima di procedere ed evitare di vedersi bocciati la richiesta di finanziamento per una sciocchezza.

Qual’è la busta paga minima per richiedere una cessione del quinto?

Per legge, la busta paga minima per richiedere una cessione del quinto è legata al concetto di “sussistenza”, che in Italia è di circa 530 euro al mese al 2024.

Questo importo è inteso come la cifra minima che deve rimanere al dipendente o al pensionato dopo aver pagato la rata mensile del prestito, garantendo dunque un livello di reddito minimo che non comprometta la sussistenza.

In genere, però, la prassi bancaria differisce da questa soglia legale. Le banche e le società finanziarie tendono infatti a fissare la busta paga minima di solito intorno agli 800 euro (anche a seconda di dove si vive, ad esempio, considerando il diverso costo della vita tra le città).

Quante buste paga servono per una cessione del quinto?

In genere la maggior parte delle banche e delle finanziarie chiede la presentazione di due buste paga recenti per poter presentare domanda di prestito con cessione del quinto.

Tuttavia, non si tratta dell’unico criterio. Molte banche e finanziarie richiedono anche un minimo di 6 mesi di anzianità lavorativa per chi fa domanda di prestiti per dipendenti privati, un parametro particolarmente utile nel calcolo del rischio creditizio e nella determinazione del tasso di interesse applicabile.

Inoltre, la tipologia di contratto gioca un ruolo significativo. Gli istituti finanziari preferiscono generalmente i contratti a tempo indeterminato.

Ovviamente, ogni situazione è differente e viene valutata caso per caso: mentre le ultime due buste paga sono la norma standard per iniziare la procedura di richiesta della cessione del quinto, il contesto contrattuale e l’anzianità lavorativa sono fattori che possono impattare notevolmente sul processo.

È fondamentale informarsi in anticipo con la banca o con la finanziaria sui requisiti specifici che sono richiesti per fare domanda di cessione del quinto dello stipendio o di prestiti per pensionati.

Perché la busta paga è fondamentale per richiedere la cessione del quinto

La busta paga è fondamentale per richiedere una cessione del quinto perché è il parametro di riferimento per le banche e le società finanziarie, oltre che la principale garanzia di rimborso.

La busta paga viene usata infatti per:

  • determinare la solvibilità del richiedente
  • calcolare la rata mensile massima che il dipendente o il pensionato può sostenere.

In base alla rata calcolata, viene quindi stabilito l’importo massimo del prestito con cessione del quinto.

Il meccanismo di calcolo include variabili quali il reddito netto, detrazioni fiscali e altri prestiti già in essere, concorrendo alla formazione della “capacità di rimborso”.

E’ importante sottolineare che la rata della cessione non può superare il 20% del reddito netto mensile. Questa è una misura precauzionale volta a evitare il sovraindebitamento, regolamentata dal Testo Unico Bancario.

Inoltre, la stabilità del posto di lavoro o la tipologia di pensione possono influenzare l’approvazione della cessione del quinto. Ad esempio, un contratto a tempo indeterminato offre maggiore sicurezza alla banca rispetto a un contratto a termine, e infatti i prestiti con contratto a tempo determinato sono più difficili da ottenere.

Salari minimi in Italia

Legato al concetto di busta paga minima per ottenere un finanziamento con la cessione del quinto, c’è ovviamente quello dei salari minimi, cioè la retribuzione minima prevista, per un dato settore economico, dal CCNL (“Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro”) di settore.

Al momento in Italia non c’è un salario minimo previsto per legge, ma ci sono i minimi sindacali che sono fissati dai contratti collettivi.

Per questo motivo il governo sta valutando una proposta di legge, condivisa da diverse forze politiche, che stabilisce che il salario minimo sarà di 9€ lordi all’ora dal 15 novembre 2024.

Per il lavoro domestico, il salario orario minimo sarà invece definito entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge.

Inoltre, ogni anno ci sarà un aggiustamento del salario minimo, che sarà determinato da una Commissione guidata dal ministro del lavoro.

La questione sul salario minimo può interessare particolarmente i giovani in cerca di prestiti per giovani, poiché suggerisce un miglioramento delle condizioni salariali minime nel prossimo futuro.

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Posso chiedere la cessione del quinto senza busta paga?

No, non è possibile chiedere una cessione del quinto senza busta paga. La busta paga è un requisito fondamentale per valutare la capacità di rimborso del richiedente.

Quanti dipendenti servono per una cessione del quinto?

Generalmente sono richiesti almeno 15 dipendenti per le aziende private, anche se c'è da dire che la valutazione è individuale, basata sul reddito e altri criteri del singolo richiedente.

Quanti anni di lavoro bisogna avere per la cessione del quinto dello stipendio?

Per essere idonei a un prestito con cessione del quinto dello stipendio, la norma standard richiede spesso almeno 6 mesi di anzianità lavorativa, anche se i criteri possono differire tra le varie istituzioni finanziarie.

Quanto TFR serve per una cessione del quinto?

Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) non è tipicamente un prerequisito per una cessione del quinto dello stipendio. L'eligibilità è più comunemente determinata dalla busta paga ( non oltre il 20% del reddito netto) e dall'anzianità lavorativa (solitamente almeno 6 mesi).

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Migliore Mutuo Surroga

Guida completa alla surroga mutuo: come funziona, quando conviene, quanto costa e quando NON si può surrogare un mutuo?
Gino Topini

Di seguito trovi i migliori mutui surroga delle migliori banche in Italia di oggi 23 aprile 2024.

Widiba Mutuo Widiba Surroga Tasso Fisso

TAEG
4.20%
Rata: 612.32€
Durata Esempio: 20 mesi (da 120 mesi a 360 mesi)
Importi: Da 80.000 € a 160.000 €
100% Digitale

100% online

Dati sito ufficiale aggiornati il 17 marzo 2024

BPER Surroga a tasso fisso

TAEG
4.35%
Rata: 819.12€
Durata Esempio: 120 mesi (da 120 mesi a 360 mesi)
Importi: Da 80.000 € a 400.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 6 novembre 2023

Che Banca! Mutuo Surroga CheBanca! Tasso Fisso

TAEG
4.75%
Rata: 782.68€
Durata Esempio: 120 mesi (da 120 mesi a 360 mesi)
Importi: Da 75.000 € a 1.000.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 6 novembre 2023

Credem Mutuo Surroga tasso variabile

TAEG
5.18%
Rata: 1053.50€
Durata Esempio: 120 mesi (da 120 mesi a 360 mesi)
Importi: Da 50.000 € a 100.000.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 6 novembre 2023

Unicredit Mutuo UniCredit - Finalità surroga

TAEG
5.52%
Rata: 676.64€
Durata Esempio: 240 mesi (da 60 mesi a 360 mesi)
Importi: Su misura
Dati sito ufficiale aggiornati il 9 dicembre 2023

Intesa Sanpaolo Mutuo a tasso variabile con CAP

TAEG
6.74%
Rata: 769.87€
Durata Esempio: 300 mesi (da 120 mesi a 360 mesi)
Importi: Su misura
Dati sito ufficiale aggiornati il 6 novembre 2023

Deutsche Bank Mutuo Pratico Surroga

TAEG
7.06%
Rata: 650.10€
Durata Esempio: 360 mesi (da 60 mesi a 480 mesi)
Importi: Su misura
Dati sito ufficiale aggiornati il 9 dicembre 2023

Come trovare la migliore offerta di mutuo surroga

In genere, il trasferimento del mutuo da banca a banca, o dalla Posta alla banca, è conveniente se le nuove condizioni del tasso di interesse sono più vantaggiose. Nello specifico, se una delle migliori banche per mutuo propone un tasso di interesse più basso.

Ci sono alcune cose potete fare per essere certi di trovare il miglior mutuo surroga:

  • verificare le condizioni del nuovo finanziamento e confrontarle con il vecchio per capire i vantaggi del passare ad una nuova banca (ad esempio, si pagano delle rate più basse, o si risparmia sugli interessi);
  • confrontare più offerte da parte di varie banche, anche online, per trovare quella più conveniente;
  • se necessario, affidarsi al servizio di assistenza della banca che dovrà essere capace di consigliare il cliente nella maniera migliore possibile, la più conveniente per lui.

Surroga Mutuo, come funziona

La surroga del mutuo è l’operazione con la quale si trasferisce il mutuo da un banca ad un’altra se si trova un tasso più conveniente. Grazie al Decreto Bersani (legge n.40 del 2007) la surroga del mutuo avviene in maniera automatica e senza costi per il cliente.

Inoltre, sempre grazie alla legge Bersani, il cliente non è tenuto ad informare la vecchia banca della volontà di trasferire il mutuo: sarà la nuova banca che dovrà fare tutto. Allo stesso modo, sarà la nuova banca a dover fare tutto il lavoro e a dover sopportare tutti i costi relativi al trasferimento del mutuo stesso (l’unica spesa è pari a 35€ di tassa sull’ipoteca).

Vantaggi della surroga mutuo

I vantaggi della surroga del mutuo sono evidenti:

  • poter avere un mutuo a condizioni più vantaggiose rispetto al primo
  • poter cambiare la durata del mutuo per far sì che sia più rispondente ad eventuali nuove esigenze che si hanno
  • possibilità di cambiare la tipologia di tasso, ad esempio passare dal fisso al variabile o viceversa

Come fare la surroga, cioè come trasferire un mutuo da una banca all’altra

Per prima cosa valutare quale nuovo istituto di credito offre le migliori condizioni di mercato e, per farlo, si possono chiedere dei preventivi gratuiti. Tra le varie banche, YouBanking è una di quelle online che offre finanziamenti per la casa alle migliori condizioni del mercato.

Dopo aver trovato l’offerta che fa per sé, basta chiedere alla banca verso cui si vuole andare di avviare le pratiche per il trasferimento del mutuo, ovvero dare il via alla surroga.

Il nuovo istituto di credito si occuperà di comunicare al vecchio la vostra decisione, di estinguere il mutuo con esso e di aprirne uno nuovo, a delle condizioni migliori. Voi non dovrete fare assolutamente nulla.

Inoltre, non c’è alcun costo da pagare per tale trasferimento, tutte le spese di trasferimento (come quelle della documentazione necessaria) dovranno essere sostenute dal nuovo istituto di credito.

La surroga è senza costi, sempre!

Ecco il riepilogo delle operazioni da fare:

  • Trovare delle offerte di mutuo più vantaggiose di quella attuale (Ottimo il servizio di Mutui Supermarket qui il sito ufficiale)
  • Chiedere alla nuova banca di iniziare la procedura di surroga
  • Attendere il completamento delle operazioni
  • Iniziare a rimborsare il mutuo presso la nuova banca

Quando non conviene fare la surroga e rimanere con la stessa banca

Fate sempre due calcoli per capire se vi conviene passare da banca a banda oppure rimanere con quella vecchia. Ogni situazione è diversa, certo, ma in generale possiamo dire che se vi mancano pochi anni alla fine del pagamento del vecchio mutuo casa, potrebbe convenirvi rimanere con la solita banca, più che altro perché il risparmio che si avrebbe sugli interessi (essendo rimasto oramai poco tempo) potrebbe essere troppo basso e poco conveniente per avviare tutta la pratica (è più che altro una questione di comodità personale).

Segnaliamo infine questo eccellente strumento di calcolo rata mutuo surroga, che vi aiuta a confrontare il costo con la vecchia banca (vecchie condizioni) e paragonarlo con quello del nuovo istituto di credito (nuove condizioni).

Surroga Mutuo, le conclusioni

In conclusione possiamo dire che nel campo dei mutui casa, la surroga del mutuo è una delle opzioni più vantaggiose in assoluto perché ti permette di avere un finanziamento a condizioni generalmente più vantaggiose (dunque una rata mensile più bassa).

Se, invece che cambiare mutuo, vuoi trasferimento mutuo su altro immobile o altra casa, praticamente dal vecchio immobile al nuovo, nella maggior parte dei casi puoi farlo senza problemi.

Si tratta di un’opzione prevista da diverse banche questa, nota anche come cambio della garanzia (o sostituzione di garanzia).

In pratica, le condizioni del mutuo rimangono le stesse, quello che cambia è semplice la casa su cui viene accesa l’ipoteca.

Cambiare mutuo da una casa all’altra è un’operazione semplice e relativamente economica, l’unica spesa che bisogna tenere in considerazione è quella legata all’atto notarile con avviene il cambio di immobile a garanzia.

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Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Numeri di Telefono di Persone che Prestano Soldi

Gino Topini

Se cerchi dei numeri di telefono di persone che sono disposte a prestare denaro, esistono diverse opzioni che puoi considerare.

In questo articolo, esploreremo alcune strategie efficaci per trovare i contatti telefonici di chi presta soldi.

Ricorda che è importante procedere con cautela e fare sempre ricerche approfondite prima di impegnarsi in qualsiasi transazione finanziaria.

Numeri di telefono di persone che prestano soldi, come trovarli?

Le migliori piattaforme di prestiti tra privati

Quando si cerca un prestito tra privati, è fondamentale optare per piattaforme affidabili. I numeri di telefono di persone che prestano soldi tramite queste piattaforme sono praticamente quelli delle piattaforme stesse:

  1. Younited Credit, numero verde 800 00 68 68
  2. Prestiamoci: numero di telefono 02 3594 8784
  3. Smartika di Banca Sella: numero di telfono 015 2434600

Altri modi per trovare numero di telefono di persone che prestano soldi

Metodo di Ricerca Descrizione Note
Referenze personali Chiedere a familiari e amici Consigli basati su esperienze personali
Siti di confronto prestiti Confrontare diverse offerte di prestito Possibile contatto diretto con i prestatori
Giornali locali Annunci di servizi di prestito Fonte tradizionale ma efficace
Social network Uso di hashtag e gruppi di discussione Approccio moderno e interattivo
Broker di prestiti Servizi professionali di intermediazione Possibile pagamento di una commissione

Ottenere referenze da familiari ed amici rappresenta il metodo primario per accedere ai contatti di chi concede prestiti; coloro che hanno già avuto esperienze con prestatori privati e sicuri possono condividere informazioni utili come numeri di telefono e termini di prestito.

I siti di confronto di prestiti difficili sono strumenti preziosi che permettono di valutare diverse offerte di prestito e ottenere dettagli per contattare direttamente gli istituti di credito privati.

I giornali locali si posizionano come fonti affidabili per annunci di prestatori privati che pubblicizzano i loro servizi, potenzialmente includendo i numeri di telefono per un contatto immediato.

L’ambito dei social network si estende anche alla ricerca di prestiti, dove hashtag specifici e gruppi di discussione offrono l’opportunità di trovare prestatori e i loro contatti diretti.

Infine, i broker di prestiti professionali fungono da intermediari esperti tra i richiedenti e un’ampia gamma di prestatori, sebbene possa essere richiesto un compenso per il loro servizio di mediazione, possono risultare strategici nell’individuare le offerte di prestito più adatte e i relativi contatti.

Numeri di telefono di persone che prestano soldi, le nostre conclusioni finali

È possibile cercare e trovare dei numeri di telefono di privati disposti a prestare denaro, tuttavia è essenziale procedere con estrema cautela.

Il pericolo di incappare in usurai o truffatori è reale; pertanto, è cruciale affidarsi a piattaforme riconosciute e affidabili come Younited Credit (QUI il Sito Ufficiale) e verificare sempre la legittimità e la reputazione dei prestatori.

Usare un atteggiamento prudente e fare dei controlli approfonditi sono due passi fondamentali per tutelare la propria sicurezza finanziaria e evitare conseguenze negative potenzialmente gravi.

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Mutuo Fineco, Recensioni ed Opinioni

Mutuo Fineco per acquisto casa, liquidità, surroga. Scegli tra interesse fisso, variabile o la finalità che più ti interessa e risparmia.

  • Opzioni di Mutuo Diverse: cinque diverse tipologie di mutui per e durata di finanziamento da 10 a 30 anni.
  • Mutuo Personalizzabile: Fineco propone Remix, un finanziamento per personalizzare la scelta tra tasso fisso e variabile.
  • Copertura Assicurativa Aggiuntiva: protezione contro perdita del lavoro o gravi eventi personali, polizza incendio e scoppio incluse.
Gino Topini

Il mutuo Fineco è una soluzione completa per aiutarti a realizzare qualunque progetto per la tua casa che tu abbia in mente.

Continua a leggere la nostra recensione aggiornata al 2024 per scoprire le varie soluzioni Fineco e aiutarti nella scelta di quella migliore per le tue esigenze.

Mutuo Fineco Recensione 2024

Il mutuo Fineco può essere scelto sia a tasso variabile che fisso: scegli tu la tipologia di tasso e la durata giusta, in base alla tua sostenibilità e a quanto vuoi far durare questo finanziamento.

Sono 5 le tipologie di mutuo casa che Banca Fineco ti mette a disposizione:

  • acquisto
  • acquisto green
  • surroga
  • liquidità
  • rifinanziamento

Mutuo acquisto casa

La soluzione classica di mutuo casa, per acquistare la tua prima o seconda casa.

  • fino all’80% del valore del tuo immobile;
  • importo massimo 1,5 milioni di euro
  • da 10 a 30 anni

Mutuo acquisto green

Finanziamento pensato per aiutarti ad acquistare un immobile di classe energetica A o B.

  • fino all’80% del valore del tuo immobile;
  • importo massimo 1,5 milioni di euro
  • da 10 a 30 anni

Mutuo Surroga

Se hai già un mutuo con un’altra banca o vuoi portarlo in Fineco, riducendo la rata mensile.

  • zero spese di istruttoria:
  • zero spese di perizia;
  • zero imposta sostitutiva e zero costi notarili;
  • da 10 a 30 anni

Mutuo liquidità

Il mutuo più “elastico” di tutti come finalità, perché con la somma ottenuta puoi fare praticamente quello che preferisci, anche rinnovare il tuo immobile.

  • garanzia sulla tua casa;
  • fino al 60% del valore del tuo immobile;
  • importo massimo 500.000 euro
  • da 10 a 20 anni

Mutuo Rifinanziamento

Se hai già un mutuo con Fineco Banca e vuoi rinnovarlo, ottenendo nuova liquidità per altri progetti. Entro i limiti ammessi da Fineco, puoi chiedere tutta la liquidità di cui hai bisogno.

  • fino al 70% del valore del tuo immobile;
  • importo massimo 500.000 euro
  • da 10 a 20 anni

Mutuo Remix Fineco

Il mutuo Remix di Fineco ti permette di personalizzare il tasso e combinare il variabile ed il fisso, tutte le volte che vuoi.

Ad esempio, se i tassi variabili sono alti, come in questo periodo storico (o si prevedono ulteriori rialzi), allora puoi scegliere un tasso fisso.

Se i tassi diventano migliori, puoi optare per un variabile, modificando la componente dei tassi del tuo mutuo.

Polizza mutuo Fineco

Per aiutarti a stare ancora più tranquillo, puoi sottoscrivere la polizza mutuo Fineco, che ti assicura per ogni imprevisto che possa far venire meno la tua capacità di pagare le rate del mutuo (ad esempio la perdita di lavoro, il decesso e/o l’invalidità permanente totale, oppure la diaria per ricovero ospedaliero).

Si tratta di una coperta extra che puoi decidere di aggiungere al mutuo, in aggiunta alla polizza incendio e scoppio che, invece, è aggiunta gratuitamente.

Mutuo Fineco, le opinioni 2024 di Mondo Prestiti

In conclusione, possiamo dire che il mutuo casa di Fineco Banca ha davvero tante opzioni tra cui scegliere, in base alle tue esigenze.

Entra in contatto con Fineco Bank, una delle migliori banche per mutuo, per farti dare un preventivo gratuito e poter valutare, con tutta calma e serenità, se è veramente questa la soluzione migliore per te.

E ricorda sempre di confrontare più preventivi di mutuo, così da avere la certezza di scegliere quello migliore per te e la tua famiglia.

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Finanziamenti per aprire un negozio di abbigliamento

Per aprire un negozio di abbigliamento, si possono esplorare tre tipi di finanziamenti: prestiti bancari, finanziamenti a fondo perduto e microcredito. Ogni opzione ha requisiti e vantaggi specifici. I costi iniziali per avviare un negozio variano notevolmente, da 15.000 a 50.000 euro, a seconda della location e di altri fattori che vedremo più avanti.
Gino Topini

Qui sotto trovi tutti i finanziamenti per aprire un negozio di abbigliamento di oggi 23 aprile 2024 delle migliori banche in Italia.

Finanziamenti per aprire un negozio di abbigliamento

Sostanzialmente ci sono tre tipologie di prestiti e finanziamenti a cui puoi accedere per aprire un negozio di abbigliamento di qualunque tipo: vintage, di intimo, di abiti firmati, ecc.

Prestiti bancari. Sono finanziamenti concessi dalle banche che coprono generalmente tutta una serie di costi legati all’avvio di un negozio di abbigliamento, dall’affitto fino al costo delle scaffalatura, include anche le merci.

Finanziamenti a fondo perduto. Sono indubbiamente i finanziamenti più ricercati perché possono essere ottenuti senza obbligo di restituzione. Per poter accedere a questi finanziamenti devi tuttavia presentare un preciso business plan e rispettare determinate caratteristiche richieste da chi li concede.

Microcredito. Sono dei piccoli finanziamenti, in genere fino a 50.000 €, concessi da banche ed istituzioni finanziarie per le piccole imprese, questi sono utili sia per aprire un negozio, ma anche per attività già attive.

Quanto costa aprire un negozio di abbigliamento?

Di seguito vediamo una panoramica dei costi stimati legati all’apertura di un negozio di abbigliamento.

Budget iniziale

Un buon budget iniziale per un negozio di abbigliamento di qualunque tipo potrebbe essere compreso tra 15.000 e 20.000 euro, ma bisogna tenere conto che tali importi potrebbero essere a “rischio” aumento.

Dipende molto dal locale che si sceglie e dalla posizione dello stesso. Forse un costo più plausibile da considerare per avviare un negozio si aggira attorno ai 40.000 – 50.000 euro.

Affitto

La posizione è tutto, una variabile ancora più importante rispetto alla grandezza del negozio stesso. L’ideale sarebbe posizionare il negozio lungo le vie centrali di una città, magari in un centro commerciale particolarmente affollato.

I costi degli affitti possono variare di molto e si arriva abbastanza facilmente anche a 10.000 euro al mese, a seconda della soluzione che si sceglie e della sua posizione.

Franchising

Il costo del franchising può variare anche di molto. Si va da poche centinaia di euro per un franchising online, fino a minimo 10.000 euro per un negozio reale, con picchi anche di 40.000 euro per aprire i franchising dei brand più famosi ed amati.

Altre spese più piccole

Oltre ai costi più importanti , ci sono tutta una serie di spese che, se non considerate, possono farvi sforare il budget.

L’assicurazione aziendale ha un costo che può essere di oltre 1.000 euro all’anno. C’è da considerare sia il costo dell’assicurazione per coprire le perdite dovute a problemi della catena di approvvigionamento o a interruzioni imprevedibili dell’attività, oltre che quella per i danni alle scorte o ai locali. Inoltre, c’è bisogno dell’assicurazione di responsabilità civile per dipendenti e clienti (anche se nel settore del commercio al dettaglio di abbigliamento i rischi sono prevedibilmente bassi).

C’è poi bisogno del costo per la SIAE per riprodurre la musica, che va da 34€ all’anno (solo radio per negozi fino a 50mq) fino a oltre 1.400€ all’anno (TV in spazi di oltre 5.000mq).

Nei negozi commerciali NON è possibile riprodurre Spotify o Apple Music, dato che da condizioni contrattuali possono essere usate solo per scopi personali.

Finanziamenti per aprire un negozio di abbigliamento, conclusioni

In conclusione, diciamo che ottenere un finanziamento per aprire un negozio di abbigliamento è importante perché i costi possono essere anche di svariate decine di migliaia di euro.

Conviene sempre valutare tutte e 3 le tipologie di finanziamenti (bancari, a fondo perduto, microcredito) così da avere la certezza di trovare quello che fa veramente al proprio caso.

Effettua la simulazione gratuita per avere un’idea della rata mensile da pagare sul tuo finanziamento aziendale per un negozio di abbigliamento, e poi chiedi un preventivo gratuito direttamente alle banche e alle finanziarie per avere un piano di ammortamento preciso al centesimo.

Younited Credit (vedi sito ufficiale)

Fonti:

https://www.facile.it/assicurazione-piccole-imprese.html https://www.partitaiva.it/siae-in-negozio/

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Prestiti BPER

Recensione sui prestiti BPER: convengono? Che tipi di prestiti si possono chiedere? Quali sono le opinioni?
Gino Topini

Leggi la nostra recensione aggiornata al 2024 per scoprire le opinioni sui prestiti BPER: ti aiutiamo a scoprire le varie soluzioni e scoprire quella migliore per te.

Opinioni Prestiti BPER

Riepilogo dei voti
4,25
BPER è alla posizione numero 3 nella media dei voti.
Suddivisione dei voti *
Trustpilot
4.00, 4 voti
Opinioni.it
4.50, 1 voti
?
* Trasparenza: i voti sono stati ripresi dai principali siti web di confronto in data 5 dicembre 2023 e ne è stata fatta una media matematica. In questo modo non devi confrontare tutti i siti ma hai qui già il riepilogo.

BPER Banca ha realizzato 9 diverse soluzioni di prestiti e finanziamenti, adatte alle necessità della maggior parte degli italiani.

Prestiti BPER Banca, recensione

Ecco i prestiti principali che BPER Banca propone come finanziamenti personali non finalizzati (significa che puoi spendere i soldi del prestito come meglio credi).

Cessione del quinto

La cessione del quinto di BPER è concessa a pensionati e lavoratori statali, pubblici o privati: si può chiedere anche senza fornire ulteriori garanzie e consente di avere fino a 75.000€ di credito.

La durata di rimborso è di 10 anni, e l’importo della rata mensile è al massimo pari a 1/5 della pensiono o dello stipendio netti.

La rata resta fissa per tutta la durata del finanziamento, e viene garantite da due polizze assicurative.

I tassi cambiano a seconda della propria situazione:

  • dipendenti pubblici (massimo 75.000 €):
    • rata mensile 350 €
    • importo richiesto 32.695,34 € per 10 anni
    • TAN fisso 5,20%
    • TAEG 5,33%;
  • dipendenti privati (massimo 55.000 €):
    • rata mensile 250 €
    • importo richiesto 20.008,70 € per 10 anni
    • TAN fisso 8,68%
    • TAEG 9,04%;
  • pensionati (massimo 75.000 €):
    • rata mensile 250 €
    • importo richiesto 20.742,11 € per 10 anni
    • TAN fisso 7,85%
    • TAEG 8,14%.

I tassi sono stati ripresi dal sito ufficiale BPER alla data di fact checking di questo articolo.

Prestito online

Dedicato a tutti i clienti “smart” che già oggi usano l’home banking, il prestito online di BPER può essere richiesto direttamente dal computer o dal telefono.

L’importo va da 3.000 a 30.000 €, la durata del prestito va da 12 a 120 mesi.

Prestito Personale Mini, fino a 3.000 €

  • importi: da 1.000 a 3.000 €
  • durate: da 12 a 36 mesi
  • TAN fisso 9,90%
  • TAEG da 11,47% a 14,43%

Si tratta di un prestito senza spese di istruttoria, e anche il pagamento del bollo è sostenuto dalla banca.

Prestito Personale Fast, fino a 30.000 €

  • importi: da 3.000 a 30.000 €
  • durate: da 12 a 120 mesi
  • TAN da 9,30% a 11,15%
  • TAEG da 10,67% a 12,67%

Si tratta di un prestito flessibile che ti permette di saltare una rata o di cambiarne l’importo (entro certi limiti, verificalo sempre con la banca).

Prestito Personale Maxi, fino a 75.000 €

La soluzione a tasso fisso che ti permette di avere fino a 75.000 € da rimborsare pagando delle rate mensili fisse per tutta la durata del finanziamento. Anche questo prestito è flessibile, quindi puoi saltare la rata o cambiarne l’importo (sempre entro certi limiti da verificare con la banca).

  • importi: fino a 75.000 €
  • durate: da 12 a 120 mesi
  • TAN minimo 9,30%, massimo  11,15%
  • TAEG da 10,67% a 12,67%

Prestito Senza Barriere

E’ un finanziamento dedicato alle persone che soffrono di disabilità.

Da 1.001€ e fino a 25.000€ ad un tasso di interesse variabile agevolato.

Questo finanziamento è pensato per acquistare tutto ciò che serve per rendere la propria vita più semplice, dalle stampelle fino ai software didattici, dai sensori per le porte fino ai montascale.

Prestiti BPER non più attivi dal sito ufficiale

Dal sito ufficiale non ci sono più i seguenti prestiti personali. Chiedi sempre in banca per una ulteriore conferma.

A tasso variabile, fino a 30.000 €

In questo caso la soluzione a tasso variabile consente di sfruttare eventuali ribassi nei tassi di interesse (ma mette a rischio in caso di rialzo dei tassi).

  • importi: da 3.000 a 30.000 €
  • durate: da 12 a 120 mesi
  • TAN minimo 6,50%, massimo 9,00%
  • TAEG da 7,27% a 12,80%

Prestito Casa “Valore Casa”

Valore Casa è il finanziamento finalizzato all’acquisto o all’ammodernamento di casa.

A tasso fisso o variabile, permette di avere fino a 75.000 € da spendere per acquistare nuovi mobili, per fare dei lavori di ristrutturazione che prevedono, ad esempio, l’installazione di pannelli solari o di fotovoltaico, oppure per gli adeguamenti sismici dell’edificio.

E’ un finanziamento che copre fino al 100% delle spese da sostenere.

Prestito per giovani fino a 35 anni

E’ il finanziamento pensato per giovani da 18 a 35 anni con tassi di interesse agevolati ed inferiori rispetto ad altre soluzioni di BPER Banca.

Il TAN è del 5,99%, mentre il TAEG va dal 6,38% al 13,60%.

Previste anche delle spese di incasso rata pari a 1,50€ a rata, e di invio delle comunicazioni periodiche pari a 0,90€ per comunicazione.

Per acquistare libri e computer a tasso zero

I finanziamenti “Libro Zero” o “PC Zero” permettono di acquistare i libri per la scuola o l’università, oppure un PC, a tasso zero in maniera conveniente.

E’ un finanziamento di piccolo importo, da 300 € a 1.500 € al massimo, rimborsabile in 12 mesi.

Il TAN è pari a zero, il TAEG è pari a 0,502% perché ci sono 0,90€ da pagare per le comunicazioni periodiche (prevista una sola comunicazione per tutta la durata del prestito).

Prestito GRANDE per le spese dedicate ai bambini

Il prestito GRANDE è quello pensato per i genitori e finalizzato ad acquistare una cameretta, oppure per coprire le spese scolastiche… insomma, per tutto ciò che concerne la vita dei propri bambini.

Importi da 500 euro a 3.000 euro, durate da 12 a 36 mesi e tasso fisso.

Per un calcolo rata di prestito da 3.000 € vediamo un TAN pari al 3%, TAEG del 4,37%.

Ci sono anche delle spese accessorie, come:

  • Invio di comunicazioni periodiche: 0,90 €;
  • Incasso rata: 1 €;
  • Spese di istruttoria: 20 €

Il Prestito BPER conviene? Opinioni 2024

In conclusione di questa recensione, possiamo dire che BPER offre un’ampia scelta di prestiti e finanziamenti, a cominciare da quelli generalmente disponibili in ogni banca e finanziaria (come il prestito personale, o la cessione V), e fino a soluzioni finalizzate all’acquisto di montascale, o al rinnovamento di casa.

La cosa interessante sono le condizioni economiche di questi prestiti finalizzati, migliori rispetto alla generalità dei finanziamenti.

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Prestiti Segnalati CRIF Autonomi e Senza Controllo

Parliamo dei Prestiti per autonomi segnalati CRIF: criticità, difficoltà e possibilità di fare domanda di prestito.
Gino Topini

Se sei alla ricerca di prestiti per autonomi segnalati CRIF, continua a leggere questo articolo in cui ti daremo tutte le indicazioni per trovare dei finanziamenti da lavoratore autonomo anche se sei stati iscritto alla CRIF.

Come lavoratore autonomo non hai diritto alla cessione del quinto, ma ci sono alcune strade che puoi ancora percorrere.

Come avere dei prestiti segnalati CRIF per autonomi nel 2024

Per prima cosa è importante scegliere le migliori società finanziarie e banche a cui rivolgersi. L’uso di un comparatore di prestiti ti permette di trovare in poco tempo la soluzione ideale per le tue necessità.

Non devi fare altro che:

  • scegliere la tua professione;
  • compilare il modulo con i tuoi dati;
  • completare la ricerca delle agenzie di credito disposte a concederti un prestito, nonostante la tua situazione personale.

Diciamo “nonostante la tua situazione personale” perché ci sono delle indubbie ed oggettive difficoltà a richiedere dei prestiti per gli autonomi che sono stati segnalati nel registro dei cattivi pagatori.

La storia creditizia non immacolata è un grande “blocco” per la finanziaria dal concedere finanziamenti. Già di per sé è più difficile, per gli autonomi cattivi pagatori rispetto ai dipendenti e ai pensionati, fare domanda di prestiti, poi il fatto di aver avuto problemi e disguidi finanziari passati rende il tutto ancora più complesso.

Perché è difficile avere dei prestiti per segnalati CRIF autonomi

I motivi per cui è difficile avere dei prestiti per segnalati CRIF autonomi per due motivi:

  • Essere un cattivo pagatore è un segno di insolvenza. Il mancato pagamento di una o più rate di un prestito viene registrato nella Centrale Rischi Finanziari (CRIF), un database che raccoglie le informazioni sui crediti e sui finanziamenti concessi ai cittadini italiani. Essere iscritti come cattivo pagatore nel CRIF segnala alle banche e alle finanziarie che il richiedente ha avuto problemi di insolvenza in passato.
  • Gli autonomi hanno un reddito più difficile da valutare. A differenza dei dipendenti, non hanno un reddito fisso, ma esso dipende dal fatturato. Questo rende più difficile valutare la capacità di rimborso del prestito.02

Prestiti Segnalati CRIF Autonomi usando le cambiali

Spesso gli autonomi cattivi pagatori segnalati CRIF possono trovare una giusta soluzione nei prestiti con cambiali.

Argomenti correlati sui prestiti con cambiali:

Il vantaggio dei prestiti con cambiali è quello che anche gli autonomi che sono stati segnalati come cattivi pagatori possono accedere al finanziamento grazie proprio alla garanzia fornita dalle cambiali.

Il punto principale è che questo titolo è “esecutivo”, il che significa che, qualora il debitore non paghi una rata del suo debito, l’istituto di credito potrà decidere di iniziare il pignoramento. In sostanza, si tratta di un atto con il quale l’istituto di credito entra in possesso di uno dei beni del debitore e lo vende all’asta, per poter rientrare della somma prestata grazie al ricavato della vendita stessa.

Argomenti correlati sul pignoramento:

Cos’è il CRIF

Il CRIF è uno dei tre registri dei cattivi pagatori che ci sono in Italia (gli altri due sono CTC e Experian). E’ indubbiamente il più diffuso in assoluto, oltre che quello che le banche e le finanziarie controllano per la maggiore quando si tratta di andare a cercare la storia creditizia di un soggetto.

Il significato di CRIF è “Centrale dei Rischi Finanziari”, ad indicare proprio una centrale che tiene sotto controllo tutti i rischi finanziari che possono coinvolgere i nostri connazionali.

L’iscrizione al CRIF avviene dal momento in cui non si pagano una o più rate di un finanziamento. Fino a che permane l’iscrizione in questo registro (o in uno degli altri registri cattivi pagatori) diventa estremamente difficile per gli autonomi cattivi pagatori poter ottenere un finanziamento. E’ anche per questo motivo che uno dei consigli che di solito si dà a chi è iscritto come cattivo pagatore è quello di attendere la cancellazione dal registro pagatori CRIF prima di presentare domanda. Per poterla avere è tuttavia necessario attendere delle tempistiche previste per legge.

Argomenti correlati sul CRIF e sui cattivi pagatori:

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Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Prestiti in Svizzera per Italiani e Transfrontalieri

Gino Topini

Di seguito trovi i prestiti delle migliori banche svizzere. Alcuni di questi prestiti possono essere richiesti anche in Italia, altri solo in Svizzera (sia nei cantoni italiani, che non).

Come ottenere dei Prestiti e dei finanziamenti in Svizzera

Per ottenere dei prestiti in Svizzera bisogna essere residenti in Svizzera e avere determinati documenti che vengono richiesti dalla banca a seconda dei casi.

Documenti per chiedere dei prestiti in Svizzera:

  • Passaporto svizzero o documento di identità
  • Permesso C
  • Permesso B da almeno 6 mesi
  • Permesso G da più di 3 anni, senza interruzione
  • Carta di legittimazione
  • Copia delle ultime 3 buste paga
  • Assicurazione sanitaria (richiesta per l’ottimizzazione del budget)
  • Contratto d’affitto (non è obbligatorio, ma è utile per calcolare il budget)
  • Copia della polizza della cassa malati dell’anno in corso

I pensionati devono fornire anche l’estratto conto di previdenza attuale (AVS, AI, cassa pensioni) e gli ultimi tre estratti conto del conto bancario. In genere i pensionati non devono ricevere aiuti sociali per poter richiedere un finanziamento.

A seconda delle banche o delle finanziare svizzere, altre caratteristiche sono:

  • Età compresa tra 18 e 69 anni
  • Stipendio fisso non inferiore ad una certa somma (ad esempio oltre 2.500 CHF netto)

Prestiti in Svizzera per italiani

Gli italiani possono richiedere i prestiti in Svizzera se vivono e lavorano nel paese elvetico.

La richiesta di prestiti può essere fatta anche da lavoratori transfrontalieri (cioè chi vive in Italia ma lavora in Svizzera) ma solo se hanno un permesso G.

Importi minimi e massimi dei prestiti in Svizzera

In genere gli importi dei prestiti in Svizzera vanno da 5.000 CHF a 400.000 CHF, mentre la durata di rimborso può andare da 6 mesi e fino a 120 mesi.

Tassi di interesse dei finanziamenti in Svizzera

I tassi di interesse dei prestiti svizzeri possono essere sia fissi che variabili, mentre alcuni istituti di credito offrono soluzioni “su misura”.

Il tasso di interesse varia a seconda del tipo di prestito che viene richiesto, ma nel 2024 una media va dal 7 al 10% annuo.

Come richiedere un prestito in Svizzera

La richiesta dei prestiti in Svizzera può essere fatta:

  • presso la sede della banca o della finanziaria;
  • come prestito online, compilando un modulo dove si specifica sia la somma che la durata desiderati. Al modulo online bisogna poi allegare le copie dei documenti richiesti.

Se le banche svizzere hanno invece una sede in Italia e che quindi sono delle banche straniere in Italia, la richiesta di prestito diventa uguale a quella dei classici prestiti personali richiesti da banche italiane.

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Acquisto Camper a Rate anche Senza Busta Paga

Gino Topini

Di seguito trovi i prestiti per comprare un camper a rate anche senza busta paga delle migliori banche e finanziarie in Italia.

Findomestic Prestito Camper

TAEG
8.61%
Rata: 157.30€
Durata Esempio: 84 mesi (da 18 mesi a 120 mesi)
Importi: Da 1.000 € a 60.000 €
Opzione Cambio Rata

Cambio Rata

Opzione Salto Rata

Salto Rata

100% Digitale

100% online

Dati sito ufficiale aggiornati il 29 dicembre 2023

Santander Consumer Bank Prestito Camper nuovo

TAEG
10.01%
Rata: 160.84€
Durata Esempio: 84 mesi (da 18 mesi a 84 mesi)
Importi: Da 1.500 € a 30.000 €
100% Digitale

100% online

Dati sito ufficiale aggiornati il 29 dicembre 2023

Ca Auto Bank CARAVAN E CAMPER

TAEG
10.60%
Rata: 163.00€
Durata Esempio: 84 mesi (da 12 mesi a 180 mesi)
Importi: Da 2.500 € a 200.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 29 dicembre 2023

Prestiamoci Prestito Camper nuovo

TAEG
15.56%
Rata: 187.43€
Durata Esempio: 84 mesi (da 18 mesi a 84 mesi)
Importi: Da 1.500 € a 30.000 €
100% Digitale

100% online

Dati sito ufficiale aggiornati il 29 dicembre 2023

Prestiti camper, per chi sono adatti

Fare vacanza in camper è un modo di vivere, un’esperienza per tutta la famiglia. Acquistare un camper, però, ha un certo costo, che si potrebbe voler finanziare pagando delle rate mensili cercando dei prestiti per acquistare camper a rate.

Il camper è ideale per chi adora questo tipo di vacanza, per chi vuole spostarsi durante una vacanza ma preferisce farlo rimanendo ben saldo a terra e non a bordo di una nave da crociera, oppure anche per chi cerca l’avventura e vuole essere indipendente da orari e dalla necessità di un check-in in hotel o in un appartamento per le vacanze.

Requisiti

Per poter fare domanda di questi prestiti viaggi e vacanze occorre avere determinati requisiti al momento della presentazione della domanda.

E’ fondamentale avere:

  • un contratto di lavoro a tempo determinato
  • un contratto di lavoro a tempo indeterminato
  • essere un lavoratore autonomo

Documentazione

Per presentare domanda di finanziamenti per acquisto camper occorre avere a disposizione la documentazione minima per tutti i prestiti personali (nel caso in cui ci fosse bisogno di maggior documenti sarà la banca o la finanziaria a dirlo):

  • documento di identità valido
  • codice fiscale
  • copia delle ultime due buste paga
  • copia dell’ultima dichiarazione dei redditi

Capitale erogabile e modalità di erogazione

La somma massima che si può ottenere dipende dalla finanziaria a cui si fa richiesta e dal tipo di camper che si acquista.

Solitamente è coperto il 100% del costo totale del finanziamento. Prestitionline.com permette di ricevere, invece, fino al 85% del valore del camper o del caravan che si vuole acquistare.

L’erogazione del capitale avviene solitamente tramite accredito sul proprio conto corrente o, in alternativa, tramite assegno intestato a chi richiede il prestito.

Migliori società finanziarie per comprare un camper a rate

Tra le varie aziende che offrono soluzioni finanziarie specifiche per questa esigenza troviamo Findomestic.

Findomestic

Il prestito camper permette di avere importi finanziati fino a 14.000 eruo da rimborsare entro 96 rate ad un TAN fisso del 6,73% e un TAEG fisso del 6,94%.

Maggiori informazioni: TAN e TAEG.

Findomestic, come la maggior parte dei suoi prestiti, propone anche per la soluzione camper la possibilità di fare domanda al 100% online, di spostare la rata nel caso in cui ce ne fosse bisogno e di proteggersi con un’assicurazione prestiti appositamente pensata.

Leggi la recensione dei prestiti Findomestic per scoprire anche le opinioni e capire se è un finanziamento camper che può fare per te.

Chiedi un preventivo gratuito e senza impegno

Prestitionline.com

Prestiti per importi fino a 30.000 euro, da rimborsare pagando un massimo di 120 rate mensili e dei tassi di interesse del 4,25% (TAN) e del 7,80% (TAEG).

Il meccanismo di funzionamento di questo finanziamento è simile a quello di un prestito per auto o per moto: facendo l’acquisto presso un concessionario si potrà avere un’apertura di credito, ovvero un prestito finalizzato che viene rimborsato tramite il pagamento di rate mensili di importo fisso.

Con prestitionline.com viene di solito erogato un prestito massimo pari al 85% del valore del camper o del caravan.

Chiedi un preventivo gratuito e senza impegno

Globalfin

Finanziamento camper o caravan fino a 30.000 euro, da rimborsare con una serie di fino a 120 rate mensili ad importo fisso.

Chiedi un preventivo gratuito e senza impegno

Transwe

Transwe è un sito web che vende camper che propone anche una pagina dedicata all’acquisto di un camper a rate.

Se hai mai pensato di fare le vacanze in camper e ti piacerebbe comprarlo ma non hai immediatamente la somma necessaria, Transwe propone dei finanziamenti flessibili per camper usato o nuovo che coprono fino al 100% del costo del camper e che possono essere dilazionati fino a 12 anni (144 mesi).

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Prestiti Per Medici Tasso Zero e Convenzioni ENPAM

Gino Topini

I prestiti personali per medici a tasso zero 2024 e convenzioni ENPAM, con le migliori banche in Italia.

Prestiti per Medici a Tasso Zero e Convenzionati, ENPAM

Se sei un medico e hai bisogno di denaro, e sei iscritto all’ENPAM (Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza medici), puoi fare richiesta di prestiti per medici a tasso zero e convenzionati Enpam.

Che tu sia in età lavorativa o già in pensione, puoi fare richiesta di prestiti personali o tramite cessione del quinto, in entrambi i casi a tasso fisso e rata costante.

Il finanziamento deve essere estinto entro 120 mesi al massimo dalla data di richiesta; i pensionati devono tenere presente che l’età massima da avere al momento del pagamento dell’ultima rata è di 75 anni non compiuti.

In breve, questi sono i particolari dei prestiti ENPAM per i medici, siano essi autonomi, dipendenti o pensionati.

ENPAM sta per Ente Nazionale di Previdenza ed Assistenza medici, una fondazione senza scopo di lucro che si pone l’obiettivo di fornire previdenza ed assistenza a tutti gli iscritti, oltre che ai loro familiari e superstiti.

Da sempre nel nostro paese la previdenza medica va di pari passo con l’ENPAM, ente che si è sempre caratterizzato per la grande trasparenza sulle norme che ne regolano il funzionamento.

Istituti di credito convenzionati ENPAM

L’elenco completo aggiornato al 2024 delle banche e delle società finanziarie convenzionate ENPAM è:

Chi può chiedere un prestito ENPAM?

La richiesta di prestiti ENPAM può essere fatta da tutti gli iscritti all’ente, indipendentemente dagli anni di iscrizione.

  • giovani medici;
  • medici con una certa esperienza alle spalle;
  • medici pensionati

Come chiedere un prestito ENPAM?

Per richiedere un finanziamento dalla Fondazione dei Medici occorre chiedere direttamente agli uffici dell’ente quali sono le banche convenzionate (potrebbero cambiare nel corso del tempo) e recarsi nella filiale più vicina a casa propria.

Tra i documenti da portare con sé, oltre a quelli che attestano il reddito (dichiarazione dei redditi, busta paga o cedolino della pensione) anche il tesserino di iscrizione ENPAM.

Clicca per un preventivo gratuito cessione del quinto ENPAM, attendi il contatto da parte di un professionista della società finanziaria che ti proporrà (senza impegno) le migliori soluzioni di prestito per le tue esigenze e, se le ritieni convenienti, potrai decidere di andare avanti con la procedura per avere, di solito nel giro di 24/48 ore, il denaro accreditato sul tuo conto corrente.

Prestiti per autonomi, dipendenti e pensionati

ENPAM propone soluzioni di prestiti agevolati a tutti i suoi iscritti, siano essi lavoratori autonomi (ad esempio medici che hanno un proprio studio privato), dipendenti (ad esempio del pubblico impiego o di ospedali privati) e pensionati.

In tutti i casi i tassi sono convenienti e più bassi della media del mercato, anche grazie alle convenzioni che l’ente previdenziale ha con diverse banche ed istituti di credito.

Prestiti per servizi di odontoiatria

L’ente di previdenza medici propone, a tutti i dentisti, l’opportunità di offrire dei finanziamenti ai loro clienti che devono svolgere lavori di odontoiatria particolarmente costosi e cercano l’opportunità di pagare il dentista a rate. Grazie all’intermediazione di ENPAM, tutti i clienti dei dentisti iscritti all’ente potranno chiedere, a tassi agevolati fino a 2o.000 euro.

Mutui ENPAM

I mutui sono uno dei finanziamenti che gli iscritti, i dipendenti ed i pensionati ENPAM possono richiedere. In questo caso, a differenza di tutte le altre soluzioni di credito, occorre prendere parte al bando che viene emesso in maniera regolare.

La partecipazione è subordinata all’iscrizione all’ente e al regolare pagamento delle quote associative.

I finanziamenti ENPAM sono convenienti?

Ovviamente, prima ancora di fare domanda di credito, bisogna cercare di capire se il prestito proposto da una banca, una finanziaria o un ente sia conveniente. Noi di Mondo Prestiti lo diciamo sempre che è importante confrontare quanti più preventivi possibile per trovare il migliore, il più vantaggioso, quello dal tasso più basso.

Sia per i prestiti personali concessi agli autonomi, ma anche per le cessioni del quinto a dipendenti e pensionati, ENPAM propone sempre finanziamenti vantaggiosi resi ancora più comodi dal fatto che la rata mensile può essere trattenuta direttamente dal conto corrente (per gli autonomi), dalla busta paga (per i dipendenti) o dalla pensione (per i pensionati).

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Finanziamenti Agriturismo 2024 a Fondo Perduto e Agevolati

Informazioni dettagliate e aggiornate al 2024 sui finanziamenti per agriturismo, a fondo perduto o agevolati, contributi ed incentivi.
Gino Topini

Come per ogni attività economica, anche per aprire un agriturismo c’è bisogno di avere del denaro da poter investire a monte. I finanziamenti agriturismo sono la soluzione ideale per poter avere il denaro necessario per coprire le spese iniziali.

Se non si ha una somma di denaro messa da parte non bisogna preoccuparsi perché c’è sempre la possibilità di accedere a dei finanziamenti appositamente concessi da vari enti e previsti da appositi programmi di sviluppo rurale.

Finanziamenti Agriturismo 2024, 2025, 2026, 2027

Finanziamenti regionali (anche a fondo perduto)

Le regioni possono predisporre dei finanziamenti all’interno delle leggi regionali e nei vari PSR (Programmi di Sviluppo Rurale).

Bisogna considerare che il finanziamento cambia da regione a regione, in base ai bandi e alle leggi regionali, per cui bisogna controllare il sito della propria regione o della Confcommercio della propria regione per essere sempre aggiornati sui finanziamenti regionali per agriturismo.

Tra i bandi attivi nel 2024 segnaliamo il Piano Strategico PAC 2023-2027 della Regione Sicilia che prevede una serie di fondi dedicati a varie attività non agricole, tra cui anche gli agriturismi.

Segnaliamo anche il bando Resto al Sud di Invitalia, che sostiene la nascita e lo sviluppo di attività economiche, tra cui anche agriturismi, nel sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, oltre che le aree del cratere sismico del Centro Italia, isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord).

La domanda può essere fatta da chi ha tra 18 e 55 anni e i fondi disponibili sono di 1 miliardo e 250 milioni di euro.

Finanziamenti europei (anche a fondo perduto)

Tra i finanziamenti europei per gli agriturismo c’è la PAC 2023-2027 per giovani agricoltori sotto i 40 anni in possesso di un titolo di studio (è sufficiente la terza media).

Tra le varie spese che si possono finanziare con questo incentivo europeo c’è anche lo sviluppo dell’attività agricola, che viene finanziata con contributi a fondo perduto o con mutui a tasso zero.

Finanziamenti del Governo per agriturismo

In genere, i finanziamenti del governo per l’agriturismo rispecchiano quelli europei, o ne sono delle applicazioni nazionali.

Segnaliamo tuttavia Piano Transizione 4.0, una serie di agevolazioni e finanziamenti che sono finalizzati alla transizione tecnologica e digitale delle imprese (anche agrituristiche).

Questi finanziamenti rimangono attivi fino al 31 dicembre 2025 e, in alcuni casi, fino al 30 giugno 2026.

L’obiettivo di questi finanziamenti è quello di agevolare la transizione verso le nuove tecnologie e promuovere l’avanzamento verso la manifattura 4.0.

Tra i vantaggi ci sono delle diminuzioni delle aliquote delle tasse, crediti di imposta e rifinanziamenti.

Finanziamenti Invitalia per agriturismo

I finanziamenti Invitalia non sono finalizzati al solo agriturismo, ma più in generale alla creazione di nuove attività d’impresa, tra le quali comunque gli agriturismi rientrano.

Ad esempio c’è ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero, un incentivo per giovani sotto i 35 anni e per donne che vogliono diventare imprenditori (in questo caso aprendo un agriturismo).

Le agevolazioni di “Oltre Nuove Imprese” si possono chiedere in tutta Italia e sono un mix tra contributi a fondo perduto e finanziamenti a tasso zero. Il limite che ogni impresa può richiedere è 3 milioni di euro, per un massimo del 90% delle spese ammissibili.

Finanziamenti per Agriturismo: le tipologie

Sono in genere cinque le tipologie di finanziamenti per aprire un agriturismo:

  • Finanziamenti per l’imprenditoria femminile, nel caso in cui la totalità o la maggior parte delle quote dell’azienda sia “rosa”;
  • Programmi di sviluppo rurale, finanziamenti che possono essere statali o europei;
  • Finanziamenti per l’imprenditoria giovanile, destinati a giovani imprenditori agricoli di età inferiore a 35 o 40 anni, a seconda dei casi;
  • Finanziamenti statali o regionali destinati all’avvio di nuove attività di tipo commerciale o turistico
  • Programmi regionali per lo sviluppo rurale

Un’altra classificazione che si può fare è in base alla tipologia di finanziamento ottenibile:

  • Finanziamenti a fondo perduto, che non devono essere restituiti
  • Finanziamenti completamente agevolati, concessi a tassi di interesse molto vantaggiosi
  • Finanziamenti in parte agevolati e in parte a fondo perduto, in cui una quota della somma totale non deve essere restituita, mentre un’altra quota deve essere rimborsata pagando un tasso di interesse molto conveniente

Finanziamenti per Agriturismo: le spese incluse

Solitamente gli incentivi ed i contributi che si ottengono per aprire un agriturismo coprono questa tipologia di spese:

  • Acquisto di arredi
  • Acquisto di attrezzature
  • Transizione verso nuovi livelli di tecnologia
  • Ristrutturazione del casolare dove è localizzata l’attività imprenditoriale
  • Ristrutturazione dei servizi igienici per renderli a norma
  • Realizzazione di tutte le infrastrutture finalizzate al comfort degli ospiti

Ogni bando di concorso può prevede delle diverse tipologie di spese incluse nel totale dei finanziamenti ottenuti.

Come accedere ai Finanziamenti per Agriturismo

Spesso i bandi prevedono anche delle norme specifiche per accedere ai finanziamenti per agriturismo, nello specifico potrebbero essere:

  • Posizione geografica: ad essere avvantaggiati nell’ottenimento del finanziamento sono le strutture ricettive agrituristiche che si trovano in una zona montana o in un’area particolarmente svantaggiata
  • Caratteristiche demografiche dell’imprenditore: sono avvantaggiati gli imprenditori under 35 / 40 (finanziamenti giovanili) e/o donne (finanziamenti femminili)

Vincoli imposti per legge

Per poter avere accesso ai finanziamenti per agriturismo è importante che la struttura aperta tramite tali prestiti devono rimanere aperti per un periodo che va da 5 a 20 anni, a seconda di quanto stabilito dal bando di partecipazione.

Requisiti per Aprire un Agriturismo

Prima di valutare quali finanziamenti agevolati per agriturismo ci sono, bisogna capire chi può aprire un agriturismo, dato che per legge bisogna possedere determinati requisiti e caratteristiche fondamentali:

  • Essere un imprenditore agricolo, perché l’attività agrituristica è considerata per legge come accessoria (ovvero secondaria) rispetto all’agricoltura o all’allevamento (se così non fosse bisognerà invece aprire un albergo, un B&B o un ristorante). L’attività deve duque avere le caratteristiche di un’attività agricola
  • iscrizione nell’elenco regionale degli operatori turistici, avere una posizione fiscale regolare e non deve avere carichi pendenti
  • iscrizione al registro delle imprese
  • avere l’autorizzazione dalla ASL competente sul territorio
  • fare la richiesta di autorizzazione al Sindaco del comune dove l’attività avrà sede
  • avere l’autorizzazione da parte dei Vigili del Fuoco
  • informare la Polizia degli ospiti presenti all’interno della struttura
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Quanto costa Aprire un Agriturismo

Scopriamo quanto costa aprire un agriturismo oggi, informazione comoda anche per poter ottenere finanziamenti, agevolazioni o incentivi regionali / statali.
Gino Topini

Aprire un agriturismo può essere il sogno di molti che desiderano avviare un’attività ristorativa alberghiera con la caratteristica di essere circondati dalla natura. Questo, però, non è il vero significato di un agriturismo, il quale viene spesso frainteso da chi ha intenzione di avviare le pratiche per aprirne uno. Vediamo di chiarire cosa comporta realmente un simile investimento e come aprire un agriturismo.

Quanto costa aprire un agriturismo

Vuoi sapere quanti soldi servono per aprire un agriturismo?

Innanzitutto, chiariamo fin da subito che non è possibile aprire un agriturismo senza soldi. Molti ne avranno sentito parlare, riponendo le loro speranze in questa possibilità, che, tuttavia, risulta essere del tutto infondata. Purtroppo, avviare questo tipo di attività è impossibile senza avere un minimo budget a disposizione. Non si esclude, però, la possibilità di sfruttare alcune agevolazioni per aprire un agriturismo. Spesso vengono offerti degli ottimi finanziamenti per agriturismo che hanno intenzione di puntare tutto su una nuova attività agrituristica, che, diciamocelo, non è proprio alla portata di tutti.

Consideriamo agevolazioni e incentivi per aprire un agriturismo

I costi per aprire un agriturismo non sono, infatti, dei più economici, anzi. Bisogna stabilire fin dal principio un budget, che dovrà essere tenuto sotto controllo, valutando tutte le spese relative all’apertura. Trattandosi di un’attività che unisce diversi fattori, a partire da quello alberghiero, terminando con quello ristorativo, è evidente che non è così facile avviarla e che i costi non aiutano. Per questo motivo, bisogna essere in grado di individuare tutti gli incentivi per aprire un agriturismo e tenere conto dei bandi regionali.

Costi per aprire un agriturismo

Non è semplice dare una stima precisa, bisogna considerare come prima grossa spesa l’edificio, che spesso si tratta di un vecchio casale da ristrutturare, poi ovviamente si passa all’arredamento, il quale quanto più è accurato e tanto più si avrà un aumento dei costi, ma anche un valore aggiunto alla struttura ricettiva finale. Poi si passa ovviamente alle aree dove viene prodotto e manipolato il cibo (partiamo dai campi, le stalle per gli animali, fino alle cucine e ai magazzini).

Chiaramente ci saranno sempre delle rifiniture extra che spesso non si mettono in conto ma che in corso d’opera varrà la pena effettuare, come ad esempio una miglioria della pavimentazione esterna, la costruzione di un’area per bambini, ecc.

Tra le spese per aprire un agriturismo ovviamente bisogna considerare le varie autorizzazioni, le assicurazioni, il costo del commercialista, e i costi per la pubblicità;

… insomma, i costi sono molti, ma se si sa operare anche i ricavi sono notevoli!

Esempio di spese per l’apertura di un agriturismo

  1. Apertura della partita Iva, gratuita in sé, ma si potrebbe dover sostenere un costo variabile tra 50 e 200 euro se ci si rivolge ad un commercialista
  2. Conto fiscale
  3. Costo dell’Iscrizione al Registro delle Imprese della Camera di Commercio, variabile a seconda della città dove l’attività d’impresa viene aperta
  4. Iscrizione al registro regionale degli operatori agrituristici.
  5. Autorizzazione del sindaco per lo svolgimento dell’attività.
  6. I.n.p.s., una spesa che può variare da poche centinaia di euro e diverse migliaia
  7. I.n.a.i.l., anche in questo caso ci sono dei costi variabili
  8. Autorizzazione dei Vigili del Fuoco.
  9. Autorizzazione per l’installazione delle insegne e dei cartelli segnaletici stradali.
  10. Libretto di idoneità sanitaria.
  11. Autorizzazione sanitaria per i locali.
  12. Tassa sui rifiuti, calcolata sulla grandezza dell’agriturismo.
  13. Iscrizione alle associazioni di categoria.

Aprire un agriturismo

Uscendo dalla parte economica e passando per quella “pratica”, come abbiamo accennato in precedenza, in molti hanno un’idea non del tutto corretta su questa attività. Infatti, esistono diversi requisiti su come aprire un agriturismo. La cosa indispensabile è essere in possesso di una qualifica di imprenditore agricolo e possedere una propria attività agricola o d’allevamento. Un agriturismo risulta essere, infatti, un’attività secondaria e che può servire a promuovere i propri prodotti. Questa caratteristica limita la possibilità di avviare un’attività agrituristica a poche persone esperte di agricoltura e che ricavano qualcosa dal proprio lavoro. In caso contrario, il tanto sognato agriturismo rimane un semplice albergo o ristorante, che nulla ha a che vedere con l’idea iniziale.

È molto importante tenere conto della burocrazia e assicurarsi di avere le autorizzazioni necessarie, che non possono essere trascurate al fine di dare vita al proprio progetto. A tal proposito, occorre prendere in considerazione l’idea di consultare un professionista per avviare un piano efficace e tenere sotto controllo il proprio business. Chi è già alla ricerca di agevolazioni per aprire un agriturismo e non vuole spendere altri soldi, può occuparsene da solo, ma solamente se ne è veramente capace, trattandosi di una parte molto delicata del proprio progetto.

Anche se abbiamo cercato di spiegarvi in breve come aprire un agriturismo, alla fine, spetta a voi decidere se buttarvi o meno in questa impresa e l’unica cosa che possiamo augurarvi è buona fortuna!

Aprire un agriturismo senza soldi: i finanziamenti

Se sei alla ricerca di informazioni per aprire un agriturismo senza soldi, ci teniamo a dirti che ci sono tanti finanziamenti anche a tasso zero per aprire un agriturismo (che valgono anche per altre tipologie di attività, ovviamente), convenienti e vantaggiosi, che possono essere richiesti solitamente da coloro che sono disoccupati, che hanno intenzione di avviare una nuova attività d’impresa e che rispettano determinate condizioni e requisiti.

Non tutti possono riuscire ad ottenere questi finanziamenti, e bisogna sicuramente presentare domanda prima di poterli avere, ma con una buona idea di base (magari diversa da quelle classiche che si vedono già in giro) e una eccellente presentazione dell’attività che si vorrà aprire, si potrà concorrere per averli.

Da ricordare che a volte i finanziamenti sono regionali, dunque concessi a seconda della regione dove si vuole aprire l’attività: benché meno ricchi rispetto ai finanziamenti nazionali o europei, possono comunque essere una buona opportunità per aprire un agriturismo senza dover mettere mano al portafoglio e spendere soldi propri.

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Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Accodamento Rata Compass, o Salta Rata

Gino Topini

L’accodamento rata Compass è la soluzione con la quale puoi saltare una rata del finanziamento Compass (sito ufficiale qui) e pagarla a fine prestito.

Vediamo nel dettaglio come funziona e come fare domanda.

Accodamento Rata Compass, cos’è e come funziona

Il servizio di accodamento rata di Compass, o salta rata, è il servizio di Compass che ti permette di spostare il pagamento di una rata alla fine del prestito.

Si tratta di una soluzione utile se perdi il lavoro e non sai come rimborsare il prestito di una finanziaria, se hai avuto delle spese impreviste, o se per qualunque altro motivo non puoi pagare in tempo il tuo prestito Compass.

Vantaggi dell’accodamento rata di Compass

  • organizzare meglio il tuo budget familiare grazie alla possibilità di rimandare il pagamento delle rata alla fine del prestito
  • evitare di finire segnalato come cattivo pagatore e dunque avere future difficoltà ad ottenere altri prestiti personali

Prestiti che ti permettono di saltare la rata

Compass propone il suo prestito Flex per chi cerca delle finanziarie flessibili ed elastiche in Italia.

Con Flex puoi decidere di:

  • saltare la rata fino a 5 volte per tutta la durata del finanziamento (massimo 1 volta l’anno);
  • decidere di diminuire l’importo della rata ed allungare di conseguenza la durata del rimborso.

Inoltre, hai tempi veloci di erogazione del prestito, importo massimo 30.000 € e estinzione anticipatagratuita.

Parliamo di Flex nella nostra recensione ai prestiti Compass.

Come richiedere l’accodamento rata Compass

Per richiedere il salto rata oggi a quanto pare devi rivolgerti direttamente alla tua filiale Compass.

Fino a qualche tempo fa esisteva un modulo apposito di accodamento rata online, indicato anche sulle domande frequenti sul sito Compass, che tuttavia al 2024 non funziona più.

Accodamento rata Compass, opinioni

Andando a cercare delle opinioni in rete sul salto rata di Compass, così da capire quanto funziona bene, abbiamo trovato solo questo post su Altroconsumo, al quale tra l’altro non c’è risposta.

L’idea di offrire un servizio di accodamento rata rimane in tutti i casi valida perché gli imprevisti possono essere sempre dietro l’angolo, e dunque avere un “paracadute” può davvero fare la differenza.

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Come Saltare una Rata

Gino Topini

Saltare una rata nel rimborso di un prestito è possibile con i prestiti flessibili. A volte alcuni prestiti personali permettono di non pagare una o più rate e di spostarla alla fine del finanziamento, dopo l’ultima rata.

In sostanza, si può saltare il pagamento della rata per un mese senza però incorrere nel rischio di essere iscritti nel registro dei cattivi pagatori.

Si può saltare la rata? Come funziona?

La maggior parte dei prestiti personali permette oggi di saltare una rata del finanziamento.

Come funziona? In breve, dai istruzioni alla società finanziaria di non voler pagare la prossima rata del prestito ma di volerla rimandare alla fine, tutto qui.

Le modalità di comunicazione possono variare da finanziaria a finanziaria, ma solitamente è sufficiente una telefonata oppure, se si ha un’area riservata, si può fare tutto da internet. Se non siete sicuri è ovviamente consigliato telefonare alla finanziaria per chiedere come poter procedere.

Saltare una rata del prestito: chi lo può fare?

Tutti possono fare domanda del salto della rata (liberi professionisti, lavoratori dipendenti che chiedono la cessione del quinto dello stipendio, pensionati), ma per tutti ci sono delle condizioni minime da rispettare.

Tali condizioni variano, ancora una volta, da finanziaria a finanziaria, ma in generale sono:

  • necessità di aver rimborsato un numero minimo di rate (solitamente 6) dall’inizio del prestito, senza ritardi e senza problemi
  • impostazione di un intervallo di tempo minimo tra una richiesta di “salto rata” e l’altra (solitamente 12 mesi)
  • impostazione di un numero massimo di richieste di “salto rata” per tutta la durata del prestito: Findomestic permette 3 volte al massimo, Compass 5 (leggi le opinioni sui prestiti Compass)
  • necessità di scegliere come metodo di rimborso delle rate il RID (addebito bancario), dunque no a chi effettua un rimborso con bollettini postali
  • la richiesta va fatta alcuni giorni prima del giorno in cui si dovrà pagare la rata, non all’ultimo minuto, altrimenti si rischia di non fare in tempo

In genere sono queste le condizioni richieste per poter effettuare il salto della rata. Per sapere i dettagli con maggior precisione è, ancora una volta, consigliato rivolgersi direttamente alla società finanziaria.

Come saltare una rata finanziaria per finanziaria

Compass

Per saltare una rata con Compass – sito ufficiale qui – (viene chiamato anche Accodamento Rata Compass) devi chiedere direttamente alla società finanziaria.

Per farlo ti conviene scrivere una email, oppure andare in filiale.

Findomestic

Anche Findomestic permette il salto rata co il Prestito Flessibile Findomestic Cambio Rata e Salto Rata.

  • devi aver pagare tutte le tue rate in maniera regolare, senza saltarle;
  • fare il rimborso del prestito con addebito diretto su conto corrente;
  • devi aver rimborsato almeno le prime 6 rate;
  • puoi saltare una rata all’anno, per ogni anno di durata del prestito;
  • puoi saltare al massimo 10 rate per tutta la durata del finanziamento;
  • non puoi mai fare contemporaneamente il Salto Rata ed il Cambio Rata

Leggi le opinioni sui prestiti Findomestic.

Santander

Il salto della rata con Santander può essere fatto, per tutti i prestiti flessibili, direttamente dall’area riservata, in maniera al 100% digitale.

  • Puoi saltare la rata una volta l’anno;
  • al massimo puoi saltarla per tre volte durante tutta la durata del finanziamento.

Saltare una rata del prestito, vantaggi e svantaggi

Vantaggi

E’ indubbio che il primo e più grande vantaggio sia quello legato alla possibilità di non pagare una rata senza incorrere in problematiche legate alla segnalazione come cattivo pagatore.

Svantaggi

Ovviamente è una scelta che porta, per chi ne fa richiesta, anche un piccolo svantaggio legato al costo totale del finanziamento.

In sostanza, spostando una rata alla fine del prestito personale , si finisce per allungarlo di un mese (spostando due rate lo si allunga di due mesi, e così via).

Questo comporta una spesa maggiore in termini di interessi finali da rimborsare, semplicemente perché il finanziamento dura un periodo in più.

E’ un po’ lo stesso discorso se decidete di rimborsare 1.000 euro, ad esempio, in 6 rate o in 12 rate. Nel primo caso paghereste una rata mensile maggiore (perché la somma si divide per meno mesi) ma il costo finale per gli interessi è inferiore, nel secondo caso invece pagheresti una rata mensile minore (perché la somma si divide per più mesi) ma il costo finale per gli interessi è ovviamente maggiore.

Saltare una rata: le conclusioni

Per poter scegliere bene se spostare una rata alla fine del prestito o se magari fare un po’ più di sacrifici ma comunque pagarla in tempo, bisogna cercare un po’ bilanciare pro e contro di questa soluzione, facendosi magari aiutare e consigliare da un esperto della società finanziaria stessa.

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Ho perso il lavoro, cosa posso fare per pagare la finanziaria o il mutuo?

Guida alle opzioni tra cui scegliere se hai perso il lavoro e non sai cosa fare per pagare le rate della finanziaria o del mutuo.
Gino Topini

Chi ha acceso un prestito personale o un mutuo casa e ha perso il lavoro, la preoccupazione principale diventa come fare per pagare le rate. Nel caso del mutuo, a maggior ragione, è importante trovare una soluzione per evitare di vedersi pignorata la casa.

Come funziona il rimborso di un finanziamento o di un mutuo

Prima di valutare le varie soluzioni, è fondamentale conoscere le basi di come funziona il rimborso di un prestito personale o di un mutuo.

Dal momento in cui accendi un prestito o un mutuo, dovrai sempre pagare le rate in maniera puntuale, altrimenti rischi di:

  • essere segnalato come cattivo pagatore se non paghi le rate di un prestito;
  • vederti pignorata la casa nel caso di un mutuo.

Una eccezione è quando la finanziaria ti dà la possibilità di saltare una rata e rimandarla alla fine del prestito, come nel caso dell’accodamento rata Compass.

Un’altra eccezione è quando sottoscrivi un prestito con una finanziaria flessibile che ti permette poi di abbassare la rata, come la possibilità di abbassare la rata Findomestic.

Ho perso il lavoro, cosa posso fare per pagare la finanziaria o il mutuo?

Vediamo di seguito alcune mosse che puoi fare per uscire da questa situazione nella maniera migliore possibile.

Parlare con la banca o con la finanziaria

Sicuramente devi parlare con la banca o con la finanziaria e spiegare la situazione nel dettaglio, cercando di essere il più onesto possibile su quello che ti è successo.

Non mostrarti mai abbattuto, né disperato, sono il genere di persone che in una banca non vorrebbero mai avere come clienti.

Mostrare che hai dei piani su come risolvere

Se possibile, fagli anche vedere che hai già dei piani su come risolvere la situazione, e che comunque ti stai muovendo concretamente nell’avere un altro lavoro (si spera il prima possibile).

Chiedere la sospensione delle rate del mutuo

Nel caso di un mutuo, puoi sospendere le rate in caso di difficoltà economiche.

L’interruzione prolunga la durata del contratto e le relative garanzie per un periodo uguale alla durata della sospensione stessa.

Una volta finita la sospensione, riprenderai a pagare come prima, a meno che nel frattempo non fai la rinegoziazione del mutuo.

La sospensione delle rate del mutuo è generalmente concessa nel caso di perdita del lavoro o a causa di condizioni di invalidità grave.

Chiedere la sospensione delle rate di un prestito personale

Al contrario di quello che accade con i mutui, la legge non prevede nessuna possibilità di sospensione del pagamento delle rate di un finanziamento in caso di perdita del lavoro.

Nonostante questo ci sono delle opzioni che puoi ancora sfruttare:

  • le opzioni di salto rata del prestiti flessibili;
  • l’assicurazione contro la perdita di lavoro prevista da alcuni prestiti come la cessione del quinto.

Ricorda che nel caso di un prestito personale, la sospensione delle rate del prestito dev’essere negoziata con la banca, non c’è nessun obbligo di legge. Tuttavia, tieni a mente che l’obiettivo degli istituti di credito è quello di riavere le somme che ti hanno prestato, non quello di farti segnalare come cattivo pagatore nel registro CRIF.

Come pago la cessione del quinto se ho perso il lavoro?

Quando firmi un contratto di cessione del quinto, la situazione è diversa rispetto a quella dei prestiti personali.

La stipulazione della cessione del quinto, oltre a darti un’assicurazione che copre nel caso di perdita di lavoro involontaria (dunque si viene licenziati), è subordinata all’autorizzazione del trattamento di fine rapporto TFR in favore della finanziaria o della banca.

Per questo motivo, in caso di licenziamento, l’ex dipendente deve pagare le rate mensili usando il TFR accantonato.

In caso di licenziamento con cessione del quinto ancora attiva ci sono due possibilità a seconda che il debito residuo sia superiore o inferiore rispetto al valore del TFR accantonato:

  • Se il debito residuo è maggiore del TFR, il dipendente dovrà pagare la differenza con un bonifico;
  • se il debito residuo è minore del TFR, la compagnia assicurativa pignorerà una parte dello stipendio o della pensione per coprire il debito, così il lavoratore sarà debitore nei confronti della compagnia assicurativa e non dell’istituto di credito.
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Come compilare una una cambiale, esempio

Guida per principianti alla compilazione di una cambiale. Come si compila una cambiale?
Gino Topini

Vuoi sapere come si compila una cambiale? Hai paura di sbagliare nel compilare una cambiale e non sai che cosa ti potrebbe succedere? Nessun problema, te lo diciamo noi, continua a leggere.

Come si compila una cambiale, esempio

Nel nostro esempio su come compilare una cambiale partiamo prima di tutto da una immagine del titolo, che ci serve come punto di partenza.compilazione-cambiale

Partendo dall’alto, vediamo che la prima cosa da inserire nella cambiale sono la data ed il luogo dell’emissione.

Non ci sono particolari formalità da questo punto di vista: il luogo può essere scritto inclusa la provincia, la data sia informato solo numeri che numeri e lettere.

Bisogna poi inserire la cifra in euro, avendo cura di indicare anche i decimali. Ad esempio, nel caso di una cambiale da 1.000 euro, bisognerà scrivere 1.000,00 , con i due zeri dopo la virgola che indicano che si tratta di una somma “netta”.

E’ consigliato, dopo le due cifre dopo la virgola, inserire un segno tipo cancelletto (#), che sta ad indicare che la cifra finisce lì e non c’è null’altro da inserire.

Bisogna poi indicare la scadenza della cambiale, ovvero il giorno in cui essa dovrà essere soddisfatta (pagata), fondamentale da ricordare per evitare di pagare una cambile in ritardo.

La dicitura “pag” deve essere completata con un “erò” o con un “ate”. Nel primo caso si sta sottoscrivendo un “pagherò cambiario”, nel secondo una “cambiale tratta”, nel rispetto delle differenze tra cambiale tratta e pagherò.

Nel campo “al” va indicato il nome del beneficiario della cambiale. Nel caso in cui la stessa venga emessa in favore proprio, è possibile scrivere “a me medesimo”.

Occorre poi riportare nuovamente la somma di denaro, questa volta indicata in lettere. Le legge permette di scrivere gli importi in centesimi ancora in numeri, ad esempio, per indicare 180 euro e 45 centesimi, si può scrivere “cento ottanta / 45”.

Anche in questo caso conviene scrivere, dopo le due cifre dei decimali, un segno (come un cancelletto, #) ad indicare che l’importo “finisce lì”.

Nel caso di discordanza tra valore in lettere e valore in numeri, prevale il valore in lettere.

La cambiale viene poi chiusa con le indicazioni del domicilio del debitore (la parte rosa nell’immagine all’interno di questo articolo, con le indicazioni circa la domiciliazione cambiaria, ovvero dove è possibile riscuotere il titolo (l’indirizzo può non corrispondere a quello del debitore, ma può essere, ad esempio, la sede di una banca o l’indirizzo di colui che pagherà).

Infine, occorre che la cambiale sia firmata.

Per cosa si usa una cambiale

La cambiale è un titolo esecutivo utilizzato, tra le altre cose, anche come garanzia nel caso dei prestiti cambializzati, oppure per garantire dei rapporti di credito e debito tra due aziende o due soggetti.

Si tratta, ad oggi, di uno strumento finanziario di cui si fa davvero molto uso.

Il bollo cambiario

Affinché la cambiale sia valida, non è necessario che ci sia il bollo cambiario. La sua assenza, tuttavia, pregiudica l’esecutività del titolo, che non può essere più usato per pignorare i beni del debitore nel caso di mancato pagamento.

Ne consegue che, nel caso dei già citati prestiti con cambiali, il bollo cambiario sia fondamentale. Per maggiori informazioni, ti invitiamo a guardare il nostro Prestiti Cambializzati 360 alla pagina del bollo cambiario.

La cambiale in bianco

Le indicazioni da riportare in cambiale sono obbligatorie per avere un titolo cambiario “classico”, ma anche se la stessa venisse emessa senza alcune indicazioni sarebbe comunque valida e si parlerebbe di cambiale in bianco. In questo caso si hanno 3 anni di tempo per poter compilare il titolo secondo le indicazioni e gli accordi presi in precedenza dalle parti.

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Cambiale in Bianco: Guida e Differenze con la Cambiale Incompleta

Cos'è la cambiale in bianco e come funziona. Differenze tra la cambiale in bianco (in cui c'è accordo di riempimento tra le parti) e cambiale incompleta (in cui NON c'è questo accordo).
Gino Topini

Si parla di cambiale in bianco per indicare quella tipologia di titolo cambiario, tratta o pagherò (leggi le differenze tra cambiale tratta e pagherò), che viene emessa senza la compilazione di tutti gli elementi fondamentali, ma con la dicitura “cambiale” e dietro ad un accordo tra le parti in merito alla compilazione della stessa.

La cambiale in bianco è un titolo che non ha tutti i requisiti essenziali e che quindi non può essere riscosso, anche se ha ancora valore esecutivo.

Cambiale in bianco, come funziona

Incassare una cambiale in bianco

La cambiale in bianco può essere incassata dopo dopo averla compilata in maniera corretta di tutti i requisiti mancanti ed entro la data di incasso, altrimenti si parla comunque di cambiale non pagata o pagata in ritardo.

La compilazione deve essere fatta con un accordo di riempimento della cambiale in bianco, perso precedentemente tra accettante e traente. Qualunque compilazione che venga fatta al di fuori di questi accordi (si parla di abusivo riempimento) porta semplicemente all’opponibilità della violazione del patto di riempimento, ma solo in caso di portatore di mala fede (cioè se la cambiale viene riempita in maniera sbagliata con dolo, ovvero facendolo apposta).

In nessun caso una cambiale compilata in maniera sbagliata non acquisisce valore.

Rischi dell’emissione di cambiali in bianco

Dal momento in cui si decide di emettere una cambiale in bianco occorre prestare molta attenzione per il semplice motivo che il rischio che corre l’emittente è notevole.

Dato che di solito l’accordo tra le parti, in merito alla compilazione della cambiale emessa senza tutti gli elementi fondamentali, è solo verbale, qualora il titolo cambiario (tratta o pagherò) venisse compilato in maniera non conforme agli accordi presi, sarebbe difficile poterlo dimostrare e ci si troverebbe comunque impegnati nel pagamento del titolo cambiario (che è comunque esecutivo e

deve essere pagato per evitare di ritrovarsi iscritti nel registro dei protestati).

Tuttavia, chi compila una cambiale in bianco in maniera sbagliata e lo fa con dolo, può risponderne penalmente.

E’ anche per questo motivo che una emettere cambiale in bianco a garanzia, o per pagamento, non è mai una buona idea, anche se, nel caso in cui ce ne fosse bisogno, può essere fatto e si tratterebbe di un titolo realmente valido.

Tempo massimo per poter compilare la cambiale in bianco

Dal momento in cui viene emessa una cambiale in bianco (che, ricordiamo, è una cambiale senza tutti i dati fondamentali ed obbligatori), si hanno 3 anni dalla firma per poterla compilare, dopodiché cade in prescrizione.

Bollo su cambiale in bianco

Il titolo cambiario necessita della bollatura per poter avere potere esecutivo, e nel caso di cambiale in bianco si può applicare un bollo ridotto in virtù del fatto che mancano alcuni elementi fondamentali.

Ammortamento cambiale in bianco

La procedura di ammortamento di una cambiale è quella secondo la quale si vuole privare di validità il titolo nei confronti di terzi, quando esso viene perso, sottratto o distrutto, al fine di assicurarne il pagamento solo al proprietario della cambiale stessa.

Nel caso in cui ci si trova di fronte allo smarrimento o al furto di un titolo cambiario in bianco, la procedura di ammortamento vale e può essere fatta, a condizione di indicare con chiarezza, nella procedura di ricorso, quali erano i dati mancanti.

Avallo cambiale in bianco

Esattamente come per una cambiale tradizionale, anche quella in bianco può essere avallata. Con l’avallo ci si trova nella situazione in cui un soggetto (il cosiddetto avallante) sottoscrive una cambiale garantendo il pagamento da parte di un’altra persona (il cosiddetto avallato).

La procedura di avallo, sempre valida per quelle “classiche”, può essere fatta anche per le cambiali in bianco, fermo restando il fatto che la compilazione del titolo cambiario deve avvenire secondo indicazioni e nel rispetto di quanto previsto dalla Legge Cambiaria.

Cambiale in bianco vs. Cambiale incompleta: le differenze

Spesso i concetti di cambiale in bianco e di cambiale incompleta sono considerati uguali, in realtà sono due cose leggermente diverse e la differenza sta nell’accordo alla compilazione della cambiale:

  • la cambiale in bianco è una cambiale senza tutti i dati, ma c’è accordo di compilazione tra debitore e creditore;
  • la cambiale incompleta è una cambiale senza tutti i dati e NON c’è accordo di compilazione tra debitore e creditore;

Per quanto riguarda la nozione di “cambiale incompleta”, viene generalmente accettata dalla dottrina e dalla giurisprudenza anche se non è esplicitamente menzionata nella Legge Cambiaria. Spesso si fa riferimento a concetti come “exceptio doli generalis” o “eccezione di abusivo riempimento” per trattare casi di cambiali incomplete o impropriamente riempite.

Se dunque hai una cambiale non completamente compilata, ma solo con la firma di chi la emette, questa cambiale non è valida come prova di debito. Se qualcuno riempie il resto dei dati senza accordo, chi ha firmato la cambiale può difendersi in tribunale. Però, se la cambiale incompleta viene poi data a una terza persona che non sapeva dei problemi, la cambiale diventa valida per proteggere questa terza persona.

Questo è previsto dall’articolo 14 della legge sulle cambiali (Regio Decreto 21 dicembre 1933, n. 1669) che parla di protezione del “terzo prenditore di buona fede”, cioè di una terza persona che acquisisce la cambiale in modo legittimo senza conoscerne le possibili irregolarità.

Cambiali in bianco e prestiti

Nel caso di prestiti con le cambiali il concetto di cambiale in bianco diciamo che “non esiste”, nel senso che tutti i titoli cambiari emessi a garanzia di un prestito personale vengono debitamente compilati.

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Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Differenze tra cambiale tratta e pagherò

La differenza tra la cambiale tratta e il pagherò sta nel meccanismo di pagamento: la tratta è un ordine del debitore alla banca di pagare al credutore una certa somma; il pagherò è una promessa di pagamento del debitore in favore del creditore.
Gino Topini

La cambiale è un titolo di credito molto importante e diffuso. E’ usato, infatti, in ogni situazione in cui occorre stabilire con precisione dei rapporti creditizi tra persone o, come nel caso dei prestiti cambializzati, tra un istituto di credito e un soggetto (debitore).

Differenze tra cambiale tratta e pagherò

La cambiale tratta ed il pagherò sono due cambiali leggermente diverse, che indicano tutte e due l’obbligo di pagare in carico al debitore, vediamo in che cosa differiscono.

Ecco la tabella aggiornata che sintetizza le differenze tra cambiale tratta e pagherò:

Caratteristica Cambiale Tratta Pagherò Cambiario
Soggetti Coinvolti Traente (debitore), Trattario (solitamente una banca), Prenditore (creditore) Traente (debitore), Prenditore (creditore)
Numero di Parti Tre Due
Tipo di Impegno Ordine di pagamento Promessa di pagamento
Codice Civile Articolo 1269 Articolo 1268
Accettazione Necessita dell’accettazione esplicita del trattario per diventare obbligo di pagamento Automaticamente un obbligo di pagamento

Differenza tra cambiale tratta e cambiale pagherò

Differenza tra cambiale tratta e cambiale pagherò

Cos’è una cambiale tratta

La cambiale tratta è un documento con il quale il debitore dà l’ordine ad un altro soggetto di pagare, per suo conto, in favore del creditore. Questo effetto, dunque, coinvolge tre soggetti:

  • traente, colui che dà l’ordine di pagare, tipicamente il debitore;
  • il trattario, colui che paga, solitamente una banca;
  • prenditore, colui che potrà beneficiare della cambiale, ovvero il creditore.

Secondo l’articolo 1269 del Codice Civile, la cambiale tratta è una sorta di delegazione di pagamento, in cui il rapporto tra traente e trattario è noto come “di provvista”, mentre quello tra trattario e prenditore come “di valuta”.

Se il trattario non ha accettato la cambiale, non diventa automaticamente obbligato a pagare; quest’obbligo nasce solo se il trattario accetta in maniera esplicita l’ordine di pagare, ovvero se riporta tale accettazione scritta sul titolo.

L’ordine di pagamento deve essere “incondizionato”, ovvero senza condizioni. Questo vuol dire che non si può subordinare il pagamento di una cambiale al verificarsi di determinate condizioni (“se verrò promosso al lavoro”).

Cos’è un pagherò cambiario

Il pagherò cambiario è la promessa, fatta dal debitore al creditore, di pagare alla scadenza una certa somma. In questo caso non c’è alcun ordine di pagamento, ma solo una promessa.

Le parti coinvolte in un pagherò cambiari sono due:

  • traente, colui che fa la promessa di pagamento, tipicamente il debitore;
  • prenditore, colui che beneficerà della cambiale, ovvero il creditore.

Secondo l’articolo 1268 del codice civile, anche in questo caso la promessa di pagamento deve essere incondizionata, ovvero senza condizioni. Non è possibile fare un pagherò subordinato a determinate condizioni.

Cambiale tratta vs pagherò, quale è più sicuro?

In linea di massima, la cambiale tratta è più sicura perché coinvolge un terzo soggetto, solitamente un istituto di credito, che si impegna a pagare per conto del debitore.

Punti in comune tra cambiale tratta e pagherò

Oltre a tutte le differenze viste prima, la cambiale tratta e il pagherò hanno anche dei punti in comune:

  • sono una cambiale;
  • sono esecutivi in caso di cambiale non pagata (quindi il debitore rischia l’espropriazione forzata dei suoi beni);
  • la compilazione della cambiale avviene praticamente allo stesso modo, tranne per alcune differenze circa l’indicazione di “pagherò” o di “pagherete” per la tratta;
  • rispettano le caratteristiche di letterali, autonomia e astrattezza tipici delle cambiali.
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Cambiale Pagata in Ritardo

Si hanno dieci giorni di tempo per pagare una cambiale scaduta e se si rispettano questi tempi non succede niente. Mentre cosa succede in caso di cambiale pagata in ritardo? Il creditore può avviare il pignoramento.
Gino Topini

Cambiale pagata in ritardo

Può accadere, a volte, che una cambiale possa essere pagata in ritardo.

In questo caso, il creditore manda un atto di precetto al debitore, cioè l’intimazione a pagare entro i successivi dieci giorni. Se il debitore comunque non paga e il ritardo si accumula dall’11° giorno in poi, allora può iniziare il pignoramento.

Cambiale non pagata

Se la cambiale non è pagata entro la data di scadenza, la stessa può essere contestata e dare il via ad un’azione esecutiva. L’obiettivo è ovviamente quello di soddisfare il credito del beneficiario della cambiale stessa.

L’azione esecutiva porta, per prima cosa, al protesto del debitore (iscrizione nel registro del protestati), poi ad un’azione esecutiva che può sfociare in:

  1. esecuzione forzata sul patrimonio del debitore;
  2. decreto ingiuntivo;
  3. giudizio di cognizione.

Gli atti descritti qui sopra vengono eseguiti in ordine, dal primo all’ultimo:

  • per prima cosa si cerca di procedere con l’esecuzione forzata sui beni del debitore. Questo significa, ad esempio, il pignoramento dell’auto, che dunque viene sequestrata e venduta all’asta;
  • in alternativa, si può procedere al decreto ingiuntivo prima di procedere al pignoramento;
  • se nessuna delle due strade precedenti può essere percorsa, si prova con l’ordinario giudizio di cognizione, un’operazione lunga che ha come scopo finale quello di portare il debitore di fronte ad un giudice e farlo citare in giudizio. Al termine del processo, il giudice può condannare il debitore a pagare la cambiale scaduta.

Cambiale non pagata e iscrizione al registro protesti

Nel caso in cui il mancato pagamento alla scadenza della cambiale porta all’iscrizione nel registro dei protestati, per poterne uscire bisognerà pagare la cambiale in sospeso, anche se in ritardo, poi sarà possibile presentare istanza di cancellazione la CCIAA competente o direttamente presso la Cancelleria del Tribunale.

Cosa succede dopo l’iscrizione del registro dei protesti

E’ pratica comune, dopo l’iscrizione nel registro protesti, avere delle difficoltà di non poco conto in termini di ottenimento di un prestito personale, così come per l’apertura di un nuovo conto corrente.

In entrambi i casi le banche tendono a non concedere i prestiti a protestati, anche se dobbiamo dire onestamente che i prestiti per protestati a dipendenti e a pensionati sono concessi senza grandi problematiche.

Abbiamo capito che non è mai positivo non pagare una cambiale, o pagarla in ritardo.

Per avere la certezza di non saltare il pagamento, leggi anche il nostro articolo su come si paga una cambiale, in cui spieghiamo dettagliatamente tutto quello che devi sapere per evitare di non pagare una cambiale, o di saltare un pagamento.

Per approfondire ti invitiamo anche a leggere il nostro testo sui prestiti cambializzati, che affronta in maniera completa l’argomento e fornisce delle linee guida per poter presentare domanda, con successo, di questa tipologia di prestito.

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Microcredito, cos’è e come funziona e migliori offerte

Trova la soluzione di Microcredito più adatta alla tua azienda. Come si accede al Microcredito? Ecco una guida con caratteristiche ed informazioni sull'argomento e sulle banche convenzionate
Gino Topini

In questa sezione trovi l’elenco con offerte di Microcredito di oggi 23 aprile 2024.

Lo scenario economico attuale richiede investimenti di una certa portata per essere competitivi e costantemente al passo coi tempi. Tuttavia, esistono innumerevoli realtà che non riescono a reggere un ritmo del genere solo ed esclusivamente con le proprie forze, per cui ricorrono a un microcredito immediato in grado di dar loro il sostegno desiderato.

Inoltre, sappi che per il microcredito 2021 sono entrate in vigore alcune novità che rendono ulteriormente appetibile questa forma di finanziamento come l’innalzamento della soglia erogabile fino a un massimo di 50.000 euro grazie al decreto Ristori (art. 1, comma 14-quinquies L 176/2020) rispetto al Decreto Cura Italia che lasciava tale soglia a 40.000 euro. Insomma, una cifra davvero invitante che attraverso un utilizzo concreto e costruttivo potrà condurti ai risultati sperati in men che non si dica.

Microcredito, cos’è e come funziona

Entrando nel dettaglio della faccenda introdotta poc’anzi, si può dire che il microcredito sia la concessione di somme di denaro alle imprese che non riescono a soddisfare autonomamente le proprie esigenze. Diverso quindi dal microprestito, che invece è destinato ai privati.

A differenza dei piccoli prestiti bancari, questa forma di finanziamento funziona avvalendosi di tassi di interesse molto bassi e fornisce monitoraggio e assistenza tecnica alle attività finanziate.

Inoltre, c’è quasi sempre una sorta di approccio etico verso le tue priorità affinché tu ti senta tutelato, economicamente parlando, in tutto e per tutto.

Soggetti Beneficiari del Microcredito

I soggetti che possono beneficiare del microcredito sono: professionisti e imprese individuali titolari di partita IVA da non più di cinque anni e con massimo 5 dipendenti; società a responsabilità limitata semplificata, società cooperative titolari di partita IVA da meno di cinque anni e con un tetto massimo 10 dipendenti e società di persone di nuova o vecchia fondazione.

Vedi anche la pagina specifica sui finanziamenti alle aziende e la cessione del quinto a dipendenti di piccole aziende.

Non mancano, ad ogni modo, realtà che erogano quanto descritto sino ad ora anche nei confronti di nuclei familiari disagiati.

Requisiti economici finanziari per ottenere il Microcredito

requisiti indispensabili per accedere al microcredito riguardano il possesso di determinati parametri da calcolare nell’arco dei tre esercizi antecedenti la richiesta di finanziamento. Per cui, se l’attivo patrimoniale non supera i 300.000 euro, se i ricavi non superano i 200.000 euro e se il livello di indebitamento non va oltre i 100.000 euro, allora puoi proporti senza alcun tipo di problema.

Microcredito: Investimenti ammissibili

Un microcredito a regola d’arte consente le seguenti tipologie di investimento: acquisto di beni, materie prime o servizi connessi all’attività; ripristino del capitale circolante; specifiche operazioni di liquidità; il pagamento delle retribuzioni dei nuovi dipendenti; i costi da sostenere per la formazione aziendale.

Caratteristiche del finanziamento Microcredito

Le banche che possono erogare un microcredito devono rispettare delle caratteristiche precise. Innanzitutto, può avere una durata massima di 7 anni e non può essere assistito da garanzie reali.

Inoltre, il limite di 40.000 euro può essere superato aggiungendoci 10.000 euro; a patto, però, che l’erogazione che hai richiesto sia frazionata presupponendo la puntualità dei versamenti al pagamento delle sei rate pregresse e il raggiungimento di determinati risultati intermedi previsti dal contratto.

Banche convenzionate per il Microcredito

Le banche italiane convenzionate per il microcredito seguono una distribuzione regionale abbastanza eterogenea che, però, può tornarti utile in qualunque momento a seconda delle circostanze.

Una delle più importanti è sicuramente Banca Etica, che attraverso il Fondo di Garanzia PMI sostiene l’avvio e lo sviluppo delle microimprese e dei professionisti nell’accesso alle fonti finanziarie, mediante una garanzia pubblica.

Stesso dicasi per BNL e Microcredito Centrale, leader del settore e dotate di una serie di benefit a dir poco eccezionali.

Microcredito del fondo di garanzia

Innanzitutto, i soggetti beneficiari del microcredito del fondo di garanzia devono rispettare i requisiti elencati poc’anzi.

In aggiunta a ciò, i soggetti che erogano una prestazione relativa al microcredito sono tenuti a prestare servizi di assistenza e di monitoraggio in fase di istruttoria e di rimborso. Grazie a questa tipologia di interventi, puoi contare su un appoggio efficace per la formazione sulle tecnologie avanzate o sulle tecniche di amministrazione; oppure, per avere delle indicazioni utili in fase di definizione della strategia di sviluppo, imprescindibile per una crescita degna di tale nome.

Per presentare la domanda ed ottenere la garanzia in modo semplice e intuitivo, basta seguire la procedura telematica del sito ufficiale dei Fondi di Garanzia. Inserendo il tuo nome, il codice fiscale e l’indirizzo e-mail, ti registrerai al portale e potrai prenotarti in tal senso indicando, successivamente, ragione sociale, forma giuridica, posta elettronica certificata, importo dell’operazione,codice fiscale e e-mail. Dopodiché, la procedura online in questione emette una ricevuta che puoi tranquillamente stampare e conservare.

La prenotazione è valida per 5 giorni, per cui in questo lasso di tempo devi trovare un soggetto disposto a concedere il finanziamento desiderato. Una volta individuato, hai 60 giorni di tempo per presentare la richiesta di ammissione alla garanzia da parte di un soggetto abilitato.

La concessione di una garanzia pubblica è un vantaggio di assoluto spessore. D’altro canto, il Fondo promotore interviene senza la valutazione economico-finanziaria del beneficiario finale.

In poche parole, puoi anche evitare di presentare documenti contabili, business plan o molto altro ancora poiché non condizionerà affatto l’esito della concessione. In più, il Fondo interviene fino all’80% dell’ammontare del finanziamento concesso; a ciò devi poi aggiungere la gratuità della concessione trattata sino da ora, visto e considerato che il Fondo non pretenderà alcuna commissione. I

nsomma, un’occasione allettante per rivoluzionare il proprio business.

Ente Nazionale per il Microcredito

L’Ente Nazionale per il Microcredito ha una mission ben precisa, ossia favorire l’accesso al credito sia alle imprese che a quelle persone appartenenti a delle categorie sociali svantaggiate. A ciò, poi, si abbina una vision puramente etica, una peculiarità da non sottovalutare affinché le tue richieste trovino, sempre e comunque, un riscontro equilibrato ed attento al dettaglio.

L’ente, quindi, sostiene un concetto di welfare moderno e all’avanguardia in cui si mescolano le finalità sociali e le basi della finanza per dare voce ad un connubio costruttivo e a dir poco performante.

D’altro canto, basta vedere i risultati ottenuti dall’ente in questione per rafforzare la pubblica amministrazione e iniziative imprenditoriali private. A cominciare dal Capacity Building per rafforzare attività di partenariato e molto altro ancora all’interno del settore pubblico, un’area cruciale per l’andamento del paese. I

MICRO-WORK, invece, segue il filone del network occupazionale per dare nuove opportunità professionali soprattutto a chi ne ha disperato bisogno. Mentre il microcredito per l’area turistica può essere utile soprattutto sei hai un complesso ricettivo; grazie, infatti, all’impegno di stakeholders qualificati, potresti giungere a delle somme capaci di rimodulare la tua attività proiettandola verso vette di eccellenza semplicemente eccezionali.

Quindi, si tratta di una prospettiva intrigante da cogliere immediatamente senza alcun tipo di ripensamento.

Unicredit, Microcredito con Garanzia FEI

Una delle tipologie di finanziamento agevolato offerte da Unicredit riguarda il microcredito dedicato alle micro imprese, per avviare e sostenere le attività imprenditoriali.

Nello specifico, questa forma di erogazione economica è un mutuo chirografario nato grazie all’accordo con il Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI) e al programma EaSi.

Mediante ciò, tu che sei un micro imprenditore puoi beneficiare non solo di una determinata liquidità ma potrai anche avvalerti di competenze e reti di relazioni fondamentali per lo sviluppo concreto della tua attività.

Per quanto riguarda l’importo ottenibile, si va da un minimo di 2.000 euro a un massimo di 50.000 euro, mentre la durata va dai 2 ai 6 anni.

Al fine di non lasciare nulla al caso, Unicredit ti segue con un supporto preliminare per la redazione del tuo business plan. Grazie, infatti, ad una rete di partner convenzionati con l’istituto di credito in oggetto, potrai elaborare la tua idea di business includendo parametri e aspetti al passo coi tempi.

Oppure, puoi usare la piattaforma dedicata fornita dalla società Qredits Microfinanciering Nederland che ti accompagnerà passo dopo passo nella compilazione e definizione del tuo business plan.

La registrazione al portale è gratuita e puoi farla in qualunque momento.

BPER, Microcredito PMI

Un’altra realtà finanziaria su cui puoi puntare senza alcuna riserva è BPER Banca. Difatti, attraverso un accordo con l’Ente Nazionale per il Microcredito, la microimpresa può entrare in contatto con una serie di vantaggi e servizi davvero allettanti.

Inoltre, questo microcredito vanta delle peculiarità semplicemente invitanti che ne accrescono ulteriormente lo spessore qualificandolo come uno dei migliori del mercato.

La durata varia a seconda delle esigenze dai 3 ai 5 anni; l’importo massimo finanziabile è di 25.000 euro (ma per alcune situazioni particolari può arrivare anche a 35.000); infine, la garanzia della tempestività del finanziamenti richiesto è certificata dalla solidità dell’istituto in questione.

Va detto che questo microcredito targato BPER Banca ha, come finalità principale, l’acquisizione di beni e servizi connessi all’attività – inclusi quei costi per formazione e retribuzioni nuovi dipendenti o soci lavoratori. A ciò, poi, si affianca un servizio di tutoraggio che comprende, tra i vari dettagli, la verifica e la costruzione di un business plan, l’analisi del mercato di riferimento, l’accompagnamento post erogazione. Insomma, a conti fatti hai a che fare con un prodotto finanziario di valore assoluto in grado di darti tutte quelle certezze concrete che cerchi da tempo per implementare lo sviluppo della tua attività.

Fondo Microcredito Gruppo 5 Stelle

Il Fondo Microcredito del Gruppo 5 Stelle Regione Lazio fornisce un aiuto sostanzioso a piccole realtà imprenditoriali e famiglie che non riescono ad affrontare spese mediche importanti tese a curare i propri figli da patologie gravi. In questo modo, ti viene data una mano per ogni genere di esigenza affinché tu possa vivere con serenità sia il presente che il futuro immediato. Questa sezione speciale è stata costituita nell’ambito del Fondo Regionale per il Microcredito e la Microfinanza in attuazione della Determinazione n. G15633 del 22 dicembre 2016, modificata con la Determinazione n. G14800 del 31 ottobre 2017.

La linea di intervento appena descritta prevede due linee guida. La prima consiste nell’erogazione di un finanziamento, con la forma tecnica di mutui chirografari, con importo compreso tra 5.000 25.000 euro, da restituire al tasso di interesse dell’1%. La durata in tal senso è variabile e il rimborso si modula mediante rate costanti posticipate con cadenza mensile.

Per quanto riguarda, invece, la seconda linea di intervento, i finanziamenti hanno la forma tecnica di prestiti personali di importo compreso tra 1.000 e 10.000 euro, a tasso zero, con una durata variabile e rimborso in rate costanti posticipate, mensili. In entrambi i casi, il finanziamento copre il 100% delle spese previste.

PerMicro

PerMicro si pone come un punto di riferimento autorevole per chi non riesce ad accedere al credito tradizionale a causa di mancanza di garanzie reali oppure per insufficiente storico creditizio. In questo modo, si offre a soggetti deboli e a rischio di emarginazione una valida opportunità di inclusione finanziaria e sociale.

D’altro canto, la mission di questa realtà finanziaria è molto chiara: evitare discriminazioni di ogni sorta per garantire a tutti, indistintamente, le medesime opportunità di crescita. Una visione condivisibile che ti dà la piena di certezza di avere a che fare con una società etica, equilibrata ed attenta ad ogni minimo dettaglio.

Per le imprese, PerMicro dà tutto il supporto possibile a patto che i richiedenti abbiano capacità tecniche ed imprenditoriali e siano propensi verso una buona idea di fare impresa. A tal proposito, la realtà in questione fornisce un accompagnamento durante la stesura del business plan e dona pieno sostegno durante la fase di start up.

Se, invece, si tratta di un nucleo familiare, PerMicro eroga fino a 15.000 euro per sostenere le tue spese familiari come ad esempio: pagare cure mediche, ristrutturare casa, traslocare, cambiare auto, frequentare un corso di formazione, oppure mandare a scuola i tuoi figli.

Microcredito di Solidarietà

Un altro istituto da tenere d’occhio è Microcredito di Solidarietà. Nata nel 2006, questa realtà va incontro alle richieste di sostegno finanziario provenienti da alcune fasce di soggetti deboli, che trovano difficoltà ad accedere ai canali ordinari del credito bancario. Pur avendo una finalità prettamente sociale, Microcredito non si propone né effettua beneficenza a fondo perduto.

La società basa prevalentemente l’analisi del merito creditizio più sul profilo etico del richiedente (infatti oltre alla domanda di finanziamento è richiesto di sottoscrivere anche un patto etico) che patrimoniali e reddituali. Insomma, un discorso a tutto tondo di cui tener conto al fine di ottenere il sostegno desiderato per soddisfare le tue esigenze primarie.

Va detto che sono a carico del beneficiario tutte le imposte e tasse afferenti il finanziamento. Ogni onere e spesa relativi all’istruttoria della pratica, alla formalizzazione dell’operazione, all’invio del rendiconto annuale, sono ad esclusivo carico di Microcredito.

Per la formalizzazione di eventuali garanzie e per ulteriori particolari richieste ( ad esempio duplicati, certificazioni, ecc.) gli oneri sono a carico del beneficiario in misura da concordare preventivamente caso per caso; sono a totale carico del beneficiario tutte le spese, anche legali, sostenute da Microcredito per inadempimenti del Beneficiario medesimo ed a seguito della intervenuta risoluzione o decadenza dal beneficio del termine.

Microcredito, conclusioni e vantaggi

Dopo questa lunga carrellata di dettagli, puoi constatare che il microcredito ha enormi vantaggi per il soddisfacimento delle tue priorità. In aggiunta a ciò, sapere di poter contare su un’assistenza a 360 gradi ti dà maggiore serenità per portare avanti ogni genere di discorso, economico e non.

Quindi, se rientri in una delle categorie appena descritte e hai bisogno di una mano, approfittane e dai una svolta al tuo domani.

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Mettinconto CRIF Recensioni ed Opinioni

Mettinconto Crif è il servizio CRIF che permette di conoscere lo stato di cattivo pagatore e il proprio livello di affidabilità creditizia, importanti per fare domanda di prestito personale.
Gino Topini

Recensioni ed opinioni Mettinconto CRIF

Cos’è Mettinconto CRIF

Mettinconto CRIF è una soluzione che ti può aiutare a capire meglio la tua posizione creditizia. Questo servizio offre una gamma completa di strumenti per analizzare e gestire il tuo profilo creditizio e capire se sei affidabile o meno per prestiti o altre forme di credito.

Mettinconto CRIF offre:

  • Un report in 24 ore sugli elementi creditizi registrati nei Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC) di CRIF e nei database pubblici.
  • Una valutazione di “creditworthiness”, cioè un valore della propria validità creditizia secondo CRIF, per anticipare il giudizio di un finanziatore su di te.
  • Accesso a un’area privata per 15 giorni per verificare e correggere i tuoi dati.
  • Un pannello di controllo intuitivo, per semplificare la navigazione e la comprensione dei dati presentati.
  • Supporto specializzato da operatori esperti per domande e gestione del tuo profilo creditizio.
  • La possibilità di collegare i tuoi conti bancari per un’analisi completa.
  • Monitoraggio continuo e aggiornamenti sulla tua posizione creditizia, per mantenerti sempre informato su eventuali cambiamenti.

Chi dovrebbe usare Mettinconto CRIF

A chi si rivolge Chi dovrebbe usarli? Per sapere che cosa?
Chi vuole richiedere un prestito o mutuo Individui interessati a ottenere un finanziamento, prestito o mutuo È il momento giusto per chiedere un finanziamento e la banca lo concederebbe?
Chi vuole capire se è stato segnalato Persone che vogliono verificare la presenza di segnalazioni negative Perché sono stato segnalato come “cattivo pagatore”? Come posso accedere alle mie informazioni creditizie?
Chi vuole controllare entrate e uscite Individui o famiglie che vogliono gestire e monitorare la loro situazione finanziaria Come posso monitorare la mia posizione finanziaria? Come posso gestire il mio bilancio familiare e fissare obiettivi?
Chi vuole sapere perché gli è stato rifiutato un prestito Persone a cui è stato negato un finanziamento o mutuo Perché mi è stato rifiutato un prestito o mutuo e come posso risolvere questa situazione?

Perché è importante usare Mettinconto CRIF

Quando si cerca un prestito personale è importante avere la certezza di non essere segnalato come cattivo pagatore, per avere un finanziamento migliore, dai tassi di interesse più vantaggiosi, e anche per ridurre il rischio di un prestito rifiutato.

Addirittura, per alcune categorie di lavoratori diventa difficile, se non addirittura impossibile, avere accesso al credito nel caso di problemi finanziari pregressi (è un po’ il discorso dei prestiti per segnalati CRIF e senza controllo autonomi).

Cos’è l’affidabilità creditizia

Con questo termine si intende un parametro fondamentale che le banche considerano per decidere se concedere o meno un prestito personale. E’ praticamente una pagella finanziaria del soggetto che si accinge a fare domanda di finanziamento.

Nel computo di tale valore, si prendono in considerazione solitamente questi 5 elementi:

  • grado di indebitamento della persona (o dell’impresa) che fa domanda di prestito
  • entrate mensili
  • rapporto tra reddito e debito
  • capacità economica del soggetto o dell’impresa richiedente il prestito
  • capacità del debitore di rimborsare puntualmente le rate

Tutte queste informazioni vengono richieste dalle banche alle “centrali rischi”, di cui CRIF fa parte (leggi il confronto tra CRIF, CTC e Experian).

L’affidabilità creditizia si calcola partendo da un punteggio di merito, noto tecnicamente come “credit score”. Ogni soggetto ha un certo credit score di partenza, a cui si sommano gli elementi positivi e si sottraggono quelli negativi. Di conseguenza, il credit score viene calcolato.

C’è da dire, infine, che non c’è un valore fisso oltre il quale si ha una buona affidabilità creditizia e, dunque, l’istituto di credito concederà il prestito con certezza. Ogni banca, infatti, può decidere in maniera autonoma.

Cos’è la situazione creditizia

Quando si parla di situazione creditizia, invece, ci si riferisce all’andamento passato dei propri debiti. In sostanza, si vuole conoscere se si è mai stati segnalati come cattivi pagatori nell’apposito registro dei cattivi pagatori.

Il non esserlo mai stati aiuta molto la propria “situazione creditizia” e permetterà di ottenere più facilmente credito.

Nel caso dei lavoratori dipendenti, in maniera particolare quelli ch hanno un contratto di lavoro a tempo indeterminato, questo controllo risulta quasi superfluo poiché ci sono tanti istituti di credito che danno prestiti con cessione del quinto anche per prestiti a cattivi pagatori e prestiti a protestati.

Come funziona Mettinconto CRIF?

Mettinconto Crif permette di avere, entro 2 giorni lavorativi dal pagamento, un rapporto complet sulla situazione creditizia personale, riuscendo dunque a capire il proprio stato di affidabilità creditizia.

In questa maniera si potranno pianificare i rimborsi in modo più sostenibile e si potranno conoscere i limiti personali al momento della richiesta di un finanziamento (prestito o mutuo che sia).

Quanto costa Mettinconto CRIF?

L’acquisto di Mettinconto CRIF è facile e veloce, basta compilare un modulo online e indicare la modalità di pagamento (carta di credito, bollettino postale o punti vendita SisalPay).

Il costo della consultazione di Mettinconto CRIF è il seguente (aggiornato al 2023) è di 35€.

Si avrà, dunque, il modulo completo con tutti i propri dati, che dovrà essere stampato e inviato a CRIF via e-mail, via fax o via posta ordinaria.

Come richiedere e comprare Mettinconto CRIF

Ecco come richiedere METTINCONTO in una lista di passaggi:

  1. Compila il modulo online: Inserisci i tuoi dati e scegli come pagare (carta di credito o punti vendita SisalPay). Dopo, stampa e firma il modulo.
  2. Invia il Modulo firmato: Carica il modulo e i documenti richiesti sul sito, utilizzando il link ricevuto via email, o inviali tramite email, fax o posta.
  3. Procedi al pagamento: Effettua il pagamento usando carta di credito nell’area riservata o nei punti vendita Mooney – SisalPay con il codice fornito.

Riepilogo in tabella

Passaggio Azioni da Eseguire Opzioni di Pagamento o Invio
1. Compila il modulo online Inserisci i dati richiesti e stampa e firma il modulo Carta di credito o punti vendita SisalPay
2. Invia il Modulo firmato Carica il modulo firmato e i documenti richiesti sul sito o inviali via email, fax o posta Link fornito via email, email, fax o posta
3. Procedi al pagamento Effettua il pagamento per completare l’attivazione Carta di credito nell’area riservata o punti vendita Mooney – SisalPay

Una volta completati questi passi, riceverai una conferma entro un giorno lavorativo. Potrai quindi accedere al tuo report creditizio e utilizzare l’area riservata per 15 giorni, collegare i tuoi conti e utilizzare strumenti di pianificazione finanziaria.

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Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Cattivo Pagatore: Cosa Significa, Come Sapere se Sono Segnalato e Come Uscirne

La segnalazione come cattivo pagatore può avere gravi conseguenze, come la difficoltà nell'ottenimento di prestiti. Le segnalazioni sono visibili attraverso le SIC italiane come Crif, e la cancellazione varia in base ai casi e alle leggi vigenti. La verifica dello stato di cattivo pagatore è cruciale per comprendere le proprie opzioni finanziarie.
Gino Topini

La figura del cattivo pagatore rappresenta uno degli ostacoli più grandi per l’accesso a nuovi finanziamenti o ai servizi bancari. Dalla segnalazione nei Sistemi di Informazioni Creditizie come Crif, Experian e CTC, alle complicazioni legate all’ottenimento di prestiti, fino alle procedure per la rimozione delle liste, essere un cattivo pagatore ha implicazioni significative.

Vediamo tutti i vari aspetti legati a questa delicata difficile posizione finanziaria.

Cattivo Pagatore: Cosa Significa

Diventare un cattivo pagatore è una condizione che si verifica quando non riesci a rispettare gli impegni finanziari assunti, come il pagamento delle rate di un prestito personale.

La segnalazione come cattivo pagatore può scattare in teoria già dopo una singola rata non pagata, ma alcune società finanziarie offrono la flessibilità di saltare una rata, ma se non si pagano i propri impegni finanziari i rischi di essere segnalati restano sempre elevati.

La segnalazione diventa ufficiale quando il tuo nome viene inserito in uno dei Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC) gestiti in Italia. Questi sistemi raccolgono dati sugli impegni finanziari e sul comportamento di pagamento delle persone, e sono consultabili da vari istituti di credito.

Una volta segnalato, diventare nuovamente “pulito” può essere un percorso lungo e complicato, che varia a seconda delle circostanze specifiche e delle regole, come quelle stabilite nel nuovo codice di condottaapprovato dal Garante della Privacy a novembre 2022.

Essere un cattivo pagatore ha conseguenze significative. Oltre a compromettere la capacità di accedere a nuovi finanziamenti o mutui, potrebbe anche influire negativamente su altre aree della tua vita finanziaria e personale:

  • ad esempio alcune compagnie di assicurazione potrebbero rifiutare di coprirti o potrebbero aumentare i premi assicurativi;
  • inoltre, alcuni datori di lavoro consultano i SIC durante il processo di selezione, il che potrebbe limitare le tue opportunità di lavoro.

Ricorda che ogni caso è unico e le circostanze possono variare. Tuttavia, la regola generale è quella di fare del proprio meglio per evitare ritardi nei pagamenti e, se ciò non è possibile, di comunicare tempestivamente con il creditore per cercare una soluzione.

Essere proattivi può fare una grande differenza nel mitigare le conseguenze negative di essere segnalati come cattivi pagatori.

Il Nuovo Codice di Condotta

Il nuovo codice di condotta, approvato dal Garante della Privacy il 5 novembre 2022, introduce diverse modifiche importanti per migliorare la trasparenza e la tutela sia dei debitori che dei creditori:

  1. Avviso Preliminare: Gli istituti di credito devono ora inviare un avviso al debitore almeno 15 giorni prima di segnalarlo come cattivo pagatore ai SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie).
  2. Metodi di Comunicazione: Per prevenire casi in cui il debitore sia irreperibile, l’avviso può essere inviato attraverso diversi canali, inclusi servizi di messaggistica, SMS e sito internet.
  3. Limite Temporale: Dopo il quinto anno dalla scadenza del contratto di finanziamento, non è più possibile segnalare il debitore come cattivo pagatore.
  4. Consenso Non Necessario: I dati del debitore possono essere inseriti nei SIC senza il suo consenso diretto.

Queste nuove linee guida si aggiungono alle regole preesistenti relative alla cancellazione dall’elenco dei cattivi pagatori, fornendo un quadro complessivo più chiaro e trasparente.

Cattivo Pagatore Conseguenze della Segnalazione

La conseguenza immediata di essere segnalato come cattivo pagatore è la difficoltà nell’ottenere nuovi prestiti personali.

Questa restrizione dura generalmente per un periodo che va da 12 a 36 mesi, a seconda del numero di rate mancate, durante il quale le tue opzioni di finanziamento saranno fortemente limitate. Leggi il nostro articolo su quanto dura la segnalazione come cattivo pagatore.

Tuttavia, esistono alcune forme di prestiti a cattivo pagatore, che possono fungere da soluzioni alternative.

Questi prestiti sono solitamente erogati a condizioni meno favorevoli, come tassi di interesse più alti, e richiedono spesso garanzie supplementari come un garante o una proprietà immobiliare.

| Tassi di Interesse | Gli interessi su prestiti a cattivi pagatori sono generalmente più alti. | | Garante Necessario | A volte un garante può facilitare l’accesso a un prestito. | | Durata Segnalazione| La segnalazione può durare da 1 a 3 anni, limitando le opzioni di credito. | | Prestiti Specializzati | Alcune finanziarie offrono prestiti a cattivi pagatori, ma con condizioni rigide. |

Chi vede le segnalazioni come cattivo pagatore

Se sei segnalato come cattivo pagatore, la tua informazione finanziaria può essere vista principalmente da banche e istituzioni finanziarie.

Questi enti accedono ai tuoi dati quando valutano la tua idoneità per concedere un prestito o altri prodotti finanziari, come l’apertura di un conto corrente.

Non solo banche e finanziarie, ma anche alcune compagnie di assicurazione e talvolta datori di lavoro possono consultare questi dati, soprattutto se la posizione per la quale si è candidati richiede una certa responsabilità finanziaria.

La verifica avviene attraverso uno dei tre Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC) italiani: Crif, Experian e CTC.

Ogni istituzione che effettua un controllo del credito avrà accesso ai dettagli della tua cronologia di pagamento, come le rate mancate o i prestiti in sofferenza, attraverso questi registri.

È anche possibile che differenti enti utilizzino SIC differenti, quindi una segnalazione potrebbe non essere visibile a tutte le istituzioni allo stesso modo.

È possibile controllare l’elenco cattivi pagatori gratis richiedendo informazioni direttamente alla società finanziaria presso cui si chiede un prestito, oppure a pagamento rivolgendosi direttamente ai vari SIC (ad esempio, Mettinconto CRIF costa 35€).

Come essere cancellati dalla lista dei cattivi pagatori

Per ottenere la cancellazione CRIF ed essere eliminati dai registri dei cattivi pagatori, è fondamentale saldare i debiti pendenti o seguire specifiche procedure legali come quella prevista dalla Legge 3/2012.

Conformemente a questa legge, i Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC) sono tenuti a modificare lo stato del debitore secondo le linee guida della Banca Italia.

Nei casi di “Piano del Consumatore” o di un “Accordo di Composizione della Crisi”, i SIC registrano il debito come “rientro”. Una volta completato il piano, la tua segnalazione verrà rimossa, oppure, in caso di liquidazione del patrimonio, questa avviene anche dopo 36 mesi.

Altre Opzioni per la Cancellazione sono:

  • Contestazione: Se la segnalazione è errata, si può contestare direttamente al SIC.
  • Piano di Rientro: Una negoziazione diretta con il creditore per definire un nuovo piano di pagamento.
  • Consulenza Legale: In casi complessi, l’aiuto di un avvocato può essere fondamentale.

Ricorda che, in tutti i casi, al termine del periodo specificato, la tua posizione viene riabilitata e sei rimosso dall’elenco dei cattivi pagatori.

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Cancellazione CRIF 2024: Come Cancellarsi Online, Costo o Gratis?

La cancellazione CRIF riguarda la rimozione delle segnalazioni negative dai Sistemi di Informazioni Creditizie. Si possono seguire diverse procedure per la cancellazione, che possono anche avere un costo. Esistono anche possibilità di oscuramento CRIF e cancellazione da altre banche dati come Experian e CTC.
Gino Topini

Il CRIF è uno dei principali Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC) in Italia, essenziale per chi desidera accedere a finanziamenti o prestiti. Funziona come un database che raccoglie informazioni sui comportamenti di pagamento dei consumatori, influenzando quindi la loro reputazione creditizia. Una delle questioni più pressanti legate a questo sistema è la cancellazione CRIF, un processo che permette di rimuovere segnalazioni negative per migliorare il proprio profilo finanziario.

Cancellazione CRIF: come funziona?

Per capire come funziona la cancellazione CRIF, bisogna prima capire come funziona il CRIF.

Il CRIF (Centrale Rischi Finanziari) è un database che raccoglie informazioni sul credito dei consumatori. Quando fai una richiesta di prestito o apri un conto corrente, la banca o l’istituto finanziario verifica il tuo stato creditizio consultando il CRIF.

I dati conservati includono informazioni come prestiti in essere, ritardi nei pagamenti e prestiti già rimborsati, e rimangono nel sistema per un periodo variabile da 12 a 36 mesi.

Ci sono 3 tipologie di segnalazioni CRIF:

  1. Positiva: Indica che hai mantenuto i tuoi impegni di pagamento.
  2. Negativa: Segnala un ritardo o mancato pagamento.
  3. Sospesa: Implica che una segnalazione negativa è stata temporaneamente rimossa per ulteriori controlli.

Si parla di cancellazione CRIF praticamente solo quando la segnalazione che si è negativa, perché è quella che influisce negativamente sul proprio status e che rende difficile ottenere dei nuovi prestiti personali, ad esempio.

Cancellazione CRIF: la procedura

Procedura Cancellazione CRIF

  1. Contattare la Banca o Finanziaria: La prima opzione è rivolgersi all’ente che ha originariamente segnalato i dati a CRIF. L’ente ha l’obbligo di correggere informazioni errate.
  2. Contattare CRIF Direttamente: Puoi inviare una richiesta di rettifica direttamente a CRIF. Tuttavia, CRIF non può modificarli autonomamente.
  3. Tempistiche di Verifica: Dopo la ricezione della richiesta, CRIF inserirà un’annotazione nel tuo rapporto, indicando che i dati sono in fase di verifica. Questo sarà fatto in collaborazione con l’ente che ha fornito i dati.
  4. Attesa di 30 Giorni: Se l’ente non risponde entro 30 giorni, CRIF inibirà la visibilità del rapporto di credito a chiunque consulti il Sistema di Informazioni Creditizie (SIC).
  5. Risposta da CRIF: Riceverai una risposta entro 30 giorni dalla data della tua richiesta.
  6. Uso del Modulo Online: Per richieste di correzione gratuite, puoi utilizzare il modulo online fornito da CRIF, fornendo la documentazione che dimostri che i dati sono trattati in violazione della legge.

Dopo quanto tempo ci si può cancellare dalla CRIF?

La durata della segnalazione CRIF e i dati relativi a pagamenti in ritardo rimangono nel database CRIF per un periodo che varia da un minimo di 12 mesi a un massimo di 60 mesi, a seconda della gravità e del numero delle inadempienze.

Quanto costa cancellarsi dalla CRIF?

Il costo per cancellarsi dalla CRIF può variare a seconda del metodo scelto e della complessità della situazione. Diciamo che si va da 35€ di Mettinconto CRIF fino ad oltre 300 euro se ci si rivolge ad agenzie specializzate nella gestione del credito (che però gestiscono l’intero processo di cancellazione).

Si può fare l’oscuramento CRIF gratis?

Nella maggior parte dei casi, cancellarsi o effettuare un oscuramento dal CRIF comporta dei costi, specialmente se si decide di utilizzare i servizi di un’agenzia specializzata. Tuttavia, ci sono due circostanze in cui puoi avere l’oscuramento CRIF gratis.

  1. Errore nella Segnalazione: Se la segnalazione nel CRIF è errata o non aggiornata, puoi richiedere la correzione senza alcun costo.
  2. Pagamento Completo del Debito: Se il tuo creditore conferma che hai saldato completamente un debito, potrebbe autorizzare la rimozione della segnalazione a costo zero.

Cancellazione dati Experian e CTC

Experian e CTC sono entrambi servizi di informazioni creditizie simili al CRIF. Essi raccolgono e conservano dati finanziari sugli individui e li rendono disponibili ai potenziali creditori, come banche e istituti finanziari. La presenza di segnalazioni negative nei database di queste agenzie può influenzare la tua capacità di ottenere un credito o un prestito.

Procedure di Cancellazione Dati Experian

  1. Accesso ai dati: Come primo passo, devi richiedere il tuo report creditizio da Experian. La richiesta può essere effettuata online o via posta e potrebbe avere un costo associato.
  2. Valutazione e Contestazione: Dopo aver ricevuto il tuo report, esamina attentamente le segnalazioni. Se trovi errori o informazioni obsolete, puoi presentare una contestazione online o per posta.
  3. Follow-up: Una volta presentata la contestazione, Experian ha generalmente 30 giorni per investigare e rispondere.

Procedure di Cancellazione Dati CTC

  1. Richiesta di Report: Similarmente, inizia richiedendo il tuo report creditizio da CTC. Il processo può essere effettuato online o tramite canali tradizionali.
  2. Esame del Report: Verifica tutte le segnalazioni e, se necessario, avvia una procedura di contestazione. Questa può essere fatta direttamente sul sito web di CTC o via posta.
  3. Risposta: Anche CTC ha un periodo standard di 30 giorni per rispondere alla tua contestazione.

Si può avere un prestito anche SENZA cancellazione CRIF?

Sì, è possibile ottenere dei prestiti personali anche se hai una segnalazione CRIF. Tuttavia, le opzioni potrebbero essere limitate ai soli prestiti per cattivi pagatori e i tassi di interesse potrebbero essere più elevati.

Ecco alcune alternative:

  • Prestiti con Garanzia: se hai un bene di valore come una casa o un’auto, puoi utilizzarlo come garanzia per ottenere un prestito;
  • Prestiti Cambializzati: sono dei prestiti garantiti da cambiali;
  • Prestiti tra privati seri e sicuri: gestiti spesso da piattaforme come Younited Credit (Sito Ufficiale qui), se vuoi leggi anche la nostra recensione con opinioni suYounited Credit;
  • Prestiti da Familiari o Amici: un’altra opzione è quella di rivolgersi a familiari o amici disposti a prestarti del denaro. Ovviamente, questa opzione presuppone un alto livello di fiducia tra le parti coinvolte;

Quanto tempo ci vuole per non essere più cattivo pagatore?

Per cessare di essere considerato un cattivo pagatore, le segnalazioni negative possono restare nei SIC anche fino a 5 anni (60 mesi) dalla chiusura del debito.

Quando si può richiedere la cancellazione al CRIF?

La richiesta di cancellazione CRIF può essere effettuata dopo aver regolarizzato la situazione debitoria e rispettato i termini previsti per la conservazione dei dati.

Come cancellare CRIF gratis?

Per cancellare la CRIF gratuitamente, è necessario inviare una richiesta di rettifica diretta al CRIF, dopo aver sistemato eventuali debiti.

Come oscurare i dati in CRIF?

Per oscurare i dati in CRIF, si può richiedere un "diritto all'oblio" o "oscuramento", di solito dopo 5 anni dalla chiusura del debito.

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SIC (Sistema Informazioni Creditizie): cos’è e come funziona?

Il SIC (Sistema di Informazioni Creditizie) è una base di dati che registra le informazioni creditizie fornite da intermediari finanziari come banche e società di credito. Questo sistema è cruciale per valutare l'affidabilità creditizia degli individui e delle imprese.

  • Il SIC raccoglie dati su crediti concessi e garanzie, contribuendo alla valutazione dell'affidabilità creditizia.
  • Gli intermediari finanziari utilizzano il SIC per minimizzare i rischi di credito e prendere decisioni informate.
  • Per i consumatori, un buon profilo nel SIC facilita l'accesso a prestiti, mentre un profilo negativo può limitare le opzioni.
  • Esistono limiti temporali per la conservazione dei dati nel SIC, come specificato dal suo codice deontologico.
  • In Italia, i principali SIC sono CRIF, CTC e Experian, ognuno con funzioni e interazioni specifiche con i consumatori.

 

Gino Topini

Il Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) è una base dati che raccoglie e gestisce informazioni relative al credito.

Queste informazioni vengono fornite dagli intermediari finanziari, come banche e società di credito al consumo, e riguardano sia crediti concessi che le garanzie rilasciate ai clienti.

Si tratta di un sistema fondamentale per la valutazione della affidabilità creditizia di un individuo o di un’impresa.

Si parla anche di elenco dei cattivi pagatori, o registro dei cattivi pagatori, cioè un elenco informatico in cui sono riportare le informazioni creditizie su chi fa richiesta di un prestito.

Dal momento in cui si fa richiesta di un finanziamento si viene iscritti nei SIC, (le ex “Centrali di Rischi Private”) dove vengono salvate tutte le informazioni su chi richiede un finanziamento.

Come Funziona il SIC

Nella fase di raccolta dati, gli intermediari finanziari inviano al SIC dati sui prestiti e altri tipi di credito che hanno concesso, compresi quelli in essere, estinti o in stato di morosità.

Le informazioni nel SIC possono essere consultate dagli stessi intermediari finanziari quando valutano nuove richieste di credito, o dall’individuo per verificare la propria situazione creditizia tramite servizi come Mettinconto CRIF.

Le informazioni raccolte aiutano gli intermediari finanziari a valutare il rischio associato alla concessione di un nuovo prestito, basando la decisione non solo sul reddito del richiedente ma anche sul suo comportamento di pagamento passato.

Per le Istituzioni Finanziarie e per le società di leasing, il SIC è uno strumento utile per minimizzare i rischi di credito, permettendo una valutazione più accurata e informata dei richiedenti. Per le aziende private, il SIC è uno strumento utile per decidere, sulla base delle informazioni raccolte, se concedere o meno una dilazione di pagamento ad un cliente. Per i Consumatori, avere un buon profilo creditizio nel SIC può facilitare l’accesso a nuovi prestiti personali, al contrario avere delle segnalazioni negative può rendere più difficile ottenere dei prestiti o altri tipi di finanziamento, e magari costringere a richiedere dei prestiti difficili, come i prestiti per cattivi pagatori o i prestiti cambializzati.

Dati che vengono inviati ai SIC

Il codice deontologico SIC prevede alcuni limiti specifici alle informazioni che banche e finanziarie possono inviare ai vari SIC.

Essi sono:

  • se il prestito viene concesso;
  • se il prestito viene rifiutato;
  • ritardi di pagamento di due rate o di tre o più rate (in entrambi i casi le rate devono essere state poi pagate), i dati sono conservati rispettivamente per 12 e 24 mesi dal momento del pagamento dell’ultima rata arretrata (leggi il nostro articolo sulla durata della segnalazione come cattivo pagatore)
  • ritardi di pagamento per rate mai pagate, i dati sono conservati per 36 mesi dalla scadenza del contratto del prestito
  • le informazioni positive che indicano la corretta restituzione del credito sono conservate per 36 mesi dalla fine del rimborso
  • più in generale tutte le richieste di credito

Quando arriva la data di scadenza specificata sopra, tutte le SIC devono procedere alla cancellazione delle informazioni dai loro registri. Questi limiti temporali si legano alla cancellazione dal registro dei cattivi pagatori.

Come vediamo, l’iscrizione ai SIC di per sé non è una cosa negativa, mentre lo è esservi iscritti come cattivo pagatore.

I SIC italiani

In Italia ci sono tre SIC, ovvero tre aziende che hanno le informazioni sulla storia creditizia di tutti gli italiani che hanno fatto richiesta di prestiti:

CRIF, con sede a Bologna

Cos’è: CRIF è un sistema di informazione creditizia fondato a Bologna nel 1988. Raccoglie dati riguardanti finanziamenti richiesti e ottenuti da consumatori e imprese.

Funzioni Principali: Utilizza un sistema chiamato EURISC per fornire informazioni dettagliate sul merito creditizio di un cliente. Offre anche una versione aggiornata, EURISC 2.0, che migliora la quantità e la qualità dei dati.

Interazione con i Consumatori: Si può conoscere la propria posizione CRIF compilando un modulo di richiesta online. La presenza nella banca dati non significa automaticamente essere segnalati come “cattivi pagatori”.

CTC, con sede a Milano

Cos’è: CTC è una società di informazioni creditizie che fa parte della banca dati SIC, e raccoglie dati sia positivi che negativi riguardanti contratti di finanziamento.

Funzioni Principali: L’obiettivo principale è la tutela del credito, fornendo informazioni che aiutano le banche a valutare il merito creditizio degli interessati.

Interazione con i Consumatori: Si può contattare direttamente il CTC per chiedere informazioni sulla propria situazione ed eventualmente chiedere la correzione delle informazioni.

Experian, con sede a Roma

Cos’è: Experian è una banca dati SIC operante su scala globale, specializzata nella raccolta, aggregazione e analisi dei dati creditizi.

Funzioni Principali: Serve come un aggregatore di dati sui consumatori creditizi, utilizzati dalle banche e dagli istituti di credito per valutazioni creditizie.

Interazione con i Consumatori: È possibile accedere ai propri dati creditizi compilando un modulo online da inviare a Experian.

Come sapere se sono iscritto alle banche dati SIC

E’ possibile consultare i dati dell’elenco cattivi pagatori gratis o pagando pochi euro e ogni persona può fare richiesta delle informazioni contenute su di essa nei vari SIC.

Per poter sapere il proprio stato di iscrizione al CRIF o ad altre banche dati SIC (CTC e Experian) bisogna farne richiesta direttamente alle rispettive aziende che forniranno tutte le indicazioni per poter conoscere le informazioni di cui si ha bisogno.

SIC, Dati Personali e Privacy

Per tutelare i diritti sui dati personali nell’ambito dei Sistemi di Informazioni Creditizie (SIC), è possibile rivolgersi all’autorità garante sulla privacy, che si occupa di far rispettare la normativa vigente in materia di privacy, inclusa l’adozione di pareri e provvedimenti, anche sanzionatori, nei confronti di chi utilizza i dati forniti dalla clientela in ambito bancario e finanziario.

Le leggi di riferimento sono:

  • Regolamento (UE) 2016/679, il GDPR, che regolamenta la protezione dei dati personali a livello europeo.
  • Decreto Legislativo 18 maggio 2018, n. 51: che in Italia integra il GDPR.
  • D.Lgs. 30 giugno 2003, n. 196: il codice in materia di protezione dei dati personali, e le sue successive modifiche ed integrazioni.
  • Codice di Condotta per i Sistemi Informativi gestiti da Soggetti Privati in Tema di Crediti al Consumo: Specifica come i dati dei consumatori devono essere trattati nel contesto dei crediti al consumo.

Prestiti per segnalati come cattivo pagatore nel SIC (Sistema Informazioni Creditizie)

La richiesta di un prestiti a cattivi pagatori non è sicuramente una delle cose più facili del mondo, è indubbio che lo status di segnalato pesa e si fa sentire.

Nonostante questo c’è da dire che le banche e le finanziarie concedono prestiti senza particolari problemi, ai cattivi pagatori lavoratori dipendenti (tramite la cessione del quinto) e ai pensionati tramite i prestiti per pensionati, anche per pensionati INPS o INPDAP).

Per chi è autonomo o libero professionista, la richiesta di prestiti a cattivi pagatori potrebbe essere un po’ più complessa ma, con le giuste garanzie, non è detto che non si riesca a trovare una soluzione accettabile.

Prendiamo ad esempio i prestiti con cambiali, spesso scelti proprio dai cattivi pagatori autonomi che non hanno altre garanzie da poter fornire.

La firma di un titolo cambiario funge da garanzia per la banca o per la finanziaria, le quali, nel caso di mancato rimborso di una o più rate di prestito, potranno rifarsi proprio sulle cambiali per riavere quanto a loro spettante.

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Controllare l’Elenco Cattivi Pagatori Gratis

Per controllare l'Elenco Cattivi Pagatori in modo gratuito, è possibile seguire diversi percorsi per verificare la propria situazione creditizia e pianificare meglio il futuro finanziario.

  1. Contattare la banca o finanziaria: Il metodo più rapido per verificare la propria situazione creditizia.
  2. Centrale Rischi Banca d'Italia: Fornisce informazioni sullo stato dei crediti, ma non su CRIF o altri SIC privati.
  3. SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie): Necessario contattare direttamente enti come CRIF per una panoramica completa della situazione creditizia.
  4. Prevenzione: Pagare le rate prima della scadenza per evitare segnalazioni come cattivo pagatore.
  5. Importanza della storia creditizia: Un mancato o ritardato pagamento può comportare gravi conseguenze sulla possibilità di accedere a futuri prestiti.
Gino Topini

Scopriamo come controllare l’elenco cattivi pagatori gratis per sapere se sei stato segnalato come cattivo pagatore. Continua a leggere la nostra guida aggiornata per trovare la tua situazione personale all’interno del registro CRIF e pianificare meglio il tuo futuro finanziario.

Come verificare se sono un cattivo pagatore

Per verificare se sei stato segnalato come cattivo pagatore, hai 3 opzioni.

  1. Chiedere alla Banca o alla Società Finanziaria con cui hai acceso il debito: contattati telefonicamente o tramite email per informazioni sulla tua situazione creditizia.
  2. Chiedere alla Centrale Rischi della Banca d’Italia.
  3. Chiedere ad un SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie), cioè presentare una richiesta di informazioni presso le centrali rischi come Mettinconto CRIF per ottenere un quadro completo della tua posizione creditizia.

Chiedere alla Banca o alla Società Finanziaria

Chiedere alla banca o alla società finanziaria dove hai contratto il debito se sei un cattivo pagatore è probabilmente la soluzione più veloce e comoda.

Chiedere alla Centrale Rischi della Banca d’Italia

La Centrale Rischi gestita dalla Banca d’Italia raccoglie informazioni dai vari intermediari finanziari sullo stato dei crediti e delle garanzie.

Attenzione al fatto che la Centrale Rischi della Banca d’Italia NON rappresenta i vari SIC privati, dunque non può fornire informazioni su quello che è riportato nel registro dei vari CRIF, CTC e Experian.

Inoltre, la Banca d’Italia non responsabile per le banche dati gestite da enti privati.

Chiedere ad un SIC (Sistemi di Informazioni Creditizie)

I SIC, come CRIF, hanno natura privata e non sono sotto la supervisione della Banca d’Italia. Per sapere se sei iscritto come cattivo pagatore presso uno o più di questi SIC, dovrai contattarli direttamente.

Curare la tua storia creditizia è importante

Prima di dover essere costretto a verificare se sei un cattivo pagatore conviene sempre prendere delle precauzioni per evitare di essere segnalato:

  • Se il tuo prestito viene rimborsato attraverso bollettini postali, assicurati di pagare prima della data di scadenza.
  • Se paghi le rate con addebito su Conto Corrente è fondamentale che il saldo sia positivo prima della data di scadenza per evitare problemi con l’addebito.

Ricorda che il mancato o ritardato pagamento anche di una sola rata può portare alla segnalazione come cattivo pagatore, che ha una certa durata minima per legge durante la quale diventa difficile richiedere dei prestiti a cattivi pagatori, quindi è importante curare sempre la propria situazione economica e finanziaria.

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Su Gino Topini

Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Quanto Dura la Segnalazione CRIF come Cattivo Pagatore?

La durata della segnalazione CRIF come cattivo pagatore varia in base alla regolarizzazione del debito. Se le rate di un prestito non pagato non vengono restituite, può durare fino a 36 mesi.
Gino Topini

Le segnalazione come cattivo pagatore è un evento negativo che ha una durata ben definita prevista per legge. Vediamo i vari casi di durata della segnalazione come cattivo pagatore.

Quanto Dura la Segnalazione CRIF come Cattivo Pagatore?

La durata della segnalazione dipende da quante rate non pagate hai.

Se non riesci a pagare una o due rate del tuo finanziamento, verrai segnalato in CRIF per un periodo di 12 mesi dalla data di regolarizzazione del pagamento.

Nel caso tu non paghi più di due rate, la durata della segnalazione CRIF sarà di 24 mesi dalla data di regolarizzazione del pagamento.

Se invece non regolarizzi il pagamento delle rate o dell’intero prestito, la segnalazione in CRIF sarà attiva per 36 mesi dalla data di scadenza del prestito stesso. Se il contratto non specifica una data di scadenza, i 36 mesi saranno calcolati dalla data dell’ultimo aggiornamento del tuo stato debitorio.

Condizione Durata della Segnalazione CRIF Calcolo del Periodo
Una o due rate non pagate 12 mesi Dalla data di regolarizzazione del pagamento
Più di due rate non pagate 24 mesi Dalla data di regolarizzazione del pagamento
Rate o intero prestito non regolarizzato 36 mesi Dalla data di scadenza del prestito

Se le rate non vengono mai restituite quanti anni è la durata della segnalazione CRIF?

Nel caso in cui le rate del finanziamento non vengano mai restituite, la segnalazione in CRIF persiste per 36 mesi dalla data di scadenza contrattuale o dall’ultimo aggiornamento del rapporto finanziario.

La durata dell’iscrizione al CRIF di 36 mesi è determinato per legge e non può essere ridotto a meno che il debito non venga regolarizzato pagando le somme dovute, gli interessi ed eventuali penali.

Mentre sei segnalato, accedere a dei prestiti a cattivi pagatori sarà complicato perché le banche e le società finanziarie creditizie consultano la banca dati CRIF per valutare la solvibilità dei richiedenti.

Perché la durata della segnalazione CRIF cambia?

La durata della segnalazione CRIF varia in base al grado e al tipo di inadempienza finanziaria: l’obiettivo è dare una rappresentazione precisa del comportamento di pagamento di ogni debitore.

Le segnalazione di 12 mesi (per una o due rate non pagate) si basa sull’assunto che il debitore ha avuto un ritardo occasionale e non si rischia una inadempienza cronica.

La segnalazione di 24 mesi (se non si pagano più di due rate) riflette una maggiore gravità dell’inadempienza, implicando una potenziale difficoltà nel rispettare gli impegni finanziari.

La durata della segnalazione per 36 mesi indica invece una grave inadempienza creditizia e serve come forte deterrente contro comportamenti finanziari irresponsabili.

Cancellazione CRIF, a chi rivolgersi

Una volta passato il tempo di durata della segnalazione CRIF, per la cancellazione bisogna rivolgersi direttamente alla banca o alla società finanziaria con cui si ha il debito.

Un’alternativa è rivolgersi ad un’agenzia specializzata, che saprà guidarti nel processo di cancellazione e saprà consigliarti su come muoverti al meglio.

Ovviamente è sempre consigliato evitare di finire nell’elenco dei cattivi pagatori, basti pensare a quanto sia più difficile ottenere prestiti a cattivi pagatori rispetto ad un prestito personale avendo una storia creditizia pulita.

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Differenza tra cattivo pagatore e protestato

Affrontiamo la differenza tra cattivo pagatore e protestato, dove il primo è registrato nelle centrali rischi, mentre il secondo è registrato nel registro protesti. Entrambi hanno implicazioni sul credito e sui prestiti.
Gino Topini

Spesso si confondono i termini protestato e cattivo pagatore ma questi concetti non sono sinonimi, pur avendo a che fare con difficoltà finanziarie. Il protestato non è necessariamente un cattivo pagatore e viceversa. Vediamo quindi la differenza tra cattivo pagatore e protestato.

Un protestato è chi ha mancato pagamenti di titoli di credito come assegni, cambiali o vaglia cambiari. Queste informazioni sono registrate in una visura protesti, conservata presso la Camera di Commercio. Sono dati accessibili per cinque anni e possono influenzare notevolmente la capacità creditizia. Ne parliamo nel nostro testo su come si diventa un protestato.

Un cattivo pagatore è chi ha avuto problemi nel rimborso di un mutuo o di altre forme di finanziamento. Questi dettagli vengono conservati nella Centrale Rischi, accessibile dalle istituzioni finanziarie. L’iscrizione dura da 12 mesi fino a 36 mesi, a seconda della gravità del mancato pagamento.

Comprendere la differenza tra essere protestato e essere un cattivo pagatore è fondamentale per la gestione del proprio profilo creditizio e per evitare complicazioni future nel campo dei prestiti e dei finanziamenti.

Differenza tra cattivo pagatore e protestato: TABELLA

Per una comprensione immediata, proponiamo una tabella che mette a confronto le principali differenze tra un cattivo pagatore e un protestato.

Cattivi Pagatori Protestati
Fonte di Registrazione Centrale Rischi Camera di Commercio
Problemi Legati A Mutui, Prestiti Assegni, Cambiali
Durata della Registrazione 12-36 mesi 5 anni
Impatto su Credit Score Emissione di nuovi titoli di credito
Rimedi Possibili Riabilitazione creditizia Cancellazione formale del protesto
Limitazioni Nuovi finanziamenti e mutui Più rigide, ostacoli anche in emissione di nuovi titoli

Questa tabella riassume in modo efficace le differenze fondamentali tra cattivi pagatori e protestati. Da notare come le limitazioni siano più stringenti per i protestati, che oltre ai problemi nell’accesso ai prestiti a protestati, affrontano ostacoli anche nella semplice emissione di un assegno o di altri titoli di credito.

Al contrario, può essere un po’ più semplice chiedere prestiti a cattivi pagatori perché si tratta di una situazione meno grave se confrontata con i protestati.

Caratteristiche dei Cattivi Pagatori:

  • Inserimento nella Centrale Rischi,
  • Problemi legati a mutui, prestiti o finanziamenti,
  • Durata della registrazione da 12 a 36 mesi,
  • Impatto sul punteggio creditizio (credit score),
  • Possibilità di sanatoria attraverso “riabilitazione creditizia”,
  • Limitazioni principalmente su nuovi finanziamenti e mutui.

Caratteristiche dei Protestati:

  • Visura presso la Camera di Commercio,
  • Problemi legati a titoli di credito (assegni, cambiali),
  • Durata della registrazione per 5 anni,
  • Ostacoli nell’emissione di nuovi titoli di credito,
  • Necessità di cancellazione formale del protesto per “riabilitazione”.
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