Finanziamenti per l’Imprenditoria Femminile, la Guida Completa

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I finanziamenti per l’imprenditoria femminile sono garantiti dalla legge 215/92, nota anche come “Azioni positive per l’imprenditoria femminile”. Tale legge prevede delle interessanti agevolazioni per le nuove imprese, e per quelle già avviate, che sono costituite per la maggior parte da donne.

Come funzionano i finanziamenti all’imprenditoria femminile (Legge 215/92)

Agevolazioni

In sostanza ci sono quattro diverse tipologie di agevolazioni che un’impresa “rosa” può ottenere:

  1. finanziamenti a fondo perduto, ovvero ottenere una certa somma di denaro che non dovrà essere restituita
  2. accesso ai fondi regionali, secondo delle norme che variano a seconda della regione dove l’attività opera
  3. finanziamenti agevolati, cioè prestiti che dovranno essere rimborsati, ma a dei tassi decisamente più vantaggiosi rispetto a quelli previsti per i normali prestiti aziendali. Solitamente tale finanziamento agevolato è dello 0,5% da restituire in 10 anni
  4. credito d’imposta, in alternativa ai finanziamenti a fondo perduto, si tratta di un importo in denaro che l’azienda può portare in detrazione delle imposte

A seconda dei casi potrebbe anche aversi un’agevolazione secondo la quale è possibile ricevere una parte della somma a fondo perduto ed una parte a tasso agevolato. In questo caso, la parte a tasso agevolato avrà solitamente un tasso di interesse dello 0,5% e dovrà essere rimborsata in 10 anni al massimo.

Soggetti beneficiari

A seconda del tipo di attività che si svolge, è importante che la totalità o la maggior parte delle quote sia femminile. In sostanza, si tratta di aziende a gestione femminile.

  • imprese individuali: il titolare deve essere donna
  • società di persone o società cooperative: almeno il 60% dei soci deve essere donna
  • società di capitali: almeno i 2/3 delle quote deve essere in possesso di donne
  • associazioni, consorzi, enti di formazione, imprese ed ordini professionali: almeno il 70% delle quote deve essere posseduto da donne

Tutti i parametri legati alla componente femminile in ditta dovranno essere mantenuti tali per almeno 5 anni.

Oltre a questo, è fondamentale che le aziende in questione rientrino nel concetto di piccola impresa, cioè:

  • meno di 50 dipendenti
  • indipendenza da imprese partecipanti
  • fatturato annuo inferiore a 7 milioni di euro
  • stato patrimoniale inferiore a 2 milioni di euro

Iniziative ammissibili

Possono rientrare a far parte dei finanziamenti per imprese femminili:

  • aziende di nuova costituzione
  • acquisizione di attività già esistenti
  • acquisizione di servizi reali (si tratta di tutti quei servizi per le imprese, come i servizi di marketing, le consulenze organizzative, gli interventi per la ricerca, ecc)

Spese ammissibili

All’interno dei finanziamenti, è possibile vedere tutta una serie di spese ammissibili, ovvero che possono essere sostenute con il finanziamento imprenditoria femminile stesso.

  • studi di fattibilità dell’attività d’impresa (limite massimo 2% dell’investimento ammesso)
  • realizzazione di opere murarie (massimo 25% del valore dei macchinari e degli impianti)
  • spese di progettazione e di direzione lavori (limite massimo 5% dell’importo stabilito per opere murarie)
  • acquisto di impianti e macchinari
  • acquisto di brevetti
  • acquisto di software
  • acquisto di attività preesistenti
  • acquisto di servizi da parte di imprese iscritte nel Registro delle Imprese, o da parte di professionisti iscritti nel relativo albo (tutta questa riga si riferisce all’acquisizione di servizi reali)

Tutti i beni possono essere acquistati oppure richiesti in leasing. Nello specifico, si parla di leasing strumentale.

Spese non ammissibili

Non possono rientrare tra le spese finanziabili, le seguenti:

  • spese di ordinaria amministrazione
  • acquisto di beni ad uso promiscuo (quei beni che sono usati sia ad uso aziendale che personale, ad esempio i computer portatili)
  • scorte di materie prime, materiali di consumo, semilavorati
  • acquisto di terreni o di fabbricati
  • avviamento
  • acquisto di beni usati (tranne nel caso in cui si stia acquisendo un’azienda preesistente, leggi in alto la voce “Iniziative ammissibili”)

Finanziamenti imprenditoria femminile: come richiederli

Il meccanismo di richiesta è semplice e funziona “a bando”. Questo significa che a determinare la disponibilità di questi fondi è il “Ministero dello Sviluppo Economico”, che apre un bando al quale possono partecipare tutte le aziende che rientrano tra quelle ammissibili.

All’interno del bando sono contenute tutte le indicazioni necessarie per poter presentare domanda di ammissione ai finanziamenti, la data di scadenza e tutte le informazioni utili.

Il criterio di priorità

Solitamente la graduatoria finale viene stilata anche in base al criterio di priorità, secondo queste indicazioni

  • % di nuova occupazione femminile rispetto agli investimenti ammessi
  • % di nuovi investimenti sul totale degli investimenti
  • partecipazione femminile all’azienda
  • possesso di certificazioni ambientali
  • possesso di certificazioni di qualità (ISO 9000, ad esempio)

Tempi tecnici

Dal momento della scadenza del bando sono necessari dei tempi tecnici (solitamente si tratta di 90 giorni) prima di poter vedere la graduatoria ufficiale (decreto), che viene emessa dalla regione che ha emesso il bando.

Erogazione dei contributi

Le aziende che sono riuscite ad ottenere il contributo devono, a questo punto, solo attendere l’erogazione della somma di denaro, la quale viene di solito pagata in tranche:

  • 30% in via anticipata o non appena si è fatto il 30% del totale dell’investimento
  • il rimanente 70% dopo la realizzazione completa dell’investimento (che deve essere terminato entro 24 mesi dalla data del decreto di graduatoria)

Regioni dove chiedere finanziamenti agevolati per imprenditrici femminili

In linea generale, in tutte le regioni italiane possono essere organizzati dei bandi per poter fare domanda di finanziamenti per imprenditrici. Tra le regioni dove solitamente si vedono più bandi troviamo:

  • Puglia
  • Lazio (soprattutto nella provincia di Roma)
  • Sardegna
  • Campania
  • Emilia Romagna
  • Abruzzo
  • Sicilia
  • Lombardia (in maniera particolare nella provincia di Milano)
  • Marche
  • Molise (sia provincia di Isernia che di Campobasso)

I finanziamenti per l’imprenditoria femminile convengono?

La risposta è che “dipende” da caso a caso. Indubbiamente ottenere dei finanziamenti a fondo perduto è un grande vantaggio per l’impresa, che può ottenere del denaro da investire in azienda senza doverlo restituire.

D’altra parte, anche il finanziamento agevolato, che prevede tassi dello 0,5% e durate di rimborso fino a 10 anni, sono soluzioni notevolmente più vantaggiose dei prestiti per l’impresa.

Certo è che la necessità di dover prima fare l’investimento e poi riuscire ad avere il 100% del finanziamento potrebbe essere un po’ limitante, in quanto bisogna anticipare il denaro per fare gli acquisti, oppure accordarsi con i fornitori per rimandare il pagamento della fattura alla ricezione del finanziamento stesso.

Documenti necessari per fare domanda di finanziamento per l’impresa femminile

Solitamente i documenti necessari per presentare domanda sono i seguenti:

  • moduli richiesta agevolazioni, che contiene tutti i dati relativi all’azienda femminile che è alla ricerca di un finanziamento
  • certificato di iscrizione alla Camera di Commercio, richiesto perché per avere la certezza che l’azienda esista veramente
  • dicitura antimafia
  • disponibilità di un immobile dove esercitare l’attività imprenditoriale (può essere un documento che attesta la proprietà dell’immobile, un contratto di affitto di immobile o di comodato in uso gratuito)
  • destinazione d’uso, è fondamentale che l’immobile in questione (o alcuni dei locali dello stesso) sia adibito ad uso per attività commerciale. Per poter dimostrare tale destinazione d’uso è importante avere un certificato del comune dove l’immobile si trova, oppure una perizia giurata.

Per avere maggiori informazioni sui finanziamenti per l’imprenditoria femminile, ti invitiamo a visitare i seguenti siti web:

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