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Un prestito senza interessi, o infruttifero, è un finanziamento nel quale la somma rimborsata è uguale a quella ricevuta. Spesso viene erogato tra privati (familiari, amici o parenti), ma può anche essere concesso dalle finanziarie con il prestito a tasso zero.

Quando si trovano in giro o in internet delle offerte promozionali che mettono in evidenza un prestito a zero interessi, spesso la realtà è ben diversa da quello che sembra.

Prestiti a Zero Interessi, spesso ci si riferisce al TAN

Un piccolo “trucco”, perfettamente legale, che viene messo in pratica dalle agenzie finanziarie che promuovono l’interesse zero è che l’unica tipologia di tasso che viene considerata è il TAN (Tasso Annuo Nominale).

Come abbiamo scritto nella nostra guida al TAN e TAEG, il primo rappresenta esclusivamente il costo degli interessi di un prestito e può effettivamente essere pari a zero (magari perché l’istituto di credito promuove un particolare prodotto finanziario) o per precisi accordi (come nel caso dei prestiti a tasso zero sui computer).

Se ci fate caso, quando leggete in giro “prestiti zero interessi”, “finanziamenti a tasso zero” o “senza interessi”, viene usata sempre la parola “interesse”, mai “spesa” o “costo”, e non a caso.

Quali sono i veri costi dei prestiti a tasso zero

Poiché è sempre consigliato leggere le scritte in piccolo, i prestiti a tasso zero, nella maggior parte dei casi, hanno dei costi da dover considerare.

Quasi mai la somma che si riceve in prestito è anche la stessa che bisogna rimborsare con le rate mensili.

Leggere le scritte in piccolo, dicevamo, per andare alla ricerca del TAEG (Tasso Annuo Effettivo Globale), che è il tasso che “dice la verità”, ovvero che include in sé anche tutti i costi accessori del prestito e che dunque meglio rappresenta quello che bisogna pagare per avere del denaro in prestito.

Il TAEG include, tra gli altri, anche:

  • spese di apertura e chiusura pratica
  • comunicazioni mensili e annuali
  • costi di incasso rata

Perché il tasso zero non è quasi mai reale

Considerando quello che abbiamo detto fino ad ora, si capisce bene come, in un prestito a tasso zero, in realtà, il costo non è mai veramente “zero“.

TAN 0% e TAEG 2% (è un esempio) sono due valori che ci indicano chiaramente come il richiedente di un prestito finirà per pagare il 2% di costi accessori del prestito bancario.

Come trovare un prestito a vero tasso zero?

E’ difficile che una finanziaria o una banca propongano un finanziamento a reale tasso zero (TAN 0% e TAEG 0%).

Difficile, ma magari non impossibile.

Si tratta per lo più di prestiti finalizzati, ovvero quei finanziamenti concessi appositamente per acquistare determinati oggetti o beni. Quando alcune società vogliono fare determinate promozioni si avvalgono, spesso, dei prestiti a tasso agevolato per cercare di raggiungere una clientela la più ampia possibile.

Se siete di fronte ad un’offerta interessante di tasso zero, ecco alcune indicazioni che possono tornarvi utili:

  • leggete le scritte in piccolo, sono quelle dove è indicato anche il TAEG, che rappresenta il costo reale di un prestito
  • fate domande per chiarire ogni dubbio
  • confrontate le offerte per trovare la soluzione migliore per le vostre necessità

I prestiti infruttiferi spesso tra parenti ed amici

Il prestito infruttifero è una tipologia di finanziamento che viene spesso concessa tra persone private. Un amico, o un parente, ci presta denaro, per qualunque motivo. Si tratta di un’opzione che è legale perché viene presa in considerazione dalla legge italiana, a determinate condizioni (una su tutte: il versamento del denaro da una persona all’altra dev’essere fatto tramite bonifico bancario, cosicché sia tracciabile). Per saperne di più ti invitiamo a leggere la nostra pagina sui prestiti tra parenti, familiari ed amici.

Ne parliamo nel nostro testo sui prestiti tra privati, cui ti rimandiamo. In questo articolo vogliamo focalizzarci sul contratto di prestito tra privati sotto forma di scrittura privata fondamentale affinché tutto sia effettuato nel migliore dei modi e senza problemi tra le parti.

L’importanza della scrittura privata

Quando si tratta di soldi, sembra brutto da dire, è bene tutelarsi anche nei confronti dei parenti e degli amici. Purtroppo ci sono stati casi di rapporti rovinati, o peggio, a causa del denaro, quindi meglio andare sul sicuro.

Per poter avere tutta la tranquillità del caso la soluzione è una scrittura privata con data certa, che riporti le condizioni del finanziamento, esplichi che si tratta di un prestito senza interessi e, come detto, abbia una data sicura, così da non rischiare fraintendimenti o confusione.

I dati che devono essere contenuti sono:

  • nomi delle parti
  • data e luogo di nascita delle parti
  • residenza dei contraenti
  • l’importo prestato ed i tempi di restituzione
  • il motivo del prestito
  • l’indicazione che si tratta di un prestito infruttifero, dunque che non prevede interessi

Al contratto bisognerà allegare una copia di un documento di identità di tutte e due le parti e bisognerà dargli data certa. Come fare?

  • Tramite iscrizione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate
  • l’invio di una copia del contratto per email, rigorosamente tramite PEC (Posta Elettronica Certificata) che garantisce data certa
  • tramite invio, a sé stessi, della scrittura privata tramite lettera raccomandata a.r. senza busta, in maniera tale che il timbro sia messo direttamente sulla lettera, sulla scrittura privata.

Cosa nascondono i finanziamenti tasso zero?

Spesso si sente in TV o alla radio, oppure si legge in internet o ancora direttamente presso un negozio o una società finanziaria, dei “fantomaticiprestiti a tasso zero. A prima impressione si è tentati di pensare “chiedo 10.000 euro e, dopo alcuni mesi, devo restituirne sempre 10.000”. Conviene!

La realtà è spesso diversa rispetto a questo modo di pensare, perché anche se non sono esplicitamente detti, potrebbero esserci alcuni costi “nascosti”.

Abbiamo volutamente messo il “nascosti” tra virgolette, prima, perché in realtà basta guardare un po’ meglio l’offerta, leggere le scritte in piccolo, per rendersi conto che i costi legati al prestito sono esplicitamente dichiarati. Ma “solo” in piccolo, appunto.

Facciamo un esempio per chiarire meglio questo concetto che potrebbe fare la differenza.

Cosa ne pensate di un prestito a tasso zero TAN 0%, TAEG 3%. Ce ne sono di diversi in internet. Conoscere la differenza tra TAN e TAEG è fondamentale per poter “leggere” correttamente la proposta di denaro.

Il TAN è il Tasso Annuo Nominale, rappresenta il tasso di interesse che viene applicato al prestito. Avere un TAN dello 0% significa che non ci sono interessi da pagare. Ma da qui, a dire che si tratta di un prestito zero spese ce ne passa.

Il TAEG è il Tasso Annuo Effettivo Globale, rappresenta il totale dei costi legati al prestito ed oltre che gli interessi racchiude anche le spese accessorie. Un TAEG del 3% indica che ci sono alcune spese accessorie da dover sostenere per poter ottenere quel finanziamento e che tali spese, calcolate in percentuale, rappresentano il 3% della somma richiesta.

Ne consegue che il prestito a tasso zero non è un tasso zero reale, almeno in questo esempio.

Ci potrebbero essere altri casi, di altre società finanziarie, che propongono un vero tasso zero, per saperne di più ti rimandiamo al nostro testo sui prestiti con zero spese accessorie.

Prestiti a tasso zero e carte revolving

Spesso le offerte di prestiti a tasso zero vanno di pari passo con quelle di carte revolving. Proprio questa tipologia di carta potrebbe venire offerta con un tasso TAN zero, quando in realtà il TAEG è decisamente più elevato. Se così fosse, e si usa la carta revolving per le spese di tutti i giorni, si potrebbe rischiare di trovarsi a pagare molti più soldi di quelli che si erano messi in preventivo.

Potrebbe interessarti anche il nostro studio sulle carte revolving senza reddito dimostrabile e il confronto tra carte revolving.

Come riconoscere le truffe? A cosa bisogna fare attenzione?

Leggere le scritte in piccolo è la prima cosa. Andate a cercare la dicitura TAN e TAEG e, se non avete chiare alcune cose, chiedete sempre prima di firmare il contratto di prestito (anche se avete fino a 14 giorni di tempo per il recesso senza penali).

Farsi trasportare dal TAN 0% senza andare ad approfondire equivale a sbagliare valutazione. Il cliente potrebbe essere tentato di acquistare un oggetto chiedendo un prestito vantaggiosissimo, in cui non paga neanche un euro extra, quando in realtà ci sono delle spese da sostenere.

Ecco alcuni punti importanti per avere la certezza di valutare tutto con attenzione:

  • il confronto tra le varie offerte è fondamentale perché solo così sarà possibile trovare la soluzione migliore per le proprie necessità
  • ricordarsi sempre di leggere le scritte in piccolo
  • nel caso in cui si avessero dubbi non bisogna aver timore di fare domande
  • meglio evitare le finanziarie che operano in maniera non professionale
  • se pensate che un’offerta sia troppo bella per essere vera, probabilmente lo è. Meglio evitare.
  • se avete dubbi di qualunque genere o se desiderate chiarimenti, mettetevi in contatto con un’associazione di consumatori (come Adiconsum, ad esempio) per esporre dubbi, perplessità ed ascoltare i consigli di una voce esperta

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