Come Sapere se Sono Protestato?

In questo articolo vediamo le informazioni aggiornate su come capire se sei protestato attraverso le visure protesti anche tramite agenzie specializzate.

Se vuoi sapere se sei protestato, continua a leggere per trovare le ultime novità aggiornate al 2024 ed una lista di agenzie che ti offrono il servizio di controllo registro protestati.

Nel corso di questo articolo esploreremo vari metodi per accertare il tuo status, dalle visure protesti fino ai servizi offerti da specifiche agenzie online.

L’obiettivo è come al solito fornirti tutte le informazioni necessarie per agire in modo informato.

Come sapere se sono protestato?

Per verificare se sei protestato, la procedura standard è richiedere una visura protesti.

Questo documento fornisce dettagli specifici come il tipo di titolo di credito mancato, l’importo, le date di apertura e scadenza, oltre che altre informazioni cruciali.

È possibile ottenere questo servizio online, per esempio tramite portali come iVisura, o presso la Camera di Commercio.

Una visura protesti non riguarda il mancato pagamento di rate di mutuo o finanziamenti. Pertanto, essere protestato non equivale a essere un cattivo pagatore, termine che fa riferimento alla centrale rischi. Da qui la differenza tra protestato e cattivo pagatore.

Dati da fornire per sapere se sei protestato

Per richiedere una visura protesti è necessario fornire alcuni dati.

Se si tratta di una azienda, serviranno:

  • la ragione sociale
  • la partita IVA o il codice fiscale

Per una persona fisica saranno necessari:

  • nome
  • cognome
  • codice fiscale.

Altri dati come il Comune e la Provincia possono essere forniti come informazioni accessorie.

Agenzie che ti aiutano a sapere se sei protestato

In Italia ci sono diverse agenzie che offrono servizi per verificare se sei protestato.

Sono delle piattaforme professionali che offrono servizi diversificati e tempestivi per aiutarti a accertare il tuo status creditizio.

Un esempio è visure.it, una piattaforma che offre assistenza tramite telefono o chat.

visureinrete.it è un’altra opzione, con un costo di 6€ più IVA per consultare il registro dei protesti. Il servizio è rapido e la visura è disponibile in pochi secondi, ideale se hai bisogno di informazioni in tempi stretti.

Una terza agenzia è ivisura.it. A 7€ IVA inclusa (equivalente a circa 5.74€ più IVA al 22%), il sito offre due opzioni: consegna standard entro due ore lavorative o consegna urgente entro 30 minuti lavorativi.

Infine, visureitalia.com fornisce un servizio simile.

Per chi necessita di visure creditizie o indagini patrimoniali, l’accesso a queste piattaforme potrebbe essere importante per ottenere velocemente le risposte di cui si ha bisogno. Tuttavia, è sempre bene considerare le recensioni e le opinioni degli utenti per valutare l’affidabilità e l’efficacia dei vari servizi.

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Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Protestato Significato e Come si Diventa Protestato

Essere protestato rappresenta un importante stato legale e finanziario con conseguenze che richiedono attenzione e gestione informata. Funzioni del Protesto: Il protesto è un atto giuridico che evidenzia l'inadempimento di un debito e ne formalizza la mancata estinzione. Autorità Competenti: Notai, ufficiali giudiziari e altre figure autorizzate possono eseguire il protesto di titoli di credito. Titoli Protestabili: Cambiali, tratte e assegni sono fra i titoli di credito che possono essere sottoposti a protesto. Effetti e Conseguenze: Il protesto genera effetti sia civili che amministrativi, inclusa la limitazione nell'emissione di nuovi assegni. Registro dei Protesti: E' un database pubblico che elenca le persone o entità che sono state oggetto di un protesto.
Gino Topini

Nel complesso sistema finanziario e creditizio, il ruolo del protesto e dello stato di protestato sono di fondamentale importanza dato che può avere ripercussioni importanti su vari aspetti della vita economica di un individuo o di un’azienda:

  • difficoltà di apertura di un conto corrente;
  • limitazioni nell’accesso a nuovi finanziamenti;
  • iscrizione nel registro dei protestati

Come, Perché e Quando si diventa Protestati

Diventare protestato è la conseguenza diretta del mancato pagamento di un titolo di credito, come cambiali o assegni.

Le fasi del protesto sono chiare e ben definite dal R.D. 14 dicembre 1933 n. 1669 per la cambiale e dal R.D. 21 dicembre 1933, n. 1736 per l’assegno. Le modalità di pubblicità del protesto sono stabilite dalla legge 18 agosto 2000, n. 235, che si occupa delle norme in materia di cancellazione dagli elenchi dei protesti e influisce sulla visibilità del nome del protestato presso gli istituti di credito.

Prima di tutto c’è la levata del protesto, che si verifica attraverso una figura autorizzata, come un notaio o un ufficiale giudiziario. Questa figura contatta il debitore, esponendo la necessità di un pagamento immediato del titolo scaduto.

Se il debitore non paga, si arriva a un precetto, che è un ultimatum legale per saldare il debito.

Poi c’è il pignoramento, che è la confisca di beni per soddisfare il credito insoddisfatto. Questo processo deve essere avviato entro due giorni feriali dalla scadenza del titolo di credito.

Una volta completata la procedura, il nome del protestato viene inserito nel registro dei protesti, accessibile agli istituti di credito, cosa che spesso impedisce l’accesso a ulteriori prestiti, se non ai prestiti per protestati, e rappresenta un significativo ostacolo finanziario.

È vitale comprendere che il protesto è un atto giuridico serio con ripercussioni a lungo termine ed è fondamentale cercare di evitare di finire segnalati come protestati, sfruttando ad esempio strumenti finanziari come la rinegoziazione del debito.

Che cos’è un protesto?

Un protesto è dunque l’atto giuridico formalizzato che attesta il mancato pagamento di un titolo di credito, come le cambiali o gli assegni.

Il protesto può essere redatto direttamente sulla cambiale o in un documento separato e deve contenere dati specifici come:

  • la data
  • il nome del richiedente
  • la città in cui viene redatto
  • l’oggetto della contesa
  • le motivazioni con la relativa risposta del non-pagante
  • la firma del notaio o dell’ufficiale giudiziario

In sintesi, il protesto è un atto formale che inizia con il mancato pagamento di un titolo di credito e culmina con la registrazione del nome del debitore nel registro dei protestati.

Chi può levare il protesto?

  • Notaio, la figura più comune incaricata di levare un protesto
  • Ufficiale Giudiziario
  • Aiutante Ufficiale Giudiziario, che può operare solo sotto la diretta supervisione dell’Ufficiale Giudiziario
  • Segretario Comunale, abilitato solo in specifiche circostanze e generalmente nei piccoli comuni dove non è presente un notaio o un ufficiale giudiziario.
  • Stanze di Compensazione presso la Banca d’Italia, che intervengono in contesti altamente specializzati, come la liquidazione di grandi volumi di assegni o titoli di credito.

Quali sono i titoli di credito protestabili?

  • Vaglia cambiari o pagherò (cambiali): in caso di mancato pagamento il creditore può avviare una procedura di protesto per ottenere il saldo del debito.
  • Cambiale tratta: sono protestabili se non vengono onorati entro la data di scadenza stabilita.
  • Assegni: un assegno non pagato può essere sottoposto a protesto.

Effetti e Conseguenze del Protesto

Una volta concretizzato, il protesto è comunicato al Presidente della Camera di Commercio locale. Entro dieci giorni, l’informazione sarà inserita nell’Elenco Ufficiale dei Protesti, una lista pubblica aggiornata mensilmente e che serve a informare tutte le parti che hanno dei rapporti economici con il debitore protestato.

La pubblicazione nel registro ufficiale conduce a due conseguenze legali del protesto principali:

  • attiva l’azione di regresso
  • interrompe la prescrizione del debito, cosa che permette al creditore di procedere con altre azioni giuridiche.

Il protesto dà vita a vari effetti, tra cui l’applicazione di interessi di mora e la possibilità di pignoramento dei beni del debitore.

Il creditore può richiedere all’ufficiale giudiziario la notifica dell’atto di precetto, che richiede al debitore di saldare il debito entro dieci giorni, pena l’esecuzione forzata dei suoi beni.

In caso di inadempimento, si passa al pignoramento di beni mobili e immobili:

  • nel primo caso sono pignorati gli oggetti di maggiore liquidità;
  • nel secondo caso, i beni immobili vengono generalmente venduti all’asta a un prezzo inferiore rispetto al loro valore di mercato.

Dal punto di vista amministrativo, un protesto comporta sanzioni pecuniarie. Per un assegno scoperto, la sanzione varia da 516 a 3.099 euro e può aumentare per titoli superiori a 10.329 euro. Il mancato pagamento di questa sanzione è penalmente sanzionato.

Se un assegno non viene coperto entro 60 giorni, il debitore viene iscritto nella Centrale di Allarme Interbancaria (CAI). Questa iscrizione conduce alla cosiddetta “revoca di sistema”, cioè il divieto di emissione di assegni per sei mesi e l’obbligo di restituire qualsiasi assegno non utilizzato.

Un effetto ulteriore e grave è l’interdizione dall’esercizio professionale o imprenditoriale del debitore per un periodo minimo di due mesi, cosa che tuttavia ostacola notevolmente la capacità del debitore di generare reddito finendo per aggravare ulteriormente la sua situazione finanziaria.

Il registro dei protesti

Il registro dei protesti è un elenco pubblico gestito dalla Camera di Commercio dove si trovano0 i nominativi di persone fisiche e giuridiche che hanno subìto un protesto.

La finalità del registro è di tutelare il sistema creditizio e informare eventuali futuri creditori sul rischio associato a un determinato soggetto.

Una delle domande più frequenti da chi è iscritto nel registro dei protestato è come farsi cancellare:

  • pagare integralmente il debito è il metodo più diretto, seguito dalla presentazione dei documenti comprovanti il pagamento alla Camera di Commercio;
  • in alternativa, è possibile avviare una procedura di riabilitazione, che richiede l’intervento legale e il pagamento di ulteriori spese.

La durata dell’iscrizione nel registro varia a seconda del tipo di titolo di credito protestato e generalmente dura cinque anni, ma può essere prorogata se non si procede con la cancellazione.

Nonostante la natura pubblica del registro, l’accesso ai dati è limitato a soggetti specifici come banche, finanziarie e imprese di recupero crediti, questo per salvaguardare la privacy del debitore ma al tempo stesso permette a chi è nel settore creditizio di effettuare delle valutazioni informate quando si tratta, ad esempio, di concedere dei prestiti.

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Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Chi può richiedere la cessione del quinto

Questo articolo fornisce un quadro completo su chi può richiedere la cessione del quinto, una forma di finanziamento molto flessibile.
Gino Topini

La cessione del quinto è una forma di prestito personale che si distingue dal classico prestito personale per la caratteristica di essere rimborsata attraverso detrazioni dallo stipendio o dalla pensione.

Chi può accedere a questo tipo di finanziamento? Vediamo in dettaglio chi può richiedere la cessione del quinto ed analizziamo vari profili di richiedenti, dalle figure professionali ai pensionati, fino ai cattivi pagatori e protestati.

Chi può richiedere la cessione del quinto?

La cessione del quinto è un finanziamento che permette di ottenere un prestito con rate di rimborso dedotte direttamente dalla busta paga o dalla pensione. Questa modalità di accesso al credito è fruibile da vari soggetti:

  • Dipendenti statali: Tutti i lavoratori dipendenti dello Stato hanno la possibilità di accedere a questo strumento finanziario.
  • Dipendenti pubblici (Enti Locali): Analogamente, tutti i dipendenti di enti locali come Comuni e Regioni possono farne richiesta.
  • Dipendenti parapubblici: Persone che lavorano in entità semi-pubbliche, come università o aziende sanitarie locali, sono inclusi.
  • Dipendenti privati: Lavoratori di aziende private con contratti a tempo indeterminato hanno generalmente la possibilità di accedere alla cessione del quinto.
  • Dipendenti con contratto a tempo determinato: Benché con maggiori restrizioni, anche i lavoratori con contratto a termine possono accedere alla cessione del quinto, previa valutazione del rischio creditizio.
  • Pensionati: Anche i pensionati possono richiedere (a determinate condizioni) la cessione del quinto, con la rata che viene dedotta direttamente dalla pensione.
  • Cattivi pagatori e protestati: Contrariamente a altre forme di credito, la cessione del quinto è accessibile anche a chi ha avuto problemi finanziari perché la rata viene detratta alla fonte, riducendo il rischio di insolvenza.

Dipendenti statali

I dipendenti statali sono lavoratori che operano all’interno di enti ed istituzioni pubbliche direttamente dipendenti dallo Stato, come Ministeri, Forze Armate e scuole statali.

Per i dipendenti statali, la possibilità di accedere alla cessione del quinto dello stipendio è garantita dalla legge n.°180/50, che regolamenta specificamente questa modalità di prestito. Questa legge prevede la trattenuta di un quinto dello stipendio per il rimborso del credito ottenuto, direttamente gestita dall’ente erogatore della retribuzione.

Un punto di forza per i dipendenti statali che vogliono accedere alla cessione del quinto è la stabilità dell’impiego, che è spesso garantita, riducendo il “rischio creditizio” per le istituzioni finanziarie.

Per trovare i migliori prestiti con cessione del quinto per dipendenti statali e pubblici basta semplicemente rivolgersi alla società finanziaria che si preferisce, scegliere una delle banche e finanziarie convenzionate INPS oppure fare domanda di prestito online, ancora più conveniente e vantaggioso.

Dipendenti pubblici (Enti Locali)

I dipendenti pubblici degli Enti Locali lavorano per istituzioni a livello locale come Comuni, Province e Regioni. La loro funzione è quindi più circoscritta rispetto ai dipendenti statali, che operano in un contesto nazionale.

Anche i dipendenti degli Enti Locali possono accedere alla cessione del quinto dello stipendio, grazie alla legge n.°180/50.

Similmente ai dipendenti statali, la stabilità dell’impiego e la continuità del reddito rendono questa categoria particolarmente idonea all’accesso al credito attraverso la cessione del quinto.

Essendo il rischio creditizio generalmente basso per i dipendenti degli Enti Locali, le condizioni di accesso al prestito sono spesso favorevoli.

Dipendenti parapubblici

I dipendenti parapubblici sono lavoratori impiegati in enti che, pur non facendo direttamente parte della pubblica amministrazione, svolgono funzioni di pubblico interesse come università, aziende sanitarie locali e altri organismi che operano in un ambito semi-pubblico.

Anche i dipendenti parapubblici possono beneficiare della cessione del quinto, un meccanismo di prestito regolato dalla legge n.°180/50.

Dipendenti privati

I dipendenti privati, ovvero coloro che sono impiegati in aziende del settore privato, possono anch’essi accedere alla cessione del quinto dello stipendio.

Tuttavia, ci sono alcune specificità e limitazioni da considerare.

Una di queste riguarda il contratto di assunzione: generalmente, è richiesto un contratto a tempo indeterminato per accedere a questa tipologia di prestito.

Un altro fattore che influisce sui prestiti per dipendenti privati con cessione del quinto è la dimensione dell’azienda. Le aziende con meno di 15 dipendenti possono presentare restrizioni o condizioni meno favorevoli nella concessione del prestito con cessione del quinto. Questo accade perché il rischio associato alle piccole aziende è spesso percepito come maggiore dalle istituzioni finanziarie.

Dipendenti con contratto a tempo determinato

I dipendenti con contratto a tempo determinato possono accedere alla cessione del quinto dello stipendio, ma con restrizioni significative.

La prima e più evidente limitazione è che la durata del contratto di prestito non può superare quella del contratto di lavoro.

Ciò significa che se il contratto di lavoro ha una durata residua di 12 mesi, anche il prestito con contratto a tempo determinato dovrà essere rimborsato entro quel periodo.

Questa condizione limita la flessibilità in termini di importo e rateizzazione, rendendo questa forma di finanziamento meno accessibile e praticabile rispetto ai dipendenti a tempo indeterminato.

Pensionati

I pensionati rappresentano un altro gruppo di individui che possono richiedere la cessione del quinto della pensione. La legge del 14 maggio 2005, n.80, estende questa possibilità ai pensionati, con alcune limitazioni e condizioni specifiche.

Essenzialmente, i prestiti per pensionati con cessione del quinto permettono di ottenere liquidità immediata, imputando il rimborso direttamente sulla pensione mensile.

Tuttavia, non tutti i pensionati sono idonei per questo tipo di prestito. La fattibilità dipende dal tipo di pensione percepita. Ad esempio, alcune forme di pensione sociale o di invalidità potrebbero non essere ammissibili per la cessione del quinto. Inoltre, l’età del pensionato può essere un fattore limitante, poiché alcune istituzioni finanziarie pongono un limite di età per l’accesso a questa forma di finanziamento.

Cattivi pagatori e protestati

Anche i cattivi pagatori e i protestati hanno la possibilità di richiedere la cessione del quinto.

Nella cessione del quinto, il rimborso del prestito avviene direttamente attraverso detrazioni sullo stipendio o sulla pensione. Questo riduce il rischio per la banca o l’ente finanziatore, rendendo il prodotto finanziario meno dipendente dalla storia creditizia del richiedente.

Di conseguenza, anche i cattivi pagatori e i protestati possono accedere a questa forma di credito, a patto che abbiano una fonte di reddito stabile che consenta le detrazioni mensili.

Tuttavia, è importante notare che l’assenza di un controllo CRIF non esime da altre possibili verifiche creditizie o limitazioni.

Ad esempio, potrebbe esserci un tasso di interesse più elevato applicato al prestito o altre condizioni specifiche.

In Sintesi: Chi Può Richiedere la Cessione del Quinto?

Soggetto Tipologia di cessione del quinto
Dipendenti pubblici e statali Possono richiedere prestiti con i prestiti per dipendenti pubblici e statali (come dipendenti comunali o regionali), che possono fare anche domanda di prestiti INPS.
Dipendenti di forze armate e di polizia Possono chiedere i prestiti per forze armate e di Polizia.
Dipendenti privati a tempo indeterminato Possono richiedere prestiti con i prestiti a dipendenti privati.
Dipendenti a tempo determinato Possono richiedere prestiti con i prestiti con contratto a tempo determinato.
Dipendenti di cooperative Possono richiedere prestiti con i prestiti per dipendenti di cooperative (ma solo a determinate condizioni).

Abbiamo esaminato diversi profili di individui che possono accedere alla cessione del quinto, una forma di finanziamento con caratteristiche specifiche.

Dalla figura dei dipendenti statali, pubblici e parapubblici, ai dipendenti del settore privato, ai pensionati, fino ai cattivi pagatori e protestati: le opportunità di accesso a questa forma di prestito sono ampie.

Ogni categoria ha le sue peculiarità e requisiti, ma la flessibilità della cessione del quinto la rende una soluzione finanziaria adatta a diverse esigenze.

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Prestito su Pegno: Cosa Significa

Gino Topini

Qui trovi i migliori prestiti su pegno di oggi 19 aprile 2024.

Intesa Sanpaolo PerTe Prestito Exclusive

TAEG
10.82%
Rata: 657.99€
Durata Esempio: 120 mesi (massimo 180 mesi)
Importi: Da 10.000 € a 300.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 10 marzo 2024

Quando si parla di prestito su pegno significa un finanziamento che si può chiedere dando in cambio (cioè in pegno) un oggetto di valore che si possiede. E’ un finanziamento al quale spesso si ricorre quando non si hanno altre possibilità di ottenere un prestito più tradizionale.

Chi fa Prestiti su pegno?

Solo gli enti finanziari (agenzie finanziarie) e le banche con autorizzazione ufficiale hanno la facoltà di erogare prestiti su pegno.

Ad esempio:

  • Unicredit Banca,
  • Intesa San Paolo,
  • Prestito Su Pegno di ProntoPegno (anche tutto online).

Generalmente tutti hanno delle filiali e dei banchi dei pegni dove chi ne ha bisogno può rivolgersi per un finanziamento. Il Prestito Su Pegno offerto da ProntoPegno può essere richiesto interamente online.

Cosa Significa Prestito su Pegno

In breve, ci si rivolge ad un monte dei pegni, o monte di pietà, per portare loro un bene di valore e avere, in cambio, una certa somma di denaro (stimata a seconda del valore del bene originario).

In pratica, si garantisce il finanziamento sulla base del valore dell’oggetto in questione.

Cosa posso dare in pegno?

Non c’è una lista precisa degli oggetti che puoi dare come pegno, la cosa fondamentale è che abbiano un certo valore.

Nell’elenco rientrano sicuramente:

  • gioielli in oro, platino ed argento,
  • Diamanti e pietre preziose,
  • argenteria di valore,
  • orologi di valore,
  • monete preziose.

Alcuni monti di pietà accettano anche quadri, pellicce e tappeti, ma è molto raro data la possibilità di deperimento o l’eccessivo ingombro di tali oggetti.

Sicuramente come pegno puoi fornire delle auto o delle proprietà immobiliari, a seconda degli importi di cui hai bisogno.

Cosa valuta la banca?

Per la valutazione del bene in oggetto la banca si rivolge ad un perito esterno, che effettuerà le sue valutazioni e darà il resoconto all’istituto bancario.

Attenzione al fatto che il prezzo stimato sarà sempre inferiore rispetto a quello reale dell’oggetto (circa i 4/5) perché la banca dev’essere sicura di rientrare del prestito qualora il richiedente non restituisca la somma ottenuta.

Ad esempio, portando una oggetto del valore di 1.000 euro, si potranno avere in prestito al massimo circa 700 / 800 euro. Da tenere presente anche che gli istituti di prestiti con pegno detraggono in anticipo le spese accessorie, per cui alla fine la somma che realmente si intasca sarà ancora minore.

Non viene fatto nessun controllo di solidità finanziaria del richiedente, dato che il bene funge da garanzia.

Prestito su Pegno: Durata e Come Funziona il Rimborso

Una volta ottenuta la somma di denaro in prestito, la legge (art. 13 della Legge n. 745/1938) prevede che si abbiano da 3 a 12 mesi per poterlo riscattare.

Questi significa restituire la somma ottenuta più gli interessi stabiliti in anticipo.

Alla scadenza, nella maggior parte dei casi si può optare per un rinnovo del prestito (che comporta altri interessi da pagare, però).

Allo scadere del prestito, ci sono due possibilità:

  • il cliente rimborsa il prestito e rientra in possesso del bene che ha impegnato;
  • il prestito non viene rimborsato e la banca può disporre del bene; questo comporta che l’oggetto finirà all’asta e, dal ricavato della vendita, la banca riavrà indietro la somma prestata.

Se il bene viene venduto ad un prezzo maggiore rispetto a quanto stabilito, il cliente ha diritto ad avere la differenza.

Chi può fare domanda di prestiti su pegno?

Questo particolare prestito viene solitamente richiesto da chi NON riesce ad accedere agli altri prestiti tradizionali.

I prestiti su pegno, infatti, NON richiedono alcun controllo finanziario né nessuna documentazione, oltre che nessuna indagine patrimoniale o amministrativa sul richiedente.

Ad esempio, possono fare domanda di prestiti su pegno:

Quanto costa il prestito su pegno? Tassi Medi

Di seguito i tassi medi del credito su pegno, utili per capire se i tassi proposti dagli istituti di credito su pegno sono convenienti. Ricorda di confrontare i tassi del tuo prestito su pegno con questi tassi medi (fonte Altro Consumo) e con il tasso soglia massimo del 16,81% al 2024.

I seguenti tassi medi si riferiscono ad un prestito su pegno del valore di 500€ per 6 mesi:

  • Carifermo, TAEG 9,20%
  • Intesa San Paolo, TAEG 12,36%
  • Banco BPM, TAEG 14,28%
  • Prontopegno (Banca Sistema), TAEG 15,46%
  • Affide (Unicredit), TAEG 16,11%
  • Banca Carige, TAEG 17,53%

Prestito su pegno, conviene?

In linea generale, chiedere un prestito su pegno è una cattiva idea: i costi finali che si devono sostenere sono molto maggiori rispetto ad altre alternative.

Nonostante questo, può tornare utile a chi non riesce proprio ad avere un finanziamento in altro modo (ad esempio, i cattivi pagatori o i protestati) o a chi non riuscirebbe a passare le valutazioni di affidabilità degli istituti di credito.

C’è da dire che si tratta di un finanziamento molto veloce, perché dal momento in cui si porta il bene presso il monte di pietà, a quello in cui realmente si ottiene il denaro, passano davvero poche ore.

Che alternative ci sono?

Tra le soluzioni alternative, vediamo Confronta Prestito, che accetta richieste di preventivi per prestiti a cattivi pagatori e propone poi le soluzioni migliori per le proprie necessità.

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Prestito di 15.000 euro

Gino Topini

Qui trovi le migliori banche e finanziarie che erogano prestiti da 15.000 € in Italia. Confronta le offerte di oggi 19 aprile 2024, compara e risparmia soldi sui tuoi finanziamenti 15.000 euro.

Prestiti da 15.000€, cosa sono

I prestiti da 15.000 € sono dei prestiti personali che possono essere richiesti da lavoratori dipendenti ed autonomi e che possono essere usati per fare qualunque tipologia di acquisto a rate.

Non sono prestiti finalizzati, per cui si possono chiedere prestiti da 15.000 € per ogni finalità, anche se in generale le più diffuse sono:

Quali sono le banche che concedono un prestito da 15.000€?

I prestiti da 15.000 € possono essere richiesti presso qualunque banca o finanziaria, tuttavia non essendo una somma piccola c’è bisogno di determinate garanzie o comunque di avere una solida situazione economica e finanziaria.

In generale tutte le migliori banche italiane e le migliori banche straniere offrono prestiti da 15.000 € che puoi rimborsare in 4, 6, 8 o 10 anni (48, 60, 84 o 120 mesi) pagando una rata mensile da circa 200 / 300 euro.

Usa il nostro strumento di calcolo rata prestito per fare la simulazione della tua ipotetica rata mensile (ma ricorda poi di confermarla sempre con la banca o la società finanziaria facendoti dare un preventivo specifico).

Ecco dunque alcune delle migliori banche per prestiti da 15.000 €:

Quanto costa un prestito da 15.000 €: chiedi preventivo

Per scoprire quanto costa un finanziamento da 15.000 € e quale rata mensile bisognerà pagare, è importante chiedere più preventivi di prestiti personali.

A seconda della banca o della finanziaria dove si fa richiesta, il tasso di interesse potrebbe cambiare e, di conseguenza, anche il costo del finanziamento stesso.

Il costo del prestito cambia a seconda del TAEG: più è alto e maggiori interessi bisognerà pagare. Allo stesso modo, il costo cambia anche a seconda della durata: più è bassa e più alta sarà la rata mensile (ma sarà minore in questo caso il costo totale del finanziamento perché lo si rimborsa in meno tempo, quindi si pagheranno meno interessi).

Essendo un prestito personale, non si riescono invece a trovare dei prestiti da 15.000 € a tasso zero.

Chi può richiedere prestiti da 15.000 €?

Dato che chiedere 15.000 € in prestito significa fare domanda di una somma di denaro non piccola, per poterla ottenere bisogna avere una situazione economica personale pulita e non essere stati segnalati come cattivi pagatori, né come protestati.

In generale, la richiesta di prestiti da 15.000 € può essere fatta da:

Altri prestiti personali:

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Prestiti Personali a 15 Anni: Chi li fa?

Gino Topini

E’ facile trovare dei prestiti personali a 15 anni? Chi li fa? In questa pagina andremo a vedere se e come è possibile trovare dei finanziamenti personali che durano fino a 180 mesi (cioè 15 anni). Iniziamo con una lista alcuni prestiti personali a 15 anni aggiornati a oggi 19 aprile 2024.

Prestiti personali a 15 anni

Iniziamo con il dire che la maggior parte delle banche e delle finanziarie concede prestiti personali fino a 10 anni. E’ solitamente questa la durata massima dei prestiti personali.

A seconda dell’importo richiesto per il finanziamento, la durata massima del finanziamento specifico può essere più o meno lunga, ma in ogni caso nella maggior parte dei casi non si superano i 10 anni.

Nel caso di prestiti a pensionati la durata massima può essere anche più corta perché dipende dall’età massima del richiedente: in genere fino a 75 o 80 anni al momento del pagamento dell’ultima rata.

Nel caso di prestiti con contratto a tempo determinato, invece, la durata massima è uguale alla durata residua del contratto di lavoro.

Ecco dunque che trovare dei prestiti personali a 15 anni, o 180 mesi, è davvero difficile.

Prestiti personali a 15 anni, chi li fa?

Ci sono alcune banche e finanziarie che fanno prestiti personali a 15 anni:

  • Prestiti Intesa Sanpaolo, con il suo PerTe Prestito Exclusive, che consente di avere un prestito personale fino a 300.000 euro da rimborsare in 15 anni;
  • Banca Etica, società finanziaria che concede prestiti da 30.000€ fino a 75.000€ con durata massima di 15 anni. E’ un finanziamento concesso a tasso fisso o a tasso variabile e a condizioni scontate per i soci di Banca Etica.
  • Prestiti Unicredit, nello specifico il prestito chirografario che viene concesso fino a 100.000€ da rimborsare in 15 anni
Nome Banca e Nome Prestito Importo Massimo Durata
Prestiti Intesa Sanpaolo – PerTe Prestito Exclusive 300.000€ 15 anni
Banca Etica – Prestito Personale 30.000€ – 75.000€ 15 anni
Prestiti Unicredit – Prestito Chirografario 100.000€ 15 anni

Mutui casa a 15 anni

Al contrario dei prestiti personali, i mutui casa arrivano tranquillamente a durate di 15 anni ed oltre. Anzi, nel caso dei finanziamenti per la casa, 15 anni di durata a volte è anche bassa rispetto alla media delle durate dei finanziamenti concessi, che arrivano anche a 25 o 30 anni.

Chi pò richiedere prestiti personali a 15 anni?

In genere, riuscire ad ottenere un prestito personale della durata di 15 anni non è semplice, e bisogna fornire tutta una serie di garanzie, come ad esempio:

  • le ultime due buste paga, nel caso di lavoratori dipendenti;
  • gli ultimi due cedolini della pensione, nel caso di pensionati;
  • l’ultima dichiarazione dei redditi, nel caso di un lavoro autonomo;
  • un conto in banca attivo da almeno 12 mesi;
  • NON bisogna essere protestati, né segnalati come cattivi pagatori;
  • avere un’età tra 18 e 75/80 anni al massimo, calcolati al momento del pagamento dell’ultima rata;
  • a seconda della banca e dell’importo richiesto, un garante.

Se dovessero esserci tutte le garanzie richieste dalle banche, allora si potrà accedere ad un finanziamento che potrà essere restituito in 15 anni (180 mesi) al massimo.

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Su Gino Topini

Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Cessione del Quinto Aziende con Meno di 5, 10, 15 Dipendenti e Ditte Individuali

Di seguito trovi i migliori prestiti con cessioni del quinto per dipendenti di aziende con meno di 5, 10, 15 dipendenti, oltre che prestiti con cessione del quinto per dipendenti di ditte individuali.

Gino Topini

 

Cessione del Quinto Aziende con Meno di 5, 10, 15 Dipendenti

Ottenere dei prestiti per lavoratori dipendenti di piccole aziende individuali, oppure di piccole società (sia SRL che SAS) è un po’ una sfida, nel senso che la crisi economica ha portato banche e società finanziarie a concedere sempre meno finanziamenti per chi lavora presso piccole realtà, preferendo concedere denaro in prestito ai dipendenti di grandi SPA o ai lavoratori pubblici.

Di solito la cessione del quinto è un prestito molto facile da ottenere, tant’è che possono farne domanda (spesso con successo) anche i dipendenti nuovi assunti, i cattivi pagatori ed i protestati. Ma da qui, a dire che al 100% si otterrà il finanziamento ce ne passa perché non è sempre così.

Come sempre, su Mondo Prestiti, ci teniamo ad essere sinceri con i nostri utenti e a darvi esattamente le cose come stanno, anche per mettere in piedi le criticità di una certa richiesta di finanziamento e dunque valutare se conviene chiederla o meno.

I problemi

  • il primo problema riguarda le dimensioni dell’azienda. Il fatto che è piccola non dà, spesso, sufficienti garanzie a banche e finanziarie di poter concedere tranquillamente un finanziamento;
  • l’anzianità dell’attività lavorativa. Se è una giovane realtà diventa ancora più complesso, per i suoi dipendenti, poter ottenere finanziamenti, in maniera particolare se anche essi sono stati assunti da poco e se vengono richieste delle somme importanti (che potremmo definire da 10.000 € in su, ma ogni banca e finanziaria decide liberamente);
  • altri problemi(non legati direttamente all’azienda)  della cessione del quinto per pochi dipendenti si hanno in caso di segnalazione come cattivi pagatori o come protestati: in entrambi i casi diventa difficile ottenere un finanziamento. Per maggiori informazioni ti invitiamo a leggere il nostro approfondimento sui prestiti cattivi pagatori e protestati.

Non cambia molto se si tratta di un’impresa individuale o di una società composta, ad esempio, da 2 soci. A fare la differenza è il numero dei dipendenti, considerando che di solito fino a 5, 10 o anche 15 dipendenti la ditta viene considerata “piccola” e dunque i prestiti con cessione del quinto per dipendenti privati sono più difficili da ottenere.

Definizione di piccola azienda in Italia

In Italia è definibile come “piccola azienda” tutte quelle che hanno meno di 16 dipendenti (dunque da 15 in giù, ad esempio 4 o 7).

La cessione del quinto per imprese con meno di 15 dipendenti è pensata per i dipendenti di aziende come SAS, SNC, SRL o SPA che abbiano più di 4 dipendenti, dunque almeno 5. La condizione fondamentale è che le 5 persone devono essere assunte a tempo indeterminato, pertanto bisogna escludere tutti i titolari ed i soci dell’azienda. Allo stesso modo, vengono esclusi tutti i dipendenti a tempo determinato, gli interinali e coloro con contratto a progetto.

Le condizioni fondamentali per richiedere un finanziamento per chi lavora presso una piccola azienda che ha, ad esempio, 9 dipendenti, sono:

  • la richiesta può essere presentata da cittadini italiani, o comunque da coloro che risiedono in maniera stabile nel nostro paese;
  • è fondamentale avere accantonato un TFR di almeno 5.000 euro
  • bisogna avere un’anzianità lavorativa di alcuni anni (alcune società finanziarie ne chiedono almeno 6)
  • bisogna avere almeno 5 dipendenti con contratto a tempo indeterminato

Nel rispetto di queste condizioni, si può procedere senza problemi con la richiesta di una cessione del quinto SRL, di prestiti per dipendenti SAS, e così via.

Prestiti con Cessione del quinto per dipendenti ditte individuali

Nel caso di imprese individuali, invece, diventa ancora più difficile riuscire ad ottenere un prestito personale.

La garanzia principale che la finanziaria ha è l’andamento dell’azienda stessa (quindi la sicurezza dello stipendio e del TFR accantonato). Le ditte individuali non sono verificabili, nel senso che non hanno l’obbligo di depositare i Bilanci e lo Stato patrimoniale presso la Camera di Commercio, pertanto sarebbe un rischio concedere denaro in prestito, ed è per questo che la maggior parte degli istituti di credito preferisce non concederli.

Come ottenere dei prestiti con cessione del quinto per dipendenti di piccole aziende e ditte individuali?

Se la banca o la finanziaria dovessero creare dei problemi nel concedere un finanziamento, l’unica alternativa percorribile è quella di fornire ulteriori garanzie personali o reali.

Le garanzie personali, il garante

In termini di garanzie personali diventa importante la figura del garante, ovvero il soggetto che si obbliga a rimborsare le rate del prestito se il debitore principale non adempie. Di solito questa figura è coperta da un parente, un genitore o un figlio che rispettino determinate caratteristiche finanziarie richieste per essere un buon garante:

  • avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato
  • non essere segnalato come cattivo pagatore
  • non essere segnalato come protestato

Per maggiori informazioni ti invitiamo a leggere il nostro testo sul garante.

Le garanzie reali

Oltre che le garanzie personali si possono aggiungere al finanziamento anche delle garanzie reali, derivanti ad esempio dall’affitto di un’immobile che si possiede, come un appartamento ad esempio.

In questo caso l’entrata periodica dell’affitto può essere usata a copertura, totale o parziale, della rata del finanziamento.

Tenete ovviamente presente che spetta sempre alla banca e alla società finanziaria decidere se concedere o meno il finanziamento. Indipendentemente da tutte le garanzie che potete fornire, se la decisione finale è “no”, non potete fare nulla per cambiarla, se non chiedere il motivo del rifiuto e capire cosa fare per potersi far dire “si” la prossima volta.

Potrebbe interessarti anche leggere tutto sui prestiti rifiutati e sulla liberatoria legata al prestito rifiutato.

Un altro modo per riuscire ad ottenere un prestito è chiedere delle piccole somme, in quanto di solito l’istituto di credito tende ad essere più flessibile e “di manica larga” sugli importi inferiori a 3.000 – 5.000 € . Se non avete grandi necessità potete pensare di mantenere la richiesta bassa e aumentare le probabilità di successo.

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Migliori Banche e Finanziarie per la Cessione del Quinto

Gino Topini

ING Mutuo Arancio Tasso Fisso

TAEG
4.57%
Rata: 615.98€
Durata Esempio: 240 mesi (da 120 mesi a 360 mesi)
Importi: Su misura
100% Digitale

100% online

Dati sito ufficiale aggiornati il 9 dicembre 2023

Che Banca! Mutuo Tasso Variabile Che Banca!

TAEG
5.22%
Rata: 651.46€
Durata Esempio: 240 mesi (da 120 mesi a 360 mesi)
Importi: Da 50.000 € a 500.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 11 novembre 2023

Kia Italia Kia Stonic

TAEG
5.91%
Rata: 109.00€
Durata Esempio: 35 mesi (da 35 mesi a 35 mesi)
Importi: Su misura
Dati sito ufficiale aggiornati il 24 marzo 2024
TAEG
6.64%
Rata: 300.00€
Durata Esempio: 120 mesi (da 24 mesi a 120 mesi)
Importi: Da 10.000 € a 75.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 3 gennaio 2024
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BNL Mutuo Quasi Fisso

TAEG
7.07%
Rata: 763.68€
Durata Esempio: 20 mesi (da 60 mesi a 360 mesi)
Importi: Su misura
Dati sito ufficiale aggiornati il 13 novembre 2023

Volkswagen Financial Services Progetto Valore Volkswagen

TAEG
7.90%
Rata: 259.00€
Durata Esempio: 35 mesi (da 35 mesi a 35 mesi)
Importi: Fino a 30.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 30 dicembre 2023

Agos Prestito Personale

TAEG
8.90%
Rata: 155.50€
Durata Esempio: 84 mesi (da 12 mesi a 120 mesi)
Importi: Da 500 € a 30.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 17 marzo 2024
TAEG
9.00%
Rata: 380.03€
Durata Esempio: 120 mesi (da 19 mesi a 180 mesi)
Importi: Fino a 75.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 5 febbraio 2024
TAEG
10.69%
Rata: 166.00€
Durata Esempio: 84 mesi (da 3 mesi a 36 mesi)
Importi: Da 500 € a 3.000 €
Dati sito ufficiale aggiornati il 1 gennaio 2024

Widiba Prestito Personale

TAEG
11.52%
Rata: 171.00€
Durata Esempio: 84 mesi (da 12 mesi a 108 mesi)
Importi: Da 1.000 € a 40.000 €
Opzione Cambio Rata

Cambio Rata

Opzione Salto Rata

Salto Rata

100% Digitale

100% online

Dati sito ufficiale aggiornati il 7 gennaio 2024

Trovare la migliore banca o finanziaria per la cessione del quinto non è semplice, perché ci sono davvero tante offerte sul mercato.

In questo articolo aggiornato al Aprile 2024 vediamo quali sono le migliori offerte di cessioni del quinto da poter richiedere.

Ecco le caratteristiche della simulazione:

  • dipendente privato a tempo indeterminato;
  • età 41;
  • domicilio a Roma;
  • assunzione da gennaio 2011;
  • stipendio netto mensile 1.500 €;
  • rata mensile 300 € (che è anche il massimo che si può pagare nel nostro caso)
  • durata del prestito 10 anni

Migliori Banche e Finanziarie per la Cessione del Quinto

Ecco i risultati in breve, mentre se vuoi un approfondimento continua a leggere.

Finanziaria Netto Erogato TAEG Spese Iniziali
🥇 Bibanca € 28.469,14 4,97% 0 €
🥈 TidoCredito by Pitagora € 28.225,50 5,16% 70,74 €
🥉 BNL € 27.922,72 5,41% 0 €
Findomestic € 27.778,17 5,53% 0 €
Santander € 27.774,38 5,54% 0 €
Banca Nuova Terra € 27.355,45 5,89% 0 €

Bibanca

Bianca è una società che appartiene al gruppo BPER Banca e che concede cessioni del quinto fino a 75.000 € per dipendenti pubblici e pensionati, e fino a 55.000 € per dipendenti privati.

Con TAEG che partono dal 3,45% in offerta per i nuovi clienti, la cessione del quinto Bianca risulta essere la più conveniente da richiedere a Aprile 2024.

Nel nostro esempio, il netto erogato è di € 28.469,14 , il TAEG è del 4,97% e le spese iniziali sono pari a zero.

TidoCredito by Pitagora

TidoCredito by Pitagora è la seconda soluzione più conveniente a Aprile 2024 secondo la nostra simulazione.

Con questa proposta, Pitagora ti dà una cessione del quinto fino a 75.000 €, richiedibili come prestito a firma singola e rimborsabili entro un massimo di 120 mesi.

Il TAEG parte dallo 3,04%.

Nel nostro esempio, il netto erogato è € 28.225,50 , il TAEG è del 5,16% e le spese iniziali sono di 70,74 €.

BNL

BNL è una delle principali banche in Italia ed i prestiti BNL sono tra i più richiesti in assoluto.

Nello specifico, la cessione del quinto è un finanziamento a rate costanti e tasso fisso, con addebito della somma direttamente sullo stipendio.

BNL propone la sua cessione del quinto a dipendenti pubblici, statali e militari, per una durata che va da 24 a 120 mesi.

Il TAN è del dal 4,79%.

Nel nostro esempio, il netto erogato è di € 27.922,72 , il TAEG è del 5,41% e le spese iniziali sono zero.

Findomestic

Altra grande società finanziaria molto famosa in Italia, Findomestic propone una cessione del quinto 100% online con firma digitale.

I prestiti Findomestic sono in generale tra i più convenienti sul mercato, e questo prestito con firma digitale è garantito, pratico e pensato per il cliente, nel senso che il preventivo è personalizzato.

Nella nostra simulazione, il netto erogato è di € 27.778,17 , il TEG è del 5,53% e le spese iniziali sono zero.

Santander

Santander Banca è di origine spagnola, ma oggi è molto diffusa in Italia. Tra i prestiti Santander, la cessione del quinto viene concessa a dipendenti privati e pubblici aventi età da 18 a 67 anni, e a pensionati fino a 88 anni di età.

La durata del finanziamento è al massimo di 120 mesi, cioè 10 anni e senza garante.

Nella nostra simulazione, il netto erogato è € 27.774,38 , il tasso TAEG è del 5,54% , le spese iniziali sono zero.

Banca Nuova Terra

Banca Nuova Terra fa parte del gruppo della Banca Popolare di Sondrio, e propone una cessione del quinto semplice e sicura, dato che non servono garanzie e viene aperta coperta dall’assicurazione vita e lavoro a carico della banca.

Come in ogni cessione del quinto, la rata mensile è sostenibile ed è un prestito completamente trasparente.

Per poterne fare richiesta, si può avere sia un contratto a tempo indeterminato che determinato, ed essere un dipendente pubblico o un dipendente privato di grandi aziende (almeno 16 dipendenti).

Nella nostra simulazione, il netto erogato è di € 27.355,45 , il TAEG è del 5,89% , le spese iniziali sono zero.

Guida alla cessione del quinto

Di seguito alcuni approfondimenti sulla cessione del quinto di cui abbiamo parlato su Mondo Prestiti.

Abbiamo già parlato della cessione del quinto come il principale prestito personale che possono richiedere i lavoratori dipendenti, sia privati che pubblici, ed i pensionati.

La richiesta può essere fatta sia da chi ha un contratto di lavoro a tempo indeterminato, che da chi cerca un prestito con contratto a tempo determinato, ma in questo caso la durata massima del finanziamento dev’essere al massimo uguale alla durata residua del contratto di lavoro.

Abbiamo inoltre parlato di:

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Quanti finanziamenti si possono fare contemporaneamente?

Non c'è un numero massimo di prestiti che si possono fare contemporaneamente per legge, puoi fare anche 3 finanziamenti insieme scegliendo anche finanziarie diverse, tutto dipende dallo stipendio che hai e dal lavoro che fai.
Gino Topini

Se stai cercando di sapere quanti finanziamenti si possono fare contemporaneamente in Italia, la buona notizia è che puoi averne anche 3 o più, non c’è un limite massimo stabilito per legge.

La cosa importante è dare alla banca o alla finanziaria sempre delle garanzie solide sulle tue capacità di rimborsare il prestito.

Quanti finanziamenti si possono fare contemporaneamente?

Riuscire ad ottenere un prestito con altri prestiti in corso dipende dalla tua capacità economica a rimborsare i prestiti che richiedi. Ovviamente, la tua disponibilità economica viene intaccata dai prestiti personali che hai già acceso.

Pertanto, quando cerchi il primo prestito personale, avrai tutte le tue entrate economiche (al netto delle spese) da poter usare per rimborsare il finanziamento.

Quando cerchi il secondo prestito personale, tra le spese dovrai considerare anche la rata del primo.

Quando cerchi il terzo prestito personale, dovrai considerare anche le rate degli altri due finanziamenti.

E così via.

Per avere più prestiti contemporaneamente è importante dimostrare di avere un’entrata mensile tale da potersi permettere di pagare le rate senza particolari problemi e tale da far rimanere, sul tuo conto corrente, una somma di denaro sufficiente per poter arrivare a fine mese.

Banche e società finanziarie riescono ad ottenere tale garanzia principalmente dalla presenza di una busta paga (per i lavoratori dipendenti) o di una dichiarazione dei redditi (per gli autonomi), poi anche la presenza di un garante potrebbe aiutare.

  • la somma di denaro che si potrebbe ottenere con il secondo prestito potrebbe essere inferiore rispetto alla prima
  • la banca potrebbe chiedere maggiori garanzie
  • si potrebbe avere una probabilità più alta di venire rifiutati

Posso avere più cessioni del quinto contemporaneamente?

Secondo il Testo Unico sulla cessione, non si possono avere due o più cessioni del quinto contemporaneamente, tranne se si frammenta la rata mensile.

Sappiamo che la rata massima che si può pagare ogni mese per una cessione del quinto è pari a 1/5 dello stipendio o della pensione (cioè il 20%).

Si possono chiedere più cessioni del quinto in contemporanea solo se le singole rate mensili sono inferiori a questo 20% e solo se, sommandole insieme, non si supera questa percentuale.

Ad esempio:

  • prima cessione del quinto, rata mensile pari al 10% dello stipendio;
  • seconda cessione del quinto, rata mensile pari al 7% dello stipendio

Volendo si potrebbe chiedere una terza cessione del quinto per una rata massima pari al rimanente 3% cedibile dello stipendio.

Ovviamente, se ad esempio la rata massima di ogni cessione del quinto fosse pari al 5% dello stipendio netto, allora se ne potrebbero avere massimo 4.

E così via.

Esempio di come ottenere un prestito con altri prestiti in corso

Facciamo l’esempio di un dipendente con stipendio di 1.500 euro al mese che chiede un prestito personale.

La rata mensile sarà, ad esempio, cioè 300 € .

Se lo stesso dipendente, dopo qualche mese, dovesse aver bisogno di un altro prestito, ad esempio con Compass o con Findomestic, questa volta la somma base da cui partire per fare il calcolo della rata mensile sarebbe inferiore, cioè 1.200 € (1.500€ di stipendio – 300€ di rata del primo prestito).

In questo caso la nuova rata mensile massima che si potrebbe pagare sarebbe, ad esempio di 240 €.

Attenzione! E’ un calcolo semplicistico, con il quale vogliamo far capire che se si hanno dei prestiti già accesi le disponibilità economiche da dedicare a quel dato prestito diminuiscono, questa è una cosa che anche le finanziarie considerano.

Quanti finanziamenti e prestiti personali si possono avere contemporaneamente?

Non c’è un numero massimo di finanziamenti che si possono avere contemporaneamente, dipende tutto dalla capacità di rimborso che si ha. Puoi chiedere 2, 3 prestiti contemporaneamente o anche più.

Diciamo che il numero massimo di prestiti che puoi richiedere dipende da:

  • stipendio mensile che si ha;
  • tipologia di lavoro che si fa;
  • importo della rata da pagare.

Per fare un esempio, se si guadagnano 1.500 euro al mese, si potranno richiedere, ad esempio, due o tre prestiti (dipende dall’importo della rata mensile), mentre se si guadagnano 3.000 euro al mese, allora si può arrivare anche a quattro o più, a seconda dei casi e delle rate mensili.

Come aumentare le probabilità di avere un secondo prestito?

  • presentare un garante
  • chiedere un prestito co-intestato con il coniuge
  • fornire garanzie reali (ad esempio l’affitto di una casa di proprietà)
  • sottoscrivere delle cambiali, che fungono da garanzia (leggi tutto sui prestiti cambializzati)

Riunire le rate con più prestiti contemporaneamente

Se si dovesse riuscire ad ottenere un secondo prestito (come detto prima, non è così impossibile) è importante anche sapere quali opzioni si potrebbero avere in futuro. Tra di esse c’è la possibilità di riunire le rate per pagarne una sola, di importo più piccolo.

Unire le rate è possibile tramite l’opzione di prestiti per consolidamento debiti (lo fa anche BNL), un prestito che ha la finalità di estinguere tutti gli altri finanziamenti richiesti in passato, così da averne uno solo a cui far fronte, dalla rata periodica più bassa, ma più lungo nel tempo (ecco perché la rata è minore).

Se si sono aperti più prestiti in passato e oggi, per qualunque motivo, si potrebbero avere delle difficoltà nel rimborsare un finanziamento, il consolidamento è il prestito ideale per evitare di finire iscritti nel registro dei cattivi pagatori.

Ricaricare il prestito

Una delle opzioni a disposizione di chi cerca nuova somma di denaro in prestito è quella di optare per un prestito ricaricabile.

In sostanza, la stessa banca o finanziaria presso cui si è accesso il primo finanziamento può aggiungere altro credito a quello già ottenuto in passato.

I vantaggi sono evidenti:

  • maggiore semplicità nel fare la richiesta
  • più probabilità di venire accettati in quando si è già clienti e si è già conosciuti
  • condizioni economiche che, solitamente, non cambiano rispetto al primo finanziamento

Bisogna tener presente che, di solito, prima di poter avere possibilità di chiedere una ricarica sul prestito occorre aver rimborsato puntualmente un certo numero di rate (almeno 6, di solito).

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Migliore Banca per Mutuo

In questa recensione vediamo le migliori banche per accendere un mutuo, scelte sulla base dei tassi di interesse e delle spese accessorie.
Gino Topini

Il mutuo è un tipo di spesa importante che si deve sostenere quando ci si rivolge all’acquisto di una casa. Nel nostro articolo andremo a vedere quali siano le migliori banche per mutuo di Aprile 2024 e per farlo andiamo a vedere su Mutui Supermarket, il miglior comparatore di mutui in Italia.

Promo Aprile 2024 Mutuo
Banca BNL

Migliori banche per mutuo: le 8 più valide del momento

Per fare una simulazione di quelle che possono essere le migliori opzioni di mutuo, abbiamo ipotizzato tramite MutuiSupermarket che a fare la richiesta fosse un impiegato di 35 anni, con un reddito di 2.600 euro al mese e che abbia fatto richiesta di un mutuo di 100.000 euro.

Il valore della casa che ha scelto di acquistare abbiamo ipotizzato fosse di 200.000 euro e la durata del mutuo di 30 anni. Abbiamo scelto sulla base di questo le quattro migliori banche per mutuo che escono dalla simulazione, due per quanto riguarda il tasso fisso e due per quanto riguarda il tasso variabile:

  1. Fineco Bank
  2. BNL Gruppo BNP Paribas
  3. Mutuo Arancio ING
  4. WeBank
  5. Sella
  6. Unicredit Banca
  7. Credem
  8. BPER

Di seguito le vedremo in maniera più dettagliata.

Banche migliori per mutuo a tasso fisso 

Mutuo Fineco Bank

Il mutuo Fineco Bank è una soluzione completa che ti permette di scegliere tra 5 diverse tipologie di finanziamento:

  • acquisto casa, fino a 1,5 milioni di euro;
  • acquisto casa green (per immobili di classe energetica A o B), fino a 1,5 milioni di euro;
  • surroga, per portare il tuo mutuo in Fineco Bank, fino a 500.000 euro;
  • liquidità, fino a 500.000 euro;
  • rifinanziamento, fino a 500.000 euro.

BNL Gruppo BNL Paribas

Banca BNL è una banca non solo online, che si attesta tra le migliori banche per un mutuo casa e non solo, riesce a fare anche leggermente meglio.

Il gruppo BNL Paribas, sempre sulla base della nostra simulazione, mette a disposizione dell’utenza una rata fissa di 437,96 euro, con un TAEG del 3,50%.

Le spese che sono previste al momento della sottoscrizione del mutuo sono 800 euro per l’istruttoria e 300 euro per la perizia.

Nello specifico, il mutuo proposto su Mutui Supermarket è il “Mutuo Spensierato”, chiamato così perché a tasso fisso per tutta la sua durata, in maniera tale che non bisogna preoccuparsi delle fluttuazioni del mercato.

L’offerta prevista ha un TAEG del 3,50% (al momento dell’aggiornamento di questo testo), e una rata di 437,96€ .

Mutuo Arancio ING

Il Mutuo Arancio ING è il secondo migliore mutuo casa di Aprile 2024. Si tratta di un finanziamento che ti permette di finanziare fino al 95% del valore di casa (è una delle percentuali più alte del mercato).

La cosa interessante di questo finanziamento è che puoi richiederlo direttamente e completamente online, ed inoltre se sei un cliente ING e hai già il conto corrente Arancio, hai un sconto dello 0,20% sul TAN.

I tassi sono 3:

  • tasso fisso, TAN 3,45% TAEG 3,61%
  • tasso fisso rinegoziabile dopo 5 o 10 anni, TAN 3,53% TAEG 4,01%
  • tasso variabile, TAN 1,77% TAEG 1,88%

I tasso sono stati ripresi dal sito ufficiale e sono relativi a richieste di mutuo con finalità acquisto inoltrate al 25 ottobre, con stipula entro il 31/12/2022, della durata durata 30 anni e importo finanziato pari al 50% del valore dell’immobile.

Mutui WeBank

Il mutuo per la prima casa di WeBank ti viene proposto in 4 diverse varianti:

  • mutuo variabile Green, TAN 2,082% TAEG 2,160% (spread 1,550%)
  • mutuo variabile con opzione Green, TAN 2,532% TAEG 2,620% (spread 2%)
  • mutuo variabile con CAP Green, TAN 2,482%, TAEG 2,569% (tasso massimo 4,950%, spread 1,950%)
  • mutuo fisso Green, TAN 3,420%, TAEG 3,536% (spread 1,2%)

Sella Mutui

Banca Sella  è una delle migliori banche per mutuo per il 2024 grazie al supporto dedicato, alla possibilità di chiedere un mutuo 100% online e alla portabilità facile (cioè se hai già un mutuo, puoi portarlo in Banca Sella in maniera veloce).

Tre sono le finalità del mutuo di Banca Sella: prima casa, seconda casa, surroga.

I tassi aggiornati sono TAN del 3,65% e TAEG del 3,86% per il mutuo a tasso fisso, TAN del 2,10% e TAEG del 2,26% per il mutuo a tasso variabile. Spese di perizia pari a 200€ e polizza incendio obbligatoria a 1.175€ (ma puoi sottoscriverla anche con altre compagnie).

Unicredit Banca

Banca Unicredit è una banca italiana che propone un mutuo a tasso fisso con spese di istruttoria e di perizia rispettivamente pari a 500 euro e 250 euro, rispettivamente (puoi cercare su MutuiSupermarket  dei mutui a zero spese).

Unicredit Banca propone 3 mutui:

  • tasso fisso, TAN 4,21% TAEG 4,48% (spread 1,71%)
  • tasso variabile, TAN 4,25% TAEG 4,52% (spread 3,05%)
  • tasso variabile con CAP, TAN 2,60%, TAEG 2,80% (spread 1,40%)

Credem Banca

Sulla base dei dati precedentemente ipotizzati, con Credem Banca, abbiamo ottenuto una rata mutuo mensile fissa di 306,71 euro.

Le spese che sono previste al momento della sottoscrizione del mutuo sono 1.200 euro per l’istruttoria e 280 euro per la perizia.

Per quanto riguarda il TAEG in questo momento siamo al 2,55% per il mutuo a tasso variabile, e al 3,94% per quello a tasso fisso.

E’ oggettivamente una delle banche con i costi accessori più alti tra quelle confrontate.

BPER

Banca BPER propone due tipologie di mutuo per l’acquisto della prima casa.

Il primo è quello per giovani fino a 36 anni che permette di avere fino a 250.000€ per una durata di 30 anni al massimo e tasso variabile con vantaggio opzione. Previste delle agevolazioni fiscali per gli under 36 con ISEE fino a 40.000 € . Questo mutuo copre fino al 100% del valore della prima casa.

Il secondo è il classico mutuo a disposizione di tutti i clienti di Banca BPER, che prevede:

  • tasso fisso;
  • tasso variabile;
  • tasso variabile con CAP

Banche migliori per mutuo a tasso variabile

Anche per le migliori banche 2024 per mutuo a tasso variabile ci siamo appoggiati ai risultati del comparatore di Mutui Supermarket.

Banca Credem

Sempre con i dati ipotizzati negli esempi precedenti, la rata che esce da questo calcolo specifico con Banca Credem è molto interessante: 340,63 euro, con un TAEG dello 1,62%.

Le spese che sono previste al momento della sottoscrizione del mutuo sono 600 euro per l’istruttoria e 280 euro per la perizia, quindi, tra le opzioni finora osservate è quella che prevede la rata più bassa da pagare.

BNL

BNL è una banca italiana che propone un mutuo a tasso variabile con un TAEG del 1,83% , spese di istruttoria pari a 800€ , e spese di perizia di 300€ .

La rata mensile da pagare (secondo i tassi di interesse in vigore al momento dell’aggiornamento di questo testo) è di 353,73€ .

ING

Il mutuo a tasso variabile ING è il terzo in questa lista e prevede una rata mensile di 356,75 € ad un TAEG del 1,85% (sempre sulla base della nostra simulazione).

Le spese di istruttoria sono di 750€ , mentre quelle di perizia sono di 250 €.

Migliore banca per mutuo: tasso fisso o variabile?

Il primo aspetto da valutare quando ci si pone di fronte alla decisione di accendere un mutuo con la banca è quale sia l’opzione alla quale si vuole puntare, ovvero se avere il tasso fisso oppure quello variabile. Quali sono le differenze che intercorrono tra le due possibilità? Andiamo a osservarle qualora ancora non si conoscano:

Mutuo a tasso fisso

Si tratta di una scelta che viene fatta dalle persone che cercano una sorta di sicurezza nel loro mutuo, e quello del tasso fisso è senza dubbio l’opzione che ne possiede di più. Si tratta infatti di una formula che, sebbene abbia come risultato finale una rata più alta rispetto ad altre versioni, questa è fissa e quindi non soggetta per tutta la durata del mutuo a variazioni e quindi è quella che presenta un minor rischio finanziario.

Mutuo a tasso variabile

In questa situazione abbiamo una rata che è regolata dalla fluttuazione dei tassi, che se dovessero scendere, si può contare su una rata più bassa, ma nel caso contrario la rata diverrebbe molto più alta. In questo settore ci sono molte varianti, che permettono comunque di accedere al mutuo contando su costi abbordabili e rischi finanziari ridotti.

Mutui a tasso misto

Si tratta di una soluzione che mescola entrambe le soluzioni viste prima. La banca permette al suo cliente di cambiare tipologia di mutuo (passando dunque da fisso a variabile, o viceversa) ogni certo numero di anni (il periodo è definito da contratto).

Adesso che abbiamo osservato la differenza tra le tre scelte, andiamo ad osservare quelle che sono le migliori banche per mutuo che al momento offrono il meglio all’utenza finale.

Conclusioni: come scegliere la migliore banca per ottenere un mutuo vantaggioso

Promo Aprile 2024 Mutuo
BANCA BNL

Per concludere, abbiamo osservato quelle che sono le migliori banche al momento per quanto riguarda l’erogazione di un mutuo casa.

Sebbene la simulazione sia stata fatta per un importo specifico, c’è da considerare che sulla base delle percentuali di tasso offerte, al momento rappresentano le migliori soluzioni per qualsiasi cifra si vada a richiedere.

Ovviamente bisogna stare attenti alle spese accessorie di un mutuo, che come abbiamo visto non sono sempre uguali ed è necessario valutare bene, sulla base delle proprie esigenze, se scegliere un mutuo a tasso fisso, con una rata fissa, ma ad un tasso leggermente più alto, o uno a tasso variabile, che appunto rende la rata differente in base ai tassi del momento.

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Su Gino Topini

Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Trasferimento Mutuo su Altro Immobile o Spostare su Altra Casa, la Portabilità

Gino Topini

Vuoi cambiare casa ma non hai ancora finito di pagare il mutuo su di essa? Si può trasferire un mutuo su un altro immobile? Se è il tuo caso, hai due opzioni: la prima è di estinguere il mutuo, poi accenderne un altro ed infine acquistare il nuovo immobile, la seconda è di trasferire il mutuo da un immobile all’altro.

Al momento del trasferimento, puoi scegliere la banca per il miglior mutuo guardando la lista di quelle che ci sono sul comparatore di Mutui Supermarket (vai sul sito ufficiale), che ti permette di confrontare velocemente i preventivi e trovare il migliore.

Cambiare casa: estinguere il mutuo e accenderne un altro

Estinguere il vecchio mutuo per accenderne un altro è sicuramente l’opzione più dispendiosa, non sempre fattibile per diversi motivi:

  • bisogna avere il contante necessario per estinguere il mutuo in corso, totalmente, non solo parzialmente (per maggiori informazioni leggi il nostro testo sull’estinzione anticipata del mutuo casa);
  • potrebbe volerci diverso tempo prima di poter chiudere il vecchio mutuo e aprirne un altro;
  • bisogna mettere in conto vari costi come le penali di estinzione anticipata del mutuo, il costo delle pratiche di chiusura e quello delle pratiche di apertura del nuovo finanziamento.

Per tutti in generale, sia per chi vuole risparmiare denaro magari mettendolo da parte in un conto di deposito, in un libretto postale, (o, perché no, per investirlo, ad esempio nell’apertura di un agriturismo), ma anche semplicemente per chi non vuole fare spese inutili, è la scelta meno azzeccata, passiamo dunque all’opzione due.

Trasferire mutuo da una casa all’altra

Il trasferimento del mutuo da una casa all’altra (o, più in generale, da un immobile all’altro) è l’opzione più veloce e più conveniente da ogni punto di vista. L’unico atto richiesto è quello della sostituzione di garanzia, che fa il notaio (che si occuperà di tutte le formalità legate all’ipoteca). Il costo del trasferimento ricade ovviamente sul richiedente, sul debitore principale.

In questa maniera, il vecchio mutuo non verrà estinto ma solo spostato, sarà in pratica cambiato l’immobile a garanzia.

E’ da tenere presente che non ci sarà alcuna modifica alle condizioni contrattuali del mutuo originario, dunque rimane inalterato l’importo concesso, la durata e il tasso di interesse.

Questo presuppone trovare una casa che ha lo stesso valore oppure aver messo da parte una certa somma di denaro in maniera tale da pagare in contanti la differenza di valore tra la casa che si vende e quella nuova che si acquista. Oppure ancora scegliere di acquistare una casa meno costosa, magari fuori città.

Dopo il trasferimento del mutuo da una casa all’altra, per avere delle condizioni di mutuo più vantaggiose, si può alla banca la rinegoziazione del mutuo, oppure (ma solo dopo l’avvenuto trasferimento) si può andare alla ricerca di un nuovo mutuo, con un’altra banca più conveniente, dalle condizioni economiche più vantaggiose (è l’opzione della surroga del mutuo, ovvero il trasferire un mutuo da una banca all’altra).

E’ facile trasferire il mutuo da una casa all’altra?

In realtà non è difficile, ma dipende dall’istituto di credito. Ad oggi, ancora non tutte le banche hanno pronti dei moduli per il trasferimento del mutuo da un immobile (casa o quant’altro) all’altro.

Se la tua banca è organizzata, bene, puoi procedere in maniera spedita. Se così non fosse, puoi chiedere quanto tempo ci vuole per completare l’operazione, oppure effettuare prima la surroga del mutuo (a tal proposito, puoi cercare il miglior mutui sul comparatore MutuiSupermarket (sito ufficiale) e poi procedere con l’acquisto di casa.

Insomma, le opzioni ci sono, sta a te decidere quale tra le tante preferisci.

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Sigla Credit Recensioni e Opinioni

Sigla Credit, recensione completa ed opinioni aggiornate. Informazioni sulla cessione del quinto.
Gino Topini

Sigla Credit è una società finanziaria specializzata nell’offrire prestiti con cessione del quinto per dipendenti e pensionati.

Sono varie le tipologie di finanziamenti che Sigla Credit propone ai suoi clienti, andiamole a scoprire in questa recensione aggiornata al 2024.

Sigla Credit, recensioni ed opinioni

Sigla Credit è una società finanziaria che si appoggia a banche come Unicredit, Santander Consumer Bank, Compass ed Ingdirect. E’ una finanziaria regolarmente iscritta all’Albo Unico degli Intermediari Finanziari ex art.106 TUB, per cui è pienamente autorizzata a proporre prestiti in Italia.

Da oltre 35 anni propone credito al consumo in Italia rivolgendosi a lavoratori dipendenti (in maniera particolare Pubblici e Statali) e a Pensionati.

Cessione del quinto Sigla Credit

Sigla Credit propone un prestito con cessione del quinto riservato ai dipendenti e ai pensionati.

E’ possibile ottenere fino a 75.000 euro da rimborsare entro 120 mesi tramite trattenuta della rata dallo stipendio o dalla pensione netta.

Chi la può richiedere?

La domanda di cessione V può essere fatta direttamente sul sito ufficiale da:

  • dipendenti del settore pubblico e statale: forze armate, dipendenti comunali o regionali;
  • insegnanti e personale scolastico: grazie alla convenzione stipulata con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, i professori ed il dipendente scolastico possono ottenere prestiti a tassi convenienti;
  • pensionati: i prestiti per pensionati possono essere chiesti dai pensionati INPS ed ex-INPDAP. La richiesta può essere fatta anche dai pensionati residenti all’estero.

Tipologie di cessione del quinto

Tra le varie tipologie di prestiti con cessione del quinto che Sigla Credit propone ai suoi clienti nel 2024, ci sono:

Cessione del quinto per pensionati Durata massima 120 mesi
Cessione del Quinto INPS Per i pensionati iscritti all’INPS
Cessione del quinto dipendenti pubblici e statali Specifico per i lavoratori dipendenti del settore pubblico e statale
Cessione del quinto NOIPA Per gli insegnanti e il personale scolastico
Cessione del quinto per dipendenti privati Per chi lavora in SpA e medio grandi imprese
Cessione del quinto INPDAP Per gli iscritti ex-INPDAP
Doppia cessione del quinto con delega di pagamento Se hai bisogno di più denaro rispetto a quello che ti può dare la cessione V
Cessione del quinto per pensionati all’estero Per i pensionati italiani che vivono fuori dai confini italiani
Rinnovo cessione del quinto Per chi ha già una cessione del quinto e vuole rinnovarla

Esclusioni alla cessione del quinto

Come di consueto, la richiesta di cessione del quinto non può essere fatta dai pensionati che hanno pensioni sociali, assegni sociali, pensioni di invalidità.

Inoltre, nel calcolo del reddito netto mensile (fondamentale per calcolare l’importo massimo della rata da rimborsare per la cessione del quinto), i dipendenti non possono includere gli assegni di sostegno al reddito, o gli assegni per il nucleo familiare.

Sulla nostra pagina di pensioni e prestazioni escluse dalla cessione del quinto c’è l’elenco completo di tutti gli emolumenti che si ricevono ma che non possono essere usati per fare domanda di cessione del quinto.

Finalità dei prestiti Sigla Credit

Con i prestiti con cessione del quinto Sigla Credit puoi ottenere il denaro per far fronte ad ogni necessità economica che tu possa avere.

Ecco tutte le finalità dei prestiti Sigla Credit.

Richiedendo i prestiti personali con finalità di liquidità, avrai a disposizione una somma di denaro da poter usare come preferisci, per te o per i tuoi cari, non vincolata all’acquisto di un certo bene.

Ma puoi richiedere la somma di denaro anche per fare dei lavori di ristrutturazione a casa (prestiti ristrutturazione), a partire dai lavoratori di muratura o di efficientamento energetico, fino alla possibilità di acquistare dei nuovi arredamenti o una nuova cucina.

Se preferisci, potrai utilizzare i prestiti di Sigla Credit per acquistare la tua auto preferita, sia nuova che usata, o a chilometro zero. Con i prestiti auto sei libero di acquistare una vettura di qualunque marca o modello.

Lo stesso discorso vale se preferisci acquistare dei prestiti per una moto, nuova o usata.

Sigla Credit ti permette anche di richiedere la cessione del quinto con finalità di consolidamento debiti: se hai acceso altri prestiti in passato e oggi la tua rata mensile è troppo alta, allora puoi richiedere un nuovo prestito per chiudere tutti i finanziamenti in corso e averne solo uno a cui far fronte. La rata mensile sarà più sostenibile rispetto a prima.

I dipendenti pubblici e statali, invece, potranno richiedere l’anticipo del TFS: Sigla Credit ti consente di avere, prima della pensione, una parte del Trattamento di Fine Servizio che lo Stato ha rateizzato nel corso della tua carriera, per far fronte a qualunque spesa tu abbia necessità.

Per richiedere l’anticipo del TFS non devi presentare nessuna garanzia, e puoi ottenerlo anche se hai altri finanziamenti in corso.

Sigla Credit opinioni: conviene?

Sigla Credit è, come abbiamo visto, una società finanziaria autorizzata ad operare in Italia, per questo motivo puoi chiedere un preventivo online in completa sicurezza.

Dopo aver fatto la richiesta, verrai contattato da un esperto di prestiti con cessione del quinto di Sigla Credit, per trovare la soluzione migliore per le tue necessità.

Come di consueto, di consigliato di confrontare più preventivi per trovare quello più conveniente per te, e di effettuare un calcolo rata prestito per avere un’idea indicativa di quale potrebbe essere la tua rata periodica dopo aver sottoscritto il contratto di prestito.

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Prestiti per Disoccupati Naspi INPS: si può chiedere?

L'anticipo Naspi è un "prestito" che può essere richiesto da tutti i disoccupati INPS. Vediamo come richiederlo, quanto si può avere e le scadenze entro cui fare domanda.
Gino Topini

Una delle caratteristiche fondamentali dei prestiti INPS è quella che il richiedente deve avere un lavoro, oppure essere in pensione. L’ente pensionistico italiano prevede, tuttavia, una possibilità con la quale anche i disoccupati possono fare domanda di finanziamento.

Approfondimento sui prestiti per disoccupati.

Prestiti per disoccupati Naspi: tutto sull’anticipo

Tutti i lavoratori disoccupati che percepiscono la cosiddetta indennità Naspi e vogliono aprire un’attività imprenditoriale in proprio, possono fare richiesta all’INPS del cosiddetto “prestito con Naspi“.

La Naspi viene vista come una garanzia.

In realtà, se vogliamo dirla tutta, non si tratta proprio di un prestito strettamente inteso, bensì della possibilità di ricevere, tutte in anticipo, le somme che spetterebbero mese dopo mese in termini di disoccupazione.

Quindi, ricapitolando: con questo prestito per disoccupati, si possono avere oggi tutte le somme che si potrebbero avere, nei mesi futuri, come disoccupazione.

La condizione fondamentale, come detto prima, è che l’obiettivo finale sia quello di reinvestire la somma nell’avvio di un’attività economica imprenditoriale: che sia un piccolo bar, rilevare un negozio, aprire uno studio professionale e così via.

La disponibilità di questi finanziamenti rimane valida anche per tutti coloro che avevano già avviato, in passato, un’attività imprenditoriale, poi lasciata per accettare l’offerta di lavoro da dipendente ed oggi, dopo aver perso il lavoro, si ha intenzione di ripartire.

Prestito con Naspi con anticipo, come fare domanda e scadenza

La domanda può essere presentata unicamente compilando il modulo apposito disponibile presso la sede INPS più vicina a casa propria. In alternativa, si può scaricare direttamente sul sito ufficiale dell’INPS a questo indirizzo.

Alla richiesta bisogna ovviamente allegare tutta la documentazione richiesta, che verrà di volta in volta richiesta dall’ente pensionistico in fase di domanda.

Ovviamente, la domanda di disoccupazione anticipata, se così possiamo definirla, dev’essere richiesta entro la data di scadenza della fruizione dell’indennità di disoccupazione stessa.

Altro limite temporale è che la domanda per l’anticipo del Naspi deve essere presentata entro 60 giorni dall’inizio della nuova attività lavorativa.

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Prestito per chirurgia estetica e plastica

Gino Topini

Uno dei prestiti che viene richiesto all’interno dei finanziamenti per spese mediche è il prestito per chirurgia estetica e plastica.

Prestito per chirurgia estetica e plastica

Un prestito per chirurgia estetica e plastica ti permette di pagare a rate qualunque tipologia di intervento estetico tu voglia fare, diluendo il pagamento in più mesi invece che tutto in anticipo.

Quanto costa la chirurgia estetica?

Le pazienti ed i pazienti che richiedono dei prestiti per chirurgia estetica lo fanno perché il costo di un intervento di questo tipo può facilmente raggiungere le varie migliaia di euro.

La spesa finale varia in base a tutta una serie di fattori, come:

  • la tipologia di intervento e quanto è difficile;
  • la durata dell’operazione (ci sono anche dei trattamenti che chiedono più sedute);
  • la tipologia di anestesia (se locale o generale, ad esempio);
  • dove si svolge l’intervento (se in ambulatorio, in una clinica o in day-hospital);
  • la tipologia di struttura sanitaria dove si fa l’intervento.

Diciamo che, in generale, i costi possono variare da:

  • chirurgia estetica corpo da 1.800€ a 7.500€
  • chirurgia estetica viso da 1.800€ a 8.500€
  • chirurgia estetica seno da 5.000€ a 8.000€

Fonte: https://www.sceb.it/chirurgia-estetica-prezzi-e-costi

Come chiedere un finanziamento per chirurgia estetica

In generale, ci sono due possibilità per chiedere un prestito per chirurgia estetica:

  • rivolgersi ad una società finanziaria come Younited Credit (vedi sito ufficiale), che concede un prestito non finalizzato che si può usare per tutto, inclusa la chirurgia estetica;
  • rivolgersi direttamente presso lo studio del dottore dove si vuole fare l’intervento: in questo caso solitamente la segreteria del dottore aiuterà a trovare l’istituto finanziario migliore per richiedere un finanziamento totale o parziale per l’intervento chirurgico estetico.

Solitamente i documenti necessari per richiedere il finanziamento sono:

  • un documento d’identità (patente, carta di identità o passaporto);
  • permesso di soggiorno nel caso di prestiti personali per stranieri;
  • Codice fiscale
  • un documento di reddito (busta paga, dichiarazione dei redditi o cedolino della pensione)

Vantaggi dei prestiti per chirurgia estetica

Se hai bisogno di un intervento di chirurgia estetica ma non riesci a sostenere la spesa pagando in contanti, i prestiti per chirurgia estetica possono avere diversi vantaggi:

  • ti permettono di sostenere l’intervento anche senza pagare in anticipo
  • a seconda della finanziaria, puoi pagare la prima rata 1 mese dopo l’intervento;
  • a seconda della finanziaria, puoi avere anche dei prestiti a tasso zero;

Banche per prestiti di chirurgia estetica

Tra le banche in Italia dove poter chiedere dei prestiti per chirurgia estetica possiamo vedere:

  • Compass  (sito ufficiale) , che concede dei prestiti per spese mediche con finalità di chirurgia estetica, trattamenti di bellezza o anche per i costi delle cure.

Prestito per chirurgia estetica: le tipologie

Ci sono diverse tipologie di prestiti per la chirurgia estetica, alcuni specifici per rifarsi il naso a rate o per rifarsi il seno a rate.

Nella maggior parte dei casi i finanziamenti per la chirurgia estetica sono dei prestiti finalizzati, cioè concessi appositamente per questo tipo di intervento.

Al tempo stesso si possono chiedere anche dei prestiti NON finalizzati, richiesti nelle migliori banche italiane o nelle migliori banche straniere in Italia e concessi per qualunque tipologia di spesa, inclusa quella per la chirurgia estetica a rate.

Possiamo dire che i prestiti per chirurgia estetica a rate rientrano nella tipologia dei finanziamenti per spese mediche perché spesso non vengono fatti solo per questioni puramente estetiche (cosa che comunque ha dei vantaggi a livello di salute mentale), ma anche per risolvere altre problematiche (ad esempio una rinoplastica per un setto nasale deviato).

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Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Acquisto Box Auto: Prestito o Mutuo?

Gino Topini

Prestito o mutuo per l’acquisto di un box auto? Questo è il dilemma! In questa guida completa ti forniremo le informazioni giuste per fare la scelta migliore e più vicina alle tue reali esigenze. Del resto, ogni scelta di natura economica va sempre ben ponderata, onde evitare poi di pentirsene amaramente nel tempo avendo sbagliato i calcoli iniziali. Il box auto è di sicuro un ottimo investimento, soprattutto nelle grandi città di difficile parcheggio.

Acquistare un box auto a rate: meglio il prestito o il mutuo?

Meglio un prestito o un mutuo per acquistare un box auto a rate? Come punto di partenza, bisogna prendere in considerazione 3 aspetti:

  1. il costo di partenza del box auto e quindi l’importo che serve;
  2. l’impatto burocratico che avrà la nostra scelta in termini di costi (ipoteca sull’immobile, il ricorso a un notaio, etc.);
  3. quanto tempo possiamo aspettare affinché la richiesta vada a buon fine e ci vedremo recapitato il denaro.

Per quanto concerne il mutuo, si possono richiedere importi più alti, fattore importante laddove acquistare un box auto costa di più. Inoltre, è possibile restituire la cifra in modo molto più dilazionato nel tempo e quindi con rate molto ridotte (si può estendere il ritorno del prestito anche fino a 30 anni). Bisogna però anche ricordare che si può richiedere fino all’80% del valore di mercato dell’immobile come importo massimo finanziabile. Inoltre, i tempi di erogazione del prestito potrebbero essere più lunghi perché vengono fatte più verifiche e approfondimenti sulla propria situazione finanziaria e patrimoniale. Così come sono di più i costi delle perizie e delle spese notarili. Infine, potresti avere dei tassi di interesse più svantaggiosi se hai già un mutuo attivo.

Per quanto concerne il prestito personale, invece, si ha il vantaggio di poter finanziare l’intero importo del valore di mercato del box auto, ottenibile in tempi più ristretti (più facile farlo anche online). Non sarà necessario evitare di accendere un’ipoteca sull’immobile e di ricorrere al notaio ed evitare di accendere un altro mutuo se se ne ha già uno in essere

restituire il prestito in tempi brevi. Infatti, con il prestito personale non bisogna presentare giustificativi di spese. Infine, i tassi di interesse sono convenienti come quelli dei mutui.

Quindi, ricapitolando, ecco quando è meglio accendere un mutuo o ricorrere al prestito personale per l’acquisto di un’auto:

  • mutuo: quando l’importo da ottenere è elevato e si preferiscono rate ridotte e tempi lungi di restituzione del prestito;
  • prestito personale: quando l’importo è più basso, non si può aspettare molto e si può restituire il prestito nel giro di pochi anni, quindi a rate più alte. Oltre a quando si ha già un mutuo in corso.

Migliori agenzie per Acquistare un box auto a rate

  1. Compass  (sito ufficiale), è sicuramente una delle più famose e solide società finanziarie in Italia.
  2. Prexta (vedi sito ufficiale), si tratta di una banca che fa parte del gruppo di Banca Mediolanum, quindi anche in questo caso parliamo di una soluzione solida e sicura.
  3. Younited Credit (sito ufficiale), piattaforme online di prestito tra privati con soluzioni interessanti tra privati sicuri e ben selezionati.

Agevolazioni fiscali per l’acquisto di un box auto

Le detrazioni box auto previste dalla legge fanno parte del “pacchetto” del bonus Ristrutturazioni, confermato fino al 2024. Esattamente come per il Superbonus 110% anche per la detrazione IRPEF box auto, il richiedente può scegliere tra sconto in fattura e credito d’imposta, con la possibilità di cedere il credito a terzi. Come chiarisce l’Agenzia delle entrate, per poter ottenere le agevolazioni fiscali si necessita che:

Nei vari documenti di prassi il riferimento normativo al termine “realizzazione” di autorimesse o posti auto è stato sempre inteso come esecuzione di un intervento “ex novo” (cfr. circ. n. 121 del 1998 e circ. n. 7 del 2018); si tratta dell’unica fattispecie in cui le spese sostenute per interventi di nuova costruzione assumono rilevanza ai fini dell’agevolazione”.

Cosa significa tutto questo? Come ribadito nella Circolare n. 95/2000, la detrazione spetta soltanto per i box auto il cui vincolo di pertinenzialità rispetto all’abitazione principale risulti nell’atto notarile di compravendita o nel contratto preliminare. L’unico caso in cui si può usufruire della detrazione IRPEF è per la nuova realizzazione di posti auto e parcheggi ad uso pertinenziale di abitazioni singole o condomini. In tutti gli altri casi la legge esclude l’accesso al bonus Ristrutturazioni.

Non sono ammessi i cambi di destinazione e nemmeno i lavori di adeguamento perché la legge impone un acquisto ex novo dal costruttore, e non da un terzo già proprietario.

La spesa sostenuta sarà detratta nel 730 esclusivamente dall’intestatarioe proprietario dell’immobile a cui il garage è collegato. Nome e cognome del beneficiario devono essere indicati e ben visibili nel bonifico bancario o postale con il quale è disposto il pagamento. Altro requisito imprescindibile è il possesso dei permessi a costruire da parte del Comune.

Occorre poi chiarire cosa intende la legge per “box di pertinenza”. Infatti, spesso si fa confusione tra la pertinenza e la pertinenzialità. La prima indica una costruzione fisicamente e strutturalmente collegata ad un immobile principale; la seconda invece indica il vincolo che unisce due costruzioni, non necessariamente vicine e collegate.

Quindi, un box è considerato pertinenziale ai fini della detrazione al 50%, quando sia funzionalmente collegato all’abitazione principale anche se distante. Oltre a ciò, servono altri requisiti:

  1. deve essere palese e indicato nel contratto;
  2. in caso di garage o parcheggio da costruire, il costruttore deve impegnarsi a prevederlo.

L’agevolazione prevista è del 50% sulla spesa complessiva sostenuta, ma con il limite massimo di 96.000 euro. Si può richiedere in 2 modi:

  1. lo sconto in fattura dello stesso importo del corrispettivo dovuto;
  2. la cessione di un credito d’imposta di pari ammontare conservando la facoltà di cederlo successivamente ad istituti di credito e altri intermediari finanziari.

La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali dello stesso importo. Bisogna conservare sia la fattura dell’impresa costruttrice che la dichiarazione con la spesa totale, entrambi indispensabili per richiedere l’agevolazione. La detrazione IRPEF al 50% destinata ai box auto va indicata nel Modello 730.

Ecco tutta la documentazione che occorre:

  1. l’atto di compravendita o il preliminare (debitamente registrati) in cui è indicata la pertinenzialità del box auto costruito o ancora da costruire;
  2. una dichiarazione scritta della ditta costruttrice dalla quale si evinca il costo complessivo del garage;
  3. la copia del bonifico bancario o postale intestato al beneficiario della detrazione che deve anche essere il proprietario o il titolare del diritto reale dell’immobile su cui è costituito il vincolo di pertinenza.

Ecco infine come si inserisce nel modello 730:

  • nel quadro E del modello 730, precisamente nella sezione III-A, la spesa sostenuta;
  • nella sezione III-B i dati catastali dell’immobile.

Per quanto concerne i costi da parte della ditta costruttrice deve risultare in modo chiaro la distinzione tra spese di realizzazione del parcheggio/box ed i costi accessori. Dato che questi ultimi non rientrano nella detrazione.

Perché acquistare un box auto? I Vantaggi

Come giusto che sia quando si effettua qualsiasi scelta, bisogna sempre conoscere tutti i possibili vantaggi che essa ci porterà. Per quanto riguarda l’acquisto di un Box auto, riteniamo che i principali vantaggi siano i seguenti:

  1. Avere un parcheggio sicuro in una zona dove scarseggia: eviterai di girare a vuoto sottraendo prezioso tempo per altro alla ricerca di un parcheggio. Pensa poi a quando torni da una giornata pesante e hai solo voglia di sederti sul divano;
  2. Avere un posto auto in zone densamente abitate: talvolta la presenza mediamente buona di parcheggi non basta, se poi il quartiere in cui abiti è densamente abitato e sono contesi da molti!;
  3. Può risultare molto utile quando si è lontani o mal collegati ai luoghi di interesse tramite i mezzi pubblici. Ciò ti solleciterà anche di più a usare la macchina e non essere in balia del trasporto pubblico;
  4. Se si abita in una zona con un clima particolarmente rigido, che finirà per lasciarti spesso con la batteria a terra o con l’auto ghiacciata (si pensi ai vetri e alla portiera!). Inoltre, se grandina spesso c’è il rischio di frantumare spesso il parabrezza o danneggiare il telaio. Con un box auto sarà protetta dalle intemperie;
  5. Altro vantaggio fondamentale, che non va preso come scontato: l’auto sarà protetta da furti e atti vandalici;
  6. Un box auto è anche un utile investimento per il futuro: potresti per esempio affittarlo a terzi o dare maggiore valore alla tua abitazione;
  7. Può essere utilizzato anche come deposito oppure officina creativa.

Acquistare un box auto come investimento

In questo paragrafo approfondiamo in particolare il sesto vantaggio. In un’epoca di crisi economica praticamente cronica, investire su un box auto può portare anche a un surplus sul proprio reddito. Stando al’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, circa la metà di chi acquista un box auto ha proprio come scopo ultimo quello di farne un reddito affittandolo a terzi.

Oltre alla questione reddituale, un box auto è inoltre una scelta preferita giacché risulta avere una maggiore facilità di gestione finanziaria rispetto per esempio a una casa. Inoltre, il rendimento è anche leggermente più elevato, stimato intorno al 6,3%.

Tuttavia, il calcolo del rendimento dipende anche dalla città in cui si abita. Secondo una stima recente un box auto rende molto a Bari e a Roma (7,5 e 7,2 percento), seguite da Napoli (6,5%) e Torino (6,4%).

Ecco altre città:

  • Bologna 5,3%
  • Firenze 5,9%
  • Genova 4,9%
  • Milano 5,6%
  • Verona 5,0%

Tuttavia, la città italiana dove un box auto rende di più è Palermo, con l’8,1%. In quanto nel meraviglioso capoluogo siciliano si fondono più ragioni, in primis la densità abitativa e il rischio legato al furto delle auto. Certo, non c’è la grandine o avviene meno frequentemente, ma proteggere l’auto dal sole forte per più ore evita problemi come macchie o scolorimento della carrozzeria oltre che un abbassamento della pressione delle ruote.

Quantificando poi le entrate mensili, un posto auto a Milano centro oscilla tra i 200 e i 300 € mensili. A Roma può arrivare anche a 400 €. Mentre per quanto riguarda l’investimento iniziale, parliamo di cifre intorno ai 30 e i 50 mila euro, anche qui in base alla città. Quindi poi bisogna farsi due calcoli per capire quando si rientrerà dall’investimento.

Tornando alla domanda iniziale mutuo Vs prestito, c’è da dire che il mutuo dà la possibilità di diluire le rate in un arco di tempo maggiore e con tassi inferiori. Pertanto, ogni singola rata sarà inferiore, proprio perché maggiormente spalmata su un arco temporale lungo. Tuttavia, se si intende investire su un box auto, occorre richiedere un importo inferiore al valore del posto auto, per una somma iniziale generalmente non inferiore al 20% del valore dell’immobile. Altro vantaggio è che non ci sono spese di notaio, mente il vincolo di ipoteca è inesistente per i prestiti di acquisto immobile/box.

Il prestito, da parte sua, porta a restituire l’intera somma in tempi ristretti, (solitamente tra gli 8 e 10 anni) ma ciò significa anche pagare rate più consistenti.

Quanto costa un box auto?

Quanto costa un box auto? Stando a quanto riferito da una recente stima dell’Osservatorio Immobiliare.it, il prezzo medio di garage e posti auto in Italia è di circa 36mila euro. Parliamo però di una media, proprio perché i prezzi cambiano molto da provincia a provincia, del resto l’Italia èmolto diversa da Nord a Sud e le condizioni cambiano molto per il caro vita generale.

Ecco alcuni esempi (la prima cifra è intesa il prezzo medio al mq, la seconda per 20 mq, che è lo spazio di grandezza medio di un box auto):

  • Napoli2.762 euro, 55.244 euro
  • Bologna2.181 euro, 43.623 euro
  • Firenze2.150 euro, 43.007 euro
  • Milano2.069 euro, 41.380 euro
  • Genova1.898 euro, 37.963 euro
  • Trieste1.759 euro, 35.185 euro
  • Roma1.589 euro, 31.775 euro
  • Trento1.454 euro, 29.086 euro
  • Palermo1.256 euro, 25.114 euro
  • Torino1.196 euro, 23.930 euro

Dalla lista si evincono alcuni aspetti interessanti. Se è vero che Milano sia notoriamente la città italiana con un mercato residenziale in costante crescita negli ultimi anni, abbiamo visto che non occupa la prima posizione, che invece spetta a Napoli, con un costo di oltre 2mila euro a metro quadro. Evidentemente, come visto per Palermo, pesa il mix difficoltà di parcheggio-pericolo furti.

Sorprende anche il dato di Roma, che, a dispetto di quanto si possa immaginare, risulta essere tra i capoluoghi più economici. Si evidenzia poi anche come i tagli più piccoli – garage fino a 18 metri quadri – siano quelli che presentano il prezzo medio più alto (circa 1.812 euro al mq).

Interessante poi il caso di Palermo, città che sembra particolarmente allettante per investire in box auto. Infatti, se da un lato risulta essere la città col rendimento maggiore, dall’altro non è tra le più care. Posizionandosi al penultimo posto nella Top 10 delle città italiane più importanti. Quindi il calcolo costi-ricavi sembra essere molto favorevole.

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Importo Massimo e Minimo dei Prestiti Personali: quanto si può richiedere?
Gino Topini

Quando si richiedono dei finanziamenti, siano essi cessione del quinto, prestiti per pensionati o prestiti personali, anche online, è fondamentale sapere con certezza qual è l’importo massimo del prestito che si può richiedere, perché in questa maniera si conoscerà meglio il budget a propria disposizione per fare acquisti.

Qual è l’importo massimo dei prestiti?

In generale, un prestito personale si può avere fino alla cifra di 30.000 euro. Spesso le banche fissano a questo limite la somma massima che sono disposte a prestare ad un singolo individuo.

Ci sono però delle eccezioni, con alcuni istituti di credito che prestano fino a 60.000 euro o anche 75.000 euro, ma solo a determinate condizioni (nel caso di un dipendente statale o pubblico, richiesti con la modalità del prestito delega, o doppio quinto).

Ci sono anche alcuni istituti di credito che prestano fino a 300.000 euro, come nel caso del PerTe Prestito Exclusive, un prestito Banca Intesa SanPaolo che puoi richiedere per una durata massima di 15 anni e rimborsare fino a 80 anni di età.

In realtà la domanda più corretta è “Che rata posso permettermi?“, facendo una stima corretta non si rischia di avere problemi nel ripagare il prestito ottenuto.

Qual è l’importo minimo dei prestiti

Questa è una domanda molto meno frequente, ma vale la pena conoscere la risposta se si ha bisogno di fare una spesa di pochi soldi per la quale comunque si vuole richiedere un prestito personale.

A seconda delle banche e delle finanziarie, l’importo minimo che si può chiedere in prestito va da 100 a 500 euro.

Essendo dei piccoli prestiti, capita anche che non vengono richieste particolari garanzie.

Importi dei prestiti personali

Gli importi dei prestiti personali possono andare da poche centinaia di euro, come ad esempio 500, fino a diverse migliaia di euro, anche oltre 30.000 , a seconda dei casi e della propria situazione personale.

La somma massima che si può ottenere quando si chiede un prestito dipende dalle entrate mensili che si hanno e dalla durata del finanziamento.

In genere, maggiori sono le entrate mensili che si hanno, e più prestito si potrà ottenere.

Allo stesso modo, più lunga è la durata del finanziamento, e maggiore sarà l’importo ottenibile perché si potrà suddividere il rimborso su un periodo di tempo più lungo.

500 euro

Chiedere dei prestiti da 500 euro è in genere molto semplice, perché l’importo è piccolo e spesso non vengono chieste eccessive garanzie.

Si può fare domanda anche come prestiti con contratto di lavoro a tempo determinato o, con determinate garanzie, come prestiti per i disoccupati.

1.000 euro

Un prestito da 1.000 euro rimane ancora un piccoli prestito che spesso si può richiedere con poche garanzie.

Anche in questo caso, i lavoratori con contratto a tempo determinato possono farne domanda.

2.000 euro

Richiedere un prestito da 2.000 euro è spesso visto come un piccolo prestito, ma dipende molto dalla propria situazione personale.

Dipendenti e pensionati non dovrebbero avere difficoltà a richiederlo, così come gli autonomi con una buona storia finanziaria alle spalle.

3.000 euro

Richiedere dei prestiti da 3.000 euro potrebbe essere semplice per chi è dipendente o pensionato, oppure per un autonomo che ha già una certa storia alle spalle.

A seconda dei casi, si potrebbero chiedere anche come prestiti per cattivi pagatori e protestati.

5.000 euro

Un prestito da 5.000 euro inizia ad essere più importante, ed i controlli che banche e finanziarie fanno sul richiedente crescono, così come eventuali garanzie che vengono richieste.

Oltre ai classici prestiti bancari, un’alternativa potrebbe essere quella di considerare i prestiti tra privati, che potrebbero fornire opportunità di finanziamento lì dove non fosse possibile con un istituto di credito tradizionale.

10.000 euro

Chiedere un prestito da 10.000 euro è ancora più importante e spesso per poterlo ottenere c’è bisogno di avere un lavoro stabile, una certa storia lavorativa e, a seconda dei casi, un garante.

15.000 euro

Un prestito da 15.000 € è un finanziamento personale che può essere chiesto da dipendenti ed autonomi, a condizione di non avere disguidi finanziari (né cattivo pagatore, né protestato).

30.000 euro

Un prestito da 30.000 euro può essere chiesto solo se si hanno delle solide garanzie alle spalle, o comunque se si ha una situazione lavorativa chiara e stabile.

Non è un caso che viene concesso come cessione del quinto o come prestiti per pensionati, mentre per gli autonomi diventa già complesso poterlo avere.

Bisogna considerare anche che le banche e finanziarie permettono di aumentare un prestito in corso, sempre entro certi limiti massimi che sono stabiliti di volta in volta.

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Minicredito Compass, Recensioni e Opinioni

Gino Topini

Il Minicredito Compass è un mini prestito sotto forma di fido bancario per piccoli importi che viene concesso da Compass e che ti permette di avere fino a 1.500 euro da usare anche per le spese di tutti i giorni.

Leggi la recensione di Minicredito Compass (sito ufficiale) e scopri le opinioni di Mondo Prestiti su questo prodotto.

Minicredito Compass, il fido fino a 1.500€

Abbiamo detto che Minicredito Compass è un fido bancario, o prestito ricaricabile, fino a 1.500€ che si può richiedere direttamente da Compass con un appuntamento dal sito ufficiale.

Un fido bancario è una riserva di denaro che un’agenzia finanziaria o una banca mettono a disposizione del cliente, che egli può usare anche per le spese di tutti i giorni.

L’importo del fido bancario varia da banca o banca, e a seconda delle garanzie del richiedente, nel caso di Compass può arrivare al massimo a 1.500€.

Compass è sicura?

Compass è una banca sicura ed affidabile, che fa parte del gruppo Mediobanca e che ha una rete di agenzie molto diffusa in tutta Italia.

Per fare richiesta di prestiti Compass in generale e per il Microcredito in particolare, occorre prendere un appuntamento in filiale tramite il sito ufficiale.

Caratteristiche e costi Minicredito Compass 2024

Ecco le principali caratteristiche del Minicredito Compass:

  • importo massimo 1.500€
  • rata mensile: 50€
  • quota annuale 20€, a partire già dal 1° anno;
  • TAN fisso: 16%
  • TAEG massimo: 23,30%

Nel TAEG sono inclusi i costi del bollo, delle spese di invio comunicazioni (gratis se online) e del bollo su comunicazione periodica di trasparenza annuale.

Il Minicredito Compass funziona così:

  • Compass ti mette a disposizione un “conto di fido” per un importo massimo di 1.500€;
  • quando hai bisogno di denaro per fare qualunque tipologia di spesa, puoi trasferire questa somma di denaro dal tuo “conto di fido” al tuo conto corrente. Non devi trasferirla per forza tutta, puoi farlo anche in parte;
  • a questo punto quando hai bisogno di fare acquisti di qualunque genere puoi usare la tua carta di debito o fare un bonifico.

Dovrai quindi rimborsare a Compass la somma di fido che hai preso in prestito, e per farlo potrai:

  • rimborsare tutto in una volta l’importo preso, ed in questo caso non pagherai interessi;
  • rimborsare a rate di 50€ al mese, ed in questo caso pagherai degli interessi secondo i TAN e TAEG indicati qui sopra (che tuttavia potrebbero variare nel tempo anche senza preavviso, quindi per avere un costo aggiornato devi sempre prendere un appuntamento con Compass tramite il sito ufficiale e verificare in sede)

Simulazione Minicredito Compass

Riportiamo a titolo di esempio una simulazione del Minicredito Compass ripresa direttamente dal sito ufficiale:

  • importo utilizzato: 500€
  • rimborso in 12 rate mensili da 50€ l’una;
  • Importo Totale Dovuto alla fine delle 12 rate mensili: 577,14€

Richiedere Minicredito Compass

Per richiedere il Mini credito Compass devi andare direttamente sul sito ufficiale, chiedere un appuntamento in filiale e lì fare domanda di prestito.

Minicredito Compass, le opinioni 2024

Minicredito Compass rappresenta una soluzione di fido bancario utile perché ti mette a disposizione una somma che puoi usare in ogni momento.

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Dal punto di vista della funzionalità, non si differenzia da altre soluzioni di fido bancario o di miniprestito, come può essere ad esempio il prestito Postepay.

Per valutare la convenienza tra il Minicredito Compass ed altre soluzioni simili, ti consigliamo di chiedere un appuntamento in filiale tramite il sito ufficiale, così da avere un piano di ammortamento preciso, e chiedere direttamente a Compass qualunque domanda che tu abbia.

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Prestito Ricaricabile

Gino Topini

In questo articolo ti parliamo del piccolo prestito ricaricabile, una tipologia di finanziamento che può tornare molto utile nel caso in cui dovessi far fronte a spese impreviste.

Si tratta di una linea di credito (solitamente fino a 5.000 euro) che ti viene concessa dalle banche o dalle finanziarie e che puoi usare in ogni momento.

Supponiamo che tu abbia un piccolo prestito ricaricabile di 3.000 euro e debba acquistare un frigorifero nuovo da 500 euro.

Puoi usare questa linea di credito per acquistarlo, e poi andrai a rimborsare la somma usata (in questo caso 500 euro) pagando delle rate mensili, ognuna delle quali va a ricaricare la tua linea di credito (se vuoi, potrai anche rimborsare la somma tutta in una volta).

Linea di fido, prestito ricaricabile: migliori proposte 2024

Go!Credit di Banca Sella

Go!Credit della Banca Sella è un prestito ricaricabile che puoi richiedere direttamente dall’app.

Si tratta di una linea di credito che puoi usare in ogni momento. Potrai utilizzare il credito quando vuoi fino a che è disponibile.

Dovrai poi ricaricarlo pagando delle rate mensili (a cui si applicano degli interessi). Le rate sono pagate il 20 di ogni mese tramite addebito su conto corrente.

Minicredito di Compass

Minicredito di Compass è una linea di credito fino a 1.500 euro.

Puoi richiedere questo prestito Compass direttamente in filiale chiedendo un appuntamento dal sito ufficiale.

Puoi usare tutto o in parte il tuo credito e rimborsarlo con delle rate mensili.

SelfyCredit Instant di Banca Mediolanum

Se sei un cliente SelfyConto di Banca Mediolanum, puoi ottenere SelfyCredit Instant facendo richiesta direttamente dall’app.

L’approvazione è in tempo reale e potrai avere subito i soldi sul tuo conto corrente.

Potrai avere fino a 20.000 € divisi in 5 fasce di importi:

  • fino a 2.500€
  • fino a 5.000€
  • fino a 10.000€
  • fino a 15.000€
  • fino a 20.000€

Le somme utilizzate con questi prestiti Mediolanum dovranno poi essere pagate a rate con un TAN fisso 7,95% e un TAEG massimo del 8,27% (al momento della scrittura, per un dato aggiornato verifica sul sito ufficiale).

Linea di fido, prestito ricaricabile: come funziona e come richiederlo

Come fare domanda

Il funzionamento di questo piccolo prestito ricaricabile è facile:

  • devi fare domanda ad una banca o ad una finanziaria;
  • se la richiesta ti verrà approvata, ti sarà aperta una linea di credito e ti verrà indicato un modo per poter usare la tua linea di credito (solitamente una carta prepagata o l’accredito in conto corrente)

Come puoi usarlo

Il piccolo prestito ricaricabile può essere usato in maniera completamente elastica e semplice.

Supponiamo che tu abbia una linea di credito di 5.000 euro, e hai bisogno di un nuovo frigorifero del costo di 500 euro.

Puoi usare questa linea di credito per acquistarlo.

Dopodiché dovrai rimborsare la somma utilizzata pagando delle rate mensili (o tutto in una sola volta).

Se poi, il giorno stesso o anche dopo, hai bisogno di fare altri acquisti con il piccolo prestito ricaricabile, puoi ancora usare la tua carta.

Il limite fino al quale puoi usare questo piccolo prestito è uguale all’importo massimo per cui ti è stata garantita la linea di credito.

Il rimborso

Il rimborso delle somme che avrai usato potrà essere fatto in due modi:

  • pagando delle rate mensili (in questo caso pagherai degli interessi calcolati solo sulla somma utilizzata);
  • rimborsando la somma utilizzata in un’unica volta (in questo caso non pagherai nessun interesse).

In genere, l’importo delle rate mensili è molto piccolo, si parla anche di 50€ soltanto.

Ricorda sempre di leggere le condizioni contrattuali di questi prestiti, per non incorrere in nessuna sorpresa.

Documenti per richiedere il piccolo prestito ricaricabile

Un po’ come in tutti i prestiti personali, i documenti per richiedere il prestito sono:

  • copia delle ultime buste paga (per i dipendenti);
  • copia del certificato di pensione (per i pensionati);
  • copia dell’ultima dichiarazione dei redditi (per gli autonomi)
  • carta di identità e copia del codice fiscale

Piccolo prestito ricaricabile rifiutato

Anche se si tratta di un piccolo prestito, potrebbe sempre accadere che la banca o la finanziaria decidendo di rifiutare il prestito.

In questo caso dovrai optare per delle soluzioni alternative, come ad esempio:

  • provare presso un’altra banca o un’altra finanziaria (ma dovresti aspettare almeno 30 giorni, e comunque ti potrebbe venire rifiutato in ogni caso);
  • trovare un garante, che possa aumentare le tue probabilità di avere successo;
  • optare per un prestito su pegno, per il quale non si fa nessun controllo di affidabilità finanziaria.
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Su Gino Topini

Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Prestiti Banca Sella

Gino Topini

I prestiti Banca Sella sono una soluzione che viene proposta da chi ha necessità di denaro e vuole fare richiesta di prestito online in maniera semplice e veloce, richiedendo un finanziamento flessibile.

Opinioni Prestiti Banca Sella

Riepilogo dei voti
4,42
Banca Sella è alla posizione numero 1 nella media dei voti.
Suddivisione dei voti *
Trustpilot
4.20, 3 voti
Feedaty
4.70, 3 voti
Opinioni.it
4.35, 5 voti
?
* Trasparenza: i voti sono stati ripresi dai principali siti web di confronto in data 5 dicembre 2023 e ne è stata fatta una media matematica. In questo modo non devi confrontare tutti i siti ma hai qui già il riepilogo.

Continua a leggere le nostre recensioni di prestiti Banca Sella, con le opinioni degli utenti che li hanno richiesti in passato.

Ricorda anche di confrontare sempre più di un preventivo di prestito con altre società finanziarie come Younited Credit (vedi sito ufficiale) o con altre banche, così da essere sicuro di trovare il finanziamento migliore per te.

Inoltre, il nostro strumento gratuito di calcolo rata prestito è utile per sapere, prima di fare richiesta, quale sarà la tua ipotetica rata mensile.

Prestiti Banca Sella, recensioni 2024

Continua a leggere la mostra recensione dei prestiti Banca Sella per scoprire quali soluzioni di finanziamento sono proposte nel 2024 e trovare risposta alle domande più frequenti.

Quanto è sicura Banca Sella?

Banca Sella è una delle migliori banche italiane e per questo motivo è molto scelta dagli utenti per richiedere prestiti personali e cessioni del quinto.

Come chiedere un prestito Banca Sella?

I prestiti Banca Sella sono finanziamenti 100% digitali che possono essere richiesti online dal sito ufficiale:

  • se sei già cliente, ti basta accedere alla tua area riservata e avere accesso a tutti i finanziamenti di questa banca;
  • se non sei cliente, devi andare sul sito ufficiale di Sella Personal Credit

Come funziona Sella Personal Credit?

Sella Personal Credit è l’area del sito ufficiale di Banca Sella dove anche chi non è cliente può chiedere un preventivo.

Basta semplicemente fare il calcolo rata usando lo strumento fornito e cliccare su Richiedi Subito per iniziare la procedura.

La richiesta si fa online e, se la tua richiesta dovesse venire approvata, entro poco tempo riceverai la somma accreditata sul tuo conto corrente.

Quanto è veloce Banca Sella a concedere prestiti?

Come leggiamo sul sito ufficiale di Sella Personal Credit, in genere hai un primo riscontro nel giro di pochi minuti, mentre avrai un esito finale nel giro di 24 ore.

Come estinguere un prestito Banca Sella?

Per estinguere in maniera anticipata un prestito Banca Sella, in tutto o in parte, devi darne comunicazione alla banca con un preavviso di almeno 10 giorni. Dovrai quindi pagare il residuo del capitale e gli interessi maturati fino alla data di estinzione.

Prestiti Banca Sella 2024

Prestito ProntoTuo

Con ProntoTuo puoi richiedere fino a 25.000 euro da rimborsare in 20 rate mensili.

Questo finanziamento viene offerto a condizioni esclusive ai titolari di un conto corrente Banca Sella e può essere richiesto completamente online.

  • fino a 25.000 €;
  • durata min 12 rate – max 120 rate;
  • TAN fisso 6,99%, TAEG 7,24%;
  • finanziamento 100% online;
  • importo della rata flessibile;
  • prestito veloce che viene concesso in poco tempo dall’accettazione della richiesta.

Anticipo TFS / TFR

L’anticipo TFS di Banca Sella permette a tutti i dipendenti pubblici di avere fino a 45.000 euro per l’anticipo TFS o TFR, senza nessun obbligo di copertura assicurativa.

Se sei un lavoratore dipendente pubblico e hai accumulato una certa anzianità lavorativa, allora puoi chiedere l’anticipo del TFS e del TFR.

  • importo fino anche ad oltre 75.000 €.

Leggi la nostra guida all’anticipo TFS per sapere in cosa consiste questo tipo di finanziamento.

Prestiti tra privati

Banca Sella propone i prestiti tra privati tramite la società Smartika (vedi sito ufficiale Smartika), che fa parte del gruppo Banca Sella: una community di prestatori pronta a soddisfare le tue necessità.

La richiesta si fa direttamente online ed i tassi di interesse sono basati sul merito creditizio.

  • da 1.000 a 15.000 €;
  • rimborso da 1 a 4 anni;
  • prestiti accessibili a tutti.

Prestito d’onore

Il prestito d’onore per studenti è pensato per gli studenti che vogliono finanziarsi gli studi del master post universitario.

Il finanziamento copre anche le spese di vitto ed alloggio (in maniera parziale) e può essere rimborsato entro 84 mesi.

  • copre il costo del master post universitario e le spese di vitto ed alloggio (fino al 10% del costo del master stesso);
  • inizio rimborso da 6 a 30 mesi dalla fine del master;
  • durata max 84 mesi;
  • tasso conveniente grazie alle convenzioni tra Banca Sella ed università / scuole di specializzazione (24 Ore Business School, Fondazione Giovanni Agnelli, ESCP, MIB, Città Studi Biella, ecc)

Prestito Green

Il prestito Green di Banca Sella ti consente di acquistare e pagare a rate le spese per l’efficientamento energetico di casa.

Tutte le spese legate proprio alla casa e al renderla più “green” sono finanziabili, dall’installazione di pannelli solari fino al fotovoltaico, oppure l’acquisto di elettrodomestici di classe A+ (o superiore)

Lo stesso prestito può essere usato anche per l’acquisto di auto elettriche ed ibride, o per l’installazione di infrastrutture per la ricarica di auto.

  • fino a 75.000 €;
  • preammortamento di 12 mesi;
  • durata max 120 mesi (incluso preammortamento)

Prestito Ristrutturazione

Il prestito ristrutturazione è pensato se hai bisogno di rinnovare la tua casa, o rendere i tuoi impianti più efficienti (in questo secondo caso puoi anche chiedere il prestito green).

Il finanziamento è sempre flessibile e semplice da richiedere, dato che la richiesta si può fare anche online e ti verranno chiesti solo pochi documenti prestiti personali.

Tutte le spese ammissibili sotto questo finanziamento sono quelle legate alla ristrutturazione di casa, inclusi gli interventi per i crediti di imposta Ecobonus.

  • importo massimo 100.000 €;
  • preammortamento di 12 mesi;
  • durata max 120 mesi (incluso preammortamento)
  • tasso di interesse: 5,90%

Tax Credit Ecobonus

Il Tax Credit Ecobonus è il finanziamento di Banca Sella che ti offre il servizio di cessione del credito di imposta per gli Ecobonus, il Superbonus e tutti gli altri bonus fiscali edilizi.

La procedura si può fare al 100% online e può essere fatta sia dai privati che dalle imprese.

In più, se hai già un conto corrente Banca Sella, la richiesta potrà essere fatta online dall’internet banking.

Gli importi cambiano a seconda del tipo di intervento tecnico da effettuare, come ad esempio fino a 50.000 € per un cappotto termico o fanno a 96.000 euro per la riduzione del rischio sismico.

Go!Credit

Go!Credit di Banca Sella è il prestito ricaricabile che puoi richiedere direttamente dall’app Banca Sella ed è riservato ai clienti di questa banca.

Si tratta di una riserva di denaro che puoi usare per ogni esigenza:

  • richiedi GO!Credit dal sito o dalla APP (attivazione e recesso gratis);
  • scegli l’importo che ti serve;
  • scegli la Rata da pagare in base alla durata del rimborso che preferisci;
  • pagherai le rate il 20 di ogni mese con addebito su conto corrente.

Esempio (alla data di scrittura, per i tassi aggiornati vedi il sito ufficiale) di linea di credito di 2.000 euro: TAN fisso 0,00%, TAEG 25,57%, rata mensile 187,67 euro.

Prestiti Banca Sella, le opinioni degli utenti 2024

Quello che gli utenti apprezzano di più dei prestiti di Banca Sella è la semplicità della richiesta, la velocità di erogazione (in 1 settimana) e la cortesia del team, che viene definito molto professionale.

Banca Sella cura molto l’aspetto social, oggi fondamentale per un brand come il suo.

Possiamo sicuramente dire che le opinioni sui prestiti di Banca Sella sono molto positive, ma ovviamente non dimenticare di confrontare il preventivo del finanziamento di questo istituto di credito con quello di altre banche e società finanziarie come Younited Credit (vedi sito ufficiale), per trovare effettivamente quello che fa più al caso tuo.

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Finanziamento Condominiale

Leggi la nostra guida al finanziamento per un condominio, scopri come funziona e le migliori banche 2020.
Gino Topini

In Italia ci sono varie banche che concedono i finanziamenti condominio, cioè degli importi in prestito che vengono richiesti per sostenere le spese relativamente ad un condominio.

Come funzionano i prestiti condominio? Possono essere richiesti anche dai condòmini, oltre che dall’amministratore?

Leggi la nostra guida 2024 sui prestiti per condominio e scopri tutto quello che bisogna sapere.

Finanziamento condominiale, come funziona

Il finanziamento condominio viene concesso per affrontare le spese straordinarie, come ad esempio la ristrutturazione delle caldaie, del vano ascensore o magari lavori di isolamento contro terra nel caso di appartamenti seminterrati.

Oltre che come prestiti per la ristrutturazione, questi finanziamenti si possono chiedere anche per grandi lavori di miglioramento al condominio, ad esempio per installare degli impianti fotovoltaici di generazione dell’energia elettrica.

Per poter chiedere un finanziamento condominiale c’è bisogno dell’approvazione da parte dell’assemblea dei condòmini, che devono votare il prestito stesso.

A seconda dei casi e delle richieste da parte della banca che fornisce il preventivo, i condòmini devono approvare a maggioranza o all’unanimità il finanziamento.

Se hai domande su quale maggioranza deve accettare un prestito, chiedi sempre al tuo amministratore.

Costi e oneri

I costi e gli oneri sono solitamente aggiunti all’importo totale del finanziamento, in maniera tale che vengano rimborsati alla prima rata mensile.

Se così non fosse e vengono calcolati a parte, di solito vengono suddivisi tra tutti i condòmini, in proporzione a seconda di quanto stabilito dal regolamento condominiale.

Rimborso e rischi

Del rimborso del finanziamento è responsabile il condominio, nella figura del suo amministratore.

Se il condominio, quindi l’amministratore, non paga in tempo le rate, egli è il primo ad essere responsabile del finanziamento.

Tuttavia, se il condominio non paga e la banca non riesce a riavere le somme dall’amministratore, allora tutti i condòmini sono responsabili del finanziamento.

Anche in questo caso conviene leggere cosa dice nel dettaglio il regolamento di condominio, oppure nel caso chiedere direttamente all’amministratore, che è tenuto a fornire tutti i chiarimenti del caso.

Vantaggi

Il vantaggio principale del finanziamento condominiale è quello di poter avere a disposizione una importante somma di denaro per far fronte al costo dei lavori straordinari.

Alcune banche, come Intesa Sanpaolo, concedono fino a 1.000.000 di euro.

Inoltre, è vantaggioso il fatto che ad occuparsi del rimborso del finanziamento è l’amministratore, quindi i singoli condòmini non devono preoccuparsi di prendere contatto con l’istituto di credito.

Questo finanziamento permette di accedere alle agevolazioni fiscali che sono previste dall’Ecobonus 2020 per l’efficientamento energetico e la riqualificazione energetica.

Se i fondi sono destinati a migliorare la sicurezza del condominio (ad esempio legata ad eventi sismici), è possibile chiedere il Sismabonus.

Infine, solitamente non bisogna presentare nessuna ipoteca a garanzia.

Prestito o mutuo?

Scegliere un prestito o un mutuo per finanziare le spese condominiali dipende dai tassi di interesse che si riescono ad avere.

In generale, un mutuo ha un tasso di interesse più basso rispetto ad un finanziamento.

Migliori finanziamenti per condominio 2024

Vediamo di seguito i migliori finanziamenti e le migliori banche per chiedere un prestito per i lavori del condominio.

[confronto_finanziarie id_tipo_prestito=23]

Credito Condominio BPM

Il Banco BPM propone due diverse tipologie di finanziamento condominio: il Credito Condominio e il Credito Condominio Energy Efficiency Italia, ma ovviamente ci sono molte offerte di prestiti Banco BPM.

Il primo (Credito Condominio) è pensato per coprire le spese di manutenzione condominiale, oppure per la ristrutturazione, il rinnovamento o il restauro delle facciate (anche per beneficiare dei bonus fiscali).

La somma massima che si può chiedere è di 2.000.000€ e la durata massima di rimborso è di 84 mesi.

Il secondo (Credito Condominio Energy Efficiency Italia) è invece il prestito finalizzato a migliorare l’efficienza energetica del condominio, che a sua volta permetterà ai condomini di avere un certo risparmio in bolletta e di usufruire delle agevolazioni fiscali previste dalla legge.

Banca Intesa Sanpaolo

Oltre ai tanti prestiti Banca Intesa Sanpaolo oggi c’è un prestito riservato appositamente ai condòmini, che può essere chiesto dall’amministratore in qualità di responsabile dello stabile.

Tale finanziamento può essere chiesto anche dai singoli condomini, nel caso in cui essi debbano fare dei lavori esterni al loro appartamento.

Le caratteristiche di questo prestito sono:

  • importo da 10.000 a 1.000.000 di euro;
  • possibilità di finanziare fino al 80% del costo totale dei lavori;
  • rimborso da 24 a 120 mesi con pagamento ogni mese, ogni tre mesi o ogni sei mesi.

Creval

I prestiti Credito Valtellinese sono veramente per tutti, oggi Creval concede due diverse tipologie di mutuo per condomini:

  • Condominio Restyle: si tratta di un mutuo che va da 20.000 a 500.000 euro e che copre fino al 100% dei costi degli interventi straordinari di manutenzione. Il rimborso delle rate va da 19 mesi fino a 10 anni, incluso un periodo di preammortamento (facoltativo) fino a 24 mesi;
  • Condominio Restyle – Energia Milano: le condizioni sono le stesse della soluzione vista qui sopra, con la differenza che questo finanziamento è stato richiesto dal Comune di Milano; tale finanziamento, infatti, prevede un contributo pari al 20% massimo da parte dello stesso capoluogo Lombardo.

WeUnit

WeUnit consente di chiedere in prestito fino a 2.000.000 di euro, da rimborsare entro 120 mesi al massimo.

Questo prestito può essere chiesto per ristrutturazione del condiminio e degli impianti, per la sua riqualificazione o per l’efficientamento energetico, oltre che per la ricostruzione dell’immobile condominiale.

YouGo! Di Banca Reale

Banca Reale propone finanziamenti destinati alle manutenzioni straordinarie, alla sostituzione di vecchi apparati ed impianti, agli adeguamenti energetici e sismici.

Questo finanziamento copre fino al 100% del costo totale dello stesso, e dev’essere rimborsato entro 72 mesi al massimo.

BNL Green Condominio

I prestiti BNL sono di vario genere in base alle esigenze dei clienti; un finanziamento pensato all’efficientamento energetico dei condomini, come l’installazione di pannelli fotovoltaici, solari, la climatizzazione, la coibentazione o l’installazione di caldaie a condensazione.

La durata massima del finanziamento è di 60 mesi, mentre la condizione fondamentale per poter richiedere questo prestito è che il condominio abbia massimo 80 appartamenti.

Il finanziamento può essere a tasso fisso, per chi preferisce la sicurezza della rata mensile, oppure a tasso variabile, un tasso che si adegua ai cambiamenti del tasso di interesse di riferimento, l’Euribor.

Finanziamento condominio, conviene?

Questo finanziamento può essere interessante perché permette di sostenere le spese di tutte le migliore e gli interventi straordinari che bisogna fare ad un condominio.

La cosa fondamentale è sempre quella di confrontare più preventivi, così da trovare quello dalle condizioni economiche migliori per le proprie necessità.

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Prestito BancoPosta Pensionati

Approfondimento sui Prestiti per i pensionati da parte di Poste Italiane, tramite la Cessione Quinto: Conviene? Guida 2019.
Gino Topini

In questa recensione andiamo ad approfondire il prestito Bancoposta per i pensionati, un finanziamento che le Poste Italiane concedono a tutti i pensionati INPS ed ex-INPDAP, da rimborsare tramite trattenuta della rata dalla pensione netta.

Si tratta di un prestito INPS ex-INPDAP o di un prestito INPS, a seconda dei casi.

Ma andiamo a vedere le caratteristiche principali dei prestiti pensionati di Poste Italiane, se li può richiedere anche chi ha la pensione sociale o la pensione minima, quali sono le opinioni in rete e le recensioni aggiornate al 2024.

Prestito BancoPosta per Pensionati

Le Poste Italiane concedono il loro finanziamento a tutti i pensionati, sia quelli INPS che ex-INPDAP, senza dimenticare i pensionati di altri enti. In tutti i casi, le condizioni economiche sono sempre molto vantaggiose.

In particolare, Poste Italiane permettono di richiedere un prestito da rimborsare con la cessione del quinto, una soluzione che consente di rimborsare l’importo delle rate periodiche tramite una trattenuta dallo stipendio netto.

L’importo massimo che si può pagare è pari a 1/5 della pensione netta, a condizione che la differenza tra quest’ultima e la rata periodica sia superiore o uguale alla pensione minima. Ne parliamo in maniera approfondita nel nostro testo sui prestiti con pensione sociale.

Con Pensione Minima o Pensione Sociale

Generalmente NON è possibile richiedere prestiti se si hanno la pensione minima o la pensione sociale. Dato che per legge, c’è bisogno che al pensionato resti (dopo aver pagato tutte le rate di prestiti) almeno la pensione minima, questo presuppone che non ci sia “margine” per far pagare le rate mensili.

Per maggiori informazioni, leggi il nostro testo sui prestiti con pensione minima da 500 euro e quello sui prestiti con assegno sociale.

Calcola rata

Nel momento in cui si necessita di denaro urgentemente e si vuole fare domanda alle Poste Italiane, è molto importante fare il calcolo della rata del prestito, prima ancora della richiesta effettiva. In questa maniera si potrà avere un’idea migliore dell’importo che si riceverà e dell’impegno mensile da dover portare avanti per rimborsare le rate.

Una volta che si è convinti del calcolo (effettuato tramite strumenti online come https://calcolorataprestitoonline.com/) si può fare domanda di prestito direttamente presso la sede più vicina dell’ufficio postale e attendere l’erogazione.

La ricezione del denaro avviene tramite accredito sul proprio conto corrente BancoPosta. In alternativa, si può ricevere l’accredito su libretto nominativo di risparmio, su carta PostePay Evolution o tramite assegno vidimato non trasferibile.

Per poter ottenere l’erogazione della somma, è obbligatoria la sottoscrizione di un’assicurazione sulla vita, che protegge sia Poste Italiane che gli eredi nel caso di premorienza del debitore. La copertura assicurativa, infatti, salda il debito residuo.

Età massima del richiedente e come fare domanda

Poste Italiane permette di fare domanda a tutti i pensionati che non hanno compiuto 84 anni al momento del pagamento dell’ultima rata. Sono esclusi, dunque, i pensionati con un’età superiore, inclusi coloro che hanno 90 anni.

Ci possono essere altre alternative per quello che riguarda i prestiti pensionati fino a 90 anni, ma non con Poste.

La domanda può essere presentata presso un qualunque ufficio postale, anche di sabato mattina. Bisogna ricordarsi di portare con sé documenti per la cessione del quinto che sono necessari.

Rimborso

Il rimborso del finanziamento avviene tramite pagamento di rate mensili di importo fisso, addebitate sulla pensione netta, per una durata di tempo che va da 36 a 120 mesi.

Per stranieri

Tutti gli stranieri possono fare domanda per ottenere prestiti per stranieri senza problemi, a condizione di presentare, tra i vari documenti, anche una prova di residenza e, per gli extracomunitari, una copia del regolare permesso di soggiorno.

Mini prestito Bancoposta con PostePay, un’alternativa

Qualora non si riuscisse ad ottenere un classico prestito con cessione del quinto per pensionati con Poste Italiane, o se si pensa che il finanziamento non faccia per sé, un’alternativa potrebbe essere quella di chiedere un mini prestiti PostePay Evolution, di cui abbiamo parlato in un altro articolo cui vi rimandiamo.

Prestiti Poste per i pensionati: convengono?

In conclusione, possiamo dire che i finanziamenti presso Poste Italiane, per i pensionati che necessitano di un prestito veloce e sicuro, oltre che economico, sono una eccellente scelta: questo ente è da sempre in prima fila nel cercare di proporre delle condizioni vantaggiose e convenienti, in maniera particolare per tutti coloro che godono già di una pensione.

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Prestiti MIUR, Finanziamenti in Convenzione

Gino Topini

I prestiti MIUR possono essere richiesti dai dipendenti di scuole ed Università pubbliche. Si tratta di finanziamenti che in genere sono concessi a condizioni agevolate, un po’ come tutti i prestiti per dipendenti statali e pubblici.

Prestiti MIUR: chi li può richiedere

I prestiti MIUR possono essere chiesti da tutti i lavoratori dipendenti delle scuole e delle università:

Per i professori, c’è anche la possibilità di richiedere i prestiti NOIPA per insegnanti, che anche sono finanziamenti in convenzione a tassi solitamente agevolati.

Vantaggi e caratteristiche dei prestiti MIUR in Convenzione

Essendo dei prestiti richiesti da dipendenti pubblici, in genere i prestiti MIUR hanno tutta una serie di vantaggi:

  • l’importo massimo dipende dallo stipendio e dalla durata prescelta di rimborso, ma in genere può arrivare fino a 75.000€;
  • tasso di interesse in convenzione, di solito più vantaggioso rispetto ai classici prestiti con cessione del quinto;
  • procedura 100% online presso le migliori banche e finanziarie come Younited Credit (vedi sito ufficiale);
  • rata costante di importo massimo pari al 20% dello stipendio netto. La rata viene pagata con delle trattenute dirette dalla busta paga;
  • durata massima 10 anni;
  • in genere, l’assicurazione sul prestito è inclusa nella rata mensile;
  • non bisogna fornire altri garanti;
  • la domanda può essere solitamente fatta anche da chi ha avuto problemi finanziari in passato ed è segnalato come cattivo pagatore o come protestato;
  • è un prestito che si può richiedere anche in presenza di altri finanziamenti (entro certi limiti, leggi il nostro testo su quanti prestiti si possono avere)

Prestiti MIUR, riepilogo di cosa sono e come funzionano

Abbiamo dunque capito che i prestiti MIUR sono dei finanziamenti agevolati concessi al personale scolastico e che sono erogati dalle banche e dagli istituti di credito in accordo con il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.

Grazie al fatto che sono concessi ai dipendenti pubblici e statali, questi finanziamenti hanno delle condizioni migliori rispetto alle classiche cessioni del quinto, o anche rispetto ai migliori prestiti personali, con:

  • tassi di interesse più bassi
  • tempi di erogazione più brevi
  • senza necessità di garanzie o ipoteche.

Il finanziamento viene concesso tramite la cessione del quinto dello stipendio.

Le caratteristiche principali del prestito MIUR includono:

  • rata costante a tasso fisso fino al 20% dello stipendio netto;
  • un piano di rimborso fino a 10 anni;
  • pagamento delle rate con trattenuta diretta dalla busta paga
  • possibilità di ottenere il prestito anche se si hanno altri finanziamenti in corso
  • assicurazioni sul credito solitamente incluse

Migliori banche e finanziarie per prestiti MIUR

Diciamo che in Italia, praticamente ogni banca o finanziaria può concedere dei prestiti MIUR, e spesso sono anche a condizioni agevolate. Alcune delle migliori banche italiane e delle migliori banche straniere in Italia sono:

Prestiti MIUR, convengono?

In conclusione, possiamo dire che i prestiti per dipendenti MIUR sono mediamente più convenienti degli altri finanziamenti, in quanto sono concessi ai dipendenti statali e pubblici.

Ecco perché si tratta di un finanziamento che in genere si preferisce rispetto al classico prestito personale, sia per i tassi più bassi che per le condizioni economiche in generale, solitamente più vantaggiose ed agevolate.

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Gino Topini

Cosa sono i prestiti finalizzati

I prestiti finalizzati si distinguono da quelli non finalizzati per il fatto che hanno uno scopo ben definito per il quale vengono richiesti. La modalità con cui presentare domanda differisce per il fatto che, in questo caso, la stessa viene presentata direttamente presso il negozio dove si è trovato un oggetto che si vorrebbe.

> Maggiori informazioni sui prestiti non finalizzati

Pensate, ad esempio, ad un’offerta di finanziamento a tasso zero per acquistare un computer o una macchina. Ebbene, in tutti questi casi la richiesta di prestito va presentata direttamente presso il negozio o il concessionario auto e, dunque, ci si trova di fronte a dei prestiti finalizzati.

Prestiti auto nuova o usata

Una delle finalità maggiormente richieste da chi richiede prestiti finalizzati è rivolta all’acquisto di una vettura, nuova o usata che sia.

Prestiti moto o scooter, nuovi o usati

Anche le moto e gli scooter sono particolarmente richieste quando si parla di prestiti finalizzati. In questo caso sono dei finanziamenti che, per la ovvia particolarità del mezzo che si sta acquistando, hanno un vero e proprio boom nei mesi precedenti quelli estivi, quando ci si prepara per il caldo che verrà.

Finanziamenti finalizzati all’acquisto di mobili: prestiti per arredamento

Anche i prestiti per l’acquisto di una cucina nuova, per il rinnovo dei mobili o semplicemente per l’acquisto di un elettrodomestico, rientrano nei prestiti finalizzati, denominati anche prestiti arredamento o prestiti mobili in quanto l’obiettivo di questa tipologia di finanziamento è appunto l’acquisto di mobilia.

Spesso è possibile fare richiesta per questa tipologia di finanziamento finalizzato anche direttamente presso le aziende che vendono mobili ed elettrodomestici, come nel caso di Ikea, Euronics, Trony, Unieuro, ecc.

Molto frequentemente dietro queste grandi aziende ci sono finanziarie importanti come Findomestic, Compass, ecc., alle quali si può fare domanda di prestiti finalizzati anche indipendentemente dal negozio in cui si acquista l’oggetto.

Prestiti per studiare

Il diritto all’istruzione è sacro e tutti dovrebbero avere le stesse opportunità di conseguire un titolo di studio indipendentemente dal reddito familiare.

Il costo per affrontare un’università o un master è notevole e vanno considerate, oltre le spese per i corsi in sé, anche quelle relative ai libri di testo, all’eventuale affitto di un alloggio nella città dove si va a studiare, mangiare fuori, spostamento da casa all’ateneo e viceversa, e tanto altro. Ecco che le cose potrebbero farsi difficili.

Per fortuna che ci sono i prestiti per studenti universitari o per studenti di master, che forniscono la liquidità necessaria (di solito fino a 5.000 euro all’anno) per affrontare con maggiore serenità le spese relative allo studio.

La richiesta di prestito deve essere presentata presso la segreteria studenti dell’ateneo che si frequenterà ed esso verrà erogato per ogni anno di durata del corso di laurea o del master.

Il rimborso verrà congelato mentre si studia in maniera da permettere allo studente la massima concentrazione (ma gli interessi saranno comunque calcolati, benché da iniziare a rimborsare solo dal momento in cui questo “periodo di grazia” sarà finito) e fino ai 12 mesi seguenti il conseguimento del titolo di studio, così da poter avere tempo per trovare un lavoro.

Prestiti per fare viaggi e vacanze

A volte si ha proprio il bisogno di staccare la spina e di partire per qualche giorno. A questa necessità non sempre corrisponde un surplus economico tale da permettere l’acquisto del viaggio o della vacanza in contanti, pertanto si potrebbe pensare di fare domanda di prestiti viaggi e vacanze.

Richiedibili on line o presso la propria agenzia di viaggi preferita, questi finanziamenti di solito prevedono il rimborso della prima rata solo una volta che il viaggio stesso sarà finito e si tornerà a casa, alla propria vita di sempre.

Come si possono richiedere prestiti finalizzati

Come anticipato prima, la domanda di prestiti finalizzati va fatta necessariamente presso il negozio, l’agenzia di viaggi o il concessionario dove si effettua l’acquisto.

Nel caso in cui si voglia fare acquisti su internet (ad esempio una crociera on line o uno smartphone Apple) sarà possibile invece fare domanda di finanziamenti direttamente sul sito dove si sta effettuando la compera.

Prestiti Finalizzati ONLINE

Ovviamente il web offre interessanti soluzioni di finanziamenti finalizzati per ogni obiettivo di acquisto.

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FINANZIAMENTI ONLINE
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Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Prestiti Cambializzati a Roma

Prestiti cambializzati a Roma: contatti, indirizzi e possibilità di fare domanda direttamente online.
Gino Topini

In questa pagina trovi le migliori banche e finanziarie che fanno prestiti cambializzati a Roma. Di ogni finanziaria indichiamo le caratteristiche generali del finanziamento e anche l’indirizzo.

Prestiti con Cambiali a Roma: le Migliori Finanziarie

Sappiamo che, per i prestiti con cambiali, potrebbe essere molto importante rivolgersi ad aziende del luogo, della città dove si abita, e Roma non fa differenza. La capitale d’Italia propone alcune agenzie che offrono finanziamenti con cambiali anche a casa, ecco alcuni nomi ed indirizzi.

Younited Credit

Credito Veloce

  • da 2.000 a 6.000 €
  • esito in 48 ore e tasso fisso
  • rimborsabile da 3 a 48 mesi
  • anche come prestiti cambializzati per cattivi pagatori
  • Via G. Ferrari 35 a Roma, oppure a Genzano di Roma in Viale G. Matteotti, 20

Finamca, via Flaminia Roma

  • Fino a 75.000 €
  • Rimborso entro 24/30 mesi
  • Via Flaminia, 357 Roma

Master Finanziamenti, via Etruria Roma

  • Da 2.000 a 8.000 €
  • Possibilità di restituzione entro 24 mesi
  • Via Cerveteri, 8 Roma

Finanziamenti Tuscolana, vicino alla metro Subaugusta a Roma

  • Oltre che prestiti con cambiali a Roma, anche consulenza contenziosi
  • Tuscolana, Viale Tito Labieno 12, Metro Subaugusta

Prestiti cambializzati a Roma, chi li può chiedere

Chiedere dei prestiti cambializzati è una delle possibilità che si hanno qualora non si avesse una storia creditizia ottimale, oppure qualora si fossero avuti dei problemi di credito in passato (ad esempio, se si è stati segnalati come cattivi pagatori o come protestati).

Leggi anche l’approfondimento sulle 4 Migliori Agenzie che Erogano Prestiti Cambializzati.

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Prestito non Finalizzato: Cos’è e Come Funziona

Gino Topini

I prestiti non finalizzati sono una delle due tipologie di finanziamenti in cui è possibile dividere i prestiti personali in generale (l’altra è quella dei prestiti finalizzati).

Prestiti Finalizzati: cosa sono

Con il concetto di prestiti non finalizzati ci si riferisce a dei finanziamenti che vengono richiesti senza necessità di fornire una spiegazione sul perché si ha bisogno di quel dato denaro. In sostanza, la banca e la società finanziaria non “indagano” oltre e si limitano a verificare i criteri di solvibilità del richiedente per decidere se dare o meno il prestito richiesto.

Prestiti non finalizzati: le tipologie

Possiamo elencare i finanziamenti non finalizzati in:

  • prestiti personali
  • cessione del quinto dello stipendio
  • cessione del quinto della pensione
  • doppio quinto, o prestito delega
  • prestiti con cambiali

Prestiti personali

I prestiti personali rientrano di diritto tra i finanziamenti non finalizzati, perché con questo termine ci si riferisce a tutti i prestiti in sé, a patto che siano concessi a delle persone fisiche (e non siano dunque dei prestiti per aziende).

La somma di denaro che viene ottenuta può essere usata per qualunque finalità, dall’acquisto di un’auto nuova o usata fino a quello di una moto, oppure ancora finanziare una vacanza, un matrimonio e tanto altro. Davvero, non ci sono limiti a quello che si può fare e il bello è che, per avere questo prestito, non bisogna fornire alcuna spiegazione.

Possono farne domanda sia gli autonomi (imprenditori in genere, liberi professionisti, commercianti, ecc) che i dipendenti, anche se per quest’ultima categoria di lavoratori è consigliata la cessione del quinto poiché più conveniente da un punto di vista dei tassi di interesse.

Cessione del quinto dello stipendio

La cessione del quinto dello stipendio è il finanziamento richiesto da lavoratori dipendenti del settore pubblico e di quello privato. Possono farne domanda, ad esempio, dipendenti di enti pubblici o ministeriali, oltre che dipendenti presso grandi aziende SPA (come i prestiti personali dipendenti FIAT) o piccole aziende individuali.

La caratteristica principale di questo finanziamento sta nella modalità di rimborso, con le rate che vengono rimborsate tramite ritenuta dell’importo della stessa direttamente dallo stipendio netto e versate, dal datore di lavoro, nelle casse della finanziaria. Ne consegue che il dipendente non deve mai preoccuparsi del rimborso poiché avviene tutto in maniera automatica. Certo è che se l’azienda omette di pagare per qualunque motivo, chi ne subisce le conseguenze è anche il dipendente, che potrebbe essere iscritto nel registro CRIF e segnalato come cattivo pagatore.

L’importo massimo che si può pagare come rata mensile per questo prestito non finalizzato è pari a 1/5 dello stipendio netto.

Cessione del quinto della pensione

In maniera simile alla cessione quinto stipendio, il quinto della pensione è un prestiti non finalizzato che ha lo stesso funzionamento di base ma si rivolge ai pensionati INPS ed ex-INPDAP.

> Prestiti per pensionati INPS

> Prestiti per pensionati ex-INPDAP

Due sono le differenze principali quando si parla di rimborso rata (tutto il resto rimane simile):

  • l’importo, sempre di 1/5, viene calcolato sulla pensione netta e, in questo conteggio, bisogna sempre considerare la pensione minima (che non può mai essere oggetto di ritenute)
  • l’età massima del richiedente deve essere di solito non superiore a 75 anni al momento del pagamento dell’ultima rata (esistono anche delle eccezioni note come prestiti per pensionati fino a 80 anni, prestiti per pensionati fino a 85 anni e prestiti per pensionati fino a 90 anni).

Prestiti doppio quinto, o prestiti delega

Il doppio quinto è una modalità di finanziamento che, come si intuisce dal nome, è due volte la cessione del quinto:

  • rata mensile massima pari a 2/5 dello stipendio
  • importo massimo ottenibile pari al doppio della cessione quinto stipendio

Ci sono ovviamente delle caratteristiche più strette a cui un dipendente deve rispondere per poter avere accesso a questo finanziamento (come ad esempio la tipologia del contratto di lavoro, che deve essere a tempo indeterminato), che analizzeremo nell’articolo apposito sui prestiti delega o doppio quinto.

Il garante nei prestiti non finalizzati

A seconda della propria storia finanziaria personale, del lavoro che si fa e dell’importo che si vuole richiedere, alcune banche ed istituti di credito potrebbero chiedere la presenza di un garante. Se così fosse, si parla di prestito a doppia firma piuttosto che a firma singola.

La figura del garante è utile in quanto egli si impegna a rimborsare il prestito nel caso in cui il debitore principale non vi adempie (potrà poi rifarsi su quest’ultimo per riavere indietro la somma pagata), dunque è una garanzia in più per l’istituto di credito.

Non tutti, però, possono essere dei garanti: per poterlo essere bisogna necessariamente avere un lavoro fisso (meglio se da dipendente e a tempo indeterminato) e non essere stati segnalati né come cattivi pagatori e né come protestati.

Ti invitiamo a leggere il nostro approfondimento sul garante dei prestiti.

Le cambiali nei prestiti non finalizzati

Altra tipologia di garanzia che solitamente può venire richiesta a chi vuole sottoscrivere dei prestiti non finalizzati, soprattutto se autonomo e cattivo pagatore, è la firma di un titolo cambiario. Si parla di prestiti con cambiali (che possono venire chiesti anche città per città, come a Roma o a Torino) per indicare quei finanziamenti concessi solo dietro firma di un titolo cambiario.

In questo caso, la cambiale è firmata o a garanzia di tutto l’importo del prestito (si firma una sola cambiale) oppure se ne firma una per ogni rata mensile.

Per approfondimenti ti invitiamo a leggere la nostra guida sui prestiti cambializzati, poi i prestiti con cambiali senza busta paga e infine i 10 punti importanti da conoscere sui prestiti cambializzati.

Come si possono richiedere prestiti non finalizzati

La richiesta di prestiti non finalizzati può venire fatta direttamente presso la sede di una società finanziaria o di una banca, oltre che da casa con i prestiti on line.

In maniera particolare se si decide di procedere su internet, è tutto molto semplice e diretto, basta cercare il finanziamento ideale per sé e presentare domanda, fornendo inoltre tutti i documenti prestiti personali  di cui la finanziaria ha bisogno, a partire da quelli che attestano il reddito (come una busta paga, il cedolino della pensione o la dichiarazione dei redditi) e l’identità (passaporto o carta di identità), per finire con quelli di residenza (fondamentali quando a fare domanda di prestiti sono gli stranieri, sia comunitari che extra-comunitari).

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Prestiti Cambializzati Veloci in 24 / 48 Ore

Gino Topini

I prestiti cambializzati veloci sono dei finanziamenti che si possono riuscire ad avere nel giro di poco tempo grazie alla firma di cambiali. Per chi ha disguidi di pagamento e non riesce a trovare altre strade per accedere al finanziamento, è una soluzione particolarmente gradita.

La caratteristica principale dei prestiti cambializzati veloci è proprio la velocità con la quale vengono concessi, resa possibile dalla firma di cambiali che sono una solida garanzia per la banca. Sono proprio le cambiali che consentono a chi ha bisogno di avere denaro, di ottenere dei prestiti cambializzati in poco tempo (24/48 ore).

Alcuni servizi di ricerca come quello di Younited Credit (Sito Ufficiale) permette di fare domanda in pochi click e ricevere un preventivo personalizzato.

Come funzionano i prestiti veloci con cambiali?

In sostanza, i prestiti cambializzati non sono altro che un classico finanziamento garantito da una o più cambiali.

In virtù di questa garanzia, la banca è di solito più ben disposta a concedere il prestito anche se il richiedente ha avuto in passato qualche disguido (magari è iscritto nel registro dei cattivi pagatori).

Di solito possiamo vedere due tipologie di prestiti cambiari: uno che consiste nella firma di una sola cambiale che funge da garanzia per il 100% del prestito, l’altro che consiste nella firma di più titoli cambiari, uno per ogni rata mensile da rimborsare (in sostanza, ogni mese si paga una cambiale).

Si possono avere prestiti cambializzati veloci?

La velocità nella concessione del finanziamento dipende molto dall’importo che viene richiesto e dalla velocità con cui la banca o la società finanziaria sbrigano le pratiche.

Affidandosi ai prestiti online come quelli di Younited Credit (Sito Ufficiale) di solito si possono avere delle tempistiche minori (ovvero prestiti più rapidi ed urgenti), cosa che però non vale per i finanziamenti con cambiali, a causa del fatto che ci sono proprio questi titoli a complicare la questione (devono essere emessi, poi firmati, infine legati alla pratica di prestito).

Possiamo stimare una tempistica compresa tra 24/48 ore e 3 o 4 giorni a partire dalla data di accettazione del finanziamento, ma ovviamente si tratta solo di stime che dovranno poi essere confermate dall’istituto di credito.

Per velocizzare la richiesta di finanziamento è importante avere già a disposizione tutta la documentazione di cui solitamente si ha bisogno per fare domanda di un finanziamento:

  • contratto di lavoro (se dipendente)
  • busta paga (se dipendente)
  • cedolino della pensione (se pensionato)
  • copia della dichiarazione dei redditi (se autonomo)
  • carta di identità o altro documento in corso di validità
  • codice fiscale
  • beni che si danno a garanzia con la firma delle cambiali

Cosa fare se le cambiali non bastano per un finanziamento veloce

Nel caso in cui la banca ritenga che la garanzia fornita dalla firma di una cambiale non sia sufficiente per poter accedere al prestito veloce, si possono aggiungere ulteriori garanzie.

Tra le varie una delle più “gettonate” è il garante, che deve essere una persona fidata, con una buona storia creditizia e con un buon lavoro, dato che egli (o ella) dovrà impegnarsi con la banca a rimborsare il finanziamento se il debitore principale non provveda (e pertanto dovrà dimostrare di poterselo permettere economicamente).

Approfondimenti

Per ulteriori approfondimenti ti consigliamo la pagina sulle 4 Migliori Agenzie che Erogano Prestiti Cambializzati, ma anche la nostra guida sui prestiti con cambiali e il nostro testo sui prestiti con cambiali senza busta paga, scritti appositamente per gli autonomi che necessitano di un finanziamento e desiderano accenderne uno firmando titoli cambiari.

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PayPal paga in 3 rate, opinioni e recensioni

Gino Topini

Il prestito PayPal di paga in 3 rate ti consente di dilazione il pagamento dei tuoi acquisti in maniera veloce e usando PayPal, uno dei metodi più diffusi al mondo.

PayPal paga in 3 rate è sicuro?

Diciamo che la sicurezza non deve preoccupare, perché PayPal è davvero un colosso ed è sicuro ed affidabile.

Dietro il sistema del pagamento in 3 rate di PayPal, c’è la sede del Lussemburgo di quest’azienda.

PayPal paga in 3 rate, come funziona?

Il funzionamento del PayPal paga in 3 rate è simile a quello di altri sistemi di pagamento paga in 3 rate, cioè:

  • fai i tuoi acquisti in un negozio fisico o in une commerce;
  • al momento della scelta del metodo di pagamento, scegli PayPal paga in 3 rate;
  • la richiesta viene analizzata in tempo reale per darti una risposta in pochi secondi;
  • porta a termine i tuoi acquisti sfruttando anche la protezione degli acquisti di PayPal, che ti protegge se il tuo acquisto non arriva, o se quello che hai acquistato non corrisponde alla descrizione.

PayPal paga in 3 rate, le condizioni

PayPal contatta il CRIF per chiedere informazioni sulla tua situazione creditizia, per cui assicurati di NON essere iscritto nel registro dei cattivi pagatori, altrimenti potresti NON ottenere il finanziamento.

Le condizioni per poter accedere a questo finanziamento sono:

  • devi essere residente in Italia;
  • NON devi essere segnalato come cattivo pagatore;
  • devi avere un conto PayPal;
  • devi fare un acquisto idoneo.

Se cerchi un sistema di pagamento in 3 rate che NON effettua il controllo CRIF, allora scegli Scalapay.

PayPal paga in 3 rate, gli importi

Gli importi che ti verranno concessi in prestito dipendono dalla tua situazione creditizia, ma per poter procedere devono rientrare in ogni caso tra i 30€ e i 2.000€.

Dunque, gli importi minimo e massimo di PayPal paga in 3 rate sono:

  • 30€ di importo minimo;
  • 2.000€ di importo massimo

Come detto, la somma che ti verrà concessa dipenderà dalla tua situazione personale finanziaria, e la decisione spetta sempre a PayPal.

PayPal paga in 3 rate, i costi

Il sistema di pagamento in 3 rate di PayPal è gratuito, inclusi anche le penali per il mancato pagamento delle rate.

Tuttavia, ricorda che si tratta di un finanziamento, e se non lo rimborsi in maniera regolare potresti finire iscritto nel registro dei cattivi pagatori ed avere problemi a richiedere un prestito in futuro.

PayPal paga in 3 rate, gestire le tue rate

Per controllare in ogni momento lo stato della tua richiesta, devi:

  • accedere al tuo conto PayPal;
  • selezionare “Paga in 3 rate”.

Qui potrai vedere il tuo debito residuo (quanto dovrai ancora pagare) e gli importi dei tuoi prossimi pagamenti.

PayPal paga in 3 rate, le conclusioni e le opinioni

Il metodo i pagamento PayPal paga in 3 rate è sicuro ed affidabile, dato che c’è una grande società come PayPal alle spalle.

Le condizioni sono particolarmente interessanti dato che NON ci sono spese, ma considera che PayPal potrebbe chiedere le tue informazioni creditizie al CRIF, per cui se sei un cattivo pagatore potresti non riuscire a farti approvare il PayPal paga in 3 rate.

Se fosse questo il tuo caso, prova Scalapay, che invece NON fa controlli creditizi CRIF.

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Documenti Prestiti Personali

Guida completa e schematica ai documenti necessari per fare domanda di Prestiti Personali.
Gino Topini

Di seguito vediamo quali sono i documenti necessari per chiedere un prestito personale. Da tenere presente che i documenti necessari possono cambiare in base al tipo di prestito, alla propria situazione personale e ad eventuali richiesta extra da parte della banca.

In generale, però, questi sono i documenti richiesti per un finanziamento personale.

Quali documenti sono richiesti per i prestiti personali

Documento di identità valido (solitamente ne basta uno solo)

  • carta di identità
  • patente
  • passaporto

Documento di reddito (a seconda della propria situazione lavorativa). Documenti anche noti come giustificativo di reddito, attestano che chi fa domanda di prestito, percepisce un reddito.

  • busta paga
  • cedolino della pensione
  • dichiarazione dei redditi

Codice fiscale

  • Tessera sanitaria

Documento di residenza in Italia

Permesso di soggiorno (nel caso di prestiti per stranieri, se di nazionalità per la quale è fondamentale avere un permesso di soggiorno)

Questi visti sopra sono i documenti richiesti generalmente a tutti coloro che richiedono dei prestiti personali.

Poi ci sono dei documenti specifici che invece vengono chiesti a seconda del tipo di prestito che si chiede, o a seconda della propria situazione lavorativa.

Senza busta paga, liberi professionisti a partita IVA, autonomi

Oltre ai documenti indicati sopra, in caso di prestiti per liberi professionisti o di prestiti per autonomi, bisogna presentare dei giustificativi di reddito come:

  • modello Unico
  • modello F24

Lavoratori dipendenti

Per la cessione del quinto, bisogna presentare anche:

  • le ultime due o tre buste paga

Vedi tutti i documenti per la cessione del quinto, per un approfondimento.

Pensionati

Per i prestiti per pensionati, bisogna presentare anche:

  • gli ultimi due cedolini
  • il modello Obis
  • il modello CU

Vedi tutti i documenti per i prestiti per pensionati, per un approfondimento.

Prestiti finalizzati

Nel casi di prestiti finalizzati, non ci sono documenti particolari da presentare oltre quelli indicati sopra, dunque:

  • documento di identità;
  • documento di reddito;
  • codice fiscale

Finanziamenti Agevolati Imprese

  • Carta d’identità e Codice Fiscale del richiedente
  • Copia Visura Camerale della ditta rilasciata da non più di 3 mesi
  • Copia del modello attribuzione Partita IVA
  • Numero d’iscrizione all’ordine professionale (per i liberi professionisti)

Documenti prestiti per imprese società di persone

A seconda del tipo di società, i documenti da presentare per i prestiti per le imprese sono diversi:

  • bilancio dell’ultimo anno
  • Modello Unico;
  • modello F24 per quello che riguarda il pagamento delle tasse
  • estratto conto bancario

Documenti prestiti per imprese società di capitali

  • bilancio degli ultimi due anni;
  • Modello Unico se non c’è obbligo di pubblicazione del bilancio;
  • modello F24 per quello che riguarda il pagamento delle tasse
  • estratto conto bancario

Documenti Prestiti Personali Online, perché presentare tutti questi documenti?

Le banche e le società finanziarie richiedono diversi documenti ai richiedenti di un finanziamento perché devono attestare:

  • prima di tutto chi è che fa richiesta di prestito;
  • poi la solvibilità del richiedente

In maniera particolare, i controlli sulla solvibilità sono tanti perché le banche preferiscono concedere prestiti sicuri, cioè a soggetti che non hanno avuto disguidi finanziari e che possono fornire certe garanzie di rimborso del finanziamento.

Alcune banche concedono anche prestiti senza controllo CRIF, ma sono davvero poche e in ogni caso le condizioni non sono così favorevole (in generale, più alto è il rischio per la banca, e maggiori saranno i tassi di interesse da pagare).

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Documenti per Cessione del Quinto

La richiesta della cessione del quinto viene fatta presentando tutta una serie di documenti importanti. Scopriamo quali sono i documenti fondamentali per ottenere questo prestito per dipendenti e pensionati.
Gino Topini

Ecco la lista di documenti per la cessione del quinto da presentare alla banca o alla finanziaria:

  • copia di un documento di identità
  • copia del codice fiscale
  • prova di residenza
  • copia del permesso di soggiorno (solo per cittadini extracomunitari)
  • copia dell’ultima busta paga
  • copia del CUD dell’ultimo anno
  • certificato di stipendio

Andiamo ora a vedere, uno per uno, tutti questi documenti, dove trovarli e se ci sono indicazioni o requisiti minimi per ognuno di essi.

Copia di un documento di identità

Sono valide sia una copia della carta di identità o del passaporto. Non c’è alcun requisito particolare in merito alla scadenza (ad esempio, non è richiesta una validità di minimo 6 mesi), ma ovviamente devono essere validi.

Copia del codice fiscale

Meglio portare con sé il tesserino di plastica con riportato il codice fiscale, altrimenti, in alcuni casi, è sufficiente anche semplicemente dire il codice fiscale a voce. Se non lo ricordate, in internet ci sono tanti strumenti gratuiti di calcolo del codice fiscale.

Prova di residenza

Possono fare domanda di prestiti con cessione del quinto solo i residenti in Italia, dunque bisogna dimostrare di esserlo. Tra gli altri documenti a riprova, è possibile portare delle utenze intestate, oppure la carta di identità (che ha l’indirizzo di residenza).

Copia del permesso di soggiorno (solo per cittadini extracomunitari)

Chi non è italiano deve dimostrare di risiedere nel nostro paese in maniera legale e di avere tutti i diritti del caso. Il permesso di soggiorno in corso di validità è il documento fondamentale da avere, per poterlo avere occorre rivolgersi presso la Questura di Polizia più vicina al proprio luogo di residenza.

Ricordiamo che è fondamentale per tutti i cittadini stranieri che vogliono stare in Italia per oltre 3 mesi di seguito.

Copia dell’ultima busta paga

In alcuni casi le banche e le finanziarie chiedono una copia delle ultime due buste paga, ma nella maggior parte dei casi ne basta una sola. Essa serve per capire lo stipendio del soggetto e l’ammontare del TFR (il Trattamento di Fine Rapporto).

Copia del CUD dell’ultimo anno

Per i dipendenti non è un documento fondamentale (mentre gli autonomi devono presentare una copia della dichiarazione dei redditi), ma averlo non fa mai male. Il CUD riporta la situazione economica del soggetto in riferimento all’anno precedente, quindi è un documento che potrebbe aiutare la finanziaria a prendere le giuste decisioni.

Certificato di stipendio

Si tratta di un documento fondamentale nel caso di prestiti per i dipendenti, inclusi quelli per dipendenti statali e della polizia di Stato.

Il certificato di stipendio è un documento rilasciato dall’azienda presso cui si lavora, pubblica o privata che sia, dal quale si attesta:

  • la situazione lavorativa del dipendente (dunque la sussistenza del rapporto di lavoro);
  • alcune informazioni sulla posizione lavorativa;
  • informazioni dettagliate sulla consistenza aziendale, cioè sull’andamento aziendale (se è buono, la banca sarà meglio disposta a concedere il finanziamento).

Per poterlo richiedere, si può presentare una domanda scritta direttamente al datore di lavoro, oppure, nel caso di piccole aziende, si può fare comunicazione orale.

Altri documenti che potrebbero servire, e conclusioni

Altri documenti potrebbero essere richiesti a seconda dei casi, ma nella maggior parte delle domande, una cessione del quinto si può ottenere agilmente presentando i documenti elencati qui sopra.

In conclusione, vediamo come per la maggior parte delle richieste c’è un certo standard che si può rispettare, ci sono tuttavia dei casi particolari in cui è richiesta maggiore documentazione.

Per un approfondimento, leggi anche i documenti richiesti per i prestiti pensionati e i documenti prestiti personali.

Se fosse il vostro caso, ricordatevi che le banche e le finanziarie non hanno nulla contro di voi, è semplice routine, una prassi che viene effettuata per avere la certezza che il soggetto a cui si presteranno soldi sia realmente solvibile.

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Su Gino Topini

Laureato in economia presso l'Università degli Studi del Molise, dal 2015 lavoro in Mondo Prestiti come redattore e specialista in prestiti e mutui. Appassionato di economia e finanza personale, ma anche di viaggi e libri.

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Cofidis Recensioni su Prestiti ed Opinioni

Cofidis Recensioni e Opinioni sui prestiti personali proposti da questa società finanziaria.

  1. Prestiti per dipendenti e pensionati
  2. Prestiti personali senza busta paga
  3. Power Credit
Gino Topini

Sei alla ricerca di recensioni sui prestiti Cofidis per scoprire in che maniera le soluzioni di finanziamento di questa società finanziaria molto nota in Italia possono fare al caso tuo? Vuoi sapere se ci sono recensioni negative?

Opinioni Prestiti Cofidis

Riepilogo dei voti
2,50
Cofidis è alla posizione numero nella media dei voti.
Suddivisione dei voti *
Trustpilot
1.40, 73 voti
Opinioni.it
3.60, 51 voti
?
* Trasparenza: i voti sono stati ripresi dai principali siti web di confronto in data 12 marzo 2024 e ne è stata fatta una media matematica. In questo modo non devi confrontare tutti i siti ma hai qui già il riepilogo.

Continua a leggere il nostro articolo e scopri le opinioni su Cofidis aggiornate.

Cofidis Recensioni e Opinioni sui Prestiti 2024

Cofidis propone il prestito personale, adatto alla maggior parte delle necessità.

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Per poter presentare domanda di prestito con Cofidis, è necessario allegare i seguenti documenti:

  • documento di identità valido;
  • codice fiscale;
  • copia dell’estratto conto bancario con indicato l’IBAN e l’intestatario;
  • copia delle ultime due buste paga per i dipendenti;
  • copia del Modello unico con ricevuta di presentazione all’Agenzia delle Entrate ed ultimo F24 pagato per gli autonomi e chi chiede prestiti senza la busta paga;
  • cedolino della pensione o CUD per i pensionati.

Cessione del Quinto

La cessione del quinto Cofidis è riservata a tutti i dipendenti statali, pubblici e privati, oltre che ai pensionati INPS ed ex-INPDAP.

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Come ogni altra società finanziaria può accadere che ci sia un prestito rifiutato da Cofidis.

Benché sia una delle più affidabili società finanziarie in Italia, per poter accedere ai finanziamenti di Cofidis devi avere le giuste caratteristiche:

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Il prestito rifiutato Cofidis ti verrà registrato sul CRIF e inciderà sulla tua storia creditizia.

Prestiti Cofidis, le opinioni 2024

Le opinioni su Cofidis sono mediamente positive, con un voto di 4,4 stelle su oltre 24.190 recensioni su siti come Trustpilot, che rendono il giudizio su Cofidis come “Eccezionale”.

Circa il 6% sono opinioni negative, alle quali Cofidis risponde in maniera puntuale e con un aiuto concreto per risolvere i problemi degli utenti.

In maniera particolare viene messa in evidenza come positiva la possibilità di effettuare un acquisto rateizzato, che è sempre una bella opportunità, e ancora la possibilità di acquistare qualcosa che costa troppo per pagarlo in contanti e con Cofidis si hanno fino a 10/12 rate solo con un conto corrente.

Pochi minuti per l’approvazione e professionalità dell’assistenza sono altri due aspetti positivi dei prestiti Cofidis.

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