Finanziamenti nuove imprese: la legge 236 e agevolazioni

Iniziare un'attività non è mai semplice, spesso ci vuole un grosso investimento iniziale, ma vediamo invece quando si possono chiedere finanziamenti agevolati per le nuove imprese, quali sono le caratteristiche e le spese finanziabili e chi può fare richiesta di tali agevolazioni.
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La legge 236/93 è stata pensata per favorire lo sviluppo di imprese giovanili in Italia ed in maniera particolare si rivolge alle aree più svantaggiate del paese, quelle dove fare azienda è difficile.

Inizialmente pensata per le regioni italiane del centro-sud, in quanto sono quelle ritenute più svantaggiate del nostro paese, nel 1997 è stata estesa anche ad alcune aree del nord.

L’obiettivo finale della legge è quello di aiutare i giovani ad avviare una loro attività d’impresa principalmente nell’ambito del turismo o dei beni culturali.

Requisiti per avere accesso alla legge

Poiché si tratta di una legge con la quale lo stato finanziaria aziende che operano nel settore dei servizi alle imprese e pensata per i giovani, è necessario che chi presenta domanda possegga i seguenti requisiti / caratteristiche:

  • forma aziendale: società cooperative, società di persone (Snc, Sas, Srl) o società di capitali (Spa, Sapa). Non possono ricevere finanziamenti le ditte individuali e le società con socio unico;
  • i soci devono essere giovani di età compresa tra 18 e 35 anni d’età, inoltre più dei 2/3 del totale dei soci deve avere un’età compresa tra 18 e 29 anni;
  • i soci devono essere residenti in una delle seguenti regioni: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia.
  • la sede aziendale deve trovarsi in una delle regioni agevolate.

Inoltre, non possono presentare domanda di finanziamento agevolato le imprese già esistenti che si stanno ampliando o ammodernando. L’attività aziendale deve essere di nuova costituzione.

Investimenti / progetti finanziabili

Possono rientrare all’interno del progetto tutti i progetti di investimento, il cui valore non superi 516.000 € , che rientrano nelle seguenti caratteristiche:

  • agricoltura;
  • fruizione di beni culturali;
  • innovazione tecnologica;
  • manutenzione di opere civili ed industriali;
  • trasformazione / commercializzazione dei prodotti agroindustriali
  • turismo;
  • tutela ambientale.

Che tipo di agevolazioni si possono avere?

Questa legge permette di avere due tipologie di agevolazioni:

  • finanziarie;
  • servizi reali in fase di avvio dell’attività aziendale

Agevolazioni finanziarie

Si tratta di tutta quella serie di agevolazioni che possono essere ottenute sotto forma di contributi a fondo perduto o di mutui a tasso agevolato finalizzati a coprire le spese iniziali di investimento e le spese di gestione, che soprattutto in fase di avvio aziendale possono essere molto elevate.

Tra le spese di investimento, troviamo gli studi di fattibilità, oppure gli allacciamento, l’acquisto di un immobile dove operare, o ancora di tutti i macchinari e i software necessari per poter lavorare. Questi finanziamenti possono arrivare fino al 90% dell’investimento.

Non bisogna fare spese prima della presentazione della domanda, altrimenti non verranno riconosciute.

Le spese di gestione sono quelle relative all’acquisto di materie prime, semilavorati, gli oneri finanziari, eventuali canoni di locazione o di leasing. Tali costi vengono finanziati per i primi 3 anni di attività.

Non rientrano in questa categoria le spese di salari e stipendi, i rimborsi ai soci, gli oneri di mutui agevolati, le spese di rappresentanza, i viaggi, ecc.

Servizi reali

In questo caso si tratta di tutta una serie di servizi pensati per aiutare i giovani ad avviare la propria attività aziendale.

Pensiamo ad esempio ad un aiuto nella realizzazione di un business plan, fondamentale per avere successo nel progetto, oppure servizi di formazione e consulenza, oppure ancora l’affiancamento da parte di leader del settore che potranno trasferire ai nuovi imprenditori parte delle loro conoscenze

Riepilogo delle spese ammissibili

Tra le spese finanziabili troviamo:

  • studio di fattibilità del progetto imprenditoriale per un valore massimo del 2% relativo alle analisi di mercato;
  • opere edilizie, sia da acquistare che da realizzare;
  • acquisto di macchinari, impianti ed allacciamenti;
  • acquisto di beni (materiali o immateriali) ad utilità pluriennale che possono essere collegati al ciclo di produzione

Presentazione della domanda

Per poter ottenere tutte le agevolazioni previste è fondamentale presentare domanda seguendo il modello a disposizione presso le Camere di Commercio locali. Tra i documenti da includere, ci sono:

  • due copie dell’atto costitutivo aziendale;
  • due certificati di vigenza;
  • due dichiarazioni giurate in merito all’organizzazione aziendale;
  • due certificati che testimoniano la sede legale dell’azienda.

La somma massima che si può ottenere è pari a 516.000 €.

Revoca dei finanziamenti

Se vengono a mancare i requisiti fondamentali per ottenere il finanziamento, esso può essere revocato anche successivamente alla fase di domanda e dopo aver ottenuto il denaro.

Ad esempio:

  • non si possono cumulare questo aiuto con altri aiuti aziendali simili;
  • tra i soci, nessuno deve essere in possesso di quote aziendali di imprese che hanno già beneficiato di agevolazioni;
  • per 5 anni non si possono trasferire le azioni o le quote dei soci residenti nelle regioni oggetto della legge;
  • la durata minima dell’attività d’impresa deve essere di 5 anni;
  • tutti i beni che vengono acquistati con i finanziamenti, non possono essere usati per altri scopi

Maggiori informazioni

Per avere maggiori informazioni, o sei delle domande da fare, scrivi usando i commenti qui sotto.

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