Addebito RID / SEPA: tutto su questa modalità di pagamento

Dal 2014 il SEPA / SSD è il nuovo metodo di pagamento principale per tutti i prestiti personali e i mutui bancari. Ha sostituito il vecchio RID, vediamo di che cosa si tratta.
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La principale modalità di rimborso di un prestito è l’addebito diretto su conto corrente: veloce e conveniente, permette di pagare le rate facendosele scalare direttamente dal proprio conto corrente bancario o postale, il tutto in maniera automatica. Il nome ufficiale di questa modalità di rimborso è SEPA, che dal 2014 ha messo in pensione il vecchio RID. Vediamo come funzione e che cosa c’è bisogno di sapere.

Cosa sono SEPA e SSD?

Si tratta della principale modalità di pagamento delle rate mensili per prestiti personali e mutui casa.

L’acronimo SEPA sta per Single Euro Payment Area ed è una modalità di pagamento sviluppata dall’Unione Europea per tutte le banche del continente che operano in euro.

SSD, invece, sta per Sepa Direct Debit, ed è sostanzialmente l’addebito diretto in conto corrente effettuato all’interno del SEPA.

Dal 1° febbraio 2014, dunque, il RID (Rapporto Interbancario Diretto) è andato in pensione ed è stato sostituito proprio dall’SSD.

Per chi aveva dei prestiti accesi prima di quella data, ma anche per chi li ha accesi dopo o sta cercando informazioni per poterli accendere, non cambia praticamente nulla in termini operativi o di costi.

In pratica, SEPA e SSD uniformano i sistemi di pagamento tra i paesi dell’Europa unita.

I diritti del consumatore con SEPA

Grazie al SEPA, ogni consumatore in tutta Europa ha gli stessi diritti, nello specifico:

  • è possibile chiedere il rimborso di una disposizione di incasso (ovvero di un pagamento) autorizzata, se lo stesso è richiesto entro 8 settimane dal momento del pagamento, se pensi che il soggetto che ha prelevato i soldi non fosse autorizzato o semplicemente se l’importo che è stato prelevato è sbgliato;
  • il tempo di rimborso arriva fino a 13 mesi dall’addebito per tutte le disposizioni di incasso non autorizzate;
  • è possibile chiedere alla propria banca di inibire completamente il proprio conto corrente alla ricezione di richieste SEPA da parte di chiunque. Nel caso di un prestito è ovviamente una soluzione che non conviene, anche se dobbiamo dire che è possibile effettuare eventualmente dei rimborsi tramite pagamento di bollettini postali (si parla anche di prestiti a domicilio);
  • è possibile limitare gli addebiti che si ricevono ad alcuni beneficiari, oltre che a determinati importi.

Tutte le banche e finanziarie accettano SEPA?

Si, e anzi è il modo preferito di rimborsare prestiti e finanziamenti. Dal punto di vista dell’utente, inoltre, si tratta della modalità più conveniente perché avviene tutto in automatico e perché l’altra modalità di pagamento, il bollettino, ha dei costi aggiuntivi.

Cosa si può pagare tramite SEPA?

Praticamente tutto, dal rimborsare le rate di prestiti personali e mutui, fino alla domiciliazione delle bollette.

Le cessioni del quinto sono escluse da questo metodo di pagamento perché il prelievo della rata mensile viene fatto direttamente dallo stipendio o dalla pensione netti.

E’ possibile revocare un addebito SEPA?

Certo, lo si può fare in qualunque momento senza dover necessariamente dare giustificazione alla banca della cosa. Per poter fare la revoca occorre compilare un apposito modulo che dovete chiedere direttamente alla vostra banca.

Se avete una banca online, potete entrare in contatto con il servizio di assistenza, oppure contattarla telefonicamente, per richiedere la sospensione del SEPA.

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