Cos’è il merito creditizio e come viene calcolato?

Il merito creditizio, o credit score, è un'informazione fondamentale per ogni richiesta di finanziamento. Scopri come puoi calcolarlo gratis.
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Il merito creditizio o credit score è qualcosa dal quale alcune figure non possono prescindere nel loro lavoro, ovvero si tratta di un elemento che riveste un enorme importanza quando siamo nel campo dei finanziamenti e operazioni simili, le quali richiedono comunque un prestito di qualsivoglia tipo. Si tratta di una sfera del mondo economico che riguarda coloro che prestano e non coloro che ricevono il denaro.

Nel nostro articolo andremo a vedere cos’è e in che modo viene effettuato il calcolo del merito creditizio.

Cos’è il merito creditizio o credit score

Il merito creditizio è un elemento con il quale si va a stabilire con esattezza quale sia l’affidabilità di un soggetto dal punto di vista economico e finanziario, ovvero se la sua situazione lo pone su un piano positivo o negativo di fronte ad un’eventuale concessione di un finanziamento.

Nello specifico si va a fare una valutazione al fine di verificare a quanto ammonti il rischio di insolvenza, quindi, quale sia alla fine la capacità del debitore di rimborsare l’importo ricevuto a chi glielo ha concesso.

I 7 punti al vaglio dell’erogante

Chi deve elargire un finanziamento si pone di fronte a sette punti da analizzare, al fine di comprendere se la persona che riceve i soldi è idonea a farlo. Ecco quali sono:

  • Equilibrio della struttura finanziaria del soggetto che riceve il finanziamento.
  • Andamento economico dell’azienda.
  • Possibilità di copertura del finanziamento avendo liberi in mano soldi sufficienti a portare avanti la propria attività.
  • La capacità di rimborso, che più o meno è un elemento simile al precedente.
  • Osservazione della centrale rischi.
  • Richiedere quale sia la finalità del finanziamento.
  • Richiedere quali garanzie possono essere messe a copertura del debito.

Come si calcola il merito creditizio?

Si è visto che per fare il calcolo del merito creditizio si devono tenere in considerazione sia il quadro dell’andamento finanziario che quello dell’andamento economico. Ecco come vengono analizzati i dati sulla base delle due categorie.

Andamento finanziario

Per fare un analisi dell’andamento finanziario di un soggetto debitore si prendono in esame 4 punti fondamentali, ecco quali:

Indice di solidità

Si tratta di un valore che ci fornisce come dato il livello di patrimonializzazione della società. Come si ottiene questo valore? Basta mettere a confronto il rapporto fra mezzi propri e totale dell’attivo. In questo modo si può valutare in che misura l’attività dell’azienda richiedente il prestito è finanziata da debiti. Questo aspetto ci fornisce un’idea chiara di quella che è la sua solidità finanziaria. Maggiore risulta il valore in questione e più la società si può considerare finanziariamente solida. Un valore che si può ritenere sufficiente è quello che sta intorno allo 0,33.

Sebbene ci sono casi in cui le banche decidono di fornire il prestito anche ad aziende con valore al di sotto di 0,10 si deve fare molta attenzione, perché nel caso noi fossimo una società di capitali con deficit patrimoniale, non ci potrà essere erogata alcuna cifra, perché in questo caso la legge prevede che l’azienda in questione sia in fase di scioglimento (articolo 2484 del Codice Civile).

Indice di liquidità generale

Questo valore ci va a fornire come informazione la capacità dell’impresa di far fronte alle uscite correnti, ovvero le passività con quelle che sono le entrate correnti. In base al risultato che si ottiene ci troviamo di fronte ad un significato decisamente diverso. Nel caso in cui il valore sia superiore a 1 vuol dire che l’impresa presenta un livello di liquidità soddisfacente, ma necessita comunque di un certo monitoraggio cautelativo.

Nel caso in cui il valore sia inferiore a 1 vuol dire che l’impresa è in crisi di liquidità. Se il valore è invece uguale a 1, significa che l’azienda si trova in uno stato di equilibrio precario, in quanto riesce a malapena a coprire le passività correnti con le entrate correnti. Per considerare un’azienda in stato di liquidità ottimale è necessario che il valore risulti superiore a 2.

Indice di liquidità primario

Questo valore ci dice quale sia la capacità dell’impresa nel fare fronte alle passività correnti con le entrate liquide delle attività correnti.
Rispetto all’indice precedente cambiano i parametri di riferimento. Un valore ottenuto che sia superiore a 1 ci dice che l’azienda ha una situazione di liquidità primaria ottimale. Un valore inferiore a 1 ci dice che l’impresa è sì in difficoltà, ma che non è presente una crisi di liquidità. Nel caso in cui il valore sia uguale a 1 l’azienda vive un equilibrio decisamente precario.

Rotazione crediti, debiti e magazzino

Siamo di fronte ad un valore che ci fornisce come informazione quale sia la durata del ciclo operativo di un’azienda. Nello specifico si vanno a calcolare i tempi di incasso, quelli di pagamento e infine, i tempi di rotazione delle scorte. Diciamo però che questo dato è il meno incisivo dei quattro analizzati in merito all’andamento finanziario di un’azienda. La sua considerazione è infatti marginale, e viene ritenuto come un dato che pesa solo nel caso in cui i tempi di incasso fossero superiori a 180 giorni, o in presenza di giacenze di magazzino che ruotano una sola volta l’anno.

Andamento economico

Andiamo adesso ad osservare quali sono le considerazioni e i calcoli che si fanno allo scopo di conoscere l’andamento economico dell’azienda che richiede un finanziamento. In questo caso si seguono tre fasi fondamentali:

Esame del risultato di esercizio

Prima di ogni altra cosa si prende in esame il risultato di esercizio al netto delle spese straordinarie. Nel caso ovviamente il risultato sia negativo sarà difficile che un ente erogatore presti del denaro, ma badate bene non impossibile. In questo caso si faranno delle analisi accurate per comprendere se esistono oppure no delle possibilità di apertura del credito.

Di contro, si deve comunque dire che in presenza di un risultato di esercizio elevato non è detto che si ottenga facilmente un finanziamento, in quanto non sono rari i casi in cui tale risultato è inficiato da politiche di bilancio artificiose. Tanto per fare un esempio l’incremento forzoso delle giacenze di magazzino, operazione volta a mascherare le perdite.

Per questo motivo gli istituti che erogano denaro vanno ad analizzare il cash flow. In pratica, si tratta di uno strumento che permette di andare a vedere un valore effettivo e reale, ovvero che non sia stato falsato andando in maniera volontaria ad alterare la consistenza economica dell’azienda.

Margine operativo lordo (MOL o EBITDA)

Siamo di fronte ad un dato che alla fine ci fornisce un risultato intermedio del Conto Economico riclassificato, e si ottiene andando a sottrarre al valore aggiunto le spese che riguardano il personale.

Questo è un indicatore di redditività molto importante, in quanto le aziende che presentano un MOL insufficiente a coprire gli oneri finanziari, o che addirittura risulta negativo, non sarà possibile finanziarle. I valori del MOL invece positivi non sono considerati allo stesso modo per tutte le aziende, ma variano a seconda dell’azienda che viene presa in esame. Si considera il 10 percento del fatturato per quanto riguarda le imprese industriali, mentre il 6 percento per quelle commerciali.

Costo del venduto

Per ottenere questo dato si deve fare questa operazione, aggiungere agli acquisti quelle che sono le rimanenze iniziali e andando a togliere dal risultato il valore delle rimanenze finali. Si tratta di un valore però che da solo non costituisce elemento attendibile per una valutazione, ma che deve essere preso come supporto e confrontato in maniera precisa con i dati ottenuti in precedenza.

Conclusioni

In conclusione, possiamo dire che il merito creditizio è un valore essenziale, semplice da comprendere ma un po’ meno da calcolare. Arrivare ad un quadro generale preciso richiede come si è potuto vedere una serie di operazioni anche a volte complesse, ma che sono essenziali se non si vuole correre il rischio di andare a prestare del denaro a chi poi non è in grado di restituirlo.

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