Mettersi in proprio e avviare un business sono scelte sempre più in voga non solo tra i disoccupati ma anche tra i lavoratori in cerca di maggiore indipendenza. Tra tutti i settori, quello della ristorazione è certamente sul podio, complice anche la variegata cucina italiana e dunque la possibilità di differenziarsi dalla concorrenza. E qual è la pietanza tricolore per eccellenza? Esatto, la pizza!
Potrebbe essere lecito chiedersi se conviene ancora aprire una pizzeria nel 2023, dal momento che attualmente ne sono attive decine di migliaia. Il punto focale, ma lo vedremo meglio alla fine, è quello di avere un piano strategico ben strutturato: in parole povere, pianificazione prima di qualunque altro passo.
Vedremo in questa guida come aprire una pizzeria, qual è l’iter burocratico e che costi dovrai sostenere.
Contenuti
Aprire una pizzeria: autorizzazioni e documenti necessari
La prima alternativa che potresti trovarti di fronte è quella di prendere in gestione (o acquistare) un’attività già avviata. In questo caso molte delle carte burocratiche saranno già state messe a posto dal precedente gestore/proprietario, ma potresti anche trovarti ad avviare una pizzeria da zero. Cosa fare?
Il primo passo è quello di chiedere l’autorizzazione presso il Comune in cui intendi lanciare il tuo business. La domanda deve essere recapitata almeno 30 giorni prima dell’apertura presso lo Sportello delle Attività Produttive.
In secondo luogo ti occorrerà far domanda all’ASL per ottenere la certificazione di conformità alla normativa igienico sanitaria.
Attestato HACCP
In quanto proprietario/gestore dovrai inoltre conseguire l’attestato HACCP, che per legge è obbligatorio per tutte le attività che prevedono produzione, preparazione e commercio di alimenti e bevande, nonché frequentare un corso di sicurezza sul lavoro. Corsi di questo genere sono piuttosto rapidi e offerte dalla maggior parte dei centri di formazione.
E a proposito di corsi, dovrai stabilire dall’inizio se sarai tu il pizzaiolo o se intendi assumerne uno. Nel primo caso, se non hai esperienza, dovrai fare un corso: la pizza è una cosa seria e i clienti sono esigenti! Molto spesso le lezioni, che culminano con una prova e attestato finale, sono erogati anche da enti regionali e provinciali, nonché dalla Federazione Italiana Pizzaioli nel Mondo.
Apertura attività: le iscrizioni da fare
Infine, provvederai ad effettuare l’iscrizione presso la Camera di Commercio, Inps e Inail e aprire la partita IVA.
Ricorda anche che per le nuove attività è necessaria anche la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA), una semplice autocertificazione da inoltrare online alla Camera di Commercio.
Se intendi somministrare anche superalcolici, dovrai rivolgerti all’Agenzia delle Entrate per ottenere l’autorizzazione alla vendita al minuto degli stessi.
Ulteriori carte nel caso di forno a legna, che è sempre un plus quando si parla di pizza; in questo caso occorre richiedere un sopralluogo dei Vigili del Fuoco, in modo che verifichino la sicurezza dell’impianto.
Insomma, gli adempimenti necessari sono moltissimi, ma questo non deve scoraggiarti dal tuo intento. Un commercialista e il personale della Camera di Commercio sapranno fornirti tutte le informazioni di cui necessiti e guidarti in questo tortuoso iter.
Quanto costa aprire una pizzeria? Investimento iniziale
Costo per aprire una pizzeria da asporto o al taglio
Dipende! Per un piccolo locale da asporto o al taglio potresti benissimo cavartela con un investimento di 30/35mila euro. Questa cifra, naturalmente, sale di non poco se prendi in affitto una struttura ristrutturata con dettagli di pregio, in zone centrali, magari ZTL con grande traffico di pedoni. Insomma, più sei ben esposto più i prezzi salgono; la contropartita è avere maggiore affluenza di clientela e quindi ingranare bene già da subito.
Costo apertura pizzeria di medie dimensioni con tavoli
Per una pizzeria che mette a disposizione tavoli, di medie dimensioni, si parla circa di 100 mila euro ma per i motivi di cui sopra si possono superare i 150 mila. Va da sé che più coperti avrai più lieviteranno le spese, sia per il personale che per le materie prime, oltre a quelli di mantenimento dell’immobile.
A tutto ciò occorre aggiungere le utenze, le retribuzioni del personale, gli imprevisti sempre dietro l’angolo (ad esempio guasti alle attrezzature). Altri esborsi per un eventuale dehors, per cui dovrai peraltro attenerti alla normativa comunale e presentare regolare istanza per usufruire del suolo pubblico.
Insomma, il capitale iniziale può non essere alla portata di tutti, ma per fortuna esistono moltissime soluzioni di prestiti e finanziamenti che ti consentiranno di aprire una pizzeria in tutta serenità.
investimento iniziale per una pizzeria in franchising
Si potrebbe anche prendere in considerazione l’idea di un franchising. I vantaggi sono molti, a partire dai costi estremamente flessibili, diciamo dai 30 mila ai 100 mila euro.
Semplicemente, in base al tuo budget il franchisor saprà consigliarti la soluzione con il miglior rapporto qualità/prezzo. Inoltre, se non hai mai avuto esperienze di imprenditoria, se la ristorazione è un mondo nuovo e se la burocrazia ti manda (comprensibilmente!) in confusione, con il franchising riceverai consulenza e affiancamento in tutte le fasi che caratterizzano l’apertura della pizzeria. Inoltre potrai contare su un marchio già conosciuto che ha fidelizzato i clienti.
Consigli per aprire una pizzeria
Se ti stai chiedendo come limitare il più possibile questi costi, beh, sappi che puoi risparmiare sulla pubblicità, utilizzando ad esempio il caro vecchio passaparola o i social network. Puoi, come detto prima, frequentare un corso per pizzaiolo in modo da evitare un’assunzione.
Attrezzature
Per le attrezzature ci sono alcuni cosi medi che vanno ad incidere sulle somme su citate. Un forno elettrico o a gas significa un esborso di circa 2 mila euro, cifra che sale se vuoi la qualità massima e puntare quindi sul forno a legno. Stesso discorso per le impastatrici e altri strumenti da cucina, sui quali sconsigliamo vivamente di lesinare.
In alternativa, per un primo periodo, potresti valutare il []–, e acquistare poi in un secondo momento quando inizierai ad avere i primi guadagni effettivi.
Posizione della pizzeria
Abbiamo accennato alla posizione, e certamente quelle centrali in zone ben serviti sono da considerarsi privilegiate. Suggeriamo tuttavia di esplorare bene il territorio in quanto, in periferia, potresti trovare quartieri residenziali del tutto sprovvisti di attività di questo genere; in tal caso un take away è la soluzione più economica, di successo e praticamente senza concorrenza. Il nodo strategico è quello di individuare a monte il target cui ti stai riferendo. Un altro esempio? Potresti valutare una zona di uffici o università e fare grandi affari aprendo solo a pranzo!
Non sottovalutare lo studio del mercato
Ulteriore mossa da fare è quella di valutare le richieste di mercato. Come saprai bene è crescente l’attenzione dei consumatori verso il mondo degli ingredienti biologici, o verso il vegan, e da tenere presenti sono anche le necessità dei celiaci. Tirando le somme, potresti, nell’enorme universo-pizza, ritagliarti una nicchia non ancora esistente.
Conviene aprire una pizzeria oggi, nel 2023?
In due parole, assolutamente sì!
Anzitutto la clientela è potenzialmente composta da qualunque persona: a chi non piace una pizza? Sia in Italia che all’estero non manca l’utenza, il che rende questo genere di attività perfetta ovunque, dalla metropoli alla piccola frazione di campagna. Si tratta di una tradizione che difficilmente passerà di moda, per buona pace dei fast food.
In secondo luogo ritorniamo ai costi. Possono sembrare alti, ma in realtà come abbiamo visto le idee per risparmiare sono moltissime, tenendo in considerazione anche la presenza di svariate agevolazioni per l’imprenditoria femminile e giovanile, per l’artigianato e dei fondi destinati ai disoccupati. Va inoltre aggiunto che, rispetto ad un ristorante, il costo delle materie prime, pur scelte tra quelle di altissima qualità, è davvero basso; ciò consente un buon margine di guadagno da subito.
Come abbiamo accennato all’inizio, il trucco per avere successo (ma questo vale per qualunque tipo di attività), è quello di differenziarsi dall’offerta e avere un piano ben preciso. Il che significa mettere a sistema budget (ed eventualmente come ottenerlo), possibilità sul territorio, tipo di pizzeria, marketing ed eventuali partnership. Si pensi al successo che per ora stanno riscuotendo i siti di food delivery, che offrono un utile servizio non solo ai clienti ma anche ai ristoratori, specialmente i nuovi che vogliono farsi conoscere.
Per concludere, chi volesse essere padrone del proprio tempo e del proprio lavoro troverà interessante e redditizia, oltre che golosa, l’idea di aprire una pizzeria. In un momento storico come questo, caratterizzato da una preoccupante disoccupazione e da strascichi della crisi di oltre 10 anni fa, una delle più solide alternative è quella di crearsi da soli il proprio futuro.
Con qualche accortezza e prendendoti il tempo necessario per valutare ogni minimo dettaglio, certo, ma vedrai grandi soddisfazioni quando i clienti torneranno entusiasti!
Vai anche nella nostra sezione sul Lavoro dove troverai varie info e guide come ad esempio:
- Come aprire un ristorante vegano;
- Quanto costa aprire un agriturismo;
- Come aprire una tabaccheria;
- Attività da aprire in un piccolo paese.