Prestito su Pegno: Cosa Significa

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Dati sito ufficiale aggiornati il 10 marzo 2024

Quando si parla di prestito su pegno significa un finanziamento che si può chiedere dando in cambio (cioè in pegno) un oggetto di valore che si possiede. E’ un finanziamento al quale spesso si ricorre quando non si hanno altre possibilità di ottenere un prestito più tradizionale.

Chi fa Prestiti su pegno?

Solo gli enti finanziari (agenzie finanziarie) e le banche con autorizzazione ufficiale hanno la facoltà di erogare prestiti su pegno.

Ad esempio:

  • Unicredit Banca,
  • Intesa San Paolo,
  • Prestito Su Pegno di ProntoPegno (anche tutto online).

Generalmente tutti hanno delle filiali e dei banchi dei pegni dove chi ne ha bisogno può rivolgersi per un finanziamento. Il Prestito Su Pegno offerto da ProntoPegno può essere richiesto interamente online.

Cosa Significa Prestito su Pegno

In breve, ci si rivolge ad un monte dei pegni, o monte di pietà, per portare loro un bene di valore e avere, in cambio, una certa somma di denaro (stimata a seconda del valore del bene originario).

In pratica, si garantisce il finanziamento sulla base del valore dell’oggetto in questione.

Cosa posso dare in pegno?

Non c’è una lista precisa degli oggetti che puoi dare come pegno, la cosa fondamentale è che abbiano un certo valore.

Nell’elenco rientrano sicuramente:

  • gioielli in oro, platino ed argento,
  • Diamanti e pietre preziose,
  • argenteria di valore,
  • orologi di valore,
  • monete preziose.

Alcuni monti di pietà accettano anche quadri, pellicce e tappeti, ma è molto raro data la possibilità di deperimento o l’eccessivo ingombro di tali oggetti.

Sicuramente come pegno puoi fornire delle auto o delle proprietà immobiliari, a seconda degli importi di cui hai bisogno.

Cosa valuta la banca?

Per la valutazione del bene in oggetto la banca si rivolge ad un perito esterno, che effettuerà le sue valutazioni e darà il resoconto all’istituto bancario.

Attenzione al fatto che il prezzo stimato sarà sempre inferiore rispetto a quello reale dell’oggetto (circa i 4/5) perché la banca dev’essere sicura di rientrare del prestito qualora il richiedente non restituisca la somma ottenuta.

Ad esempio, portando una oggetto del valore di 1.000 euro, si potranno avere in prestito al massimo circa 700 / 800 euro. Da tenere presente anche che gli istituti di prestiti con pegno detraggono in anticipo le spese accessorie, per cui alla fine la somma che realmente si intasca sarà ancora minore.

Non viene fatto nessun controllo di solidità finanziaria del richiedente, dato che il bene funge da garanzia.

Prestito su Pegno: Durata e Come Funziona il Rimborso

Una volta ottenuta la somma di denaro in prestito, la legge (art. 13 della Legge n. 745/1938) prevede che si abbiano da 3 a 12 mesi per poterlo riscattare.

Questi significa restituire la somma ottenuta più gli interessi stabiliti in anticipo.

Alla scadenza, nella maggior parte dei casi si può optare per un rinnovo del prestito (che comporta altri interessi da pagare, però).

Allo scadere del prestito, ci sono due possibilità:

  • il cliente rimborsa il prestito e rientra in possesso del bene che ha impegnato;
  • il prestito non viene rimborsato e la banca può disporre del bene; questo comporta che l’oggetto finirà all’asta e, dal ricavato della vendita, la banca riavrà indietro la somma prestata.

Se il bene viene venduto ad un prezzo maggiore rispetto a quanto stabilito, il cliente ha diritto ad avere la differenza.

Chi può fare domanda di prestiti su pegno?

Questo particolare prestito viene solitamente richiesto da chi NON riesce ad accedere agli altri prestiti tradizionali.

I prestiti su pegno, infatti, NON richiedono alcun controllo finanziario né nessuna documentazione, oltre che nessuna indagine patrimoniale o amministrativa sul richiedente.

Ad esempio, possono fare domanda di prestiti su pegno:

Quanto costa il prestito su pegno? Tassi Medi

Di seguito i tassi medi del credito su pegno, utili per capire se i tassi proposti dagli istituti di credito su pegno sono convenienti. Ricorda di confrontare i tassi del tuo prestito su pegno con questi tassi medi (fonte Altro Consumo) e con il tasso soglia massimo del 16,81% al 2024.

I seguenti tassi medi si riferiscono ad un prestito su pegno del valore di 500€ per 6 mesi:

  • Carifermo, TAEG 9,20%
  • Intesa San Paolo, TAEG 12,36%
  • Banco BPM, TAEG 14,28%
  • Prontopegno (Banca Sistema), TAEG 15,46%
  • Affide (Unicredit), TAEG 16,11%
  • Banca Carige, TAEG 17,53%

Prestito su pegno, conviene?

In linea generale, chiedere un prestito su pegno è una cattiva idea: i costi finali che si devono sostenere sono molto maggiori rispetto ad altre alternative.

Nonostante questo, può tornare utile a chi non riesce proprio ad avere un finanziamento in altro modo (ad esempio, i cattivi pagatori o i protestati) o a chi non riuscirebbe a passare le valutazioni di affidabilità degli istituti di credito.

C’è da dire che si tratta di un finanziamento molto veloce, perché dal momento in cui si porta il bene presso il monte di pietà, a quello in cui realmente si ottiene il denaro, passano davvero poche ore.

Che alternative ci sono?

Tra le soluzioni alternative, vediamo Confronta Prestito, che accetta richieste di preventivi per prestiti a cattivi pagatori e propone poi le soluzioni migliori per le proprie necessità.

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