Piccoli Prestiti INPS ex-INPDAP: simulazione

Tutto sui piccoli prestiti INPS o ex-INPDAP: che tipologie ce ne sono, come fare il calcolo della rata periodica, chi può fare domanda. Guida aggiornata al 2017.
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Una delle soluzioni di piccoli prestiti Inps o ex-Inpdap per dipendenti e pensionati maggiormente richieste sono note come “Piccoli prestiti”. Dal nome si intuisce che si tratta di finanziamenti di piccola entità, utili per poter soddisfare delle temporanee esigenze di denaro velocemente e a condizioni vantaggiose.

Per riuscire a comprendere e a calcolare meglio l’importo dei piccoli prestiti INPDAP (o ex-INPDAP) è fondamentale affidarsi alle tabelle emesse dall’INPS (si, perché l’INPS gestisce, dal 2011, i prestiti per gli ex-INPDAP), che sono una sorta di prontuario di calcolo rata e liquidazione. A seconda del tipo di finanziamento, che vediamo qui di seguito, il prontuario consente di calcolare con esattezza il valore dell’importo netto che si può ottenere come finanziamento.

Se vuoi saperne di più, continua pure a leggere, mentre se vuoi un preventivo rapido e senza impegno, ecco le migliori offerte 2017 di piccoli prestiti per dipendenti e pensionati.

Leggi anche l’articolo su Convenzione INPDAP opinioni.

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Tipologie di piccoli prestiti INPS

Partiamo dal dire che i piccoli prestiti INPS possono essere suddivisi in 4 tipologie a seconda della durata:

  • annuale
  • biennale (2 anni)
  • triennale (3 anni)
  • quadriennale (4 anni)

Il tasso di interesse che viene applicato a tutte e 4 le soluzioni di piccoli prestiti INPDAP è del 4,25%, a cui bisogna aggiungere anche una ritenuta pari allo 0,50% per le spese di amministrazione. Da aggiungere anche la ritenuta per il contributo del fondo rischi, che può variare a seconda della categoria di richiedente.

Annuale

Il piccolo prestito annuale permette di avere una somma massima che è pari ad un mese netto di stipendio o di pensione.

Tale somma deve essere restituita entro 12 mesi di tempo.

Se il dipendente o il pensionato non hanno già in essere alcuna cessione del quinto possono richiedere una somma che arriva fino a 2 mensilità (da restituire sempre entro 12 mesi).

Per i pensionati resta fermo il limite del quinto cedibile.

Biennale

Questo finanziamento permette di avere una somma massima pari a 2 mesi di stipendio o pensione netta, da restituire entro 24 mesi.

Come per l’esempio di prima, se il dipendente o il pensionato non hanno attiva alcuna cessione del quinto è possibile ottenere fino a 4 mensilità (anche in questo caso la durata massima di rimborso non cambia).

Triennale

Seguendo l’andamento degli altri piccoli prestiti Inpdap (o ex-Inpdap che dir si voglia), quello triennale garantisce un finanziamento la cui somma è pari a tre mensilità nette di stipendio o di pensione.

La durata massima di rimborso deve essere di 36 mesi.

Nel caso in cui il richiedente non ha in corso alcun finanziamento può avere il prestito fino a 6 mensilità nette di stipendio o pensione.

Quadriennale

Chiudiamo con il prestito Inpdap per 4 anni, il cui importo massimo può essere di 4 mensilità nette da restituire entro 48 mesi.

Anche in questo caso la somma ottenibile si raddoppia (dunque può arrivare fino a 8 mensilità) se il richiedente non ha altri finanziamenti in corso.

Piccolo prestito INPS ex-INPDAP: simulazione, modulo e calcolo rata

Abbiamo capito che il piccolo prestito INPDAP è una tipologia di finanziamento che può essere rilasciata ai dipendenti pubblici o ai pensionati. Esso fa parte dei prestiti personali, che, a differenza di quelli finalizzati, non richiedono la presentazione di documenti prestiti personali specifici, se non la dimostrazione di essere in grado di risanare il debito, fornendo i dati sul proprio stipendio netto mensile. Non viene, però, richiesta alcuna motivazione per quanto riguarda la somma di denaro ricevuta, potendo essere spesa nel modo che più si preferisce senza doverlo dichiarare.

Talvolta, si può avere la necessità di calcolare in anticipo la somma del piccolo prestito INPDAP che è possibile richiedere. Vediamo di seguito come fare.

Iniziamo col dire che il piccolo prestito INPDAP, ormai, viene chiamato così solo per abitudine, perché di INPDAP gli è rimasto ben poco, essendo passato di recente sotto proprietà dell’INPS. Esso ha, comunque, mantenuto tutte le funzionalità precedenti. Il piccolo prestito INPDAP va restituito tramite rate mensili, che si basano sul valore economico del proprio stipendio, con l’aggiunta di un tasso d’interesse.

Un esempio di calcolo

Ovviamente, la parte più difficile resta il calcolo dei tassi d’interesse. Facciamo, quindi, un esempio pratico, ma, come abbiamo detto in precedenza, potete farlo anche voi collegandovi direttamente al sito dell’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

Poniamo il caso di avere uno stipendio lordo mensile di 1.500 euro – la somma della retribuzione totale fissa si trova scritta sulla propria busta paga – e di volerne calcolare le relative rate. Nel caso di questa cifra, viene calcolato dall’INPS uno stipendio netto di 1.221,97 euro, con un piccolo prestito ex INPDAP disponibile di 1.234,85 euro, impostando un debito rateale sulla base di un anno, con la somma richiesta pari a uno stipendio. A questa cifra bisogna, poi, aggiungere gli interessi, che, in questo caso specifico, rappresentano l’1,4750% su base annuale, ovvero 18,74 euro al mese. Ci sono da sommare ulteriori cifre come il Fondo di Garanzia (3,81 €), le Spese Amministrative (6,35 €), le Spese Postali (3,31 €) e l’esazione di 3,18 euro. Se i calcoli sono giusti, il totale da rimborsare dovrebbe essere di 1.270,24 euro, con rate mensili da 105, 85 euro. Più l’età del richiedente aumenta, più aumentano anche i tassi.

Oltre alla simulazione, sul sito dell’INPS è disponibile anche il modulo da compilare per richiedere il piccolo prestito INPDAP.

Calcolare le rate del piccolo prestito INPS anche online

Non è complicato calcolare la cifra del prestito che si vuole ricevere, insieme alle varie tasse, sulla base del proprio stipendio mensile, ed è possibile farlo anche online. Per esempio, sul sito dell’INPS sono disponibili delle tabelle con tutti i dati e le istruzioni dei vari tassi, stabiliti a seconda dello stipendio e dell’età del cliente.

Per chi non volesse perdere tempo, è stato, inoltre, reso pubblico un sistema automatico che è in grado di fornire tutti i dati di un piccolo prestito ex INPDAP solo fornendo alcune informazioni, che equivalgono, semplicemente, allo stipendio lordo percepito e al tipo di prestito che si vuole ottenere.

È, infatti, possibile richiedere un prestito su base annuale, diviso in rate da 12, 24, 36 e 48 mesi. Per ogni anno viene, fornita la cifra equivalente a quella netta di uno stipendio mensile. Quindi, ponendo il caso che si necessiti di un piccolo prestito INPDAP da restituire nell’arco di due anni, la somma che potrà essere fornita sarà quella di due mesi di stipendio, salvo alcune eccezioni in cui è possibile richiedere un totale massimo doppio (in questo caso, 4 mesi).

Approfondimenti e conclusioni

Per approfondimenti ti rimandiamo alla nostra guida completa ai prestiti INPS, alla guida completa sulla cessione del quinto e al calcolo della cessione del quinto per i prestiti a pensionati.

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