Ottenere dei prestiti per pensionati INPS con invalidità civile è una cosa possibile, anche se bisogna valutare con attenzione la propria situazione personale.
Vale sempre la pena cercare se c’è una banca o una finanziaria che concede prestiti ad invalidi civili, considerando che è una pratica soggetta all’iter classico di valutazione proprio dei prestiti a pensionati.
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Prestiti Pensionati INPS con Invalidità e Legge 104
Si può richiedere un prestito con la pensione di invalidità?
Sono diverse le persone che cercano come fare per ottenere dei prestiti pur avendo una pensione di invalidità civile: tanti cercano come fare per avere 290 euro, chi vuole sapere se con un’invalidità 100 per cento è possibile avere un finanziamento, e così via. Le casistiche sono tante.
Cerchiamo di fare chiarezza.
Come fare un prestito per pensionato invalido e disabile
Ecco di seguito alcune delle condizioni fondamentali per fare domanda di prestiti per pensionati:
- Come accade per tutti i finanziamenti in generale, la condizione fondamentale per poter ottenere un finanziamento è dimostrare di essere in grado di rimborsarlo, e questo vale anche se si è invalidi.
- avere una pensione, in questo caso, è la garanzia principale. La modalità con la quale i prestiti pensionati invalidi civili sono concessi è la cessione del quinto, una procedura con la quale la rata mensile viene trattenuta dalla pensione netta e versata, dall’ente previdenziale, direttamente alla finanziaria o alla banca. Questo garantisce tranquillità per il pensionato e puntualità per l’istituto di credito.
- Un’altra variabile da prendere in considerazione nella richiesta di prestiti ai pensionati che sono invalidi è l’età di chi fa richiesta. Ne abbiamo già parlato in tre occasioni, una in cui abbiamo analizzato i prestiti per pensionati 80 anni e i prestiti per 90enni, l’altra in cui abbiamo analizzato l’età massima per fare domanda di prestito. Anche in questo caso non ci sono differenze nel trattamento tra un pensionato con invalidità e uno senza.
- obbligatorio presentare tutta la documentazione medica che attesti le motivazioni della disabilità. Tale documentazione viene controllato ed analizzato dall’assicurazione che si occuperà di fornire copertura per il prestito con cessione (è obbligatoria) e che valuterà, quindi, se vale la pena “prendere il rischio” o meno, a seconda dello stato di salute del richiedente.
La pensione di invalidità
La componente fondamentale di un prestito per pensionati invalidi è la pensione che si riceve a seguito di questo trauma e di questa difficoltà. La caratteristica fondamentale da possedere è, dunque, una invalidità così come indicato dalla legge 104/92.
Se si è già in età pensionabile e si riceve una vera e propria pensione, allora si può avere accesso al prestito tradizionale, quello classico.
Se, invece, si riceve mensilmente un assegno ordinario di invalidità, allora bisogna distinguere tra due casi:
- si riceve un assegno di invalidità temporaneo, della durata massima di 3 anni, allora l’ottenimento di una cessione per pensionati è una situazione difficile, perché la durata minima della cessione è di 2 anni, quella massima sarebbe di 3 (pari alla durata dell’assegno), dunque tante società finanziarie tendono a rifiutare il prestito;
- si riceve un assegno di invalidità definitivo, in questo caso non ci sono problemi e si riesce ad accedere al credito.
Prestiti rifiutati a pensionati di invalidità, perché?
A volte potrebbe accadere che la banca o la finanziaria rifiutino di concedere il prestito personale a invalidi civili. In questo non bisogna vedere una forma di discriminazione (anche perché abbiamo già visto che non ce ne sono), ma esclusivamente una questione di rischi ed opportunità.
Il rifiuto potrebbe avvenire, oltre che per questioni legate ad una pensione troppo bassa o ad un’età troppo avanzata, anche nel caso in cui l’assicurazione che si occupa di valutare i certificati medici del richiedente giudica il prestito troppo rischioso, magari perché si evince che il soggetto potrebbe non avere una lunga vita davanti a sé.
Un’altra motivazione legata al rifiuto di una cessione per pensionati invalidi sta nella particolarità della pensione di invalidità, l’unica garanzia di rimborso che la società finanziaria ha. Se il pensionato smette di pagare, considerando che la pensione concessa a pensionati invalidi è di tipo sociale, l’istituto di credito non potrà rivalersi su di essa, perdendo praticamente la somma di denaro prestata.
Se ti viene rifiutato un prestito, devi prima capire perché. Leggi la nostra guida ai prestiti rifiutati.
Finanziamenti per invalidi civili INPS
A volte si potrebbe la situazione in cui l’INPS stringe accordi con l’istituto di credito dove si fa domanda di prestito e, in questo caso, le opportunità di ottenere quanto necessario sono maggiori.
Piccoli prestiti CEI
Negli ultimi anni, per venire incontro alle esigenze delle persone socialmente più svantaggiate, la CEI ha stipulato accordo con l’ABI (l’Associazione delle Banche Italiane) per concedere piccoli prestiti fino a 6.000 € ai pensionati invalidi, con erogazione in piccole rate da 500 € l’una, rimborsabili in un periodo di tempo massimo di 60 mesi a un tasso di interesse agevolato, pari al massimo al 50% di quello comunemente concesso per i prestiti personali.
In questo caso ogni situazione viene controllata nel dettaglio, ogni richiesta viene vagliata e si dà priorità alle situazioni con maggior disagio.
Quale finanziaria concede prestiti ad invalidi civili? Posta e Banca lo concedono?
Considerando che la richiesta di un prestito per disabili viene sottoposta, come abbiamo visto sopra, al classico processo di richiesta di un qualunque altro prestito, anche la posta e le banche lo possono concedere, così come le società finanziarie come Findomestic, Compass o la Prestifatto (vai al sito ufficiale).