Acquisto Box Auto: Prestito o Mutuo?

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Prestito o mutuo per l’acquisto di un box auto? Questo è il dilemma! In questa guida completa ti forniremo le informazioni giuste per fare la scelta migliore e più vicina alle tue reali esigenze. Del resto, ogni scelta di natura economica va sempre ben ponderata, onde evitare poi di pentirsene amaramente nel tempo avendo sbagliato i calcoli iniziali. Il box auto è di sicuro un ottimo investimento, soprattutto nelle grandi città di difficile parcheggio.

Acquistare un box auto a rate: meglio il prestito o il mutuo?

Meglio un prestito o un mutuo per acquistare un box auto a rate? Come punto di partenza, bisogna prendere in considerazione 3 aspetti:

  1. il costo di partenza del box auto e quindi l’importo che serve;
  2. l’impatto burocratico che avrà la nostra scelta in termini di costi (ipoteca sull’immobile, il ricorso a un notaio, etc.);
  3. quanto tempo possiamo aspettare affinché la richiesta vada a buon fine e ci vedremo recapitato il denaro.

Per quanto concerne il mutuo, si possono richiedere importi più alti, fattore importante laddove acquistare un box auto costa di più. Inoltre, è possibile restituire la cifra in modo molto più dilazionato nel tempo e quindi con rate molto ridotte (si può estendere il ritorno del prestito anche fino a 30 anni). Bisogna però anche ricordare che si può richiedere fino all’80% del valore di mercato dell’immobile come importo massimo finanziabile. Inoltre, i tempi di erogazione del prestito potrebbero essere più lunghi perché vengono fatte più verifiche e approfondimenti sulla propria situazione finanziaria e patrimoniale. Così come sono di più i costi delle perizie e delle spese notarili. Infine, potresti avere dei tassi di interesse più svantaggiosi se hai già un mutuo attivo.

Per quanto concerne il prestito personale, invece, si ha il vantaggio di poter finanziare l’intero importo del valore di mercato del box auto, ottenibile in tempi più ristretti (più facile farlo anche online). Non sarà necessario evitare di accendere un’ipoteca sull’immobile e di ricorrere al notaio ed evitare di accendere un altro mutuo se se ne ha già uno in essere

restituire il prestito in tempi brevi. Infatti, con il prestito personale non bisogna presentare giustificativi di spese. Infine, i tassi di interesse sono convenienti come quelli dei mutui.

Quindi, ricapitolando, ecco quando è meglio accendere un mutuo o ricorrere al prestito personale per l’acquisto di un’auto:

  • mutuo: quando l’importo da ottenere è elevato e si preferiscono rate ridotte e tempi lungi di restituzione del prestito;
  • prestito personale: quando l’importo è più basso, non si può aspettare molto e si può restituire il prestito nel giro di pochi anni, quindi a rate più alte. Oltre a quando si ha già un mutuo in corso.

Migliori agenzie per Acquistare un box auto a rate

  1. Compass  (sito ufficiale), è sicuramente una delle più famose e solide società finanziarie in Italia.
  2. Prexta (vedi sito ufficiale), si tratta di una banca che fa parte del gruppo di Banca Mediolanum, quindi anche in questo caso parliamo di una soluzione solida e sicura.
  3. Younited Credit (sito ufficiale), piattaforme online di prestito tra privati con soluzioni interessanti tra privati sicuri e ben selezionati.

Agevolazioni fiscali per l’acquisto di un box auto

Le detrazioni box auto previste dalla legge fanno parte del “pacchetto” del bonus Ristrutturazioni, confermato fino al 2024. Esattamente come per il Superbonus 110% anche per la detrazione IRPEF box auto, il richiedente può scegliere tra sconto in fattura e credito d’imposta, con la possibilità di cedere il credito a terzi. Come chiarisce l’Agenzia delle entrate, per poter ottenere le agevolazioni fiscali si necessita che:

Nei vari documenti di prassi il riferimento normativo al termine “realizzazione” di autorimesse o posti auto è stato sempre inteso come esecuzione di un intervento “ex novo” (cfr. circ. n. 121 del 1998 e circ. n. 7 del 2018); si tratta dell’unica fattispecie in cui le spese sostenute per interventi di nuova costruzione assumono rilevanza ai fini dell’agevolazione”.

Cosa significa tutto questo? Come ribadito nella Circolare n. 95/2000, la detrazione spetta soltanto per i box auto il cui vincolo di pertinenzialità rispetto all’abitazione principale risulti nell’atto notarile di compravendita o nel contratto preliminare. L’unico caso in cui si può usufruire della detrazione IRPEF è per la nuova realizzazione di posti auto e parcheggi ad uso pertinenziale di abitazioni singole o condomini. In tutti gli altri casi la legge esclude l’accesso al bonus Ristrutturazioni.

Non sono ammessi i cambi di destinazione e nemmeno i lavori di adeguamento perché la legge impone un acquisto ex novo dal costruttore, e non da un terzo già proprietario.

La spesa sostenuta sarà detratta nel 730 esclusivamente dall’intestatarioe proprietario dell’immobile a cui il garage è collegato. Nome e cognome del beneficiario devono essere indicati e ben visibili nel bonifico bancario o postale con il quale è disposto il pagamento. Altro requisito imprescindibile è il possesso dei permessi a costruire da parte del Comune.

Occorre poi chiarire cosa intende la legge per “box di pertinenza”. Infatti, spesso si fa confusione tra la pertinenza e la pertinenzialità. La prima indica una costruzione fisicamente e strutturalmente collegata ad un immobile principale; la seconda invece indica il vincolo che unisce due costruzioni, non necessariamente vicine e collegate.

Quindi, un box è considerato pertinenziale ai fini della detrazione al 50%, quando sia funzionalmente collegato all’abitazione principale anche se distante. Oltre a ciò, servono altri requisiti:

  1. deve essere palese e indicato nel contratto;
  2. in caso di garage o parcheggio da costruire, il costruttore deve impegnarsi a prevederlo.

L’agevolazione prevista è del 50% sulla spesa complessiva sostenuta, ma con il limite massimo di 96.000 euro. Si può richiedere in 2 modi:

  1. lo sconto in fattura dello stesso importo del corrispettivo dovuto;
  2. la cessione di un credito d’imposta di pari ammontare conservando la facoltà di cederlo successivamente ad istituti di credito e altri intermediari finanziari.

La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali dello stesso importo. Bisogna conservare sia la fattura dell’impresa costruttrice che la dichiarazione con la spesa totale, entrambi indispensabili per richiedere l’agevolazione. La detrazione IRPEF al 50% destinata ai box auto va indicata nel Modello 730.

Ecco tutta la documentazione che occorre:

  1. l’atto di compravendita o il preliminare (debitamente registrati) in cui è indicata la pertinenzialità del box auto costruito o ancora da costruire;
  2. una dichiarazione scritta della ditta costruttrice dalla quale si evinca il costo complessivo del garage;
  3. la copia del bonifico bancario o postale intestato al beneficiario della detrazione che deve anche essere il proprietario o il titolare del diritto reale dell’immobile su cui è costituito il vincolo di pertinenza.

Ecco infine come si inserisce nel modello 730:

  • nel quadro E del modello 730, precisamente nella sezione III-A, la spesa sostenuta;
  • nella sezione III-B i dati catastali dell’immobile.

Per quanto concerne i costi da parte della ditta costruttrice deve risultare in modo chiaro la distinzione tra spese di realizzazione del parcheggio/box ed i costi accessori. Dato che questi ultimi non rientrano nella detrazione.

Perché acquistare un box auto? I Vantaggi

Come giusto che sia quando si effettua qualsiasi scelta, bisogna sempre conoscere tutti i possibili vantaggi che essa ci porterà. Per quanto riguarda l’acquisto di un Box auto, riteniamo che i principali vantaggi siano i seguenti:

  1. Avere un parcheggio sicuro in una zona dove scarseggia: eviterai di girare a vuoto sottraendo prezioso tempo per altro alla ricerca di un parcheggio. Pensa poi a quando torni da una giornata pesante e hai solo voglia di sederti sul divano;
  2. Avere un posto auto in zone densamente abitate: talvolta la presenza mediamente buona di parcheggi non basta, se poi il quartiere in cui abiti è densamente abitato e sono contesi da molti!;
  3. Può risultare molto utile quando si è lontani o mal collegati ai luoghi di interesse tramite i mezzi pubblici. Ciò ti solleciterà anche di più a usare la macchina e non essere in balia del trasporto pubblico;
  4. Se si abita in una zona con un clima particolarmente rigido, che finirà per lasciarti spesso con la batteria a terra o con l’auto ghiacciata (si pensi ai vetri e alla portiera!). Inoltre, se grandina spesso c’è il rischio di frantumare spesso il parabrezza o danneggiare il telaio. Con un box auto sarà protetta dalle intemperie;
  5. Altro vantaggio fondamentale, che non va preso come scontato: l’auto sarà protetta da furti e atti vandalici;
  6. Un box auto è anche un utile investimento per il futuro: potresti per esempio affittarlo a terzi o dare maggiore valore alla tua abitazione;
  7. Può essere utilizzato anche come deposito oppure officina creativa.

Acquistare un box auto come investimento

In questo paragrafo approfondiamo in particolare il sesto vantaggio. In un’epoca di crisi economica praticamente cronica, investire su un box auto può portare anche a un surplus sul proprio reddito. Stando al’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, circa la metà di chi acquista un box auto ha proprio come scopo ultimo quello di farne un reddito affittandolo a terzi.

Oltre alla questione reddituale, un box auto è inoltre una scelta preferita giacché risulta avere una maggiore facilità di gestione finanziaria rispetto per esempio a una casa. Inoltre, il rendimento è anche leggermente più elevato, stimato intorno al 6,3%.

Tuttavia, il calcolo del rendimento dipende anche dalla città in cui si abita. Secondo una stima recente un box auto rende molto a Bari e a Roma (7,5 e 7,2 percento), seguite da Napoli (6,5%) e Torino (6,4%).

Ecco altre città:

  • Bologna 5,3%
  • Firenze 5,9%
  • Genova 4,9%
  • Milano 5,6%
  • Verona 5,0%

Tuttavia, la città italiana dove un box auto rende di più è Palermo, con l’8,1%. In quanto nel meraviglioso capoluogo siciliano si fondono più ragioni, in primis la densità abitativa e il rischio legato al furto delle auto. Certo, non c’è la grandine o avviene meno frequentemente, ma proteggere l’auto dal sole forte per più ore evita problemi come macchie o scolorimento della carrozzeria oltre che un abbassamento della pressione delle ruote.

Quantificando poi le entrate mensili, un posto auto a Milano centro oscilla tra i 200 e i 300 € mensili. A Roma può arrivare anche a 400 €. Mentre per quanto riguarda l’investimento iniziale, parliamo di cifre intorno ai 30 e i 50 mila euro, anche qui in base alla città. Quindi poi bisogna farsi due calcoli per capire quando si rientrerà dall’investimento.

Tornando alla domanda iniziale mutuo Vs prestito, c’è da dire che il mutuo dà la possibilità di diluire le rate in un arco di tempo maggiore e con tassi inferiori. Pertanto, ogni singola rata sarà inferiore, proprio perché maggiormente spalmata su un arco temporale lungo. Tuttavia, se si intende investire su un box auto, occorre richiedere un importo inferiore al valore del posto auto, per una somma iniziale generalmente non inferiore al 20% del valore dell’immobile. Altro vantaggio è che non ci sono spese di notaio, mente il vincolo di ipoteca è inesistente per i prestiti di acquisto immobile/box.

Il prestito, da parte sua, porta a restituire l’intera somma in tempi ristretti, (solitamente tra gli 8 e 10 anni) ma ciò significa anche pagare rate più consistenti.

Quanto costa un box auto?

Quanto costa un box auto? Stando a quanto riferito da una recente stima dell’Osservatorio Immobiliare.it, il prezzo medio di garage e posti auto in Italia è di circa 36mila euro. Parliamo però di una media, proprio perché i prezzi cambiano molto da provincia a provincia, del resto l’Italia èmolto diversa da Nord a Sud e le condizioni cambiano molto per il caro vita generale.

Ecco alcuni esempi (la prima cifra è intesa il prezzo medio al mq, la seconda per 20 mq, che è lo spazio di grandezza medio di un box auto):

  • Napoli2.762 euro, 55.244 euro
  • Bologna2.181 euro, 43.623 euro
  • Firenze2.150 euro, 43.007 euro
  • Milano2.069 euro, 41.380 euro
  • Genova1.898 euro, 37.963 euro
  • Trieste1.759 euro, 35.185 euro
  • Roma1.589 euro, 31.775 euro
  • Trento1.454 euro, 29.086 euro
  • Palermo1.256 euro, 25.114 euro
  • Torino1.196 euro, 23.930 euro

Dalla lista si evincono alcuni aspetti interessanti. Se è vero che Milano sia notoriamente la città italiana con un mercato residenziale in costante crescita negli ultimi anni, abbiamo visto che non occupa la prima posizione, che invece spetta a Napoli, con un costo di oltre 2mila euro a metro quadro. Evidentemente, come visto per Palermo, pesa il mix difficoltà di parcheggio-pericolo furti.

Sorprende anche il dato di Roma, che, a dispetto di quanto si possa immaginare, risulta essere tra i capoluoghi più economici. Si evidenzia poi anche come i tagli più piccoli – garage fino a 18 metri quadri – siano quelli che presentano il prezzo medio più alto (circa 1.812 euro al mq).

Interessante poi il caso di Palermo, città che sembra particolarmente allettante per investire in box auto. Infatti, se da un lato risulta essere la città col rendimento maggiore, dall’altro non è tra le più care. Posizionandosi al penultimo posto nella Top 10 delle città italiane più importanti. Quindi il calcolo costi-ricavi sembra essere molto favorevole.

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