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Hai la partita IVA e sei alla ricerca di prestiti personali per autonomi e vuoi saperne di più che tipologia di finanziamento puoi ottenere senza la busta paga?

Continua a leggere per capire che possibilità hai di richiedere un prestito da lavoratore autonomo, quindi senza la cessione del quinto.

Prestiti per autonomi con partita IVA, guida 2024

Da sempre i lavoratori autonomi sono una delle categorie che possono avere accesso al credito con maggiori difficoltà, e difatti non tutte le società finanziarie li accettano nella richiesta di un prestito personale.

Ci sono società finanziarie che offrono alcune possibilità agli autonomi dei prestiti senza busta paga.

Chi è autonomo sa bene quanto possa essere complesso riuscire ad ottenere un finanziamento, soprattutto a tassi convenienti. Dal momento in cui si va a fare domanda di un prestito, l’unica garanzia che si può prestare all’istituto di credito è il proprio lavoro, il cui reddito si evince dalla dichiarazione dei redditi.

Solitamente le banche e le finanziarie considerano con un certo grado di rischio la sola garanzia del lavoro autonomo, per ovvi motivi:

  • cosa accade se l’autonomo si infortuna?
  • Se dovesse vivere un periodo negativo a lavoro?
  • Sarà in grado di far fronte al rimborso delle rate?

Sono tutte domande a cui l’istituto di credito cerca una risposta e a cui l’autonomo deve fornirne una, convincente, affinché la banca possa concedere il finanziamento.

E’ per questo motivo che ci sono alcuni aspetti che possono aiutare l’autonomo stesso a farsi accettare la domanda di prestito:

  • avere una buona storia creditizia (dunque no segnalazione come cattivo pagatore, né come protestato) indubbiamente aiuta, le banche e le finanziarie sono di solito restie a concedere denaro in prestito a chi ha avuto dei disguidi finanziari in passato;
  • avere un buon garante può aiutare. E’ indubbio che riuscire a fornire un buon garante aiuta nella fase di domanda. Leggete i nostri consigli su come scegliere un buon garante;
  • avere un’assicurazione sulla vita è importante, benché non sia richiesta per legge è sempre utile far vedere che si è previdenti e che, in caso di problemi gravi, ci sia una copertura assicurativa a garantire il saldo del debito residuo;
  • iniziare chiedendo piccoli prestiti aiuta a costruire la propria storia creditizia.

Prestito per lavoratori autonomi: chi può richiederlo?

Il prestito per lavoratori autonomi e per liberi professionisti può essere chiesto da tutti coloro che sono titolari di un’azienda o da chi è un libero professionista, iscritto o meno ad un albo.

Possono farne domanda:

  • lavoratori autonomi in generale;
  • liberi professionisti iscritti all’albo;
  • liberi professionisti non scritti;
  • commercianti;
  • artigiani

Prestito per lavoratori autonomi: documenti necessari

Per poter chiedere un prestito personale per i lavoratori autonomi, è importante presentare i documenti per i prestiti personali:

  • documento d’identità in corso di validità (carta di identità o passaporto);
  • l’ultima dichiarazione dei redditi;
  • modello unico;
  • se si sta avviando un’attività, lo stato di inoccupazione

Quanto si può chiedere?

Spesso uno dei problemi principali legati alla domanda di prestito rifiutata è che la prima richiesta che si fa nella propria vita riguarda una somma di denaro elevata (10.000 euro ed oltre).

Meglio iniziare con delle somme più piccole:

da rimborsare, ad esempio, in 12-24 mesi, giusto per far vedere che si è dei buoni pagatori e che si può essere meritevoli di crediti più importanti.

Leggi di più sulla nostra guida agli importi dei prestiti.

Fate molta attenzione sulla prima richiesta di prestito e cercate di non farvela rifiutare seguendo le indicazioni sopra (poi, ovviamente, il rifiuto può sempre accadere, l’ultima parola spetta sempre all’istituto di credito), anche perché ci sono tutta una serie di punti e di attenzioni da seguire nel caso di prestito rifiutato, tra cui anche chiedere una liberatoria per prestito rifiutato.

Segnalati CRIF cattivi pagatori

Qualora aveste già avuto un prestito in passato e vi siete trovati in difficoltà nel rimborsarlo, tanto che non avete avuto modo di pagare le rate e siete finiti segnalati come cattivi pagatori, diventa estremamente difficile poter chiedere ulteriormente un prestito.

Parlare di prestiti autonomi segnalati CRIF è particolarmente “delicata” come situazione perché è difficile, per questa categoria di persone, poter avere accesso al credito. Per questo motivo abbiamo creato una guida ai prestiti autonomi segnalati CRIF.

Il CRIF, per chi non lo sapesse, è il registro dei pagatori, ovvero un registro (telematico) che riporta la storia creditizia di tutte le persone che hanno chiesto almeno un prestito personale. All’interno del CRIF si riporta la storia creditizia sia se è positiva (dunque rate rimborsate con puntualità), sia ne è negativa (rate saltate o pagate in ritardo, ergo cattivi pagatori).

Protestati

Oltre che la segnalazione come cattivo pagatore, un altro problema finanziario in cui si potrebbe incappare nel corso della propria vita è quello della segnalazione come protestato.

Ne abbiamo parlato nell’articolo sui prestiti senza busta paga per protestati e in quello sui prestiti a protestati autonomi.

La segnalazione come protestato è equivalente (se non addirittura più grave) a quella come cattivo pagatore e ha l’effetto, per l’autonomo, di rendere estremamente difficile poter ottenere un prestito.

Ora, considerando che il protesto può avvenire su delle cambiali o su degli assegni, solo nel secondo caso sarà possibile riuscire ad ottenere un prestito con cambiali, per ovvi motivi (le società finanziarie e le banche difficilmente accetteranno come garanzia un titolo su cui si è già dimostrato di non essere affidabili in passato).

Prestiti cambializzati

La cambiale rappresenta spesso l’unico modo di poter fare domanda di prestito per gli autonomi, soprattutto se sono stati segnalati come cattivi pagatori.

E’ per questo motivo che è importante conoscere con precisione questa particolare tipologia di finanziamento, i suoi pro e i suoi contro. Per questo motivo ti segnaliamo tutte le nostre guide sui prestiti con cambiali:

Finanziamenti professionali per aziende

Si parla di finanziamenti per autonomi per indicare, spesso, dei prestiti che vengono concessi con finalità aziendale.

Prendiamo un artigiano, ad esempio, che riceve un finanziamento per acquistare dei macchinari da usare in attività, oppure per acquistare un determinato bene immobile. Oppure prendiamo un libero professionista che ottiene dei finanziamenti per poter pagare l’acquisto di un bene materiale o immateriale da utilizzare (un software importante, ad esempio).

Approfondisci alla pagina specifica sui prestiti a liberi professionisti o i prestiti personali ed online per geometri.

I finanziamenti sono spesso distinti dai classici prestiti personali perché i primi sono da usare a livello professionale, i secondi – come dice il nome stesso – a livello personale.

Tra le varie tipologie di finanziamenti possiamo vedere:

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