In questo articolo andiamo a vedere tutte le informazioni che bisogna sapere sull’elenco dei cattivi pagatori, una lista che viene spesso vista come il più grande nemico di chi vuole richiedere un prestito. Il solo pensiero di finirvi iscritti fa (giustamente) accapponare la pelle.
Non a caso alcuni hanno definito il diventare un cattivo pagatore come finire in un “girone infernale” in cui il maggior problema è quello di vedersi negate le future possibilità di fare domanda di prestiti personali, di ottenere una carta di credito o un libretto degli assegni.
Contenuti
Cos’è l’elenco dei cattivi pagatori? I SIC
Questa lista dei cattivi pagatori, o registro dei cattivi pagatori, è un elenco informatico in cui sono riportare le informazioni creditizie su chi fa richiesta di un prestito.
Dal momento in cui si fa richiesta di un finanziamento si viene iscritti nei SIC, sigla che sta per Sistemi di Informazioni Creditizie (che un tempo erano note come “Centrali di Rischi Private”) dove vengono salvate tutte le informazioni su chi richiede un finanziamento.
Il codice deontologico SIC prevede alcuni limiti specifici alle informazioni che banche e finanziarie possono inviare ai vari SIC. Essi sono:
- se il prestito viene concesso;
- se il prestito viene rifiutato;
- ritardi di pagamento di due rate o di tre o più rate (in entrambi i casi le rate devono essere state poi pagate), i dati sono conservati rispettivamente per 12 e 24 mesi dal momento del pagamento dell’ultima rata arretrata (CTC registra nel suo database solo ritardi di pagamento pari o superiori a 4 rate)
- ritardi di pagamento di due rate mai pagate, i dati sono conservati per 36 mesi dalla scadenza del contratto del prestito
- le informazioni positive che indicano la corretta restituzione del credito sono conservate per 36 mesi dalla fine del rimborso
- più in generale tutte le richieste di credito
Quando arriva la data di scadenza specificata sopra, tutte le SIC devono procedere alla cancellazione delle informazioni dai loro registri. Questi limiti temporali si legano alla cancellazione dal registro dei cattivi pagatori.
Come vediamo, l’iscrizione ai SIC di per sé non è una cosa negativa, mentre lo è esservi iscritti come cattivo pagatore.
In Italia ci sono tre SIC, ovvero tre aziende che hanno le informazioni sulla storia creditizia di tutti gli italiani che hanno fatto richiesta di prestiti:
- CRIF, con sede a Bologna
- CTC, con sede a Milano
- Experian, con sede a Roma
Leggi anche il confronto tra CRIF, CTC e Experian.
Chi legge i dati SIC
In linea generale le informazioni contenute nell’elenco SIC sono molto importanti per:
- società finanziarie e banche, nella fase di decisione sul concedere un finanziamento o meno
- società di leasing, per lo stesso motivo ma ovviamente legato alla concessione di un leasing
- aziende private che possono decidere, sulla base delle informazioni SIC, se concedere o meno una dilazione di pagamento ad un cliente
Come sapere se sono iscritto al CRIF (o ad altre banche dati SIC)
E’ possibile consultare i dati dell’elenco cattivi pagatori gratis o pagando pochi euro e ogni persona può fare richiesta delle informazioni contenute su di essa nei vari SIC.
Per poter sapere il proprio stato di iscrizione al CRIF o ad altre banche dati SIC (CTC e Experian) bisogna farne richiesta direttamente alle rispettive aziende che forniranno tutte le indicazioni per poter conoscere le informazioni di cui si ha bisogno.
Per saperne di più ti rimandiamo alla guida su come fare la consultazione del registro dei cattivi pagatori.
Elenco cattivi pagatori in Italia: il confronto
In Italia ci sono 3 liste dei cattivi pagatori: CRIF, CTC e Experian. Per questo motivo si può andare un po’ in confusione, quindi facciamo un confronto tra queste tre società per mettere in evidenza i costi e tutte le informazioni importanti.
CRIF | CTC (Consorzio Tutela Credito) | Experian | |
Come fare richiesta per conoscere l’iscrizione | Fax/e-mail | Fax | Fax |
Numero di Fax | 02.67479250 | 051.6458940 | 199.101.850 |
Indirizzo e-mail | [email protected] | – | – |
Quando si verifica la segnalazione? | Mancato pagamento di almeno 2 rate | Mancato pagamento di almeno 4 rate | Mancato pagamento di almeno 2 rate |
Costo se vengono trovate informazioni | 4€ | n.d. | Gratis |
Costo se NON vengono trovate informazioni | 10€ | n.d. | 10€ |
Telefono | 051/4176111 | 02/66710229 – 02/66710235 | 199.183.538 |
[email protected] | n.d. | n.d. | |
Modulo di richiesta | Scarica | Scarica | Scarica |
Elenco cattivi pagatori per i coobbligati di un prestito
Può accadere che si faccia richiesta di un prestito personale con garante, cioè una persona che fa da garanzia al pagamento delle rate.
A volte può essere una figura fondamentale, soprattutto per i prestiti a disoccupati, e fa la differenza tra riuscire ad ottenere un prestito o no.
Quando ci si impegna come garante, si è soggetti ad iscrizione nel registro dei cattivi pagatori esattamente come l’obbligato principale, se non si pagano le rate. Infatti, dando la propria garanzia, il garante è parte “responsabile” del prestito.
Si considerano coobbligati:
- i contestatari del finanziamento;
- il terzo datore di ipoteca. Per i finanziamenti più importanti la banca può richiedere un’ipoteca. Se il richiedente principale non ha nessun bene intestato a lui, l’ipoteca si può aprire su un bene di una terza persona che funge da garante. In questo caso, se le rate non si pagano, la banca confischerà il bene ipotecato appartenente alla terza persona;
- il fideiussore, o garante;
- i soci di una società di persone e i soci accomandatari di una S.a.S.
Tuttavia, l’iscrizione dell’obbligato principale nell’elenco dei cattivi pagatori non comporta automaticamente anche l’iscrizione del coobbligato, che invece dev’essere prima informato e verrà iscritto solo se apparirà che anch’egli non riuscirà a saldare il debito.
Prestiti per iscritti nell’elenco dei cattivi pagatori
La richiesta di un prestiti a cattivi pagatori non è sicuramente una delle cose più facili del mondo, è indubbio che lo status di segnalato pesa e si fa sentire.
Nonostante questo c’è da dire che le banche e le finanziarie concedono prestiti, senza particolari problemi, ai cattivi pagatori lavoratori dipendenti (tramite la cessione del quinto) e ai pensionati (leggi tutti sui prestiti a pensionati, anche per pensionati INPS o INPDAP).
Per chi è autonomo o libero professionista, la richiesta di prestiti a cattivi pagatori potrebbe essere un po’ più complessa ma, con le giuste garanzie, non è detto che non si riesca a trovare una soluzione accettabile.
Prendiamo ad esempio i prestiti con cambiali, spesso scelti proprio dai cattivi pagatori autonomi che non hanno altre garanzie da poter fornire.
La firma di un titolo cambiario funge da garanzia per la banca o per la finanziaria, le quali, nel caso di mancato rimborso di una o più rate di prestito, potranno rifarsi proprio sulle cambiali per riavere quanto a loro spettante.