Piano di Ammortamento del Prestito e Mutuo

Guida passo dopo passo a come Fare un Piano di Ammortamento di un Prestito o di un Mutuo, per chiarire meglio questo importante aspetto.
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Quando si fa domanda di prestito o di mutuo uno dei concetti più importanti che bisogna conoscere è quello del piano di ammortamento.

Perché il piano di ammortamento è importante?

L’importanza del piano di ammortamento deriva dal fatto che esso definisce, con precisione, la fase di rimborso del prestito.

In sostanza tale piano (rilasciato dalla banca o dalla società finanziaria che concede il finanziamento) riporta, mese dopo mese, la somma di denaro che bisogna pagare per far fronte al prestito in maniera regolare.

Rappresenta, dunque, una guida utile al debitore per capire il suo impegno economico futuro.

Nella pratica è una tabella in cui sono riportati i dettagli del rimborso suddisivi per singola rata.

Come viene calcolato?

Ci sono diverse tipologie di calcolo che possono venire applicate al piano di ammortamento, le tre più famose sono:

  • ammortamento francese o a rate costanti
  • ammortamento italiano o a quote capitali costanti
  • ammortamento americano o a due tassi

Nella pratica dei prestiti personali il piano più usato è quello francese, in quando prevede il pagamento di una rata costante per tutto il periodo di riferimento (durata del prestito).

Ammortamento francese, o a rate costanti

Si tratta, come detto, del piano di ammortamento per eccellenza nel settore dei prestiti e dei mutui in quanto prevede delle rate costanti per tutta la durata del finanziamento.

L’importo di ogni pagamento mensile è composto da una quota capitale e da una quota interessi: la prima è minima all’inizio della fase di rimborso e aumenta mano a mano che le mensilità vengono pagate, la seconda è invece calcolata sul debito residuo (ovvero quello che bisogna ancora pagare).

La particolarità dell’ammortamento francese è quella che gli interessi diminuiscono progressivamente all’avanzare del rimborso, mentre la quota capitale aumenta seguendo una progressione geometrica tipica di questo piano.

Ammortamento italiano, o a quote capitali costanti

Il piano di ammortamento italiano è caratterizzato dall’uguaglianza delle quote capitali che bisogna pagare mese dopo mese. Ne consegue che la rata è decrescente.

Il capitale residuo va a decrescere dopo ogni rata pagata, così come il tasso di interesse applicato rata dopo rata. Per questo motivo è uno dei metodi di rimborso più facili da calcolare.

Il termine “italiano” non significa che sia il piano di ammortamento più usato nel nostro paese, dove invece si preferisce quello francese.

Ammortamento americano, o a due tassi

Questo piano di ammortamento prevede che il debitore faccia il rimborso annuo del suo debito pagando una somma annuale costante (quota di accumulazione) entro un certo numero di anni.

Si tratta di una forma di ammortamento che ricorda un po’ quella con una sola quota capitale da versare alla scadenza, con la differenza che la quota capitale nel piano americano viene suddivisa per un certo numero di periodi.

La particolarità di questo piano di ammortamento è che ci sono due tassi, uno al quale sono capitalizzate le quote di accumulazione e l’altro al quale sono calcolate le quote di ineresse.

Riepilogando, le differenze tra il piano di ammortamenti francese, italiano e americano

Chiudiamo con un riepilogo dei tre piani di ammortamento analizzati, evidenziando le differenze tra di essi.

Francese Italiano Americano
Rata periodica Costante Decrescente Decrescente
Quota capitale Crescente Costante Costante
Quota interessi Decrescente Decrescente Decrescente

Come Fare un Piano di Ammortamento di un Prestito

Se hai intenzione di acquistare un’auto, una moto, una casa, probabilmente avrai bisogno di un prestito personale o di un mutuo. In entrambi i casi è fondamentale fare un piano di ammortamento, che ha il vantaggio di guidarti attraverso la fase di rimborso di un finanziamento, conti alla mano.

Ecco dunque i passaggi da seguire per fare (o calcolare, come preferisci) un piano di ammortamento.

Determina l’importo del prestito

Per prima cosa devi capire di quanto denaro hai bisogno. Supponiamo tu voglia acquistare un’auto, la somma da chiedere in prestito sarà probabilmente pari al costo della vettura. Nel caso in cui tu voglia comprare casa, invece, l’importo del finanziamento sarà all’incirca quello del valore dell’immobile (meno una certa percentuale di deposito che devi pagare in anticipo). Tutti e due questi casi possono rientrare all’interno della categoria dei prestiti finalizzati, ovvero quelli che vengono concessi con una finalità ben precisa e definita a priori.

Qualora tu abbia bisogno di denaro contante per far fronte a varie spese potresti trovare utili i prestiti non finalizzati. Si tratta di questi finanziamenti che vengono chiesti direttamente in banca, in agenzia finanziaria oppure online e che ti permettono di avere, sul conto corrente o tramite assegno, una certa somma di denaro da spendere come meglio preferisci, senza dover definire a priori per cosa la andrai ad impiegare.

Se nel primo caso (prestiti finalizzati) la somma richiesta è nella maggior parte dei casi uguale (o quasi) al valore del bene che si vuole acquistare, nel secondo caso (prestiti non finalizzati) sei tu che devi riuscire a capire di quanto denaro hai bisogno.

Le società finanziarie e le banche ti permettono di chiedere prestiti anche fino a 75.000 euro, ma per prima non è detto che tutti possano raggiungere tali somme (anzi) e comunque non bisogna necessariamente chiedere sempre il massimo che si può teoricamente raggiungere (anche perché a prestito maggiore corrispondono costi e rate più elevate).

Determina la durata del prestito

Entro quanto tempo vuoi rimborsare il finanziamento? Vuoi usufruire di tutto il periodo che la finanziaria o la banca ti mette a disposizione o ti senti confortevole a restituire il finanziamento in meno tempo?

Di solito la durata massima di rimborso per un prestito personale è 10 anni (ma potrebbe essere inferiore), mentre per i mutui arriva anche a 30 anni.

Allungando la durata di rimborso:

  • pagherai delle rate mensili inferiori
  • il costo degli interessi pagati, calcolato alla fine del rimborso, sarà più elevato

Accorciando la durata di rimborso:

  • pagherai delle rate mensili più elevate
  • il costo degli interessi pagati, calcolato alla fine del rimborso, sarà più basso

Per avere un’idea della rata mensile che potrai andare a pagare, puoi effettuare il calcolo della rata del prestito.

Determina il tasso di interesse

Per poter fare il calcolo della rata e per realizzare un piano di ammortamento il più preciso possibile dovrai andare a calcolare il tasso di interesse del tuo prestito. Solitamente sui siti ufficiali di banche e finanziarie trovi tutte le indicazioni. Vedrai due tassi, TAN e TAEG, nei tuoi calcoli considera sempre il TAEG (per sapere perché, leggi le cose da sapere su TAN e TAEG).

Il tasso è influenzato da tutta una serie di fattori:

  • la storia creditizia di chi fa richiesta (solitamente cattivi pagatori e protestati pagano dei tassi di interesse più alti)
  • il tipo di prestito (le cessioni del quinto pagano solitamente meno rispetto ai prestiti personali)
  • se la richiesta è fatta su internet o meno (i prestiti online sono di solito più vantaggiosi rispetto a quelli chiesti in agenzia o in banca, per saperne di più ti invitiamo a leggere i vantaggi dei prestiti online).

Calcola la rata

Quando hai tutti queste informazioni puoi effettuare il calcolo della rata del prestito. L’interesse sui finanziamenti viene calcolato secondo la formula matematica del tasso di interesse composto.

Rimborsa il debito in tempo

E’ importante rimborsare in tempo ogni signola rata, entro la data di scadenza.

In caso di ritardi di pagamento i rischi sono notevoli:

Se hai problemi nel rimborsare le rate la miglior soluzione è quella di parlarne apertamente con la finanziaria o con la banca, questi enti hanno tutto l’interesse di riavere le somme prestate e per questo motivo vogliono aiutarti a trovare una soluzione ai tuoi problemi.

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