Quante buste paga servono per un finanziamento con cessione del quinto dello stipendio?
- Reddito minimo: circa €530 netti (ma alcune finanziarie possono chiedere minimo €800).
- Richieste le ultime due buste paga.
- Rata fino a 20% dello stipendio netto.
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Chiedi Preventivo in 1 Minuto »Conoscere qual’è la busta paga minima per chiedere un prestito con cessione del quinto e sapere quante buste paga servono per fare domanda è fondamentale per avere tute le informazioni giuste prima di procedere ed evitare di vedersi bocciati la richiesta di finanziamento per una sciocchezza.
Contenuti
Qual’è la busta paga minima per richiedere una cessione del quinto?
Per legge, la busta paga minima per richiedere una cessione del quinto è legata al concetto di “sussistenza”, che in Italia è di circa 530 euro al mese al 2024.
Questo importo è inteso come la cifra minima che deve rimanere al dipendente o al pensionato dopo aver pagato la rata mensile del prestito, garantendo dunque un livello di reddito minimo che non comprometta la sussistenza.
In genere, però, la prassi bancaria differisce da questa soglia legale. Le banche e le società finanziarie tendono infatti a fissare la busta paga minima di solito intorno agli 800 euro (anche a seconda di dove si vive, ad esempio, considerando il diverso costo della vita tra le città).
Quante buste paga servono per una cessione del quinto?
In genere la maggior parte delle banche e delle finanziarie chiede la presentazione di due buste paga recenti per poter presentare domanda di prestito con cessione del quinto.
Tuttavia, non si tratta dell’unico criterio. Molte banche e finanziarie richiedono anche un minimo di 6 mesi di anzianità lavorativa per chi fa domanda di prestiti per dipendenti privati, un parametro particolarmente utile nel calcolo del rischio creditizio e nella determinazione del tasso di interesse applicabile.
Inoltre, la tipologia di contratto gioca un ruolo significativo. Gli istituti finanziari preferiscono generalmente i contratti a tempo indeterminato.
Ovviamente, ogni situazione è differente e viene valutata caso per caso: mentre le ultime due buste paga sono la norma standard per iniziare la procedura di richiesta della cessione del quinto, il contesto contrattuale e l’anzianità lavorativa sono fattori che possono impattare notevolmente sul processo.
È fondamentale informarsi in anticipo con la banca o con la finanziaria sui requisiti specifici che sono richiesti per fare domanda di cessione del quinto dello stipendio o di prestiti per pensionati.
Perché la busta paga è fondamentale per richiedere la cessione del quinto
La busta paga è fondamentale per richiedere una cessione del quinto perché è il parametro di riferimento per le banche e le società finanziarie, oltre che la principale garanzia di rimborso.
La busta paga viene usata infatti per:
- determinare la solvibilità del richiedente
- calcolare la rata mensile massima che il dipendente o il pensionato può sostenere.
In base alla rata calcolata, viene quindi stabilito l’importo massimo del prestito con cessione del quinto.
Il meccanismo di calcolo include variabili quali il reddito netto, detrazioni fiscali e altri prestiti già in essere, concorrendo alla formazione della “capacità di rimborso”.
E’ importante sottolineare che la rata della cessione non può superare il 20% del reddito netto mensile. Questa è una misura precauzionale volta a evitare il sovraindebitamento, regolamentata dal Testo Unico Bancario.
Inoltre, la stabilità del posto di lavoro o la tipologia di pensione possono influenzare l’approvazione della cessione del quinto. Ad esempio, un contratto a tempo indeterminato offre maggiore sicurezza alla banca rispetto a un contratto a termine, e infatti i prestiti con contratto a tempo determinato sono più difficili da ottenere.
Salari minimi in Italia
Legato al concetto di busta paga minima per ottenere un finanziamento con la cessione del quinto, c’è ovviamente quello dei salari minimi, cioè la retribuzione minima prevista, per un dato settore economico, dal CCNL (“Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro”) di settore.
Al momento in Italia non c’è un salario minimo previsto per legge, ma ci sono i minimi sindacali che sono fissati dai contratti collettivi.
Per questo motivo il governo sta valutando una proposta di legge, condivisa da diverse forze politiche, che stabilisce che il salario minimo sarà di 9€ lordi all’ora dal 15 novembre 2024.
Per il lavoro domestico, il salario orario minimo sarà invece definito entro 12 mesi dall’entrata in vigore della legge.
Inoltre, ogni anno ci sarà un aggiustamento del salario minimo, che sarà determinato da una Commissione guidata dal ministro del lavoro.
La questione sul salario minimo può interessare particolarmente i giovani in cerca di prestiti per giovani, poiché suggerisce un miglioramento delle condizioni salariali minime nel prossimo futuro.
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Posso chiedere la cessione del quinto senza busta paga?
No, non è possibile chiedere una cessione del quinto senza busta paga. La busta paga è un requisito fondamentale per valutare la capacità di rimborso del richiedente.
Quanti dipendenti servono per una cessione del quinto?
Generalmente sono richiesti almeno 15 dipendenti per le aziende private, anche se c'è da dire che la valutazione è individuale, basata sul reddito e altri criteri del singolo richiedente.
Quanti anni di lavoro bisogna avere per la cessione del quinto dello stipendio?
Per essere idonei a un prestito con cessione del quinto dello stipendio, la norma standard richiede spesso almeno 6 mesi di anzianità lavorativa, anche se i criteri possono differire tra le varie istituzioni finanziarie.
Quanto TFR serve per una cessione del quinto?
Il Trattamento di Fine Rapporto (TFR) non è tipicamente un prerequisito per una cessione del quinto dello stipendio. L'eligibilità è più comunemente determinata dalla busta paga ( non oltre il 20% del reddito netto) e dall'anzianità lavorativa (solitamente almeno 6 mesi).