Lista dei documenti necessari per chiedere la cessione del quinto dello stipendio per lavoratori dipendenti pubblici e privati.
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Documenti Cessione del Quinto
Ecco la lista di documenti per la cessione del quinto da presentare alla banca o alla finanziaria:
- copia di un documento di identità
- copia del codice fiscale
- prova di residenza
- copia del permesso di soggiorno (solo per cittadini extracomunitari)
- copia dell’ultima busta paga
- copia del CUD dell’ultimo anno
- certificato di stipendio
Andiamo ora a vedere, uno per uno, tutti questi documenti, dove trovarli e se ci sono indicazioni o requisiti minimi per ognuno di essi.
Copia di un documento di identità
Sono valide sia una copia della carta di identità o del passaporto. Non c’è alcun requisito particolare in merito alla scadenza (ad esempio, non è richiesta una validità di minimo 6 mesi), ma ovviamente devono essere validi.
Copia del codice fiscale
Meglio portare con sé il tesserino di plastica con riportato il codice fiscale, altrimenti, in alcuni casi, è sufficiente anche semplicemente dire il codice fiscale a voce. Se non lo ricordate, in internet ci sono tanti strumenti gratuiti di calcolo del codice fiscale.
Prova di residenza
Possono fare domanda di prestiti con cessione del quinto solo i residenti in Italia, dunque bisogna dimostrare di esserlo. Tra gli altri documenti a riprova, è possibile portare delle utenze intestate, oppure la carta di identità (che ha l’indirizzo di residenza).
Copia del permesso di soggiorno (solo per cittadini extracomunitari)
Chi non è italiano deve dimostrare di risiedere nel nostro paese in maniera legale e di avere tutti i diritti del caso. Il permesso di soggiorno in corso di validità è il documento fondamentale da avere, per poterlo avere occorre rivolgersi presso la Questura di Polizia più vicina al proprio luogo di residenza.
Ricordiamo che è fondamentale per tutti i cittadini stranieri che vogliono stare in Italia per oltre 3 mesi di seguito.
Copia dell’ultima busta paga
In alcuni casi le banche e le finanziarie chiedono una copia delle ultime due buste paga, ma nella maggior parte dei casi ne basta una sola. Essa serve per capire lo stipendio del soggetto e l’ammontare del TFR (il Trattamento di Fine Rapporto).
Copia del CUD dell’ultimo anno
Per i dipendenti non è un documento fondamentale (mentre gli autonomi devono presentare una copia della dichiarazione dei redditi), ma averlo non fa mai male. Il CUD riporta la situazione economica del soggetto in riferimento all’anno precedente, quindi è un documento che potrebbe aiutare la finanziaria a prendere le giuste decisioni.
Certificato di stipendio
Si tratta di un documento fondamentale nel caso di prestiti per i dipendenti, inclusi quelli per dipendenti statali e della polizia di Stato.
Il certificato di stipendio è un documento rilasciato dall’azienda presso cui si lavora, pubblica o privata che sia, dal quale si attesta:
- la situazione lavorativa del dipendente (dunque la sussistenza del rapporto di lavoro);
- alcune informazioni sulla posizione lavorativa;
- informazioni dettagliate sulla consistenza aziendale, cioè sull’andamento aziendale (se è buono, la banca sarà meglio disposta a concedere il finanziamento).
Per poterlo richiedere, si può presentare una domanda scritta direttamente al datore di lavoro, oppure, nel caso di piccole aziende, si può fare comunicazione orale.
Altri documenti che potrebbero servire, e conclusioni
Altri documenti potrebbero essere richiesti a seconda dei casi, ma nella maggior parte delle domande, una cessione del quinto si può ottenere agilmente presentando i documenti elencati qui sopra.
In conclusione, vediamo come per la maggior parte delle richieste c’è un certo standard che si può rispettare, ci sono tuttavia dei casi particolari in cui è richiesta maggiore documentazione.
Per un approfondimento, leggi anche i documenti richiesti per i prestiti pensionati e i documenti prestiti personali.
Se fosse il vostro caso, ricordatevi che le banche e le finanziarie non hanno nulla contro di voi, è semplice routine, una prassi che viene effettuata per avere la certezza che il soggetto a cui si presteranno soldi sia realmente solvibile.