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Chiedi Preventivo in 1 Minuto »Chi ha acceso un prestito personale o un mutuo casa e ha perso il lavoro, la preoccupazione principale diventa come fare per pagare le rate. Nel caso del mutuo, a maggior ragione, è importante trovare una soluzione per evitare di vedersi pignorata la casa.
Contenuti
Come funziona il rimborso di un finanziamento o di un mutuo
Prima di valutare le varie soluzioni, è fondamentale conoscere le basi di come funziona il rimborso di un prestito personale o di un mutuo.
Dal momento in cui accendi un prestito o un mutuo, dovrai sempre pagare le rate in maniera puntuale, altrimenti rischi di:
- essere segnalato come cattivo pagatore se non paghi le rate di un prestito;
- vederti pignorata la casa nel caso di un mutuo.
Una eccezione è quando la finanziaria ti dà la possibilità di saltare una rata e rimandarla alla fine del prestito, come nel caso dell’accodamento rata Compass.
Un’altra eccezione è quando sottoscrivi un prestito con una finanziaria flessibile che ti permette poi di abbassare la rata, come la possibilità di abbassare la rata Findomestic.
Ho perso il lavoro, cosa posso fare per pagare la finanziaria o il mutuo?
Vediamo di seguito alcune mosse che puoi fare per uscire da questa situazione nella maniera migliore possibile.
Parlare con la banca o con la finanziaria
Sicuramente devi parlare con la banca o con la finanziaria e spiegare la situazione nel dettaglio, cercando di essere il più onesto possibile su quello che ti è successo.
Non mostrarti mai abbattuto, né disperato, sono il genere di persone che in una banca non vorrebbero mai avere come clienti.
Mostrare che hai dei piani su come risolvere
Se possibile, fagli anche vedere che hai già dei piani su come risolvere la situazione, e che comunque ti stai muovendo concretamente nell’avere un altro lavoro (si spera il prima possibile).
Chiedere la sospensione delle rate del mutuo
Nel caso di un mutuo, puoi sospendere le rate in caso di difficoltà economiche.
L’interruzione prolunga la durata del contratto e le relative garanzie per un periodo uguale alla durata della sospensione stessa.
Una volta finita la sospensione, riprenderai a pagare come prima, a meno che nel frattempo non fai la rinegoziazione del mutuo.
La sospensione delle rate del mutuo è generalmente concessa nel caso di perdita del lavoro o a causa di condizioni di invalidità grave.
Chiedere la sospensione delle rate di un prestito personale
Al contrario di quello che accade con i mutui, la legge non prevede nessuna possibilità di sospensione del pagamento delle rate di un finanziamento in caso di perdita del lavoro.
Nonostante questo ci sono delle opzioni che puoi ancora sfruttare:
- le opzioni di salto rata del prestiti flessibili;
- l’assicurazione contro la perdita di lavoro prevista da alcuni prestiti come la cessione del quinto.
Ricorda che nel caso di un prestito personale, la sospensione delle rate del prestito dev’essere negoziata con la banca, non c’è nessun obbligo di legge. Tuttavia, tieni a mente che l’obiettivo degli istituti di credito è quello di riavere le somme che ti hanno prestato, non quello di farti segnalare come cattivo pagatore nel registro CRIF.
Come pago la cessione del quinto se ho perso il lavoro?
Quando firmi un contratto di cessione del quinto, la situazione è diversa rispetto a quella dei prestiti personali.
La stipulazione della cessione del quinto, oltre a darti un’assicurazione che copre nel caso di perdita di lavoro involontaria (dunque si viene licenziati), è subordinata all’autorizzazione del trattamento di fine rapporto TFR in favore della finanziaria o della banca.
Per questo motivo, in caso di licenziamento, l’ex dipendente deve pagare le rate mensili usando il TFR accantonato.
In caso di licenziamento con cessione del quinto ancora attiva ci sono due possibilità a seconda che il debito residuo sia superiore o inferiore rispetto al valore del TFR accantonato:
- Se il debito residuo è maggiore del TFR, il dipendente dovrà pagare la differenza con un bonifico;
- se il debito residuo è minore del TFR, la compagnia assicurativa pignorerà una parte dello stipendio o della pensione per coprire il debito, così il lavoratore sarà debitore nei confronti della compagnia assicurativa e non dell’istituto di credito.